Comunicati Stampa

Gruppo Mondadori contro la pirateria digitale: stop alla pubblicazione illegale di e-book su siti pirata

Il Gruppo Mondadori prosegue nel percorso di tutela del diritto d’autore grazie a una serie di azioni tese a contrastare il fenomeno della pirateria digitale, in coordinamento con AIE.

Tra queste, la richiesta di intervento promossa dalle case editrici del Gruppo e oggetto di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Milano – sezione Impresa: il provvedimento ha imposto di disabilitare con effetto immediato l’accesso a una serie di siti pirata, tramite i quali veniva proposto il download non autorizzato di alcuni e-book, dando atto all’editore della titolarità esclusiva delle opere pubblicate, in formato sia cartaceo sia digitale.

Tali portali mettevano a disposizione del pubblico la versione integrale di diversi volumi, tra cui alcune opere delle case editrici del Gruppo, rendendone materialmente possibile la fruizione in formato pdf.

Il recente provvedimento estende automaticamente la sua portata anche a quei siti definiti alias che, pur avendo un nome a dominio diverso, dovessero presentare le medesime violazioni. Questa iniziativa ha confermato un principio già riconosciuto al Gruppo Mondadori nel 2018 attraverso un’ordinanza del Tribunale di Milano ottenuta a seguito di una richiesta di intervento urgente da parte di Mondadori finalizzata a veder cessare la diffusione non autorizzata dei pdf delle proprie testate su alcuni portali.

La nuova ordinanza relativa al download non autorizzato di e-book consentirà inoltre di perseguire le violazioni anche tramite richiesta di intervento agli Internet Service Provider che, pur non essendo direttamente responsabili delle azioni pirata, sono tenuti ad adeguarsi tempestivamente.

Approvato dal CdA il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2021

  • Ricavi pari a 588,9 milioni di euro: +8,7% rispetto a 541,9 milioni di euro al 30 settembre 2020;
  • EBITDA adjusted pari a 85 milioni di euro: in incremento di 14 milioni (+19,8%) rispetto a 71 milioni di euro al 30 settembre 2020;
  • Risultato netto a 49,4 milioni di euro: in crescita di oltre 30 milioni di euro (+174,5%);
  • PFN di Gruppo ante IFRS16 a -27,3 milioni di euro: in significativo miglioramento rispetto a -82,3 milioni di euro al 30 settembre 2020 per effetto della rilevante generazione di cassa

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RIVISTA AL RIALZO LA GUIDANCE 2021:

  • Ricavi attesi in crescita single-digit;
  • EBITDA adjusted previsto a oltre il 13% dei ricavi e superiore a 100 milioni di euro;
  • Risultato netto confermato in forte crescita;
  • Cash flow ordinario atteso tra 60 e 65 milioni di euro;
  • Posizione finanziaria netta ante IFRS16 attesa positiva, pari a circa 35 milioni di euro

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ACQUISIZIONE DEL 50% DI A.L.I. – AGENZIA LIBRARIA INTERNATIONAL, FINALIZZATA AL RAFFORZAMENTO NEL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE DI EDITORI TERZI

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2021 presentato dall’amministratore delegato Antonio Porro.

HIGHLIGHTS
Nei primi nove mesi del 2021 il Gruppo Mondadori, anche grazie alla sostenuta dinamica del mercato del libro, ha registrato un’importante crescita dei ricavi e dell’EBITDA in tutte le aree di business e un significativo incremento della redditività a livello consolidato.

Il quadro di complessivo miglioramento dei risultati mette la Società nelle condizioni di perseguire ulteriori opportunità di crescita volte a favorire una sempre maggiore focalizzazione sul core business dei libri.

“Il buon andamento registrato anche nel terzo trimestre è una prova dello stato di salute della nostra azienda e del consolidamento di un profilo economico e finanziario caratterizzato da crescente redditività”, ha dichiarato Antonio Porro, amministratore delegato del Gruppo Mondadori.
“Questi risultati, uniti al trend favorevole mostrato dai nostri mercati di riferimento, ci consentono di procedere a una revisione, in chiave migliorativa, dei target che ci eravamo prefissati per fine esercizio.
Ci proietteremo quindi nel 2022 potendo contare su un presidio ancora più solido nei libri: da un lato, la consolidata leadership nel Trade, dall’altro, un rafforzato ruolo da protagonista nell’editoria scolastica grazie all’acquisizione di De Agostini Scuola.
Un piano di crescita a cui si aggiunge oggi anche l’importante investimento nelle attività di distribuzione libraria di editori terzi, grazie all’acquisizione del 50% della società A.L.I. – Agenzia Libraria International”, ha concluso Porro.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2021
Nei primi nove mesi del 2021 i ricavi consolidati si sono attestati a 588,9 milioni di euro, evidenziando un incremento dell’8,7% rispetto ai 541,9 milioni di euro dell’esercizio precedente, grazie all’evoluzione positiva di tutte le aree di business e, in particolare, delle aree Libri e Retail che hanno beneficiato del dinamismo del mercato del Libro.

L’EBITDA adjusted è positivo per 85 milioni di euro, con un incremento di 14 milioni di euro rispetto ai 71 milioni di euro dei primi nove mesi del 2020.
Tale performance riflette, da un lato, il favorevole andamento dei ricavi rilevato da tutte le aree di business, dall’altro, la prosecuzione delle azioni di contenimento dei costi operativi e di struttura poste in atto dal management.
La riduzione dell’incidenza dei costi fissi (costi di struttura e costo del lavoro) sui ricavi consolidati ha consentito al Gruppo di conseguire un significativo miglioramento della propria marginalità, che è passata al 14,4% dal 13,1% del 2020.

La performance del Gruppo nei primi nove mesi dell’esercizio è ancora più positiva nel confronto con l’equivalente periodo del 2019: nonostante una contrazione dei ricavi di 70 milioni di euro, l’EBITDA adjusted registra un incremento di oltre 1 milione di euro rispetto agli 83,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019.

L’EBITDA di Gruppo, pari a 80,5 milioni di euro, evidenzia un miglioramento rispetto ai 65,1 milioni di euro del pari periodo del 2020, riconducibile ai fenomeni e alle dinamiche già descritti, nonché a minori oneri non ordinari che sono risultati pari a 1,4 milioni di euro rispetto ai 3,2 milioni di euro registrati nel pari periodo dello scorso esercizio, nel quale era stato contabilizzato l’accantonamento degli oneri derivanti da un contenzioso fiscale.

L’EBIT è risultato pari a 52 milioni di euro, in crescita di oltre 23 milioni di euro rispetto ai 28,9 milioni di euro dello stesso periodo del 2020, per effetto della dinamica delle componenti operative sopra citate, di minori ammortamenti per complessivi 2,1 milioni di euro nonché della presenza, nel risultato al 30 settembre 2020, di svalutazioni, pari a 5,8 milioni di euro, relative a TV Sorrisi e Canzoni e all’avviamento di alcune altre testate nell’area Media.

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 44,8 milioni di euro rispetto ai 19,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2020. Al rilevante miglioramento, pari a circa 25 milioni di euro, oltre a quanto già evidenziato, contribuiscono anche:

  • la riduzione, pari a circa 1 milione di euro, degli oneri finanziari (da 3,2 milioni di euro a 2,2 milioni di euro), riconducibile principalmente a un minore indebitamento medio e a un minore tasso di interesse medio;
  • il miglioramento di circa 2 milioni di euro del risultato delle società collegate (consolidate a equity) derivante in particolare dalla performance della joint venture

Il risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 49,4 milioni di euro, ed evidenzia un significativo incremento di 31,4 milioni di euro rispetto ai 18 milioni di euro dei primi nove mesi del 2020.
Nonostante la crescita del risultato prima delle imposte, le componenti fiscali del periodo presentano un saldo economico positivo a 4,6 milioni di euro, per effetto di proventi non ricorrenti pari a circa 19 milioni di euro netti, derivanti dal completamento del processo di riallineamento dei valori fiscali di marchi e avviamenti al rispettivo valore civilistico.

La posizione finanziaria netta ante IFRS16 al 30 settembre 2021 si attesta a -27,3 milioni di euro, e mostra un significativo miglioramento, pari a 55 milioni di euro, rispetto ai -82,3 milioni di euro del 30 settembre 2020, per effetto della rilevante generazione di cassa ordinaria registrata negli ultimi 12 mesi (70,7 milioni di euro comprensivi degli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte).
La posizione finanziaria netta IFRS16 è pari a -111,6 milioni di euro e riflette la contabilizzazione del debito finanziario derivante dall’applicazione dell’IFRS16.

Al 30 settembre 2021 il personale dipendente del Gruppo è pari a 1.814 unità, in calo del 5,3% rispetto alle 1.916 risorse del 30 settembre 2020, nonostante l’incremento di organico a seguito dell’acquisizione di Hej! (al netto della quale la riduzione si attesterebbe al -5,8%).

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEL TERZO TRIMESTRE 2021
Nel terzo trimestre dell’esercizio 2021 i ricavi consolidati si sono attestati a 268,5 milioni di euro, in crescita del 6,1% rispetto ai 253 milioni di euro dell’esercizio precedente, grazie al contributo positivo di tutte le aree di business.
L’EBITDA adjusted è pari a 63,5 milioni di euro, con un incremento di 3,5 milioni di euro rispetto ai 60 milioni di euro del terzo trimestre del 2020 che, sostanzialmente, riflette il favorevole andamento dei ricavi consolidati, in particolare nell’area Libri.

Anche l’EBIT, pari a 51,8 milioni di euro, risulta in miglioramento di 6 milioni di euro circa, equivalente a una crescita superiore al 12% rispetto allo stesso trimestre del 2020, per effetto della dinamica delle componenti sopra citate e di minori ammortamenti nel periodo.

Il risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 45 milioni di euro rispetto ai 43 milioni di euro del terzo trimestre del 2020.
Il confronto con l’esercizio precedente risente, oltre che della dinamica della redditività operativa descritta in precedenza, anche dei seguenti ulteriori elementi (che incidono in maniera opposta):

  • nel terzo trimestre 2020 la contabilizzazione della rivalutazione della partecipazione in Reworld Media (poi interamente ceduta nel febbraio 2021), pari a 7,5 milioni di euro;
  • nel terzo trimestre 2021 un provento fiscale non ricorrente, pari a 9,8 milioni di euro, derivante dal completamento del processo di riallineamento fiscale.

CONTRATTO PER L’ACQUISIZIONE DEL 50% DELLA SOCIETÀ DI DISTRIBUZIONE LIBRARIA DI EDITORI TERZI A.L.I. – AGENZIA LIBRARIA INTERNATIONAL
Il Gruppo Mondadori informa di aver sottoscritto in data odierna il contratto relativo all’acquisizione di una partecipazione pari al 50% del capitale sociale di A.L.I. S.r.l. – Agenzia Libraria International, gruppo attivo nella distribuzione di libri da oltre 50 anni, con un portafoglio clienti di oltre 80 case editrici.

Con questa operazione il Gruppo Mondadori costituisce una partnership che consente il  rafforzamento nel settore della distribuzione libraria, un mercato in costante evoluzione che richiede un continuo miglioramento dei livelli di servizio offerto ai clienti.
I fondatori di A.L.I., la famiglia Belloni, che mantengono una partecipazione del 50%, continueranno ad avere la responsabilità della gestione operativa, proseguendo il percorso di crescita e successo che ha fin qui caratterizzato la società.

Il prezzo, che verrà corrisposto per cassa al closing, è stato definito in 10,8 milioni di euro.
Il contratto prevede inoltre la sottoscrizione di accordi di opzione put&call, che attribuiscono al Gruppo Mondadori la facoltà di acquisire in due diverse tranche l’ulteriore 50% di A.L.I. entro il 30 luglio 2025.
Nel 2020 A.L.I. ha registrato, a livello consolidato, ricavi per 40 milioni di euro, un EBITDA pari a 4,6 milioni di euro e un utile netto di 3 milioni di euro (ai sensi dei principi contabili italiani).
Al 31 dicembre 2020 la posizione finanziaria netta era positiva (cassa) per 5,9 milioni di euro.

Il perimetro dell’operazione include inoltre una serie di società controllate che operano nel settore editoriale. Il perfezionamento dell’acquisizione è subordinato alle autorizzazioni di legge da parte della competente autorità Antitrust.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L’andamento positivo registrato anche nel terzo trimestre dell’esercizio da tutte le aree di business, la prosecuzione della rilevante generazione di cassa, così come il migliorato trend atteso per il mercato del Libro nell’intero esercizio, consentono di guardare con accresciuto ottimismo all’evoluzione del Gruppo dei prossimi mesi e quindi di incrementare – sempre sulla base dell’attuale perimetro – le stime precedentemente comunicate per l’esercizio in corso.

Obiettivi economici:

  • i ricavi consolidati sono attesi in crescita single-digit (da low single-digit);
  • l’EBITDA adjusted – in termini percentuali – è previsto collocarsi oltre il 13% dei ricavi consolidati (dalla precedente stima di EBITDA margin al 12%) e quindi risultare superiore a 100 milioni di euro;
  • il risultato netto dell’esercizio 2021 è confermato in forte crescita per effetto del miglioramento della gestione operativa nonché degli effetti positivi non ricorrenti derivanti dal riallineamento fiscale dell’attivo immateriale già contabilizzato.

Cash Flow e Posizione Finanziaria Netta:
Anche per quanto concerne l’indebitamento finanziario del Gruppo, è ragionevole incrementare ulteriormente la stima di un cash flow ordinario, portandolo a un range compreso tra 60 e 65 milioni di euro (dalla precedente previsione di un intervallo tra 50 e 55 milioni di euro), di un Free Cash Flow nell’intorno di 50 milioni di euro e quindi del conseguimento – prima degli impatti derivanti dall’adozione dei principi contabili previsti dall’IFRS16 – di una posizione finanziaria netta consolidata positiva a fine esercizio per circa 35 milioni di euro.

Come già anticipato, la solidità finanziaria raggiunta dal Gruppo ha creato le condizioni per il ritorno a una politica di remunerazione degli azionisti a partire dal 2022 (a valere sul risultato netto dell’esercizio 2021).

Le suddette previsioni, elaborate sulla base dell’attuale perimetro, potranno essere aggiornate in occasione del perfezionamento dell’operazione di acquisizione di De Agostini Scuola.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS AL 30 SETTEMBRE 2021

  • LIBRI

Nei primi nove mesi dell’esercizio in corso il mercato del libro Trade ha registrato una crescita complessiva del 25,3%[1] rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente; nel terzo trimestre l’incremento si è attestato al 7%, consolidando il positivo andamento che aveva preso avvio nel secondo semestre del 2020.
Se il confronto con il 2020 risente del lockdown che ha compromesso l’operatività della quasi totalità dei canali di vendita nei mesi di marzo e aprile del 2020, il raffronto con l’esercizio 2019 testimonia in maniera più significativa la straordinarietà del momento che il mercato del libro sta vivendo: la crescita nei primi nove mesi dell’anno rispetto al medesimo periodo del 2019 si attesta infatti al 20,6%.

In tale contesto il Gruppo Mondadori ha registrato un incremento del sell-out a valore di mercato pari a circa il 19%, che ha consentito di confermare l’indiscussa leadership nel Trade con una market share del 23,4%[2].

Nel segmento della Scolastica, le case editrici del Gruppo Mondadori hanno mostrato una quota di mercato stabile al 22,1%, in linea con quella rilevata nel precedente esercizio, grazie ai positivi risultati della campagna adozionale del 2021.

Nei primi nove mesi del 2021 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 348,7 milioni di euro, in crescita del 10,3% rispetto ai 316,1 milioni di euro del pari periodo del 2020, grazie in particolare all’incremento rilevato dall’area Trade (+14,5%), alla positiva performance delle case editrici della scolastica (+5%, anche per una diversa mensilizzazione dei ricavi rispetto all’esercizio 2020 che aveva visto un ritardato rientro a scuola) e alla significativa crescita di Rizzoli International Publications (+27,6%).

I ricavi relativi alle vendite di ebook e audiolibri, che rappresentano circa il 7,4% dei ricavi editoriali complessivi, hanno registrato un decremento del 3,5%, in controtendenza rispetto alla crescita delle vendite di libri fisici. Rispetto al 2019 tali ricavi sono invece cresciuti di circa il 25%.

L’EBITDA adjusted dell’area Libri si attesta a 79,4 milioni di euro rispetto ai 67,5 milioni di euro del pari periodo del 2020, in miglioramento di circa 12 milioni di euro grazie al già menzionato positivo andamento dei ricavi dei segmenti Trade ed Education e di Rizzoli International Publications, nonché grazie ai ristori riconosciuti a Electa in ambito museale e contabilizzati nei primi nove mesi (circa 3 milioni di euro, già al netto di alcuni accantonamenti).
La redditività conseguita dall’area Libri, pari al 22,8% al 30 settembre 2021 (rispetto al 21,3% dello stesso periodo del 2020), assume una connotazione ancora più significativa se confrontata con quella dei primi nove mesi dell’esercizio 2019, pari al 21,5%, dal momento che l’esercizio in corso è ancora impattato dalla drastica contrazione dei volumi e dei margini delle attività museali.

  • RETAIL

Nei primi nove mesi dell’anno Mondadori Retail ha registrato ricavi per 114,3 milioni di euro, in crescita del 12,1% rispetto ai 102 milioni di euro dell’analogo periodo del 2020. Le vendite del prodotto Libro, che rappresentano l’84% dei ricavi totali dell’Area, sono risultate in progresso del 15,8%.

L’andamento dei primi mesi del 2021 è stato penalizzato dalle misure anti-Covid, che hanno causato forti limitazioni alle attività di vendita, in particolare dei negozi diretti localizzati nelle grandi città e nei centri commerciali.
Nella seconda metà del periodo in esame, grazie al progressivo attenuamento delle misure di distanziamento sociale, i punti vendita a gestione diretta hanno registrato una netta ripresa dei ricavi, che ha consentito di chiudere i primi nove mesi dell’anno con un incremento di circa il 9% rispetto all’esercizio precedente.
Il canale franchising, caratterizzato prevalentemente da negozi di prossimità in comuni di piccole dimensioni, ha dimostrato una maggiore resilienza e reattività che ha consentito di registrare una crescita del 26% circa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La progressiva riapertura delle librerie ha portato a una contrazione delle attività del canale online che ha registrato nel periodo in esame un calo dei propri ricavi pari al 24%; rispetto al 2019 si evidenza invece un miglioramento del 13,1%.

Mondadori Retail ha registrato un sensibile incremento dell’EBITDA adjusted, attestatosi a 1,7 milioni di euro, in crescita di 2,2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2020 e in miglioramento anche nei confronti dell’analogo periodo dell’esercizio 2019 (0,8 milioni di euro).
Questo risultato è frutto dell’intensa attività di trasformazione dell’Area, del continuo rinnovamento e sviluppo della rete dei negozi fisici nonché di un’attenta gestione dei costi e di una profonda revisione di organizzazione e processi.

  • MEDIA

Nei primi nove mesi dell’anno l’area Media ha registrato ricavi per 150 milioni di euro, in crescita del 4,1% rispetto ai 144,1 milioni di euro del pari periodo dell’esercizio precedente.

I ricavi pubblicitari sono risultati in progresso del 32% circa a livello complessivo (+18% escludendo Hej!), con un’accelerazione della crescita nel terzo trimestre pari al 39% (+23% a perimetro omogeneo) rispetto al pari periodo del 2020. In questo contesto:

  • i ricavi pubblicitari sui brand digital hanno segnato un +20% su base omogenea (+44% includendo Hej!).
    È importante rilevare che l’incidenza dei ricavi digital sul totale dei ricavi pubblicitari è salita al 60% a conferma della posizione di leadership di Mondadori Media nel digitale, in segmenti ad alto valore commerciale.
  • la raccolta sui brand print ha segnato un incremento del 16% circa, beneficiando del confronto con un periodo influenzato negativamente dagli effetti della pandemia.

I ricavi diffusionali sono risultati in calo del 5,8%, con una riduzione più contenuta (-4%) per le testate televisive, che rappresentano circa il 50% dei ricavi di questo segmento.
In questo contesto, per effetto di un andamento migliore rispetto a quello del mercato di riferimento      (-6,9%[3]), la market share del Gruppo è salita al 23,9%13.

I ricavi dai prodotti collaterali sono risultati in riduzione del 18% circa rispetto ai primi nove mesi del 2020, ma con un’inversione di tendenza nel terzo trimestre dell’anno in corso (+2,5%), grazie principalmente alla presenza di alcune iniziative di successo in ambito musicale.

Gli altri ricavi, che includono quelli relativi all’attività di distribuzione, hanno registrato un incremento pari al 9,5% rispetto all’esercizio precedente, riflettendo sia il positivo andamento delle edizioni internazionali (in particolare di Grazia) sia la crescita delle attività di distribuzione edicola e abbonamenti di editori terzi.

L’EBITDA adjusted dell’area Media si è attestato a 7,8 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai 3,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2020, grazie in particolare allo sviluppo delle attività digitali, al recupero della raccolta pubblicitaria print e al proseguimento delle misure di contenimento dei costi operativi che hanno consentito di incrementare la redditività: l’EBITDA margin complessivo evidenzia un miglioramento dal 2% a circa il 5% nei primi nove mesi 2021.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2021
In data 8 novembre 2021 il Gruppo Mondadori ha comunicato di avere ricevuto dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato notifica dell’autorizzazione all’acquisizione del 100% di De Agostini Scuola S.p.A..
Il provvedimento prevede l’adozione di misure comportamentali idonee, come delineato dall’AGCM e condivise dal Gruppo Mondadori, a salvaguardare la concorrenzialità del mercato della scolastica, tra le quali, in particolare, l’impegno a mantenere fino al 31 dicembre 2024 la separazione societaria di De Agostini Scuola.
Tali rimedi confermano il razionale dell’acquisizione, il piano di sviluppo del business e il potenziale di creazione di valore originariamente stimato dal Gruppo.
L’intervenuta autorizzazione AGCM determina l’avveramento della condizione sospensiva apposta al contratto di compravendita della partecipazione in De Agostini Scuola, che avrà conseguentemente piena esecuzione alla data del closing prevista entro il corrente esercizio.

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I risultati al 30 settembre 2021, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dall’Amministratore Delegato del Gruppo Mondadori, Antonio Porro, e dal CFO Alessandro Franzosi nel corso di una conference call alla comunità finanziaria, prevista per oggi alle ore 16.30.
La relativa documentazione sarà disponibile in contemporanea sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Investors) e su 1Info (www.1info.it).

 I giornalisti potranno seguire lo svolgimento della presentazione, esclusivamente in ascolto, collegandosi al numero a loro dedicato +39.028020927, e via web in modalità audio registrandosi al link https://hditalia.choruscall.com/?calltype=2&info=company.

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

 In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del III trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Fonte: GFK, Settembre 2021 (dati a valore di mercato)

[2] Fonte: GFK, Settembre 2021 (dati a valore)

[3] Fonte interna: Press-di, agosto 2021, a valore

 

Approvati dal CdA i risultati al 30 giugno 2021

  • Ricavi a 320,4 milioni di euro: +10,9% rispetto a 288,9 milioni di euro del primo semestre 2020
  • EBITDA adjusted a 21,5 milioni di euro: in forte crescita rispetto a 11 milioni di euro del primo semestre 2020
  • Risultato netto positivo per 4,4 milioni di euro: in significativo recupero rispetto a -25 milioni di euro del primo semestre 2020
  • PFN ante IFRS16 a -68,3 milioni di euro: in miglioramento del 47,5% rispetto a -130,1 milioni di euro del primo semestre 2020

 OUTLOOK: CONFERMATI I TARGET PER L’ESERCIZIO 2021

  • Ricavi in crescita low single-digit
  • EBITDA adjusted con marginalità nell’intorno del 12% dei ricavi
  • Utile netto in forte crescita
  • Cash flow ordinario atteso tra 50 e 55 milioni di euro
  • PFN ante IFRS16 attesa positiva a fine esercizio

 

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2021 presentata dall’Amministratore Delegato del Gruppo Mondadori, Antonio Porro.

“Nel primo semestre il Gruppo Mondadori ha registrato risultati molto significativi in termini di ricavi e di redditività. A questa performance hanno contribuito in modo positivo tutte le nostre aree che hanno mostrato una crescita rispetto allo scorso anno, dai Libri al Retail alla Media, in particolare nella componente digitale. In forte progresso l’area Libri, che incrementa la propria marginalità anche rispetto al 2019”, ha sottolineato Antonio Porro, Amministratore Delegato del Gruppo Mondadori. “La maggiore efficienza economica e il miglioramento della performance finanziaria che abbiamo conseguito anche nel secondo trimestre – ha continuato l’AD del Gruppo Mondadori – unitamente ai segnali molto confortanti dal mercato del libro, ci consentono di confermare le nostre stime per fine esercizio e di guardare con fiducia all’evoluzione del Gruppo negli anni futuri. In questo contesto, l’operazione di acquisizione di De Agostini Scuola rappresenta un’ulteriore dimostrazione della nostra volontà di focalizzarci sul core business dei libri, coerentemente con le linee strategiche di medio termine delineate”, ha concluso Porro.

HIGHLIGHTS DEL PRIMO SEMESTRE 2021

Per quanto riguarda i mercati di riferimento del Gruppo Mondadori, nel primo semestre del 2021 il libro ha registrato una dinamica particolarmente positiva, con una crescita del 36,8%[1] rispetto al medesimo periodo del 2020.

Questo andamento consolida il trend positivo che aveva già preso avvio nel primo trimestre dell’esercizio in corso, supportato da una confermata maggiore propensione alla lettura e all’acquisto.

La crescita del mercato del libro è ancora più straordinaria se confrontata con i primi sei mesi del 2019[2], totalmente immuni dal fenomeno pandemico, rispetto ai quali l’incremento si attesta al 23%.

 ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2021

Al 30 giugno 2021 i ricavi consolidati del Gruppo Mondadori si sono attestati a 320,4 milioni di euro, in incremento del 10,9% rispetto ai 288,9 milioni di euro dell’esercizio precedente, grazie in particolare alla significativa crescita dell’area Libri e dell’area Retail, trainata dal dinamismo del mercato.

L’EBITDA adjusted del primo semestre 2021 è di 21,5 milioni di euro, con un incremento di 10,6 milioni di euro circa rispetto a 11 milioni di euro dei primi sei mesi del 2020: tale positiva performance riflette, da un lato, il buon andamento dei ricavi rilevato nel periodo da tutte le aree di business, dall’altro, la prosecuzione delle azioni di contenimento dei costi operativi e di struttura che hanno consentito al Gruppo di conseguire un significativo miglioramento della propria marginalità (da 3,8% al 6,7%).

L’EBITDA di Gruppo è pari a 19 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto agli 8,4 milioni di euro dello scorso esercizio, evidenziando un netto miglioramento riconducibile ai fenomeni e alle dinamiche già descritti. Nel periodo in esame, gli oneri non ordinari sono stati pari a 2,5 milioni di euro, dato in linea con quello registrato nel pari periodo dello scorso esercizio.

L’EBIT mostra nel primo semestre dell’esercizio 2021 un break-even operativo (0,2 milioni di euro), in miglioramento di oltre 17 milioni di euro rispetto a -17,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2020, per effetto della dinamica delle componenti ordinarie sopra citate, di minori ammortamenti per complessivi 1,3 milioni di euro nonché la presenza nel risultato al 30 giugno 2020 di svalutazioni pari a 5,8 milioni di euro, relative ad alcune testate dell’area Media.

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 5,1 milioni di euro rispetto ai -30,9 milioni di euro dei primi sei mesi del 2020.
Oltre a quanto già evidenziato, sul rilevante miglioramento incidono anche:

  • la riduzione pari a circa 2 milioni di euro degli oneri finanziari, riconducibile a un minore tasso di interesse medio, al quale si aggiunge la contrazione di oneri accessori;
  • gli effetti della cessione della partecipazione in Reworld Media, interamente completata nel mese di febbraio 2021, che hanno determinato l’iscrizione di una minusvalenza pari a 0,4 milioni di euro[3] nel primo trimestre 2021, con una variazione positiva di 6,2 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2020, che aveva registrato una minusvalenza di 6,6 milioni di euro;
  • il risultato delle società collegate (consolidate a equity) che nel periodo è pari a -3,1 milioni di euro.

Le componenti fiscali del periodo sono positive per 9,4 milioni di euro (5,9 milioni di euro al 30 giugno 2020), nonostante l’incremento del risultato imponibile, per effetto di un provento non ricorrente pari a 9 milioni di euro netti, derivante dall’avvio del processo di riallineamento dei valori fiscali di marchi e avviamenti al rispettivo valore civilistico.

ll risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 4,4 milioni di euro, in significativo recupero rispetto a -25 milioni di euro del primo semestre del 2020 (e anche rispetto alla perdita di 1,9 milioni di euro del 30 giugno 2019), a seguito del miglioramento operativo e delle già citate componenti fiscali positive.

La posizione finanziaria netta ante IFRS16 al 30 giugno 2021 si attesta a -68,3 milioni di euro, in significativa contrazione del 47,5% rispetto ai -130,1 milioni di euro del 30 giugno 2020, per effetto della rilevante generazione di cassa ordinaria registrata negli ultimi 12 mesi, pari a 68,5 milioni di euro, che conferma il positivo percorso di rafforzamento della struttura finanziaria del Gruppo.

La posizione finanziaria netta incluso IFRS16 è di -155,1 milioni di euro e include la contabilizzazione del debito finanziario derivante dall’applicazione dell’IFRS16, pari a circa 87 milioni di euro.

Al 30 giugno 2021 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 1.829 unità, in calo del 5,2% rispetto al 30 giugno 2020, nonostante l’organico entrato a far parte del Gruppo a seguito dell’acquisizione di Hej! (al netto della quale la riduzione dell’organico si attesterebbe al -5,8%), per effetto principale delle attività di efficientamento proseguite in tutte le aree aziendali.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L’andamento positivo registrato nel primo semestre dell’esercizio, grazie in particolare al significativo trend di crescita sperimentato dall’area Libri, così come la prosecuzione della rilevante generazione di cassa, consentono di guardare con ottimismo all’evoluzione della gestione del Gruppo e di confermare a livello consolidato – e sulla base dell’attuale perimetro – le stime precedentemente comunicate.

Obiettivi economici:

  • i ricavi consolidati per l’esercizio 2021 sono attesi in leggera crescita (low single-digit);
  • l’EBITDA adjusted – in termini percentuali – è previsto collocarsi nell’intorno del 12% dei ricavi;
  • il risultato netto dell’esercizio 2021 è confermato in forte crescita per effetto del miglioramento della gestione operativa nonché del riallineamento fiscale dell’attivo immateriale, che ha consentito nel primo semestre la contabilizzazione di una prima componente fiscale positiva non ricorrente; si ricorda inoltre che il risultato dell’esercizio 2020 era stato negativamente impattato dalla svalutazione di alcune poste patrimoniali.

Cash Flow e Posizione Finanziaria Netta
Anche per quanto concerne l’indebitamento finanziario del Gruppo, è ragionevole confermare la stima di un cash flow ordinario in un intervallo compreso tra 50 e 55 milioni di euro e quindi il conseguimento – prima degli impatti derivanti dall’adozione dei principi contabili previsti dall’IFRS16 – di una posizione finanziaria netta consolidata positiva a fine esercizio.

Come già anticipato, la solidità finanziaria raggiunta dal Gruppo ha creato le condizioni per il ritorno, a partire dal 2022 a valere sul risultato netto dell’esercizio 2021, a una politica di remunerazione degli azionisti.

Le suddette previsioni, elaborate sulla base dell’attuale perimetro, potranno essere aggiornate in occasione del perfezionamento dell’operazione di acquisizione di De Agostini Scuola, subordinato alle autorizzazioni di legge da parte dell’Antitrust.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS NEL PRIMO SEMESTRE 2021

  • LIBRI

Come già indicato, nel primo semestre dell’esercizio il mercato del libro Trade ha registrato una crescita significativa, pari al 36,8%[4] rispetto allo stesso periodo del 2020, mostrando un rafforzamento del trend che aveva preso avvio nella seconda metà dell’esercizio precedente, anche favorito dalla limitazione all’accesso ad altre forme di intrattenimento.

In tale contesto, l’area Libri ha registrato un incremento del sell-out a valore di mercato pari al 30,7%, che ha consentito al Gruppo Mondadori di confermare la propria indiscussa leadership nel mercato Trade (market share pari al 23,7%).

A testimonianza della qualità del piano editoriale si segnala che nel corso dei primi sei mesi dell’anno, il Gruppo ha posizionato 4 titoli nella classifica dei primi dieci più venduti a valore[5]: Il sistema. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana di Alessandro Sallusti e Luca Palamara (Rizzoli), che è stato la rivelazione dei primi mesi dell’anno, posizionandosi stabilmente al primo posto; La disciplina di Penelope di Gianrico Carofiglio (Mondadori); Io sono Giorgia di Giorgia Meloni (Rizzoli); Insieme in cucina. Divertirsi in cucina con le ricette di «Fatto in casa da Benedetta» di Benedetta Rossi (Mondadori Electa). Inoltre il libro Borgo Sud di Donatella Di Pietrantonio, edito da Einaudi nel 2020, si è posizionato al secondo posto del Premio Strega 2021.

I ricavi dell’area Libri nei primi sei mesi del 2021 si sono attestati a 168,9 milioni di euro, in crescita del 15,8% rispetto ai 145,9 milioni di euro del primo semestre del 2020.

A questo risultato ha contribuito in particolare il segmento Trade, con ricavi pari a 109,5 milioni di euro, in significativo incremento sia rispetto al primo semestre 2020 (+21,7%) sia rispetto al primo semestre del 2019 (+2,5%), non impattato dal fenomeno pandemico.
Nel periodo i ricavi relativi alle vendite degli e‐book e degli audiolibri si sono attestati a circa il 7,3% dei ricavi complessivi Trade, con un catalogo che conta oltre 28.300 titoli digitali.

Nel primo semestre del 2021 i ricavi del segmento Educational sono pari a 55,8 milioni di euro, in incremento del 5,7% rispetto allo stesso periodo del 2020: l’andamento positivo delle vendite di Rizzoli International Publications (+39,3%) e il maggior fatturato dei prodotti di scolastica (in crescita del 3,9% rispetto al 30 giugno 2020) consentono di recuperare gli effetti derivanti dalla contrazione dei ricavi di Electa per la chiusura durante la pandemia di mostre e siti archeologici.

L’EBITDA adjusted dell’area Libri si attesta a 19,8 milioni di euro rispetto ai 10,9 milioni di euro del primo semestre 2020, in miglioramento di 8,9 milioni di euro grazie al positivo andamento dei ricavi nonché grazie ai ristori riconosciuti a Electa in ambito museale (circa 3 milioni di euro, già al netto di alcuni accantonamenti).
La redditività è in crescita anche rispetto al primo semestre del 2019 (16,2 milioni di euro), rendendo la performance dell’area Libri ancora piu rilevante.

  • RETAIL

Complessivamente nei primi sei mesi dell’anno l’area Retail ha potuto beneficiare del trend di forte crescita del mercato del libro benché la performance complessiva sia stata impattata negativamente dalle misure governative, che hanno causato forti limitazioni alle attività di vendita almeno fino alla metà di maggio.

Successivamente, per effetto dell’allentamento di tali misure restrittive, il mercato fisico ha evidenziato una ripresa e conseguentemente Mondadori Retail ha visto crescere i propri ricavi: in particolare, il mese di giugno ha registrato un incremento anche rispetto al giugno 2019 (+3% circa), con una performance positiva del prodotto Libro di oltre l’11%, nonostante un network di punti di vendita in riduzione rispetto a giugno 2019.

Al 30 giugno 2021 l’area Retail ha registrato ricavi per 69,8 milioni di euro, in crescita di 10,8 milioni di euro (+18,3%) rispetto a 59 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, prevalentemente per effetto del positivo andamento delle vendite del prodotto libro (+22% circa rispetto al pari periodo del 2020).
L’incremento dei ricavi nel solo secondo trimestre 2021 si attesta al +30% circa rispetto al secondo trimestre 2020.

Guardando su base disaggregata ai diversi segmenti nei quali si articola l’attività di Mondadori Retail, si evidenzia:

  • i punti di vendita a gestione diretta hanno sperimentato una crescita più contenuta (+12%) rispetto all’esercizio precedente, in quanto penalizzati dalla prevalente ubicazione nei grandi centri urbani, particolarmente esposti sia alla concorrenza del commercio online sia alla riduzione dei flussi turistici;
  • il canale franchising, caratterizzato prevalentemente da negozi di prossimità in comuni di piccole dimensioni, ha invece mostrato una consistente crescita del 42% circa, sempre sostenuta dalle eccellenti performance del prodotto libro;
  • il canale online ha registrato ricavi per 7,3 milioni di euro rispetto ai 10,4 milioni di euro del primo semestre 2020, in contrazione per l’allentamento delle restrizioni all’operatività del mercato fisico.

L’EBITDA adjusted di Mondadori Retail è pari a 0,4 milioni di euro, in sensibile miglioramento rispetto ai -2,8 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020.
Questo miglioramento è il risultato dell’intensa attività di efficientamento della società, del continuo rinnovamento e sviluppo della rete dei negozi fisici nonché di un’attenta gestione dei costi e di una profonda revisione di organizzazione e processi.

  • MEDIA

Nei primi cinque mesi del 2021 i mercati di riferimento dell’area Media hanno evidenziato rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio:

  • un rilevante incremento degli investimenti pubblicitari sul segmento digital, pari al +27,2%, a fronte di un –2,9%[6] sul segmento periodici;
  • una diminuzione dell’8,1%[7] nel mercato delle diffusioni dei periodici;
  • una contrazione pari al 22,1%[8] nel mercato dei collaterali abbinati ai

In questo contesto la quota di mercato diffusionale del Gruppo Mondadori si è attestata al 23,7%, in leggera crescita rispetto al mese di maggio dell’anno precedente13 per effetto di una performance lievemente superiore a quella del mercato di riferimento.

Nei primi sei mesi del 2021 l’area Media del Gruppo Mondadori, che si conferma l’editore multimediale leader in Italia, ha registrato ricavi per 97,4 milioni di euro, in crescita dell’1,7% rispetto ai 95,8 milioni di euro del pari semestre dell’esercizio precedente. In particolare:

  • i ricavi pubblicitari sono pari a 28,8 milioni di euro, in crescita del 28% circa a livello complessivo (+16% escludendo il contributo dell’acquisizione di Hej!); se si considera solo il secondo trimestre, l’incremento si attesta a oltre il 50% rispetto a pari periodo 2020 (+41% a perimetro omogeneo):
    – le attività digitali risultano in crescita del 25,7% su base omogenea mentre, includendo il contributo della neo acquisita Hej!, l’incremento si attesta al 48% circa rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente. È importante rilevare come l’incidenza dei ricavi digital sul totale dei ricavi pubblicitari sia pari al 63% del totale (dal 54% del primo semestre del 2020).
    – la raccolta sui brand print ha registrato un incremento del 5%
  • i ricavi diffusionali sono risultati in calo del 6,4%, con una performance migliore delle testate televisive e del brand
  • i ricavi da prodotti collaterali sono in riduzione del 27% circa, ma con una contrazione più contenuta nel secondo trimestre (-16,6%); tale andamento è imputabile principalmente al successo nello scorso anno di iniziative musicali e alla ridotta disponibilità di titoli di uscite cinematografiche in dvd;
  • gli altri ricavi, che includono quelli relativi all’attività di distribuzione, hanno registrato un incremento pari all’11,1%.

L’EBITDA adjusted dell’area Media si è attestato a 4,5 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai primi sei mesi del 2020 (2 milioni di euro), grazie in particolare allo sviluppo delle attività digitali e al proseguimento delle misure di contenimento dei costi operativi che hanno consentito di incrementare la redditività delle attività print: l’EBITDA margin complessivo è pari al 5%, in miglioramento dal 2% del primo semestre 2020. 

PIANO PERFORMANCE SHARE 2021-2023: ASSEGNAZIONE DIRITTI
Il Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato Remunerazione, ha deliberato le assegnazioni ai beneficiari dei diritti relativi al Piano di Performance Share 2021-2023, istituito con delibera dell’Assemblea del 27 aprile 2021.
Le informazioni riguardanti i beneficiari e il numero dei diritti rispettivamente assegnati sono riportati – nominativamente per i beneficiari membri del Consiglio di Amministrazione e in forma aggregata per gli ulteriori beneficiari – nella tabella allegata, redatta in conformità al Quadro 1, Schema n. 7 dell’Allegato 3A del Regolamento Emittenti.
I termini e le condizioni del Piano sono riportate nella relazione illustrativa degli Amministratori all’Assemblea del 27 aprile 2021 e nel Documento Informativo redatto ai sensi dell’art. 84-bis comma 1 del Regolamento Emittenti, disponibili sul sito www.gruppomondadori.it nella sezione Governance e sul meccanismo di stoccaggio www.1info.it  al cui contenuto si rinvia.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PRIMO SEMESTRE 2021
In data 12 luglio 2021 il Gruppo Mondadori ha sottoscritto con De Agostini Editore S.p.A. – a esito del processo negoziale del quale era stata data comunicazione lo scorso 1 luglio – il contratto relativo all’acquisizione del 100% di De Agostini Scuola S.p.A., uno dei principali operatori di editoria scolastica in Italia.
Tale operazione è coerente con la strategia – che Mondadori ha più volte annunciato – di crescente focalizzazione sul core business dei libri, nel quale il Gruppo ha una leadership consolidata nel Trade ed è uno dei principali operatori nei libri per la scuola.
Il valore della transazione è stato definito sulla base di un Enterprise Value di 157,5 milioni di euro, pari a 7,4 volte l’EBITDA reported registrato da De Agostini Scuola nel 2020. Il prezzo sarà oggetto di definizione sulla base della posizione finanziaria netta media normalizzata dei 12 mesi precedenti la data del closing.
De Agostini Scuola ha registrato nell’esercizio 2020 ricavi per 70,8 milioni di euro, un EBITDA reported pari a 21,4 milioni di euro, che riflette una marginalità pari al 30%, e un utile netto di 12,2 milioni di euro. Al 31 dicembre 2020 la posizione finanziaria netta era positiva (cassa netta) per 20,8 milioni di euro.
Il perfezionamento dell’operazione è subordinato alle autorizzazioni di legge da parte della competente autorità Antitrust.

 

I risultati al 30 giugno 2021, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dall’Amministratore Delegato del Gruppo Mondadori, Antonio Porro, e dal CFO Alessandro Franzosi nel corso di una conference call alla comunità finanziaria prevista oggi, 29 luglio 2021, alle ore 15.00.
La relativa documentazione sarà disponibile in contemporanea sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Investors) e su 1Info (www.1info.it).

I giornalisti potranno seguire lo svolgimento della presentazione, esclusivamente in ascolto, collegandosi al numero a loro dedicato +39.028020927, e via web in modalità audio registrandosi al link https://hditalia.choruscall.com/?calltype=2&info=company.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del II trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.
  6. Informazioni ex schema 7 dell’allegato 3a del regolamento Consob n. 11971/1999

  

[1] Fonte: GFK, Giugno 2021 (dati a valore di mercato)

[2] Il paragone con l’esercizio 2020 risente della chiusura imposta a tutte le librerie dal mese di marzo: a partire dal 12 marzo e fino alla fine di aprile, l’applicazione delle disposizioni governative in materia di contenimento del fenomeno pandemico ha infatti comportato la chiusura, sull’intero territorio nazionale, delle librerie e, in una fase iniziale, anche il canale online ha dovuto praticare delle limitazioni alla consegna dei libri derivanti dalla necessità di privilegiare la distribuzione di beni di prima necessità.

[3] La monetizzazione di tale partecipazione ha generato, rispetto al valore originario di sottoscrizione, una plusvalenza complessiva (2019-2021) pari a 1,1 milioni di euro.

[4] Fonte: GFK, Giugno 2021 (dati a valore di mercato)

[5] Fonte: GFK, Giugno 2021 (classifica a valore di copertina)

[6] Fonte: Nielsen, Maggio 2021

[7] Fonte interna: Press di, Maggio 2021, a valore

[8] Fonte interna: Press di, Maggio 2021, a valore

Approvati dal CDA i risultati al 31 marzo 2021

  • Ricavi a 144,8 milioni di euro: +7% rispetto a 135,3 milioni di euro del 31 marzo 2020
  • EBITDA adjusted a 1,1 milioni di euro: in crescita rispetto a -3,1 milioni di euro del 31 marzo 2020
  • Risultato netto in significativo recupero: -10,2 milioni di euro rispetto a -19,1 milioni di euro del 31 marzo 2020
  • PFN ante IFRS16 a -47,9 milioni di euro: in miglioramento di circa 50 milioni di euro rispetto ai -96,9 milioni di euro del primo trimestre 2020 grazie alla continua positiva generazione di cassa ordinaria pari a 60,4 milioni di euro

MIGLIORAMENTO DELLA GUIDANCE 2021

  • Ricavi confermati in crescita low single digit
  • EBITDA adjusted con marginalità nell’intorno del 12%
  • Utile netto in forte crescita anche per effetto di componenti straordinarie
  • Cash flow ordinario in miglioramento tra 50 e 55 milioni di euro
  • PFN ante IFRS16 attesa positiva

AVVIO DEL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE A SERVIZIO DEI PIANI DI PERFORMANCE SHARE

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2021 presentato dall’Amministratore Delegato Antonio Porro.

“Nel primo trimestre il Gruppo Mondadori ha registrato un significativo incremento della redditività determinato, da un lato, dalla crescita double digit dei ricavi dell’area Libri, dall’altro, dalla prosecuzione delle azioni di contenimento dei costi operativi e di struttura, in particolare nelle aree Media e Retail.
Questi risultati si inseriscono in un avvio d’anno caratterizzato da uno straordinario dinamismo del mercato librario, supportato dalla maggiore propensione alla lettura manifestata dagli italiani durante i mesi di pandemia.
Tale evoluzione, unita alla prolungata e migliorata generazione di cassa ordinaria e alla maggiore efficienza strutturale della società, rappresenta un’ulteriore dimostrazione della solidità del Gruppo Mondadori e consente di guardare con ottimismo sia ai prossimi mesi dell’esercizio sia alle prospettive di medio termine”, ha dichiarato Antonio Porro, Amministratore Delegato del Gruppo Mondadori.

HIGHLIGHTS DEL PRIMO TRIMESTRE 2021
Nel primo trimestre del 2021 il mercato del libro è stato caratterizzato da una dinamica particolarmente positiva, mostrando una crescita del 39,6%[1] rispetto al medesimo periodo del 2020, che ha rafforzato e consolidato il trend positivo che aveva già preso avvio a partire dalla seconda metà dell’anno scorso.

La straordinarietà di questo andamento si conferma anche nel confronto con il primo trimestre del 2019 – periodo totalmente immune dal fenomeno pandemico[2] – rispetto al quale si è registrato un incremento pari al 26,1%.
Il dinamismo del settore trova evidentemente supporto nell’accresciuta propensione alla lettura degli italiani[3]: nel 2020 i lettori nella fascia di età 15-74 anni sono risultati pari al 61% rispetto al 58% dell’anno precedente. A questo fenomeno hanno naturalmente contribuito i provvedimenti restrittivi che hanno limitato e continuano a limitare l’accesso ad altre forme di intrattenimento fruibili nel tempo libero.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 31 MARZO 2021
I ricavi consolidati si sono attestati a 144,8 milioni di euro, in incremento del 7% rispetto ai 135,3 milioni di euro dell’esercizio precedente, grazie in particolare alla significativa crescita dell’area Libri trainata dal dinamismo del mercato nel trimestre in esame.

L’EBITDA adjusted è positivo per 1,1 milioni di euro, in miglioramento di 4,1 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2020, nei quali il Gruppo aveva registrato una perdita operativa di 3,1 milioni di euro: tale positiva performance riflette, da un lato, il buon andamento dei ricavi del segmento dei Libri Trade, dall’altro, gli effetti della prosecuzione delle azioni di contenimento dei costi operativi e di struttura poste in atto dal Gruppo.

L’EBITDA reported di Gruppo è pari a 0,2 milioni di euro che, confrontato con la perdita di 4,2 milioni di euro dello scorso esercizio, evidenzia un netto miglioramento di circa 4,5 milioni di euro.

L’EBIT del Gruppo Mondadori al 31 marzo 2021 è negativo per 9 milioni di euro, in miglioramento di 5 milioni di euro rispetto allo stesso trimestre del 2020, per effetto della dinamica delle componenti sopra citate nonché di minori ammortamenti per 0,5 milioni di euro, derivanti principalmente da una minor durata media residua dei contratti di locazione in essere nell’area Retail (ai sensi dell’IFRS16).

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 12,1 milioni di euro rispetto ai -23,8 milioni di euro dei primi tre mesi del 2020. Oltre a quanto già evidenziato, su questo rilevante miglioramento incidono anche:

  • la riduzione degli oneri finanziari pari a circa 0,5 milioni di euro (da 1,6 milioni di euro a 1,1 milioni di euro), riconducibile prevalentemente a un minore tasso di interesse medio (da 0,89% a 0,78%), al quale si aggiunge la contrazione di oneri accessori;
  • gli effetti della cessione della partecipazione in Reworld Media, completata nel febbraio 2021, che hanno determinato l’iscrizione di una minusvalenza pari a 0,4 milioni di euro[4], con una variazione positiva di 6,5 milioni di euro rispetto alla minusvalenza di 6,9 milioni di euro registrata al 31 marzo 2020;
  • il risultato delle società collegate (consolidate a equity) nel periodo è risultato negativo per 1,6 milioni di euro, rispetto ai -1,3 milioni di euro al 31 marzo 2020.

Il risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è negativo per 10,2 milioni di euro, in significativo recupero dai -19,1 milioni di euro dei primi tre mesi del 2020: si dimezza pertanto la perdita tipicamente rilevata nel primo trimestre dell’anno e ascrivibile alla stagionalità del business dell’Education.

La posizione finanziaria netta ante IFRS16 al 31 marzo 2021 si attesta a -47,9 milioni di euro, in contrazione di circa 50 milioni di euro rispetto ai -96,9 milioni di euro del 31 marzo 2020, per effetto della robusta generazione di cassa ordinaria registrata negli ultimi 12 mesi, pari a 60,4 milioni di euro, che conferma il positivo percorso di miglioramento finanziario del Gruppo nonostante un contesto ancora incerto.

La posizione finanziaria netta IFRS16 è pari a -131,8 milioni di euro e include la contabilizzazione del debito finanziario derivante dall’applicazione dell’IFRS16 pari a circa 84 milioni di euro.

Al 31 marzo 2021 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 1.838 unità, in calo del 5,5% rispetto alle 1.944 risorse del 31 marzo 2020, per effetto principale delle attività di efficientamento proseguite in tutte le aree aziendali.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’andamento positivo registrato nei primi mesi dell’esercizio, grazie in particolare al significativo trend di crescita sperimentato dal mercato del libro, così come la prosecuzione della rilevante generazione di cassa del Gruppo, consentono di prevedere a livello consolidato – e sulla base dell’attuale perimetro – un miglioramento delle stime precedentemente comunicate.

 Obiettivi economici

  • I ricavi attesi per l’esercizio 2021 mostrano una leggera crescita (low single-digit), a sostanziale conferma della precedente stima derivante da:
    – il miglioramento dell’evoluzione dei ricavi del segmento Libri Trade rispetto alle attese di inizio anno legato alla maggiore crescita del mercato del libro, seppure con una graduale normalizzazione rispetto al trend rilevato nel primo trimestre;
    – lo slittamento della ripresa delle attività museali e un più graduale recupero dei ricavi dell’area Retail ascrivibili all’impatto delle più stringenti misure restrittive rispetto a quanto precedentemente ipotizzato.
  • L’attuale previsione dell’EBITDA Adjusted riflette un contributo netto moderatamente migliorativo derivante dal combinato delle dinamiche descritte al punto precedente, al quale si aggiunge l’effetto dei ristori assegnati al Gruppo a titolo di indennizzo delle attività museali: di conseguenza la marginalità a livello consolidato è attesa collocarsi nella parte alta del range precedentemente comunicato (11%-12%), ovvero nell’intorno del 12% dei ricavi.
  • Il risultato netto dell’esercizio 2021 è confermato in forte crescita anche per due effetti “one-off”:
    – il ricorso da parte del Gruppo all’agevolazione derivante dal riallineamento fiscale di parte dell’attivo immateriale che consentirà la contabilizzazione di una rilevante componente fiscale positiva;
    – l’impatto sul risultato del 2020 della svalutazione di alcune poste patrimoniali che attualmente non è prevista per il 2021.

Cash Flow e Posizione Finanziaria Netta
Anche per quanto concerne l’indebitamento finanziario del Gruppo, è ragionevole aspettarsi un miglioramento delle precedenti previsioni dovuto alla prosecuzione della robusta generazione di cassa registrata dal business nell’ultimo semestre: in particolare, la nuova aspettativa è che il cash flow ordinario possa collocarsi in un intervallo compreso tra 50 e 55 milioni di euro (rispetto al precedente range di 40-45 milioni) che consente di confermare il conseguimento – prima degli impatti derivanti dall’adozione dei principi contabili previsti dall’IFRS16 – di una posizione finanziaria netta consolidata positiva a fine esercizio.
Considerando viceversa gli impatti dell’IFRS16 è lecito assumere che l’indebitamento finanziario di Gruppo risulti non superiore a 0,7x EBITDA Adjusted (dal precedente 0,8x).

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Come già indicato, nei primi tre mesi del 2021 il mercato del libro Trade ha registrato in Italia una crescita molto significativa, pari al 39,6%[5] rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, consolidando il trend iniziato nella seconda metà del 2020.

Se il confronto con il primo trimestre 2020 risente del lockdown, totale e generalizzato, che ha compromesso l’operatività della quasi totalità dei canali di vendita nel marzo del 2020, il raffronto con il primo trimestre del 2019 testimonia in maniera più significativa la straordinarietà del momento che il mercato del libro sta vivendo: la crescita nei primi tre mesi dell’anno rispetto al medesimo periodo del 2019 si attesta, infatti, al 26,1%.

In tale contesto, il Gruppo Mondadori – grazie a una migliore performance rispetto a quella complessivamente registrata dagli altri editori – ha incrementato la propria quota di mercato che si è attestata al 23,7% confermando la propria indiscussa leadership nel segmento Trade.

A conferma della qualità del piano editoriale si segnala che nel corso dei primi 3 mesi dell’anno il Gruppo ha posizionato 4 titoli nella classifica dei primi dieci più venduti a valore[6]: Il sistema. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana, di Alessandro Sallusti e Luca Palamara, edito da Rizzoli, che è stato la rivelazione dei primi mesi dell’anno posizionandosi stabilmente al primo posto, seguito da La disciplina di Penelope, di Gianrico Carofiglio (Mondadori); Insieme in cucina. Divertirsi in cucina con le ricette di «Fatto in casa da Benedetta», di Benedetta Rossi (Mondadori Electa) e A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia, di Aldo Cazzullo (Mondadori).

I ricavi dell’area Libri nei primi tre mesi del 2021 si sono attestati a 71,6 milioni di euro, in crescita del 23% rispetto ai 58,2 milioni di euro dei primi tre mesi del 2020. Tale performance è superiore anche ai ricavi del pari periodo del 2019 (70,2 milioni di euro).

I ricavi del segmento Trade, pari a 55,9 milioni di euro, hanno registrato un significativo incremento (+39,4%) rispetto ai 40,1 milioni di euro del primo trimestre 2020. I ricavi sono migliorati (+13,4%) anche rispetto al primo trimestre dell’esercizio 2019, non impattato dal fenomeno pandemico.

I ricavi del segmento Educational, pari a 13,8 milioni di euro, risultano in calo del 17,2% rispetto al pari periodo del 2020 (16,7 milioni di euro), principalmente per effetto della contrazione delle attività di Electa, dovuta alle chiusure dei musei e dei siti archeologici, solo parzialmente compensata dall’incremento dei ricavi di Rizzoli International Publications.

I ricavi relativi alle vendite degli e-book e degli audiolibri, che rappresentano circa il 7,3% dei ricavi editoriali complessivi hanno registrato un incremento del 5,9% rispetto allo scorso anno.

L’EBITDA adjusted dell’area Libri si attesta a 0,6 milioni di euro rispetto ai -4,5 milioni di euro del primo trimestre 2020, in miglioramento di oltre 5 milioni di euro grazie al positivo andamento dei ricavi del segmento Trade nel periodo in esame.

L’EBITDA reported è risultato pari a 0,6 milioni di euro rispetto a -5,2 milioni di euro del 31 marzo 2020 mentre l’EBIT è stato pari a -2,5 milioni di euro rispetto a -8,3 milioni di euro del primo trimestre 2020, con un trend di incremento coerente con la dinamica sopra citata.

  • RETAIL

L’area Retail ha registrato ricavi per 33,4 milioni di euro, in crescita di 2,3 milioni di euro (+7,4%) rispetto ai 31,1 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, esclusivamente per effetto della migliore performance del prodotto Libro (cresciuto di oltre 3 milioni di euro, con un +16,4%), che rappresenta oltre l’80% dei ricavi[7] dell’Area.

Il trimestre è stato impattato negativamente dalle misure governative di contenimento della pandemia, che hanno causato, fin dai primi giorni del mese di gennaio e per tutto il periodo di riferimento, forti limitazioni alle attività di vendita. Ne sono risultati particolarmente penalizzati i nostri negozi diretti che sono prevalentemente concentrati nelle grandi città a vocazione turistica.

Il canale franchising – caratterizzato prevalentemente da negozi di prossimità in comuni di piccole dimensioni – ha risentito meno delle limitazioni governative e ha, al contrario, evidenziato una performance positiva, registrando una crescita del 30% circa.

Nei primi tre mesi dell’esercizio in corso Mondadori Retail ha registrato un EBITDA adjusted pari a -0,4 milioni di euro, segnando un sensibile miglioramento (+0,8 milioni di euro) rispetto ai -1,2 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020, per effetto dell’intensa attività di trasformazione e rinnovamento della rete dei negozi fisici, di una attenta gestione dei costi e di una profonda revisione di organizzazione e processi: l’EBITDA reported è infatti in sostanziale pareggio (-0,3 milioni di euro rispetto ai -1,3 milioni di euro nei primi tre mesi del 2020); l’EBIT è pari a -2,4 milioni di euro (-3,8 milioni di euro nei primi tre mesi del 2020), segnando un sensibile miglioramento (+1,4 milioni di euro).

  • MEDIA

Nei primi tre mesi del 2021 il mercato pubblicitario ha evidenziato, sul canale web, un andamento positivo, pari al +6,4% rispetto al primo trimestre dello scorso anno: tale dato è in forte recupero rispetto ai primi due mesi dell’anno in corso, grazie alla significativa crescita registrata a marzo (+27%); in flessione il canale periodici (-32,2% rispetto al primo trimestre 2020[8]).

In calo anche il mercato delle diffusioni dei magazine (-7,6%[9]) e dei prodotti collaterali allegati ai periodici (-25%).

In questo contesto, la quota di mercato diffusionale del Gruppo Mondadori si è attestata al 23%, stabile rispetto al marzo dell’anno precedente13.

Il Gruppo si è confermato l’editore multimediale leader in Italia, proseguendo nel periodo le attività di coinvolgimento e di rafforzamento delle proprie community: nel print con 10,2 milioni di lettori[10]; nel web con una reach nel mese di marzo 2021 pari all’80% e circa 32,8 milioni di utenti unici[11] in crescita di oltre il 4% rispetto al 2020; nei social con una fanbase di 39,2  milioni[12] al 31 marzo 2021.

L’area Media ha registrato ricavi per 46,8 milioni di euro, in calo del 7,5% rispetto a 50,6 milioni di euro di pari trimestre dell’esercizio precedente. Le attività digitali, che rappresentano circa il 17% dei ricavi complessivi dell’area, hanno mostrato, nel trimestre, una crescita significativa pari al 36%, favorita anche dal consolidamento di Hej!, società attiva nel segmento del tech advertising.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali sono risultati in calo del 7,3%, con una performance migliore delle testate televisive (-4% circa a copie);
  • i ricavi pubblicitari sono risultati complessivamente in crescita del 3,2%, grazie al contributo della raccolta sui brand digitali (+18,2% a perimetro omogeneo) e al contributo della neo acquisita Hej! che hanno più che compensato la contrazione della raccolta print (-31%);
    È importante rilevare come l’incidenza dei ricavi digital sul totale dei ricavi pubblicitari si attesti al 66% del totale (dal 48% del primo trimestre 2020), grazie alla rilevante crescita alla quale ha anche contribuito il consolidamento di Hej!
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali sono risultati in riduzione del 34% circa rispetto al primo trimestre 2020, principalmente per lo straordinario successo nello scorso anno di iniziative musicali e per la ridotta disponibilità di titoli in DVD dovuta alle mancate uscite cinematografiche causate dalla pandemia;
  • gli altri ricavi, che includono i ricavi relativi all’attività di distribuzione, hanno registrato un incremento pari al 5,6% rispetto al primo trimestre 2020.

L’EBITDA adjusted dell’area Media si è attestato a 2 milioni di euro, stabile rispetto ai primi tre mesi del 2020, grazie in particolare alla crescita delle attività digitali e al proseguimento delle misure di contenimento dei costi operativi che hanno consentito di limitare l’impatto negativo sulla redditività derivante dal calo delle attività print.
L’EBITDA reported è risultato pari a 2 milioni di euro, in crescita rispetto a 1,8 milioni di euro del primo trimestre 2020 grazie all’assenza nel periodo in esame di componenti non ricorrenti.

L’EBIT è risultato positivo per 0,4 milioni di euro rispetto a un dato negativo di 0,1 milioni di euro al 31 marzo 2020, anche per effetto di minori ammortamenti per complessivi 0,3 milioni di euro dovuti principalmente agli effetti delle svalutazioni effettuate nel corso dell’esercizio 2020.

AVVIO DEL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE A SERVIZIO DEI PIANI DI PERFORMANCE SHARE 2021-2023, 2020-2022 E 2019-2021
Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha approvato l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, di cui all’art. 5 del Regolamento (UE) n. 596/2014, da eseguirsi in conformità alle condizioni e modalità, già oggetto di informativa al pubblico, deliberate dall’Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 27 aprile 2021 che ha, tra l’altro, autorizzato:

  • l’acquisto e la disposizione di azioni proprie per un importo massimo pari allo 0,39% del capitale sociale volto a dotare, nel triennio, la Società delle 1.023.731 di azioni necessarie per adempiere agli obblighi connessi al Piano di Performance Share 2021-2023, istituito dalla medesima Assemblea ai sensi dell’art. 114 bis del TUF;
  • la continuazione del programma di acquisto di azioni proprie da destinare al servizio del Piano di Performance Share 2019-2021 e del Piano di Performance Share 2020-2022, con le modalità ed entro i limiti di cui ai relativi Regolamenti.

Ai sensi del Regolamento delegato 2016/1052/UE si riportano, di seguito, i dettagli del programma di acquisto:

  • Finalità del programma

Il programma è finalizzato esclusivamente all’acquisto di azioni proprie Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. da destinare a servizio del Piano di Performance Share 2021-2023, del Piano di Performance Share 2020-2022 e del Piano di Performance Share 2019-2021.

  • Importo massimo in denaro allocato al programma

Gli acquisti saranno effettuati a un corrispettivo unitario minimo non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente all’operazione di acquisto, diminuito del 20%, e massimo non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente all’operazione di acquisto aumentato del 10%. La definizione dei volumi e dei prezzi unitari di acquisto sarà comunque effettuata secondo le condizioni regolate dall’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052. In particolare, non potranno essere acquistate azioni a un prezzo superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente corrente più elevata nella sede di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto. In termini di volumi, i quantitativi giornalieri di acquisto non eccederanno il 25% del volume medio giornaliero degli scambi del titolo Mondadori nei 20 giorni di negoziazione precedenti le date di acquisto.

  • Numero massimo di azioni da acquistare

Gli acquisti avranno ad oggetto un massimo di n. 860.000 azioni ordinarie (pari allo 0,3289%) del capitale sociale, destinate al servizio del Piano di Performance Share 2021-2023, del Piano di Performance Share 2020-2022 e del Piano di Performance Share 2019-2021, con le modalità ed entro i limiti di cui ai relativi regolamenti.

Il numero massimo complessivo di azioni oggetto del programma è quindi contenuto nel limite del 10% del capitale sociale indicato dall’Assemblea del 27 aprile 2021, tenuto anche conto delle n. 1.838.326  azioni proprie, pari allo  0,7031% del capitale sociale, già detenute dalla Società.

  • Durata del programma

Il programma di acquisto decorre dal 14 maggio 2021 e si concluderà con l’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021, scadenza dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’assemblea del 27 aprile 2021.

Il programma di acquisto potrà essere rinnovato previa successiva ulteriore autorizzazione assembleare.

  • Modalità attraverso le quali gli acquisti potranno essere effettuati

Il programma di acquisto sarà coordinato ed eseguito da un intermediario abilitato che effettuerà gli acquisti in piena indipendenza e senza alcuna influenza da parte di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. per quanto riguarda la tempistica degli acquisti medesimi.

Gli acquisti saranno effettuati nel rispetto del combinato disposto dell’art. 132 del D. Lgs 58/1998 e dell’art. 5 del Regolamento UE 596/2014, dell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti e della normativa comunitaria e nazionale in materia di abusi di mercato (ivi incluso il Regolamento Delegato (UE) 2016/1052), in conformità con quanto deliberato dalla citata Assemblea del 27 aprile 2021.

Eventuali successive modifiche al programma di acquisto verranno tempestivamente comunicate dalla Società.
Le operazioni effettuate formeranno oggetto di informativa al mercato nei termini e con le modalità di cui alla normativa vigente.
Per le informazioni relative ai Piani di Performance Share citati si rimanda ai documenti informativi redatti ai sensi dell’art. 114 bis del D.Lgs. 58/1998 e dell’art. 84 bis del regolamento Consob 1197/1999 e disponibili sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance) e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1Info.it).

I risultati al 31 marzo 2021, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dall’Amministratore Delegato del Gruppo Mondadori, Antonio Porro, e dal CFO Alessandro Franzosi nel corso di una conference call alla comunità finanziaria prevista oggi, 13 maggio 2021, alle ore 15.00.
La relativa documentazione sarà disponibile in contemporanea sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Investors) e su 1Info (www.1info.it).

I giornalisti potranno seguire lo svolgimento della presentazione, esclusivamente in ascolto, collegandosi al numero a loro dedicato +39.028020927, e via web in modalità audio registrandosi al link https://hditalia.choruscall.com/?calltype=2&info=company.

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2021 sarà messo a disposizione sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) in data 14 maggio 2021.

PUBBLICAZIONE VERBALE ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1info.it), sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance) e presso la sede legale della società il verbale dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 27 aprile 2021.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Cash flow di Gruppo;
  4. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

 

[1] Fonte: GFK, Marzo 2021 (dati a valore di mercato)

[2] Il paragone con l’esercizio 2020 risente infatti della chiusura imposta a tutte le librerie dal mese di marzo: a partire dal 12 marzo e fino alla fine di aprile, l’applicazione delle disposizioni governative in materia di contenimento del fenomeno pandemico, ha infatti comportato la chiusura, sull’intero territorio nazionale, delle librerie e, in una fase iniziale, anche il canale online ha dovuto praticare delle limitazioni alla consegna dei libri derivanti dalla necessità di privilegiare la distribuzione di beni di prima necessità.

[3] Fonte: AIE, Libro Bianco del Cepell, 2021

[4] La monetizzazione di tale partecipazione ha generato una plusvalenza complessiva (2019-2021) pari a 1,1 milioni di euro.

[5] Fonte: GFK, Marzo 2021 (dati a valore di mercato)

[6] Fonte: GFK, Marzo 2021 (classifica a valore di copertina)

[7] Ricavi prodotto escluso ricavi Club

[8] Fonte: Nielsen, marzo 2021

[9] Fonte interna: Press di, marzo 2021, a valore

[10] Fonte: Audipress 2021

[11] Fonte: Comscore, marzo 2021

[12] Fonte: Shareablee + elaborazioni interne

Approvati dal CdA i risultati al 31 dicembre 2020

I risultati conseguiti nell’esercizio sono significativamente superiori alle prime indicazioni e aspettative e di assoluto rilievo considerando le limitazioni imposte dalla situazione emergenziale

  • Ricavi netti a 744 milioni di euro rispetto a 884,9 milioni di euro del 2019;
  • EBITDA adjusted a 98,1 milioni di euro rispetto a 110,4 milioni di euro del 2019, con marginalità pari al 13,2%, in crescita rispetto al 2019;
  • Risultato netto di Gruppo positivo per 4,5 milioni di euro (che include un impairment di 26,5 milioni di euro) rispetto a 28,2 milioni di euro nel 2019;
  • PFN ante IFRS16 in miglioramento di oltre il 70%: scesa a -14,8 milioni di euro rispetto a  -55,4 milioni di euro del 2019, grazie alla continua positiva generazione di cassa ordinaria pari a 51,2 milioni di euro

OUTLOOK

  • Ricavi in leggera crescita (low single-digit);
  • EBITDA adjusted con marginalità tra l’11% e il 12% sostanzialmente stabile rispetto al 2020, al netto dei ristori;
  • Risultato netto in forte crescita;
  • Cash flow ordinario tra 40 e 45 milioni di euro;
  • PFN ante IFRS16 attesa positiva

La solidità finanziaria consente di perseguire eventuali opportunità di acquisizioni e di creare le condizioni per un ritorno al dividendo a valere sul risultato dell’esercizio 2021

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL’UTILE NETTO DELLA CAPOGRUPPO A RISERVA STRAORDINARIA

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 presentati dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS 2020
L’esercizio 2020 è stato influenzato dagli effetti dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19, e della conseguente applicazione, a partire da marzo, di misure di contenimento che hanno comportato una consistente limitazione all’esercizio di larga parte delle attività economiche, compresi i business nei quali Mondadori opera ed è leader[1], e il prevalere di un quadro congiunturale di grave crisi.

In tale contesto il Gruppo Mondadori ha saputo, da un lato, beneficiare della resilienza mostrata dal mercato del libro – che ormai costituisce la componente di business largamente prevalente, contribuendo per il 92% alla redditività del Gruppo – dall’altro, mettere in atto, in maniera tempestiva e efficace, una serie di interventi mirati.

Tali azioni sono state volte sia a garantire ai propri dipendenti condizioni di lavoro in sicurezza – anche favorendo lo smart working – sia a consentire la continuità aziendale.

A difesa della redditività del Gruppo è stato varato un incisivo piano di contenimento dei costi operativi e di struttura, pari a circa 48 milioni di euro, che ha permesso alla società di aumentare la propria efficienza e sostenere la redditività anche in un contesto fortemente deteriorato.

Gli interventi messi in atto dal management hanno visto anche il ricorso agli ammortizzatori sociali resi disponibili dalle autorità di governo, ulteriori azioni di contenimento del costo del lavoro – quali il blocco delle politiche retributive, lo smaltimento delle ferie, il blocco delle assunzioni -, importanti risparmi nell’ambito delle spese a carattere discrezionale, quali marketing e pubblicità,  nonché la rinegoziazione, per quanto riguarda il network di librerie, di contratti di locazione.

Entrando in maggiore dettaglio, preme sottolineare come nel corso del 2020 il mercato del libro abbia mostrato una straordinaria capacità di recupero: in seguito alla graduale riapertura delle librerie, dopo il primo lockdown, il settore ha evidenziato una costante ripresa, culminata in una crescita nel quarto trimestre del 17% circa (rispetto al medesimo periodo del 2019); con riferimento all’intero anno, l’incremento del mercato si è collocato al 3,3%.

Contributo importante al dinamismo mostrato dal mercato del libro è venuto dallo sviluppo del canale e-commerce, cresciuto nel 2020 a doppia cifra, e dall’aumentata penetrazione dei libri in formato digitale (e-book e audiolibri), la cui incidenza sui ricavi totali del settore si colloca al 7,4%.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2020
Tenuto conto del generale scenario di crisi nel quale il Gruppo si è trovato a operare, i risultati conseguiti nell’esercizio 2020 sono significativamente superiori alle prime indicazioni e aspettative, e di assoluto rilievo considerando le limitazioni imposte dalla situazione emergenziale.

I ricavi consolidati si sono attestati a 744 milioni di euro, con una contrazione del 15,9% rispetto agli 884,9 milioni di euro del 2019. Al netto della variazione di perimetro dell’area Media, determinata dalle cessioni a fine 2019 di cinque testate, il decremento dei ricavi si attesta al 14% circa, in buona parte riconducibile agli effetti del Covid-19.

L’EBITDA adjusted è pari a 98,1 milioni di euro, in calo di 12,3 milioni di euro rispetto al 2019 (110,4 milioni di euro). Tale performance riflette sia i rilevanti effetti delle azioni di pronta reazione e contrasto poste in atto dal Gruppo per fronteggiare le conseguenze del Covid-19 – che hanno consentito di ridurre i costi operativi e di struttura di 48 milioni di euro circa -, sia i contributi riconosciuti a ristoro delle mostre sospese, annullate o rinviate a causa della pandemia.

Per quanto riguarda il Gruppo nel suo complesso, di particolare rilievo la redditività percentuale, pari al 13,2% rispetto al 12,5% registrato nel 2019, che denota l’efficacia dello sforzo gestionale compiuto.

L’EBITDA è pari a 84,6 milioni di euro, in diminuzione di 18 milioni di euro circa rispetto a 102,9 milioni di euro dello scorso esercizio, per effetto delle dinamiche già descritte e di maggiori componenti non ordinarie negative per complessivi 6 milioni di euro.

L’EBIT è di 14,8 milioni di euro, in contrazione di 48 milioni di euro circa rispetto al 2019, per effetto di maggiori ammortamenti e svalutazioni per un totale di 30 milioni di euro circa: si segnala la svalutazione di TV Sorrisi e Canzoni, di altri brand e dell’avviamento per un ammontare complessivo pari a 26,5 milioni di euro nonché l’avvio del processo di ammortamento di TV Sorrisi e Canzoni (3,5 milioni di euro). La svalutazione, risultante dall’impairment test, è principalmente conseguenza della forte discontinuità rilevata dai mercati di riferimento del business dei periodici che ne ha accelerato i trend di flessione per quanto concerne sia la raccolta pubblicitaria, in particolare relativa alle attività print tradizionali, sia la dinamica delle diffusioni nei canali edicola e abbonamenti.

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 1,5 milioni di euro rispetto a 50,6 milioni di euro del 2019. Oltre a quanto già evidenziato, sulla contrazione incide anche la crescita degli oneri finanziari (da 2,2 milioni di euro a 4,1 milioni di euro) riconducibile alla contabilizzazione, nell’esercizio 2019, nella posta in questione, di due componenti positive: un provento legato all’adeguamento del costo ammortizzato ai sensi dell’IFRS9 e un rimborso di imposta sostitutiva.

L’adeguamento del valore della partecipazione residua in Reworld Media al prezzo di Borsa al 31 dicembre 2020 (pari a 3,17 euro rispetto a 2,75 euro del 31 dicembre 2019), unitamente alle cessioni dei titoli della società realizzate nel corso del quarto trimestre dell’esercizio, ha determinato l’iscrizione di una plusvalenza pari a 0,6 milioni di euro.

Il risultato delle società collegate (consolidate a equity) è risultato negativo per 7,3 milioni di euro, ma in miglioramento rispetto al 2019 anche grazie al dimezzamento della partecipazione nella società che edita Il Giornale (SEE), benché in larga parte compensato dall’ulteriore deterioramento del risultato delle altre partecipazioni dell’area Media (Attica Publications, SEEC) e di Mediamond, frutto della dinamica congiunturale.

ll risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 4,5 milioni di euro[2], rispetto a 28,2 milioni di euro del 2019 (che includeva il risultato negativo di 2,6 milioni di euro derivante dalle attività dismesse relative a Mondadori France).

La posizione finanziaria netta ante IFRS16 al 31 dicembre 2020 si attesta a -14,8 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto a -55,4 milioni di euro di fine 2019, per effetto della rilevante generazione di cassa registrata nell’esercizio.

La posizione finanziaria netta IFRS16 è pari a -97,6 milioni di euro e include il debito finanziario derivante dall’applicazione dell’IFRS16 di 82,8 milioni di euro.

Il cash flow ordinario si è attestato a 51,2 milioni di euro, in crescita rispetto a 48,4 milioni di euro del 2019 (attività in continuità), anche per effetto dell’incasso dei ristori[3], a conferma della stabile capacità di generazione di cassa del business anche in un contesto fortemente deteriorato.

Il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 1.845 unità, in calo del 9% circa rispetto alle 2.018 unità del 31 dicembre 2019, per effetto della prosecuzione degli interventi volti a incrementare l’efficienza delle singole aree aziendali.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
La capacità dimostrata dal Gruppo Mondadori, nel corso del 2020, di reagire prontamente a un contesto fortemente deteriorato nonché la solidità finanziaria evidenziata dalla situazione patrimoniale di fine anno giustificano, sotto il profilo operativo, un atteggiamento di complessivo ottimismo circa l’evoluzione futura del business e i risultati conseguibili dal Gruppo nel nuovo esercizio.

Da un punto di vista strategico il Gruppo è dotato di tutte le risorse, manageriali e finanziarie indispensabili a proseguire il percorso di rafforzamento dei core business, di espansione in nuovi segmenti del settore editoriale o adiacenti a esso e di eventuale razionalizzazione di attività non strategiche, coerentemente perseguito nel corso degli ultimi anni, anche attraverso operazioni di M&A.

Più in dettaglio, nel 2021 il Gruppo Mondadori intende proseguire nell’opera di consolidamento della propria leadership nell’area Libri – sia nel segmento dell’editoria scolastica sia Trade, aumentandone la rilevanza e l’incidenza sul complesso delle attività del Gruppo – e di completamento delle proprie competenze e offerta in ambito digitale.

Per quanto riguarda gli obiettivi economico-finanziari del Gruppo – riferiti a un perimetro di business che non presenta variazioni rispetto a quello attuale – si sottolinea quanto segue:

  • Ricavi e EBITDA

Coerentemente con la strategia delineata e alla luce del contesto di riferimento, gli obiettivi operativi per l’esercizio 2021 consentono di stimare ricavi in leggera crescita (low single-digit) e un EBITDA adjusted che riflette una marginalità che si colloca tra l’11% e il 12% e che, pertanto, delinea un quadro che – in assenza dei ristori dei quali ha beneficiato l’esercizio 2020 – evidenzia una sostanziale stabilità della redditività operativa del Gruppo.

Tale conferma è il frutto di un rinnovato sforzo di contenimento dei costi volto a contrastare il venir meno degli interventi a carattere temporaneo, in primis relativi al costo del lavoro, dei quali il Gruppo ha potuto beneficiare nell’esercizio scorso.

  • Utile netto

Il risultato netto dell’esercizio 2021 è previsto in forte crescita anche per due effetti “one-off”:

  • l’impatto sul risultato del 2020 della svalutazione di alcune poste patrimoniali della quale al momento non ci si attende una riproposizione nel nuovo esercizio;
  • il probabile ricorso da parte del Gruppo all’agevolazione dell’affrancamento fiscale di parte dell’attivo immateriale che darebbe luogo alla contabilizzazione di una componente fiscale positiva.
  • Business Unit

Con riferimento alle singole Business Unit lo scenario prospettico si presenta come segue:

  • Libri Trade: l’area è attesa affrontare un mercato caratterizzato da una crescita contenuta con un piano editoriale competitivo che dovrebbe consentire di conseguire tassi di crescita superiori a quelli del mercato e, quindi, di incrementare la propria market share. La crescita dei costi operativi derivante, come già detto, principalmente dal venir meno degli ammortizzatori sociali, non può essere totalmente neutralizzata dagli interventi di efficientamento della struttura programmati dal management e, conseguentemente, erode, seppur in maniera contenuta, la redditività operativa della business unit;
  • Libri Scolastica: la previsione di maggiori cambi adozionali legittima l’aspettativa di una crescita del mercato e dei ricavi della business unit. La crescita più contenuta (rispetto all’area Trade) dei costi operativi viene neutralizzata dalle politiche di cost cutting messe in atto dal management che, quindi, consentono di mantenere sostanzialmente stabile la redditività dell’area;
  • Museale: l’attenuazione dei vincoli, in chiave anti Covid-19, alla gestione delle attività museali consente di ipotizzare una modesta “ripartenza” e un contenuto miglioramento dei ricavi e della redditività, al netto di indennizzi e ristori riconosciuti nel 2020;
  • Retail: la profonda revisione di organizzazione e processi, la razionalizzazione del portafoglio dei punti vendita, la continua focalizzazione sul prodotto libro nell’ambito di una più generale semplificazione dell’offerta sono attese favorire un significativo incremento di redditività;
  • Media: mercato della pubblicità sia print sia digitale in recupero rispetto al 2020; a fronte di ricavi complessivi dell’area in lieve contrazione, redditività percentuale sostanzialmente stabile grazie alla prosecuzione degli interventi di ottimizzazione delle strutture e al continuo rafforzamento dell’area digitale.
  • Cash Flow e Posizione Finanziaria Netta

Il Gruppo è atteso, nel 2021, confermare la capacità di generazione di cassa evidenziata negli ultimi esercizi, compreso un 2020 denso di avversità. In particolare l’aspettativa per il nuovo esercizio è che il cash flow ordinario possa collocarsi in un intervallo compreso tra 40 e 45 milioni di euro.

Tale previsione consente di ipotizzare che al termine dell’esercizio, in assenza di operazioni di acquisizione a carattere “transformational” e escludendo gli impatti derivanti dall’adozione dei principi contabili previsti dall’IFRS16, la posizione finanziaria netta consolidata sia positiva.

Considerando viceversa gli impatti dell’IFRS16 è lecito assumere che l’indebitamento finanziario di Gruppo risulti non superiore a 0,8x EBITDA adjusted.

Come già indicato, la solidità finanziaria consente di ritenere che nel corso dell’esercizio il Gruppo possa perseguire in maniera convinta e attiva eventuali opportunità di acquisizione che dovessero presentarsi così come creare le condizioni per il ritorno, a partire dal 2022 a valere sul risultato netto dell’esercizio 2021, a una politica di remunerazione degli azionisti.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

A causa dell’emergenza Covid-19 e delle misure sanitarie ad essa collegate, il mercato del libro Trade ha registrato, alla fine del primo semestre, un calo, del 10,1% a valore rispetto al 2019, frutto di una contrazione generatasi prevalentemente nei mesi di marzo (-29,2%) e aprile (-45,8%).

La forte crescita sperimentata nel terzo trimestre (+8,4% rispetto al 2019) e soprattutto nel quarto trimestre (+16,8% rispetto al 2019) ha consentito al mercato un importante recupero, concretizzatosi a fine anno in un incremento a valore del 3,3%[4], prevalentemente trainato dalla crescita a doppia cifra del canale e-commerce.

In tale contesto, il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership, con una quota di mercato che si è attestata al 24,8%.

Nel corso del 2020, 4 titoli delle case editrici del Gruppo si sono posizionati nella classifica dei primi dieci libri più venduti a valore dell’anno, e 10 titoli tra i primi venti[5].

In particolare: “Fu sera e fu mattina” di K. Follett (Mondadori) al primo posto assoluto, “Insieme in cucina” di B. Rossi (Mondadori Electa) al sesto, “Come un respiro” di F. Ozpetek e “La misura del tempo” di G. Carofiglio (Einaudi) rispettivamente al nono e decimo posto.

Nel segmento della scolastica, il cui mercato ha subìto, a causa della pandemia, un calo stimato del 7%[6], le case editrici del Gruppo Mondadori hanno conseguito una quota di mercato pari al 22,1%, superiore a quella del 2019, grazie ai positivi risultati della campagna adozionale del 2020.

I ricavi dell’Area nell’esercizio 2020 si sono attestati a 422,9 milioni di euro, in flessione dell’11,6% rispetto ai 478,4 milioni di euro dell’esercizio precedente. In particolare:

  • l’area Trade ha visto una riduzione del 5,6%;
  • l’area Educational ha registrato una contrazione del 16,7%, attribuibile alla sostanziale interruzione delle attività nel settore museale: a causa delle misure restrittive finalizzate al contenimento della pandemia, l’area ha visto la propria operatività radicalmente compromessa dalla chiusura dei siti e delle mostre nonché dal sostanziale azzeramento dei flussi turistici anche durante tutta la stagione estiva.

Nell’ultimo trimestre dell’anno, l’attività museale ha però potuto beneficiare di contributi che hanno parzialmente compensato, a livello di marginalità, gli effetti delle chiusure dei siti archeologici e della sospensione delle mostre, e delle altre misure di contenimento del contagio.

I ricavi relativi alle vendite di e-book e degli audiolibri, che nel 2020 hanno rappresentato il 7,8% dei ricavi editoriali complessivi, hanno registrato un significativo incremento (+27,1%), favoriti dal periodo di lockdown (marzo-maggio) che ha limitato l’operatività del canale fisico. Le ore di ascolto del catalogo audiolibri sono aumentate di oltre l’87% rispetto al 2019, mentre il numero di download degli e-book è aumentato del 21,9%.

L’EBITDA adjusted dell’area Libri si attesta a 87,5 milioni di euro rispetto a 94,5 milioni di euro del 2019, in diminuzione per effetto principalmente della dinamica negativa dei ricavi dell’area Trade e delle attività museali, solo parzialmente compensati dai ristori ottenuti che, al netto dei correlati accantonamenti effettuati, ammontano a circa 8 milioni di euro.

L’EBITDA reported è risultato pari a 84,8 milioni di euro rispetto a 94 milioni di euro del 2019, con un trend coerente con le dinamiche sopra citate.

L’EBIT è pari a 69,4 milioni di euro rispetto a 81,4 milioni di euro del 2019, evidenziando una contrazione maggiore anche per effetto dei maggiori ammortamenti contabilizzati nell’esercizio 2020 derivanti dai maggiori investimenti relativi alla creazione dei testi scolastici nell’area Educational.

  • RETAIL

Come già precedentemente indicato, il mercato del libro (che genera oltre l’80% dei ricavi[7] dell’Area) ha mostrato nel corso del 2020 una significativa crescita rispetto al 2019 (+3,3%[8]), prevalentemente trainata dall’incremento a doppia cifra delle vendite del canale e-commerce, che ha beneficiato delle restrizioni imposte ai canali fisici dall’emergenza Covid-19: nel corso dell’esercizio le autorità hanno imposto la chiusura a partire dal 12 marzo 2020 e fino ai primi giorni di maggio (primo lockdown) delle librerie fisiche su tutto il territorio nazionale, oltreché dei punti vendita ubicati nei centri commerciali, per diversi giorni festivi e prefestivi e durante i fine settimana nell’ultimo trimestre dell’anno (secondo lockdown).

Nel 2020, per effetto delle misure governative sopra richiamate, l’area Retail ha registrato ricavi per 153,7 milioni di euro, in calo di 33,2 milioni di euro (-18% circa) rispetto ai 186,9 milioni di euro del 2019, di cui circa la metà relativi a prodotti diversi dal Libro.

Se nei primi sei mesi dell’anno le vendite sono risultate inferiori del 27,5% rispetto al pari periodo del 2019, nella seconda metà dell’anno Mondadori Retail ha registrato un miglioramento della performance (-10,2% rispetto al 2019), in particolare per la significativa ripresa del prodotto Libro. Tale ripresa è stata conseguita in special modo nel terzo trimestre, che ha rilevato ricavi in sostanziale stabilità rispetto allo scorso anno, mentre gli ultimi mesi dell’anno hanno risentito del rinnovo delle misure restrittive.

Per quanto riguarda l’evoluzione dei ricavi per canale, si sottolinea la migliore performance del franchising rispetto alla rete dei negozi diretti, la cui operatività è stata maggiormente compromessa dagli interventi restrittivi disposti dalle autorità, e la significativa crescita dell’online (+47,7% rispetto al 2019).

Nonostante la significativa flessione dei ricavi, l’Ebitda adjusted di Mondadori Retail del 2020 è positivo per 1,3 milioni di euro, con una riduzione di soli 3,8 milioni di euro rispetto al 2019.

Tale risultato è stato ottenuto grazie a un’intensa attività di manutenzione e rinnovamento della rete dei negozi fisici (apertura di 18 negozi franchising e 2 negozi diretti), di un’attenta gestione dei costi e di una profonda revisione di organizzazione e processi realizzata dalla seconda metà del 2019 e proseguita anche durante la fase più acuta della crisi sanitaria.

L’EBITDA reported è risultato pari a –2,7 milioni di euro (rispetto a +2,9 milioni del 2019) a causa di componenti straordinarie, che includono principalmente costi di ristrutturazione e la chiusura di un contenzioso relativo all’imposta IMU degli anni 2013 – 2019.

L’EBIT (che include, per l’applicazione dell’IFRS16, tra le componenti di costo, gli ammortamenti figurativi relativi ai negozi a gestione diretta) è pari a -13 milioni di euro (rispetto a -7,7 milioni di euro del 2019) e risulta ugualmente impattato dalle componenti straordinarie sopra citate.

  • MEDIA

Nel 2020 il mercato pubblicitario ha registrato un calo complessivo del 15,3%, risentendo pesantemente degli effetti negativi conseguenti all’emergenza sanitaria Covid-19. Tutti i canali hanno registrato nel periodo una contrazione, tra cui il digital -0,8% e periodici -36,6%[9].

Il solo segmento della raccolta pubblicitaria digitale ha evidenziato a partire dal terzo trimestre del 2020 una netta inversione di tendenza, concretizzatasi, nel quarto trimestre, in una crescita del 12% circa rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente.

Nel 2020 il mercato delle diffusioni dei periodici, nei canali edicola e abbonamenti, è diminuito dell’11,8%[10]. Il comparto dei collaterali ha registrato un andamento negativo, pari a -17,5% per gli allegati ai periodici[11].

In questo contesto, il Gruppo Mondadori si è confermato l’editore multimediale leader in Italia: nel print, con una quota di mercato diffusionale pari al 24,2%[12] e 10,2 milioni di lettori (di cui 6,8 milioni donne)[13]; nel web, con una reach nel mese di dicembre pari all’83,5% e circa 34 milioni di utenti unici nel mese di dicembre 2020[14]; nei social, con una fan base aggregata di 36,5 milioni di persone e 106 profili[15].

Nell’esercizio 2020 l’area Media ha registrato ricavi per 197,6 milioni di euro (-23% rispetto a 256,6 milioni di euro del 2019; -17,5% al netto delle testate cedute a fine 2019).

Nel quarto trimestre dell’anno il calo si è attestato al 18,2% (-12,8% circa a parità di testate), con un significativo recupero delle attività digitali che hanno mostrato una crescita del 17,3% (+20,8% a perimetro omogeneo) rispetto al quarto trimestre 2019.

In particolare nell’esercizio 2020:

  • i ricavi pubblicitari sono risultati in contrazione del 28% circa a livello totale; si tratta della tipologia di ricavi più influenzata dall’emergenza sanitaria in corso che ha, tra l’altro, imposto la cancellazione nel 2020 di un importante evento quale il Salone del Mobile. Depurando dalle discontinuità di perimetro, la riduzione risulterebbe pari al 23%, con il segmento print a -41% e la raccolta pubblicitaria digitale in sostanziale stabilità (+0,3% rispetto al 2019).

Nell’ultimo trimestre dell’anno, a fronte di una prosecuzione della flessione, seppur mitigata, nella raccolta legata alle testate cartacee (-22% circa a pari perimetro), i ricavi derivanti dalla raccolta digital hanno rilevato – come già indicato – una crescita di circa il 21%.

  • i ricavi derivanti dalle diffusioni (edicola e abbonamenti) sono risultati inferiori del 24% circa, in virtù sia della cessione delle cinque testate già menzionate sia dell’impatto del Covid-19; a pari perimetro, il calo si sarebbe attestato intorno al 14%.
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali sono calati del 26% circa rispetto al 2019 (-24% circa al netto dalla cessione delle cinque testate).

Nel 2020 l’incidenza dei ricavi digital sul totale dei ricavi pubblicitari della business unit si attesta al 57% (dal 42% del 2019).

L’EBITDA adjusted dell’area Media nel 2020 è pari a 7,9 milioni di euro, con una flessione di 3,3 milioni di euro rispetto a 11,3 milioni di euro del 2019.

La sensibile contrazione dei ricavi è stata attutita da efficaci misure di contenimento dei costi operativi, che hanno consentito di limitarne l’impatto negativo sulla redditività, e dall’ottimo risultato delle attività digitali, che hanno generato una marginalità superiore al 2019.

A fronte di ricavi in leggero calo, le attività digitali hanno infatti registrato un EBITDA adjusted in crescita da 7 milioni di euro a 7,2 milioni di euro, con una marginalità superiore al 20%.

Nell’ultimo trimestre del 2020, Mondadori Media ha registrato un EBITDA adjusted di 4,7 milioni di euro, inferiore di 1,1 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, ma in recupero rispetto al trend rilevato nei primi nove mesi dell’anno per l’effetto combinato de:

  • il positivo andamento della pubblicità digitale che nel trimestre in esame ha contribuito a un incremento del margine di circa 1 milione di euro rispetto al quarto trimestre 2019;
  • la prosecuzione degli interventi di contenimento dei costi, già citati, che hanno consentito di compensare parzialmente il calo della redditività delle attività print rispetto al quarto trimestre del 2019.

L’EBITDA reported è pari a 3,7 milioni di euro rispetto a 9,4 milioni di euro del 2019.
L’EBIT è risultato di -30,6 milioni di euro rispetto a 1,1 milioni di euro, per effetto dell’avvio del processo di ammortamento della testata TV Sorrisi e Canzoni (per un totale annuo di 3,5 milioni di euro) e i contestuali interventi, a carattere non ricorrente, di svalutazione della stessa, di altri brand e dell’avviamento, per un ammontare complessivo di 26,5 milioni di euro che impattano solo su quest’area.

RISULTATI DI ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A.
A partire dal 1° gennaio 2020 tutte le attività relative ai periodici print e digital, nonché le partecipazioni dell’area Periodici Italia, sono confluite nella società Mondadori Media S.p.A. (detenuta al 100% da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.). Ai fini di una migliore comprensione e comparabilità dei risultati, il conto economico della società al 31 dicembre 2020 è anche confrontato con quello dell’esercizio precedente che è stato pro-formato per tenere conto del cambio di perimetro dovuto al conferimento delle attività e alla cessione delle testate avvenuta a dicembre 2019.

Il conto economico della Capogruppo al 31 dicembre 2020 registra il medesimo risultato netto del bilancio consolidato, pari a un utile di 4,5 milioni di euro (29,6 milioni di euro nel 2019), in virtù del fatto che la Società, per la valutazione delle sue partecipazioni nel bilancio separato, ha scelto di utilizzare il metodo del patrimonio netto (equity).

I ricavi, pari a 45,1 milioni di euro, sono in crescita rispetto ai 38,5 milioni di euro dell’esercizio precedente, principalmente a causa dell’emergere, da un punto di vista contabile, dei ricavi rilevati a fronte dei servizi erogati alla società costituita nel 2020 Mondadori Media S.p.A. (l’area di business Corporate e Shared Services e l’area Periodici erano incluse nella medesima società Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. nel 2019).

L’EBITDA omogeneo adjusted presenta un leggero decremento da -0,4 milioni di euro a -0,9 milioni di euro, principalmente derivante da maggiori costi relativi alla gestione del lavoro durante la pandemia Covid-19.

L’esercizio 2020 sconta componenti straordinarie negative nette per 3,3 milioni di euro, prevalentemente riconducibili ai costi per operazioni di M&A, a fronte di 3 milioni di euro del 2019.

Il risultato netto della Società, dopo i proventi fiscali rilevati nell’esercizio 2020, pari a 8,6 milioni di euro che includono il credito d’imposta derivante dall’agevolazione del “Patent box” per 5,2 milioni di euro, è pari a 4,5 milioni di euro (rispetto ai 29,6 milioni di euro del 2019 proforma).

Il Consiglio di amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha convocato per martedì 27 aprile 2021 in prima convocazione l’Assemblea degli Azionisti ordinaria per l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 e, occorrendo, in seconda convocazione per mercoledì 28 aprile 2021.

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL’UTILE NETTO DELLA CAPOGRUPPO A RISERVA STRAORDINARIA
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti, convocata per martedì 27 aprile 2021 in prima convocazione (in seconda convocazione per mercoledì 28 aprile 2021), di destinare interamente a riserva straordinaria l’utile netto risultante dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., pari a 4.502.600,02 euro.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
In data 29 gennaio 2021, nell’ottica di consolidare ulteriormente la propria presenza nel digitale, il Gruppo ha perfezionato l’acquisizione di Hej!, società attiva nel segmento del tech advertising, in cui Mondadori già opera con successo tramite AdKaora, media agency leader nel mobile advertising e nel proximity marketing.

In data 15 febbraio 2021 il Gruppo ha completato la cessione della partecipazione detenuta nel capitale sociale di Reworld Media (dall’originaria quota pari al 16,3% e pari al 3,2% al 31 dicembre 2020), realizzando una plusvalenza complessiva da tale partecipazione di circa 1,1 milioni di euro.

PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE
Il Consiglio di Amministrazione – a seguito della scadenza con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020 della precedente autorizzazione deliberata dall’Assemblea del 22 aprile 2020 – proporrà alla prossima Assemblea degli Azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie, al fine di mantenere applicabile la condizione di legge per eventuali piani di riacquisto e, conseguentemente, la facoltà di cogliere eventuali opportunità di investimento o di operatività sulle azioni proprie.

Di seguito i principali elementi della proposta del Consiglio di Amministrazione:

  • Motivazioni

Le motivazioni per le quali è richiesta l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie trovano fondamento nell’opportunità di attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà di:

  • utilizzare le azioni proprie acquistate quale eventuale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della Società;
  • utilizzare le azioni proprie acquistate a fronte dell’esercizio di diritti, anche di conversione, derivanti da strumenti finanziari emessi dalla Società, da società controllate o da terzi, così come utilizzare le azioni proprie per operazioni di prestito, permuta o conferimento o anche al servizio di operazioni di carattere straordinario sul capitale od operazioni di finanziamento o incentivazione che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie;
  • compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
  • disporre eventualmente, ove ritenuto strategico per la Società, di opportunità di investimento o disinvestimento anche in relazione alla liquidità disponibile;
  • disporre delle azioni proprie a fronte di piani di incentivazione basati su strumenti finanziari ai sensi dell’articolo 114-bis del TUF, nonché da programmi di assegnazione gratuita di azioni ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione o di controllo della Società o di una società collegata o agli Azionisti.
  • Durata

La durata dell’autorizzazione all’acquisto è stabilita fino all’assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021, mentre la durata dell’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie è richiesta senza limiti temporali in ragione dell’assenza di previsioni al riguardo ai sensi delle vigenti disposizioni e dell’opportunità di consentire al Consiglio di Amministrazione di avvalersi della massima flessibilità, anche in termini temporali, per effettuare gli atti di disposizione delle azioni.

  • Numero massimo di azioni acquistabili

La nuova autorizzazione consentirebbe l’acquisto, anche in più tranche, di azioni ordinarie di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., del valore nominale di euro 0,26 cadauna in una o più volte in misura liberamente determinabile dal Consiglio di Amministrazione fino ad un numero massimo di azioni che – tenuto anche conto delle azioni ordinarie di volta in volta detenute, direttamente e indirettamente, in portafoglio – non sia complessivamente eccedente il 10% del capitale sociale ai sensi dell’art. 2357, comma 3, Codice Civile.

  • Modalità per l’effettuazione degli acquisti e indicazione del prezzo minimo e massimo

Gli acquisti verrebbero effettuati nel rispetto del principio di parità di trattamento degli azionisti previsto dall’art. 132 del TUF, secondo qualsivoglia delle modalità di cui all’articolo 144-bis del Regolamento Emittenti, da individuarsi di volta in volta, e da ogni altra normativa vigente, nonché, ove applicabili, dalle prassi di mercato ammesse tempo per tempo vigenti.

Inoltre le operazioni di acquisto di azioni potranno essere effettuate anche con le modalità previste dall’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) n. 2016/1052 al fine di beneficiare, ove ne sussistano i presupposti, dell’esenzione di cui all’articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 596/2014 relativo agli abusi di mercato con riferimento all’abuso di informazioni privilegiate e manipolazione di mercato.

Per quanto concerne le operazioni di disposizione, l’autorizzazione consentirebbe l’adozione di qualunque modalità opportuna per corrispondere alle finalità perseguite – ivi incluso l’utilizzo delle azioni proprie al servizio di piani di incentivazione azionaria e/o della cessione di diritti reali e/o personali e/o prestito titoli – da eseguirsi sia direttamente, sia per il tramite di intermediari, nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia.

Fermo restando che gli acquisti di azioni proprie verrebbero effettuati nel rispetto dei termini, delle condizioni e dei requisiti stabiliti dalla normativa anche comunitaria applicabile e dalle Prassi di Mercato Ammesse, il corrispettivo minimo e massimo di acquisto verrebbe determinato per un prezzo unitario non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del titolo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. del giorno precedente a quello in cui verrà effettuata l’operazione di acquisto, diminuito del 20%, e non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente a quello in cui verrà effettuata l’operazione di acquisto, aumentato del 10%.

Si applicherebbero comunque, in termini di prezzi di acquisto, le ulteriori condizioni di cui all’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052 sopra richiamate.

In relazione al disposto dell’art. 2357, comma 1, del Codice Civile, gli acquisti verrebbero comunque effettuati nei limiti della riserva disponibile “riserva straordinaria” quale risultante dall’ultimo bilancio regolarmente approvato.

In ogni caso, gli acquisti verrebbero effettuati, in termini di definizione dei volumi e dei prezzi unitari, in conformità alle condizioni regolate dall’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052, e in particolare:

  • non verranno acquistate azioni a un prezzo superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente corrente più elevata nella sede di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto;
  • in termini di volumi, non verrà acquistato in ogni giorno di negoziazione un volume superiore al 25% del volume medio giornaliero degli scambi del titolo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. nei 20 giorni di negoziazioni precedenti alle date di acquisto.

Gli acquisti inerenti l’attività di sostegno della liquidità del mercato, saranno anche effettuati in conformità alle condizioni previste dalle Prassi di Mercato Ammesse.

Alla data odierna Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene in portafoglio complessive n. 1.838.326 azioni proprie (pari allo 0,703% del capitale sociale).

Per ogni ulteriore informazione circa la proposta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie si rinvia alla relazione illustrativa degli amministratori che sarà pubblicata nei termini e secondo le modalità previste dalla vigente normativa.

ATTRIBUZIONE DI AZIONI NELL’AMBITO DEL PIANO DI PERFORMANCE SHARE 2018-2020: INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 84-BIS, COMMA 5 REGOLAMENTO CONSOB N. 11971/1999
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, su proposta del Comitato Nomine e Remunerazione, di assegnare, con effetto dal 14.5.2021, complessivamente n. 878.347 azioni Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. a 8 beneficiari, in attuazione delle previsioni contenute nel “Piano di Performance Share 2018-2020” istituito dal Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2018 e successivamente approvato dall’assemblea degli azionisti in data 26 aprile 2018 (il “Piano 2018-2020”).

Si ricorda che il Piano 2018-2020 si configura come un piano di attribuzioni azionarie e attribuisce ai relativi beneficiari il diritto di ricevere, su base gratuita, azioni della Società a condizione che, alla scadenza di un periodo di riferimento di tre esercizi, siano raggiunti gli obiettivi di performance specificati nel Piano 2018-2020.

Gli 8 beneficiari del Piano 2018-2020, sono l’Amministratore Delegato e 7 manager identificati nominativamente dall’Amministratore Delegato, su delega del Consiglio di Amministrazione.

Le caratteristiche del Piano 2018-2020 sono compiutamente riportate nella relazione degli amministratori all’assemblea del 26 aprile 2018 e nel documento informativo ivi contenuto, disponibili sul sito mondadori.it nella sezione Governance, al cui contenuto si rinvia.

In allegato sono riportate le informazioni richieste dallo schema 7 dell’allegato 3A del Regolamento CONSOB n. 11971/1999 per dare conto dell’assegnazione di azioni nell’ambito del Performance 2017-2019.

Il Consiglio di Amministrazione, su parere favorevole del Comitato Remunerazione, ha approvato di concedere all’Amministratore Delegato, che non proseguirà nel mandato, un accelerated vesting sul Piano Performance Share 2019-2021, a titolo di condizione di maggior favore in linea con le previsioni del relativo Regolamento in caso di good leaving per la specifica casistica. All’Amministratore delegato verranno conseguentemente attribuite 770.142 azioni con effetto dal 14.5.2021. È prevista una condizione di restituzione in caso di consuntivazione dei risultati complessivi del Piano, all’approvazione  del bilancio 2021, non in linea con i target definiti per il Piano stesso.

In riferimento a quanto già comunicato il 10 novembre scorso in relazione alla decisione di Ernesto Mauri di concludere la propria esperienza quale Amministratore delegato del Gruppo Mondadori, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’integrazione, in termini di vincoli di durata e di ambito territoriale di applicazione, del patto di non concorrenza già definito in corso di mandato, in ragione della tutela degli interessi, anche internazionali, di Gruppo, tenuto conto delle esigenze prioritarie, nonché di riservatezza in merito alla revisione delle priorità strategiche, anche in seguito agli impatti della pandemia sui mercati di riferimento.

L’accordo integrativo è definito per un corrispettivo di 800.000 euro lordi, con vincolo di non concorrenza esteso nel territorio dell’Unione Europea e sino all’aprile 2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione previo pareri favorevoli rilasciati dal Comitato Remunerazioni e dal Comitato Parti Correlate.

Il predetto accordo è, inoltre, conforme ai parametri e limiti di erogabilità dei corrispettivi per l’assunzione di obbligazioni di non concorrenza disciplinati dalla Politica di remunerazione per l’esercizio 2021 approvata dal Consiglio di Amministrazione.

In coerenza con quanto sopra l’efficacia dell’accordo è subordinata all’approvazione, ai sensi dell’art. 123 ter del TUF della Prima Sezione della Politica sulla Remunerazione da parte dell’assemblea convocata per il 27 aprile prossimo.

PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA DI ADOZIONE DI UN PIANO DI PERFORMANCE SHARE 2021-2023
Il Consiglio ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, e in continuità con l’introduzione dello strumento performance share approvata lo scorso esercizio per la remunerazione di medio-lungo termine degli amministratori esecutivi e dei dirigenti strategici, di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea ordinaria l’istituzione di un Piano di Performance Share 2021-2023, ai sensi dell’art. 114-bis del d.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, riservato all’Amministratore Delegato che sarà nominato dal Consiglio di Amministrazione dopo l’Assemblea, al CFO – Consigliere esecutivo e ad alcuni Manager della Società che abbiano in essere un rapporto di lavoro e/o amministrazione con la Società o con le società controllate dalla stessa alla data di attribuzione delle azioni.

Con l’adozione del Piano la Società si prefigge l’obiettivo di incentivare il management al miglioramento della performance nel medio-lungo termine, con riferimento sia ai livelli di performance industriale sia in termini di crescita del valore della società.

Il Piano prevede l’assegnazione ai beneficiari del diritto a ricevere un premio costituito da azioni della società, a fronte del raggiungimento di specifici e predeterminati obiettivi misurati alla fine del periodo triennale di performance compreso tra il 2021 e il 2023.

Tali obiettivi sono articolati in modo da includere sia indicatori riferiti alla remunerazione degli azionisti sia indicatori di gestione funzionali alla valorizzazione del titolo, permettendo così il massimo allineamento tra la remunerazione del management e la creazione di valore per l’azienda.

Per la descrizione in dettaglio della proposta deliberativa di adozione del Piano di Performance Share 2021-2023, dei soggetti destinatari e degli elementi essenziali relativi alle caratteristiche del regolamento del suddetto Piano, si rinvia al Documento Informativo redatto dall’organo amministrativo ai sensi dell’art. 84-bis e dell’allegato 3A del Regolamento Emittenti e alla relazione illustrativa, che saranno pubblicati nei termini e secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

ADESIONE AL CODICE DI CORPORATE GOVERNANCE
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di aderire al Codice di Corporate Governance delle Società Quotate pubblicato dal Comitato per la Corporate Governance in linea con le best practice delle emittenti quotate.

Il Consiglio ha inoltre deliberato di favorirne il recepimento entro la chiusura dell’esercizio in corso e ne darà informativa al mercato nella relazione sul governo societario che sarà pubblicata nel corso del 2022.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato in data odierna gli Orientamenti in merito alla composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale del Consiglio di Amministrazione (di seguito “Orientamenti”) nonché la Politica in materia di criteri di valutazione dei requisiti di indipendenza degli amministratori, comprensiva dell’indicazione dei criteri quantitativi e qualitativi per valutare la significatività delle relazioni indicate nella Raccomandazione 7 lettere c) e d) del Codice di Corporate Governance.

La documentazione sopra citata viene messa a disposizione del pubblico sul sito www.gruppomondadori.it, sezione Governance. Gli Orientamenti vengono altresì messi a disposizione del pubblico sul meccanismo di stoccaggio autorizzato 1info (www.1info.it).

REGOLAMENTO VOTO MAGGIORATO
Si informa che è a disposizione del pubblico sul sito www.gruppomondadori.it, sezione Governance, il Regolamento per il voto maggiorato come modificato dal Consiglio di Amministrazione che si è tenuto in data odierna, al fine di allineare il medesimo alle modifiche statutarie adottate dalla società in data 4 marzo 2021 nonché agli adeguamenti normativi e regolamentari in materia di Post Trading.

PUBBLICAZIONE DOCUMENTAZIONE ASSEMBLEA
Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che sono a disposizione del pubblico presso la sede legale, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1info (www.1info.it) e sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance), l’avviso di convocazione dell’Assemblea degli Azionisti prevista per martedì 27 aprile 2021 in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione per mercoledì 28 aprile 2021, insieme alle relazioni illustrative degli amministratori, ai sensi dell’articolo 125-ter del TUF, in merito ai seguenti punti all’ordine del giorno che verranno trattati in sede ordinaria: bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 e deliberazioni relative alla destinazione del risultato di esercizio 2020 di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.; autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie ai sensi del combinato disposto degli articoli 2357 e 2357-ter del Codice Civile; nomina del Consiglio di Amministrazione; nomina del Collegio Sindacale; deliberazioni, ai sensi dell’articolo 114-bis del TUF in materia di attribuzione di strumenti finanziari

È inoltre messo a disposizione, con le modalità sopra indicate, il Documento Informativo redatto in conformità all’Allegato 3A, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 84-bis del Regolamento Emittenti, relativo al piano di performance share 2021-2023.

L’avviso di convocazione dell’Assemblea è stato pubblicato in data odierna anche sul quotidiano indicato all’interno del medesimo avviso.

L’ulteriore documentazione inerente l’Assemblea degli Azionisti sarà resa disponibile, con le modalità di cui sopra, nei termini previsti dalle vigenti disposizioni normative.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DEL D. LGS. 254/2016
Coerentemente con le richieste del D.Lgs 254/2016, la Relazione del Consiglio di Amministrazione sull’andamento della gestione del Gruppo Mondadori nell’esercizio 2020 contiene anche la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, una descrizione quali-quantitativa delle performance di carattere non finanziario dell’azienda, in relazione ai temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, che sono rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell’impresa.

In relazione all’esercizio 2020 il Gruppo Mondadori ha aggiornato la propria analisi di materialità, in linea con i principi definiti dai GRI Sustainability Reporting Standards (GRI Standards), inclusi i “Media Sector Disclosures”, definiti rispettivamente nel 2016 e nel 2014 dal Global Reporting Initiative (GRI).

In un’ottica di continuo miglioramento del processo, nel 2020 è stata ampliata l’attività di stakeholder engagement attraverso il coinvolgimento dei clienti delle librerie Mondadori Store, cui è stato somministrato un questionario online.

Come da raccomandazioni dell’ESMA e della Consob, il documento presenta una descrizione analitica delle azioni intraprese tempestivamente dal Gruppo Mondadori per la necessaria prevenzione a tutela della salute di dipendenti e collaboratori, per garantire ai propri clienti l’accesso a prodotti e servizi durante il periodo di lockdown e per sostenere la filiera delle librerie e delle edicole.

I risultati dell’esercizio al 31 dicembre 2020, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dal management del Gruppo Mondadori alla comunità finanziaria nel corso di una presentazione prevista oggi alle ore 15.30 in webcast.

La relativa documentazione sarà disponibile su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato nel pdf completo:

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  • Conto economico consolidato;
  • Conto economico consolidato – quarto trimestre;
  • Cash flow di Gruppo;
  • Situazione patrimoniale-finanziaria di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  • Conto economico di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  • Rendiconto finanziario di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati;
  • Informazioni ex schema 7 dell’allegato 3a del regolamento Consob n. 11971/1999

[1] A partire dal 12 marzo e fino alla fine di aprile, l’applicazione delle disposizioni governative in materia di contenimento del fenomeno pandemico, ha comportato la chiusura, sull’intero territorio nazionale, delle librerie e la conseguente sospensione di larga parte dell’attività commerciale del business Retail del Gruppo.
[2] Si segnala che il risultato d’esercizio 2020 beneficia della contabilizzazione di un provento fiscale pari a 5,5 milioni di euro relativo al credito d’imposta derivante dall’agevolazione del “Patent box”.
[3] Ai sensi del Decreto D.M. 521 16/11/2020 «ulteriore riparto di quota parte del fondo emergenze imprese e istituzioni culturali», destinata al ristoro degli operatori nel settore delle mostre d’arte.
[4] Fonte: GFK, dicembre 2020 – dati di sell-out a valore di mercato (53 Week nel 2020 rispetto a 52 Week nel 2019)
[5] Fonte: GFK, dicembre 2020 (classifica a valore di copertina)
[6] Fonte: Databank, giugno 2020 (ricavi a valore netto sconto di canale)
[7] Ricavi prodotto escluso ricavi Club
[8] Fonte: GFK (a valore)
[9] Fonte: Nielsen, dicembre 2020, esclusi search, social, classified e OTT
[10] Fonte interna: Press-di, dicembre 2020, a valore
[11] Fonte interna: Press-di, dicembre 2020, a valore
[12] Fonte interna: Press-di, dicembre 2020 (canale edicola e abbonamenti) a valore
[13] Fonte: Press di, dicembre 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore; Audipress 2020 /III
[14] Fonte: Comscore, dicembre 2020
[15] Fonte: Shareablee, dicembre 2020 + elaborazioni interne su dati Pinterest e TikTok

Grazia presenta G21

G come Grazia, 21 come le personalità che uniscono le loro voci per trovare nuove prospettive, 21 come l'anno in corso, 21 come le edizioni internazionali del magazine

Grazia, il primo fashion magazine 100% italiano, simbolo di contemporaneità, stile ed eleganza, lancia G21, un progetto esclusivo dedicato al futuro e alla rinascita che si declina in tutti i canali del brand, culminando con un appuntamento a fine anno che coinvolgerà tutte le edizioni internazionali della rivista.

G come Grazia, 21 come il numero delle personalità che uniscono le loro voci in questa iniziativa speciale per trovare nuove prospettive, 21 come l’anno in corso e 21 come le edizioni internazionali del giornale.

Cuore del progetto di Grazia, il numero speciale che sarà in edicola da domani, giovedì 18 marzo.
Come riprogettare il futuro? Come gestire la rivoluzione sociale e culturale che la pandemia ha provocato cambiando il pensiero e gli stili di vita? Quali nuove prospettive e opportunità si aprono e possono essere sviluppate?

«Ci siamo addolorati, spaventati, arrabbiati, rassegnati, ripresi e non vediamo l’ora di ripartire con nuove prospettive» dice la direttrice di GraziaSilvia Grilli. «Ma non sarà come accendere un interruttore che è stato spento e, come nella favola della Bella Addormentata, tutto ritorna come prima. Questo numero straordinario di Grazia è nato per aprire alle proposte per il futuro. I traguardi raggiunti dalle personalità presenti in questa edizione, il loro lavoro eccellente in campi diversi sono esempi per il nostro Paese e per il mondo. Per noi di Grazia e per loro credere nelle idee significa lottare per difenderle e realizzarle, rendere visibile l’invisibile», ha concluso Grilli.

Così su questo numero di Grazia daranno forma al futuro i personaggi più autorevoli del mondo del cinema, della cultura, della moda, della scienza, della tecnologia, dello spettacolo e della medicina, in un numero speciale da collezione.

Lo stilista Giorgio Armani, la direttrice di Spotify Italia Federica Tremolada, la direttrice di Facebook Sheryl Sandberg, l’attore Pierfrancesco Favino, il fondatore di Microsoft Bill Gates, il Rettore dell’Università Bocconi Gianmario Verona, il medico Paolo Veronesi. E ancora la virologa Ilaria Capua, l’architetto e imprenditore Piero Lissoni, la creativa digitale Elisa Maino, l’ olimpionica Bebe Vio, la campionessa di nuoto Federica Pellegrini, l’economista Lucrezia Reichlin, l’amministratore delegato di Formula Uno Stefano Domenicali, la direttrice della Biennale Arte Cecilia Alemani, lo chef italiano più premiato nel mondo Massimo Bottura, la scrittrice Teresa Ciabatti, la star della danza Roberto Bolle, la cantante pluripremiata Laura Pausini, l’editore e politico Massimo Bray e la direttrice di Grazia Silvia Grilli.

Questo momento storico viene considerato da tutti un’opportunità per ricostruirsi e reinventarsi. Per citare alcune voci: l’attore Pierfrancesco Favino crede che quando riapriranno, i teatri e cinema dovranno diventare luoghi per incontrare attori e registi e far tornare i giovani in sala. Per Laura Pausini la musica come strumento di aggregazione sarà più forte di prima. Il fondatore di Microsoft Bill Gates parla di transizione ecologica e di come ci libereremo dai combustibili fossili. L’architetto e imprenditore Piero Lissoni dice che dopo la pandemia ci prenderemo cura di ciò che è più prezioso: le nostre case, il nostro tempo e i luoghi in cui viviamo. La direttrice di Facebook Sheryl Sandberg riflette sulle nuove opportunità per le donne date dal mondo digitale. Il Rettore della Bocconi Gianmario Verona scrive di come la rivoluzione della didattica a distanza porterà a una formazione su misura per ogni studente. L’étoile Roberto Bolle chiede che le donazioni dei privati e il finanziamento pubblico si uniscono per fare ripartire l’arte.

Il racconto proseguirà con un ricco palinsesto sui profili social di Grazia, dove saranno approfonditi i contenuti del magazine con i contributi dei personaggi coinvolti.

Con questa iniziativa Grazia si conferma un brand in grado di evolvere costantemente, diventando un punto di riferimento per oltre 4,7 milioni di utenti (Fonte: Data Fusion Nielsen Media Impact Maggio 2020) e 1,55 milioni di fan (Fonte Shareablee + TikTok e Pinterest Febbraio 2021).

In occasione del G21, anche la Factory di Grazia – la fucina di produzioni originali, shooting e iniziative contemporanee – si evolve, per offrire ai propri utenti progetti digitali innovativi e nuovi creators. Con Factory 21 vengono introdotti ventuno nuovi talenti digitali: dall’esperta di viaggi all’amante del design, dalla beauty creator al videomaker, dalla fotografa di moda, alla TikToker e ancora stylist, lifestyle expert e art director. La rosa di talenti della Factory 21 si attiverà a seconda delle diverse tematiche.

Per celebrare e diffondere ulteriormente i valori del G21, incentrati sulla ricostruzione del futuro e sulla rinascita, Palazzo Mondadori ha eccezionalmente illuminato i suoi archi con il colore magenta della copertina di Grazia, usando luci speciali e spettacolari.

Il racconto del progetto G21 culminerà con la realizzazione di un contenuto editoriale in collaborazione con La5, in onda mercoledì 31 marzo in seconda serata.

L’iniziativa ha riscosso molto interesse sul mercato: molti clienti hanno valutato positivamente il progetto e hanno deciso di investire pianificando una o più pagine. Il numero ha raccolto oltre 100 pagine pubblicitarie, a dimostrazione della volontà del mercato di guardare ottimisticamente al futuro investendo sulla ripresa.

Il lancio del nuovo progetto di Grazia è supportato da una campagna advertising pianificata su stampa, radio, web, social e DOOH.

Grazia: per la prima volta sfilano gli avatar delle protagoniste dei social

Domani 17 dicembre il magazine sarà in edicola con sei cover differenti, su Instagram con una diretta d'eccezione e un'innovativa sfilata virtuale in collaborazione con l’Avatar Factory Igoodi

Grazia, il primo fashion brand 100% italiano con oltre 20 edizioni nel mondo, presenta un’iniziativa straordinaria che vede la partecipazione esclusiva di alcune tra le principali imprenditrici digitali in un progetto corale e multimediale.

Con questa operazione che si sviluppa sul magazine, sui social e sul web, Grazia si conferma un brand innovativo e contemporaneo. Con uno sguardo sempre rivolto al futuro, è in grado di evolvere costantemente, diventando un punto di riferimento per oltre 4,3 milioni di persone tra lettori e utenti, piu di 370 mila followers su Instagram e quasi 1 milione di fan su Facebook.

Grazia è stato il primo giornale di carta a credere nella rivoluzione delle influencer digitali. Ha creato nel 2009 la factory delle It-girls e nel 2016, quando venivano ancora screditate dal resto della stampa, ha inaugurato la prima mostra sui cambiamenti che le fashion influencer e lo streetstyle hanno apportato nel mondo della moda. La mostra alla Triennale di Milano si chiamava YOU ed era stata realizzata in collaborazione con Chiara Ferragni, che allora non era ancora unanimemente acclamata come ora”, ha dichiarato la direttrice Silvia Grilli.  “E oggi Grazia continua a credere nelle potenzialità delle imprenditrici digitali e nella collaborazione tra carta e web con la prima sfilata veramente innovativa: quella con gli avatar. Inoltre sei  copertine diverse racconteranno la verità di sei protagoniste dei social: quello che vedete sui loro profili e quello che invece non vedete della loro vita vera”, ha concluso la direttrice.

Domani 17 dicembre alle ore 19 sul profilo Instagram di Grazia si terrà  un live show esclusivo: una sfilata digitale spettacolare in cui a calcare la passerella speciale di Grazia non saranno modelle tradizionali, ma gli avatar, vale a dire le immagini virtuali animate di 8 celebri protagoniste dei social.

Sfileranno dunque gli avatar di Eleonora Carisi, Giorgia Clavarino, Valentina Ferragni, Veronica Ferraro, Marica Pellegrinelli, Giulia Torelli, Paola Turani e Beatrice Valli con i capi più esclusivi del Made in Italy: da Dsquared2 Salvatore Ferragamo, da Alberta Ferretti a Max Mara e ancora Missoni,  Philosophy di Lorenzo Serafini, Ermanno Scervino e Sportmax – elaborati in esclusiva dalla tecnologia innovativa ideata da Billy Berlusconi, CEO e co-fondatore di Igoodi, la prima fabbrica italiana di avatar.

Dopo aver scansionato con un body scanner il corpo delle protagoniste scelte da Grazia, sono stati realizzati in 3D i capi di moda indossati dagli avatar che si muoveranno in un ambiente virtuale, set di questa sfilata speciale.

“Vedo come il mondo del Fashion stia oggi andando a larghi passi verso un mercato dove Digital Collection, Virtual Catwalk e Avatar Talent saranno all’ordine del giorno nella relazione con i consumatori” commenta Billy Berlusconi. Come prima Avatar Factory italiana siamo da sempre allineati a questa visione con una tecnologia in grado di gestire la complessità che eventi del genere richiedono: qualità e naturalezza dei movimenti, fedeltà ed espressività degli avatar e valorizzazione in 3D del capo di moda”, ha concluso Billy Berlusconi.

Veronica Ferraro, Marica Pellegrinelli, Eleonora Carisi, Giulia Torelli, Beatrice Valli e Paola Turani saranno inoltre le protagoniste delle sei cover di Grazia in edicola da domani 17 dicembre. Dinamiche, eleganti, intraprendenti e seguitissime sui social, poseranno inoltre per uno shooting moda dedicato e si racconteranno alla direttrice Silvia Grilli, attraverso una diretta Instagram d’eccezione alle ore 19 dall’account @grazia_it, rivelando curiosità, consigli moda e beauty e parlando della loro esperienza in qualità di ‘modelle virtuali’.

Approvato dal CdA il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020

TERZO TRIMESTRE IN SIGNIFICATIVO MIGLIORAMENTO RISPETTO AL TREND DEL PRIMO SEMESTRE 2020

  • Ricavi pari a 253 milioni di euro rispetto a 279 milioni di euro del terzo trimestre 2019; in forte recupero rispetto al primo semestre 2020
  • Ebitda adjusted in sostanziale stabilità e pari a 60 milioni di euro rispetto a 61,6 milioni di euro del terzo trimestre 2019;
  • Risultato netto a 43 milioni di euro, in forte crescita (+72,2%) rispetto a 25 milioni di euro del terzo trimestre 2019;
  • PFN di Gruppo ante IFRS 16 a -82,3 milioni di euro: in significativo miglioramento (+28,1 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2019) per effetto della continua generazione di cassa degli ultimi 12 mesi

RISULTATI CONSOLIDATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2020

  • Ricavi consolidati: 541,9 milioni di euro rispetto a 658,9 milioni di euro al 30.09.2019;
  • EBITDA adjusted: 71 milioni di euro rispetto a 83,4 milioni di euro al 30.09.2019;
  • EBITDA: 65,1 milioni di euro rispetto a 78,4 milioni di euro al 30.09.2019;
  • Risultato netto di Gruppo: 18 milioni di euro rispetto a 23,1 milioni di euro al 30.09.2019

MIGLIORAMENTO DELLA GUIDANCE 2020

  • Ricavi attesi in contrazione tra il 16 e il 18%;
  • EBITDA margin adjusted previsto al 12%;
  • Posizione finanziaria netta in sensibile miglioramento rispetto al precedente esercizio

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS
L’esercizio 2020 è stato inevitabilmente caratterizzato dagli effetti conseguenti all’emergenza sanitaria originatasi dalla diffusione del Covid-19.
Nel primo semestre, infatti, la graduale e sempre più estesa applicazione, a partire dal mese di marzo, di misure restrittive alle attività sociali ed economiche ha determinato una oggettiva e consistente limitazione all’esercizio di larga parte delle attività relative ai business nei quali il Gruppo Mondadori opera ed è leader.

Per far fronte alla situazione sopra descritta, il Gruppo ha attivato una serie di azioni volte a garantire condizioni di lavoro in totale sicurezza ai propri dipendenti, favorendo lo smart working, e a consentire la continuità delle attività aziendali e il contenimento dei costi operativi con l’obiettivo di compensare gli impatti economico-finanziari derivanti dai provvedimenti adottati dalle autorità.
In questo contesto, il mercato del libro ha mostrato una resilienza e una capacità di recupero significative:

  • nel segmento Trade, successivamente alla graduale riapertura delle librerie a maggio, la ripresa del settore è stata costante sostanziandosi, nel terzo trimestre, in una crescita dell’8,4%[1] rispetto al medesimo periodo del 2019, che ha ridotto al -3,8%[2] la contrazione del mercato rispetto all’esercizio precedente;
  • per quanto riguarda l’editoria scolastica, il segmento ha superato il periodo di lockdown quasi incolume dal momento che il periodo di applicazione degli interventi restrittivi ha coinciso con la fase di promozione dei testi oggetto di adozione e successiva commercializzazione nel periodo estivo.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEL TERZO TRIMESTRE 2020
Alla luce del quadro delineato, il profilo economico-finanziario del Gruppo nel terzo trimestre dell’anno si presenta come segue:

  • i ricavi sono stati pari a 253 milioni di euro, con una contrazione del 9,3% rispetto a 279 milioni di euro dello stesso periodo del 2019 (-7,9% a perimetro omogeneo), in significativo recupero rispetto alla prima parte dell’esercizio nonostante il mancato riavvio delle attività relative alla gestione di musei, mostre e beni culturali.
    In particolare:
    – nell’area Libri i ricavi hanno registrato un calo del 7%, in significativa ripresa rispetto al -21% del primo semestre 2020, in quanto il recupero del segmento Trade, i cui ricavi sono cresciuti del 13% nel terzo trimestre, e il positivo andamento della campagna adozionale nella scolastica hanno solo parzialmente compensato l’andamento negativo delle attività museali;
    – l’area Retail ha registrato una flessione del 5% circa, in miglioramento rispetto al -27,5% del primo semestre – negativamente influenzato dalla chiusura delle librerie per circa due mesi – grazie alla ripresa di cui il mercato dei libri ha beneficiato a partire da maggio.
    – l’area Media ha presentato ricavi in flessione del 20% (-14% circa a parità di testate), mostrando un recupero soprattutto per quanto concerne le attività digitali che, a parità di perimetro, hanno mostrato, nel trimestre, una crescita del 7% circa.
  • l’EBITDA Adjusted (incluso l’effetto IFRS 16), pari a 60 milioni di euro rispetto a 61,6 milioni di euro dell’anno precedente, ha mostrato una sostanziale stabilità grazie agli interventi mirati di sostegno alle attività e di contenimento dei costi posti in essere dal Gruppo in tutte le aree di business.
    In particolare, si segnala nel terzo trimestre in esame un significativo miglioramento della marginalità percentuale, che cresce al 23,7%.
    Più nel dettaglio:
    – l’area Libri ha registrato nel periodo un risultato inferiore di 5,8 milioni di euro rispetto al medesimo trimestre dell’esercizio precedente, in larga parte riconducibile alle difficoltà del business museale;
    – l’area Retail ha, al contrario, registrato una performance superiore di 0,8 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2019 grazie al piano di cost saving e di razionalizzazione del portafoglio di punti vendita e prodotti;
    – l’area Media ha analogamente registrato un significativo miglioramento del margine (passato da -1,4 milioni di euro a +2,1 milioni di euro), per effetto dell’attenta politica di riduzione dei costi.
  • il Risultato Netto di Gruppo è stato positivo per 43 milioni di euro, evidenziando una crescita del 72,2% rispetto a 25 milioni di euro dell’esercizio precedente, in parte riconducibile alla rivalutazione delle azioni Reworld Media in portafoglio (7,5 milioni di euro) nonché al contributo fiscale derivante da un credito d’imposta relativo all’utilizzo del “Patent box” (5,5 milioni di euro).

Il Cash Flow Ordinario degli ultimi 12 mesi delle attività in continuità si è attestato a 40,8 milioni di euro rispetto ai 36,7 milioni del 30 giugno, confermando la pronta reazione del Gruppo e la stabile capacità di generazione di cassa del business anche in un contesto fortemente deteriorato.

L’Indebitamento netto (ante IFRS16) è risultato, al 30 settembre 2020, pari a -82,3 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai -110,4 milioni dello stesso periodo del 2019 (+28,1 milioni di euro). Includendo gli effetti dell’applicazione dell’IFRS16, l’indebitamento netto è pari a -170,4 milioni di euro.

Il progressivo recupero del business e la situazione finanziaria alla fine del terzo trimestre dell’anno, congiuntamente alle prospettive di medio termine del Gruppo, consentono di mantenere un atteggiamento positivo rispetto alle evoluzioni future, sia pur in un quadro economico influenzato dall’emergenza sanitaria, e di indurre un atteggiamento di fiducia circa la capacità del Gruppo di proseguire il percorso di rafforzamento patrimoniale e finanziario.

RISULTATI CONSOLIDATI AL 30.09.2020
Nei primi nove mesi del 2020 i ricavi consolidati del Gruppo si sono attestati a 541,9 milioni di euro, con una contrazione del 17,8% circa rispetto ai 658,9 milioni di euro dell’esercizio precedente (al netto della variazione di perimetro dell’area Media determinata dalle cessioni di cinque testate, il decremento si attesta a -16% circa ed è sostanzialmente riconducibile agli effetti del Covid-19).

L’EBITDA adjusted del periodo in esame è stato pari a 71 milioni di euro, in calo di 12,4 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2019 (83,4 milioni di euro); tale positiva performance, che è frutto di un andamento nel terzo trimestre sostanzialmente in linea con lo scorso esercizio, riflette i rilevanti effetti delle azioni di pronta reazione e contrasto poste in atto dal Gruppo per fronteggiare le conseguenze del Covid-19, che hanno consentito di limitare la contrazione dei ricavi e di ridurre i costi operativi per circa 45 milioni di euro.
Di particolare rilievo la redditività percentuale, pari al 13,1%, che risulta superiore a quella registrata nell’esercizio precedente, denotando l’efficacia dello sforzo gestionale compiuto dal Gruppo.

L’EBITDA è risultato pari a 65,1 milioni di euro rispetto a 78,4 milioni di euro dello scorso esercizio, coerentemente alle dinamiche già descritte.

L’EBIT al 30 settembre 2020 è stato pari a 28,9 milioni di euro, in calo di 21,2 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2019 per effetto principalmente della dinamica delle componenti sopra citate nonché per la svalutazione straordinaria e l’ammortamento di alcune testate per complessivi 7,8 milioni di euro.

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 19,6 milioni di euro rispetto a 41,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019.

ll risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 18 milioni di euro, rispetto ai 23,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019 (che includeva anche il risultato di 1,1 milioni di euro derivante dalle attività dismesse relative a Mondadori France), in netto recupero rispetto al primo semestre dell’esercizio.
Al 30 settembre 2020 il personale dipendente del Gruppo è risultato di 1.913 unità, in calo del 9% circa rispetto alle 2.092 risorse del 30 settembre 2019.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’andamento positivo registrato nel terzo trimestre da tutti i business del Gruppo, nonostante l’inevitabile prudenza indotta dall’incerto quadro epidemico e dagli impatti che questo potrebbe avere sulla stagione natalizia, incrementa la fiducia nel superamento dei target che il Gruppo aveva indicato in occasione dell’approvazione dei risultati semestrali.

Ricavi e Ebitda
A fronte di una sostanziale conferma dell’evoluzione dei ricavi – previsti nell’esercizio in corso in contrazione tra il 16% e il 18% rispetto al 2019 – l’attuale previsione dell’EBITDA adjusted stima una marginalità nella parte alta del range precedentemente previsto e quindi pari al 12%, frutto dei seguenti trend che sono attesi caratterizzare le business unit:

  • Libri Trade: mercato in ripresa e reddittività percentuale del business in sostanziale tenuta;
  • Libri Scolastica: mercato stabile e reddittività percentuale del business sostanzialmente stabile;
  • Museale: il business model e gli interventi di cost cutting consentono di puntare a un sostanziale break-even operativo, nonostante la drastica contrazione dei ricavi;
  • Retail: mercato del libro e canali fisici in ripresa; la profonda revisione di organizzazione e processi e la razionalizzazione del portafoglio dei punti vendita sono attese favorire un recupero di redditività;
  • Media: mercato della pubblicità digitale in recupero e redditività positiva, benché in riduzione.

Cash flow e posizione finanziaria netta
Anche per quanto concerne l’indebitamento finanziario del Gruppo, è ragionevole aspettarsi, negli ultimi mesi dell’esercizio in corso, la prosecuzione della positiva generazione di cassa del business che, unitamente a una inferiore stima dei fabbisogni per interventi di ristrutturazione, permetterà una sensibile riduzione della posizione finanziaria netta a fine 2020 rispetto al precedente esercizio.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nel terzo trimestre la forte crescita registrata dal mercato dei libri trade (+8,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) ha consentito un importante recupero che ha ridotto al 3,8%, al 30 settembre 2020, la flessione complessiva rispetto all’esercizio precedente.

Nel corso dei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo ha posizionato 3 titoli nella classifica dei primi dieci libri più venduti a valore[3], confermando la propria leadership con una quota di mercato che si è attestata al 24,6%.
Successivamente il Gruppo ha rafforzato la validità del proprio piano editoriale con la pubblicazione, nei mesi di settembre e ottobre, delle opere di alcuni autori bestseller: tra questi, il nuovo romanzo di Ken Follett, posizionatosi al primo posto della classifica dei primi venti libri più venduti[4] nella quale il Gruppo occupa sette posizioni.

Nei primi nove mesi del 2020 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 316,1 milioni di euro rispetto a 366 milioni di euro nel medesimo periodo dell’esercizio precedente (-13,6%).
In particolare:

  • i ricavi del segmento Libri Trade sono stati pari a 144,1 milioni di euro, con un decremento del -6,8% rispetto ai 154,6 milioni di euro nel 2019 da ricondurre agli effetti dell’emergenza sanitaria Covid-19. Si segnala che nel terzo trimestre è stato registrato un incremento del 13% rispetto al medesimo periodo del 2019, a conferma del recupero avvenuto nel periodo post lockdown, anche in ragione dello spostamento dei lanci di alcuni nuovi titoli a seguito della riprogrammazione e rimodulazione del piano editoriale.
    I ricavi relativi alle vendite degli ebook e degli audiolibri (circa l’8,6% dei ricavi editoriali complessivi) hanno registrato un forte incremento durante il periodo del lockdown, chiudendo i primi nove mesi dell’anno con una crescita del 29% rispetto allo scorso anno, in controtendenza rispetto a quanto accaduto alle vendite di libri fisici.
  • I ricavi del segmento Libri Educational, pari a 167,4 milioni di euro, hanno registrato un calo del 18,6%, rispetto a 205,7 milioni di euro del medesimo periodo del 2019 a perimetro omogeneo ovvero al netto del conferimento del ramo libri trade di Electa in Mondadori Libri S.p.A. avvenuto a dicembre 2019. Tale contrazione è prevalentemente riconducibile al segmento museale che ha visto la propria operatività radicalmente compromessa dalla chiusura dei siti e delle mostre imposta dalle politiche di contenimento della pandemia nonché dal sostanziale azzeramento dei flussi turistici anche durante tutta la stagione estiva.
    Nel segmento della scolastica, complessivamente poco impattato dagli effetti dell’emergenza sanitaria, le case editrici del Gruppo Mondadori hanno conseguito una quota di mercato pari al 22,1% in crescita rispetto a quella rilevata nel precedente esercizio, a conferma dei positivi risultati della campagna adozionale del 2020.

Nei primi nove mesi del 2020 l’EBITDA adjusted dell’area Libri si è attestato a 67,5 milioni di euro rispetto ai 78,6 milioni di euro del 2019, in contrazione principalmente per effetto della dinamica negativa dei ricavi delle attività museali sopra descritta.

L’EBIT è stato pari a 55,8 milioni di euro rispetto a 68,5 milioni di euro dei nove mesi 2019.

  • RETAIL

Come già ricordato, il mercato del Libro (oltre l’80% dei ricavi[5] dell’area Retail) ha mostrato nei primi nove mesi dell’anno un calo molto contenuto (-3,8%[6]) rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, determinato dalle misure urgenti che hanno imposto la chiusura delle librerie fisiche su tutto il territorio nazionale a partire dal 12 marzo 2020 e fino ai primi giorni di maggio.
Nei mesi successivi alla riapertura il mercato del libro ha dimostrato un notevole dinamismo concretizzatosi in una crescita del 9,6% nel periodo compreso tra giugno e settembre.
In questo contesto, la market share di Mondadori Retail si è attestata all’11,7%.

Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi dell’area Retail sono stati pari a 102 milioni di euro rispetto a 126,6 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente (-19,4%), per effetto delle misure anti Covid-19 già richiamate.
Nel terzo trimestre Mondadori Retail ha registrato un’ottima performance: il calo dei ricavi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si è ridotto al -4,8% (nel primo semestre la flessione è stata pari al -27,5%) per effetto di una significativa ripresa delle vendite del prodotto libro, che sono risultate sostanzialmente equivalenti a quelle del corrispondente periodo del 2019 (-0,6%).

Per quanto riguarda l’andamento dei canali di vendita, si segnalano nel terzo trimestre l’ottima performance delle librerie in franchising e il miglioramento dei risultati dei negozi diretti.
Il canale online (15% del totale dei ricavi dell’area) ha registrato una continua progressione, con un +48,8% al 30 settembre 2020.

Nonostante il sensibile calo di fatturato, Mondadori Retail nei primi nove mesi dell’esercizio ha limitato la contrazione dell’EBITDA adjusted IFRS 16, che è risultato pari a -0,5 milioni di euro rispetto ai +0,8 milioni del corrispondente periodo del 2019.
Tale risultato è stato ottenuto per effetto di un’attenta gestione dei costi e di una profonda revisione dell’organizzazione e dei processi realizzata nella seconda metà del 2019 e proseguita anche durante la fase più acuta della crisi sanitaria.
Con l’eccezione dei mesi di lockdown, Mondadori Retail ha mostrato nel corso dell’intero esercizio un costante miglioramento della propria redditività: nei mesi precedenti il lockdown, l’EBITDA adjusted è risultato superiore a quello del medesimo periodo del 2019 di 0,3 milioni di euro, mentre nei mesi successivi (giugno-settembre) il miglioramento è stato di 1,6 milioni di euro.
Nel terzo trimestre in particolare, l’EBITDA adjusted ha registrato una crescita di 0,9 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, attestandosi a 2,3 milioni di euro.

L’EBIT IFRS 16 è pari a -9,4 milioni di euro (rispetto a -7,3 milioni di euro del 30 settembre del 2019).

  • MEDIA

Nelle rilevazioni di agosto il mercato pubblicitario ha registrato un calo complessivo del -22%, risentendo pesantemente in tutti i canali degli effetti negativi conseguenti all’emergenza sanitaria: i periodici hanno subito una contrazione del -40,1%, mentre il digital del –9,2%[7]. Solo il canale digitale ha mostrato nei mesi di luglio e agosto una drastica inversione di tendenza, con una crescita del 24% circa rispetto al medesimo bimestre del 2019.

A livello diffusionale, il mercato italiano dei periodici è diminuito del -12,8%. In tale contesto, la quota di mercato del Gruppo Mondadori si è attestata al 24%[8].

Al 30 settembre 2020 i ricavi dell’area Media sono stati di 144,1 milioni di euro rispetto ai 191,2 milioni di euro del 2019 (-24,7%); al netto della cessione, avvenuta a dicembre 2019, di cinque testate la contrazione è stata pari al -19,1%.
Nel solo terzo trimestre dell’esercizio il calo dei ricavi si è attestato al -19,9% (-14% circa a parità di testate), mostrando un recupero soprattutto per quanto concerne le attività digitali che, a parità di perimetro, hanno mostrato nel trimestre una crescita del 7% circa.

In particolare nei primi nove mesi del 2020:

  • i ricavi diffusionali sono risultati in calo del -25%, in virtù sia della cessione di cinque testate sia dell’impatto Covid-19 (-15% al netto della discontinuità);
  • i ricavi dei prodotti collaterali sono diminuiti del -22% circa rispetto al 2019 anche per una differente calendarizzazione delle uscite in programma (-20% al netto della cessione delle cinque testate);
  • i ricavi pubblicitari hanno registrato una contrazione del -37% circa a livello totale; si tratta della tipologia di ricavi più influenzata dall’emergenza sanitaria in corso che ha tra l’altro imposto la cancellazione di un evento della portata del Salone del Mobile e una riduzione nelle soluzioni di proximity marketing (AdKaora); depurando dalle discontinuità di perimetro, il calo risulterebbe pari al -32%.
    Nel solo terzo trimestre, a fronte di una prosecuzione del calo nella raccolta legata alle testate cartacee, i ricavi derivanti dalla raccolta pubblicitaria digital hanno rilevato, come già indicato, una crescita di oltre il 7%, che ha portato l’incidenza di tale componente sul totale dei ricavi pubblicitari al 56%.Per quanto riguarda l’attività digitale si segnala che nel periodo in esame il Gruppo Mondadori si è confermato l’editore multimediale leader in Italia, nel web con una reach dell’81% (32,4 milioni di utenti unici nel mese di agosto)[9] e nei social con una fan base aggregata di 34,5 milioni, contando su 105 profili social[10].

L’EBITDA adjusted dell’area Media si è attestato a 3,2 milioni di euro, con una flessione di circa 2 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2019 (5,5 milioni di euro).
La sensibile contrazione dei ricavi è stata attutita da efficaci misure di contenimento dei costi operativi che hanno consentito di limitarne l’impatto negativo sulla redditività.
Nel solo terzo trimestre, Mondadori Media ha registrato un EBITDA adjusted di +1,2 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al risultato dell’analogo periodo del 2019 (-1,4 milioni di euro), grazie al positivo andamento della pubblicità digitale, al parziale recupero delle vendite collaterali nonché agli interventi di contenimento dei costi già citati.

L’EBIT è risultato pari a -9,5 milioni di euro rispetto a -1,4 milioni di euro, per effetto principalmente della dinamica delle componenti sopra citate nonché per la svalutazione straordinaria e l’ammortamento di alcune testate per complessivi 7,8 milioni di euro.

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Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre preso atto con rammarico della decisione di Ernesto Mauri di concludere la propria esperienza quale Amministratore delegato del Gruppo Mondadori portando a termine il proprio mandato con la scadenza naturale degli organi societari e l’approvazione del bilancio d’esercizio, previsti per l’aprile 2021.
Mauri ha motivato tale decisione spiegando al Consiglio di ritenere di aver portato a compimento un decisivo percorso di rilancio e riposizionamento strategico, caratterizzato da risanamento finanziario e solidi risultati economici, ponendo le basi da cui il management attuale – in totale continuità – potrà proiettare il Gruppo Mondadori in una nuova fase di sviluppo.
In coerenza con il percorso di trasformazione strategica compiuto dall’azienda negli ultimi anni, che ha visto una progressiva focalizzazione sul core business Libri, lo stesso CdA, su proposta del Presidente Marina Berlusconi, ha deliberato di indicare Antonio Porro, attuale Amministratore delegato di Mondadori Libri, per il ruolo di futuro Amministratore delegato del Gruppo Mondadori.
La candidatura di Porro, conforme alle risultanze del piano di successione adottato dal CdA, sarà sottoposta agli Azionisti che presenteranno le liste per la nomina del nuovo Consiglio all’Assemblea del prossimo aprile.

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FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2020
In data 14 ottobre 2020 il Gruppo Mondadori ha realizzato la cessione dell’8,5% del capitale sociale di Reworld Media. A seguito dell’operazione, la partecipazione detenuta nella società francese si attesta al 7,8%.
In data 20 ottobre 2020 il Gruppo Mondadori ha finalizzato la cessione del 25% del capitale sociale di Stile Italia Edizioni S.r.l. a La Verità, che già ne deteneva il restante 75%.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 settembre 2020 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

 II resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 approvato dal Consiglio sarà reso disponibile presso la sede della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) in data 11 novembre 2020.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del III trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Fonte: GFK, dati a valore, settembre 2020
[2] Fonte: GFK, dati a valore, settembre 2020
[3] Fonte: GFK, Settembre 2020 (classifica a valore di copertina)
[4] Fonte: GFK, Week 40-42 2020 (classifica a valore di copertina)
[5] Ricavi prodotto escluso ricavi Club
[6] Fonte: GFK, settembre 2020 (a valore)
[7] Fonte: Nielsen, dati progressivi ad agosto 2020
[8] Fonte interna: Press di, dati ad agosto 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore
[9] Fonte: Comscore (agosto 2020)
[10] Fonte: Shareablee e elaborazioni interne (settembre 2020)

Approvati dal CdA i risultati al 30 giugno 2020

  • Ricavi consolidati a 288,9 milioni di euro: -24% rispetto a 380 milioni di euro al 30 giugno 2019 (-22,2% a perimetro omogeneo)
  • EBITDA adjusted pari a 11 milioni di euro rispetto a 21,8 milioni di euro al 30 giugno 2019: gli interventi di riduzione dei costi, pari a complessivi 31,8 milioni di euro, hanno consentito di limitare gli impatti derivanti dalla contrazione di ricavi e margini dovuti all’emergenza Covid-19
  • Risultato delle attività in continuità pari a -25 milioni di euro rispetto a -4,6 milioni di euro al 30 giugno 2019: tale variazione è stata fortemente condizionata, per circa 22 milioni di euro, da componenti straordinarie e non determinate dall’attività gestionale, alla quale è attribuibile una contrazione del risultato di soli 10,9 milioni di euro
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo (ante IFRS 16) pari a -130,1 milioni di euro: in forte miglioramento rispetto ai -204,2 milioni di euro al 30 giugno 2019 (+74,1 milioni di euro), anche per effetto della continua generazione di cash flow ordinario

Outlook per l’esercizio 2020

  • Ricavi attesi in contrazione tra il 16% e il 18% rispetto al 2019 per effetto delle dinamiche dei diversi business
  • EBITDA margin adjusted a doppia cifra, previsto tra l’11% e il 12%
  • Generazione di cassa positiva, pur in contrazione rispetto al passato
  • Posizione finanziaria netta: l’indebitamento di Gruppo dipenderà dall’ammontare dei costi di ristrutturazione che verranno finanziati con il flusso di cassa ordinario
  • PFN ante IFRS 16 non superiore ai -55,4 milioni di euro al 31.12.2019

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020 presentata dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

Highlights dei primi sei mesi del 2020
Il primo semestre 2020 è stato inevitabilmente caratterizzato dagli effetti derivanti dall’emergenza legata alla diffusione del Covid-19.

A partire dalla prima decade di marzo, infatti, la graduale e sempre più estesa applicazione di misure restrittive ha determinato una oggettiva e consistente limitazione all’esercizio di larga parte delle attività relative ai business nei quali il Gruppo opera ed è leader.

A partire dal 12 marzo, e fino alla fine di aprile, le disposizioni governative in materia di contenimento del fenomeno pandemico hanno comportato la chiusura, sull’intero territorio nazionale, delle librerie e la conseguente sospensione dell’attività commerciale del business Retail del Gruppo.

Congiuntamente, nello stesso periodo, il business dei Libri Trade ha visto precluso il ricorso al canale fisico per la commercializzazione dei propri prodotti e, conseguentemente, ha potuto fare affidamento al solo canale online.

Contestualmente i provvedimenti di urgenza sopra richiamati hanno comportato la chiusura dei siti museali, dei parchi archeologici e dei relativi bookshop di tutte le regioni italiane, con conseguente interruzione delle attività del Gruppo rivolte alla gestione dei servizi per musei e beni culturali.

In ultimo, anche il business Media[1] ha registrato contrazioni in conseguenza alla chiusura di una parte delle edicole del territorio nazionale e alla riduzione degli investimenti pubblicitari.

Per far fronte alla situazione sopra descritta, il Gruppo Mondadori ha impostato e attivato una serie di azioni e di interventi volti, in primo luogo, a garantire, la sicurezza delle proprie persone, mettendole in grado, ove possibile, di svolgere la propria attività lavorativa in remoto (smart working) nonché a compensare gli impatti derivanti dai provvedimenti adottati dalle autorità, a salvaguardia del profilo economico-finanziario dell’azienda.

A tal fine il Gruppo:

  • ha avviato un’azione di contenimento e riduzione dei costi operativi anche attraverso la rinegoziazione di contratti e la revisione di tariffe, con un risparmio complessivo valutato, per l’intero anno, in 13 milioni di euro;
  • ha attuato un’azione di riduzione del costo del lavoro, stimata, per l’intero esercizio, in circa 15 milioni di euro, mediante la fruizione delle ferie pregresse e degli interventi in materia di ammortizzatori sociali, nonché deliberando la riduzione della retribuzione variabile del management del Gruppo per il 2020 e, da ultimo, sospendendo politiche retributive e di assunzione;
  • ha posto una mirata e puntuale attenzione al capitale circolante di Gruppo (con azioni specifiche su clienti e fornitori);
  • ha attuato una politica di dilazione dei pagamenti a favore delle catene librarie, delle librerie indipendenti e delle librerie in franchising dell’area Retail, volta a preservare la vitalità dei canali distributivi e a sostenere la filiera produttiva del settore nel quale il Gruppo opera.

Rispetto alle diverse attività di business:

  • nell’area Trade si è proceduto a una rimodulazione e diversa calendarizzazione dei piani editoriali;
  • nell’area Educational la parte scolastica è stata marginalmente toccata, mentre sono state effettuate le azioni necessarie a contenere o eliminare i costi relativi al blocco e cancellazione delle attività museali e dei parchi archeologici;
  • nell’area Media è stata attivata una diversa calendarizzazione dei magazine in edicola e un’attenta politica di riduzione dei costi di produzione;
  • nell’area Retail si è proceduto ad attuare un piano di razionalizzazione delle strutture dell’area e dei punti di vendita.

L’andamento della gestione al 30 giugno 2020
A partire dal mese di maggio, con il venir meno delle limitazioni imposte dal lockdown, il mercato del libro Trade ha fatto registrare significativi e sempre più convincenti segnali di ripresa, con un andamento con tassi di crescita a doppia cifra che ha caratterizzato le ultime sei settimane del semestre e che è tuttora ancora in corso.

Tale ripresa ha favorito i business Trade e Retail che hanno pertanto potuto beneficiare di una fase di crescita che ha consentito il parziale recupero dei ricavi perduti nel periodo marzo-aprile.

In conseguenza del quadro delineato, il profilo economico-finanziario del Gruppo al 30 giugno 2020 si presenta come segue:

  • i ricavi consolidati sono pari a 288,9 milioni di euro, in calo del -24% rispetto ai 380 milioni di euro dello stesso periodo del 2019. Se si sterilizza la variazione di perimetro dell’area Media avvenuta nel 2019, la contrazione si attesta al -22,2% ed è sostanzialmente riconducibile agli effetti del Covid-19;
  • l’EBITDA Adjusted IFRS 16 è di 11 milioni di euro, rispetto ai 21,8 milioni di euro dell’anno precedente (con una variazione negativa di circa 10,9 milioni di euro rispetto al medesimo periodo del 2019).

Anche a livello di EBITDA adjusted la contrazione riflette sostanzialmente le conseguenze del Covid-19 nonché i primi effetti positivi delle azioni di contrasto poste in atto dal Gruppo.

Gli interventi di riduzione dei costi, pari a complessivi 31,8 milioni di euro, hanno consentito di limitare gli impatti derivanti dalla contrazione di ricavi e margini dovuti all’emergenza Covid-19;

  • L’ EBITDA IFRS 16 è pari a 8,4 milioni di euro rispetto a 20,6 milioni di euro al 30 giugno 2019;
  • L’EBIT IFRS 16 è pari a 17,2 milioni di euro, in calo di -19,3 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2019, per effetto principalmente della dinamica delle componenti sopra citate nonché per la svalutazione e l’avvio del processo di ammortamento di alcune testate;
  • Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per -30,9 milioni di euro rispetto a -1,6 milioni di euro del primo semestre 2019 per effetto, oltre di quanto già ricordato, degli oneri finanziari (pari a 2,4 milioni di euro), dell’adeguamento della partecipazione in Reworld Media (-6,6 milioni di euro) nonché del risultato negativo delle società collegate consolidate a equity (-3,4 milioni di euro);
  • Il risultato delle attività in continuità è pari a –25 milioni di euro rispetto ai -4,6 milioni di euro al 30 giugno 2019 (-20,4 milioni di euro). Tale contrazione è fortemente condizionata dalle componenti di costo non gestionali e straordinarie elencate in precedenza che ammontano, nel complesso a circa 22 milioni di euro, e che sono solo parzialmente compensate da un provento fiscale di circa 5,9 milioni di euro che il Gruppo ha contabilizzato nell’esercizio;
  • Il risultato netto del Gruppo è pari a -25 milioni di euro, rispetto ai -1,9 milioni di euro del primo semestre 2019 (che includeva anche il risultato di 2,7 milioni di euro delle attività in dismissione);
  • l’indebitamento netto (ante IFRS16) è pari a -130,1 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai -204,2 milioni del 30 giugno 2019 (+74,1 milioni di euro), anche in virtù dei proventi (62,8 milioni di euro) derivanti dalla cessione, completata a luglio 2019, di Mondadori France nonché della positiva generazione di cassa ordinaria registrata negli ultimi 12 mesi (36,7 milioni di euro al netto delle attività dismesse), anche in un contesto fortemente deteriorato.

La posizione finanziaria netta IFRS 16 è pari a -219,5 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 di   -89,4 milioni di euro.

Al 30 giugno 2020 il personale dipendente relativo alle attività in continuità del Gruppo Mondadori risulta composto da 1.928 unità, in calo del -9% circa rispetto alle 2.117 unità del 30 giugno 2019, per effetto delle cessioni di alcune testate dell’area Media (avvenuta a dicembre 2019) e delle attività volte a rendere più efficienti le singole realtà aziendali.

Nonostante il significativo stress al quale il sistema economico mondiale risulta esposto in questo momento storico, la situazione finanziaria e le prospettive di medio termine del Gruppo consentono di mantenere un atteggiamento positivo rispetto alle evoluzioni del business, pur in un quadro economico inevitabilmente influenzato dall’emergenza determinata dal Covid-19.

Evoluzione prevedibile della gestione
Allo stato attuale le previsioni che il Gruppo è in grado di esprimere, da un lato, riflettono i messaggi incoraggianti che il mercato propone soprattutto nelle principali aree di business nei quali il Gruppo opera, dall’altro, non includono eventuali effetti derivanti da una recrudescenza del fenomeno pandemico, quali ad esempio nuove misure di lockdown su scala nazionale.

Sulla base dello scenario attuale, il Gruppo stima ricavi in contrazione tra il 16% e il 18% rispetto al 2019, anche in ragione dell’evoluzione dei diversi business; un EBITDA margin (adjusted) saldamente a doppia cifra (pari a circa l’11%-12%) e una generazione di cassa positiva, sebbene in contrazione rispetto al passato.

L’evoluzione dell’indebitamento finanziario del Gruppo a fine periodo dipenderà dall’ammontare dei costi di ristrutturazione che verranno finanziati con il flusso di cassa ordinario, con una stima di posizione finanziaria netta di Gruppo in ogni caso non superiore ai -55,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019.

Andamento delle aree di business

  • LIBRI

A inizio maggio la graduale riapertura delle librerie indipendenti e delle catene librarie ha consentito al mercato del libro Trade di registrare un importante recupero: nelle ultime sei settimane del semestre la crescita delle vendite di libri è stata a doppia cifra, raggiungendo nel solo mese di giugno il +13,5% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

Tale positiva performance ha permesso di mitigare e compensare la flessione registrata dal mercato a marzo (-29,2%) e ad aprile (-45,8%), portando la contrazione complessiva a valore al 30 giugno 2020 al   -10,1%.

In tale contesto, il Gruppo Mondadori si conferma leader con una market share complessiva del 24,8%[2] nel Trade, grazie a una performance significativamente superiore di oltre sei punti percentuali rispetto all’andamento del mercato nelle ultime sei settimane del semestre.

I ricavi dell’area Libri al 30 giugno 2020 si sono attestati a 145,9 milioni di euro, in calo del 20,6% rispetto ai 183,8 milioni di euro nel primo semestre 2019. In particolare:

In particolare, per quanto riguarda l’area Trade, i ricavi sono stati pari a 90 milioni di euro, con un decremento del -15,8% rispetto ai 106,8 milioni di euro al 30 giugno 2019, da ricondurre ai citati effetti Covid-19.

Per far fronte alla chiusura del canale distributivo, il Gruppo ha proceduto a riprogrammare il calendario editoriale, posticipando nella seconda parte dell’anno il lancio delle nuove opere di alcuni degli autori di maggior prestigio e successo

Gli ebook e gli audiolibri (9% dei ricavi editoriali complessivi) hanno registrato un andamento in controtendenza rispetto ai ricavi del libro fisico, con ricavi in forte incremento durante il periodo del lockdown (+37%) rispetto allo scorso anno.

Le ore di ascolto del catalogo audiolibri sono aumentate di oltre il 75% rispetto al 2019, mentre il numero di download di ebook si è incrementato del 45%.

I ricavi dell’area Educational sono stati pari a 52,8 milioni di euro, in calo del -27,1% rispetto ai 72,4 milioni di euro al pari periodo del 2019.

Nel segmento della scolastica gli impatti della pandemia sono stati marginali, poiché il business è caratterizzato da una stagionalità che prevede che le vendite si concentrino nella seconda metà dell’anno ad esito della campagna adozionale.

La diminuzione dei ricavi dell’area Educational è da ricondurre principalmente alle chiusure dei musei e dei siti archeologici in concessione a causa dell’emergenza sanitaria che hanno compromesso la possibilità del business museale di conseguire i risultati previsti.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 dell’area Libri si è attestato a 10,9 milioni di euro rispetto ai 16,2 milioni di euro del 2019, con un peggioramento riconducibile alla dinamica negativa dei ricavi, che è stata solo parzialmente compensata dalle azioni di contenimento dei costi messe in atto dal management.

L’EBIT IFRS 16 è stato pari a 3,9 milioni di euro rispetto a 9,7 milioni di euro del 2019.

  • RETAIL

Come già ricordato, nei primi sei mesi del 2020 il mercato dei libri Trade (che rappresenta oltre l’80% dei ricavi[3] dell’area Retail) ha subìto una netta flessione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-10,1%[4]), per effetto dell’emergenza Covid-19.

La graduale riapertura delle librerie ha consentito al mercato di registrare un importante recupero, con un incremento che nel solo mese di giugno ha raggiunto il +13,5%.

I ricavi registrati dall’area Retail nei primi sei mesi dell’anno sono stati di 59 milioni di euro, in calo del 27,5% rispetto ai 81,4 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, per effetto delle misure governative relative al Covid-19.

Nel semestre la quota di mercato si è attestata al 10,9%, in quanto il Gruppo ha visto la propria performance penalizzata dal fatto di poter operare, nel periodo di lockdown, esclusivamente attraverso il proprio canale online.

Analogamente a quanto mostrato dal mercato, il trend del Gruppo nel mese di giugno è stato particolarmente positivo: la diminuzione dei ricavi dell’Area, rispetto allo stesso mese dell’esercizio precedente, si è limitata al -4,1%, e la quota di mercato – nel mese –  si è collocata al 12,1%, grazie, in particolare, alla positiva performance dei punti vendita in franchising.

Di particolare rilievo la performance del canale online, le cui vendite nei primi 6 mesi dell’anno sono cresciute del +71,6% rispetto al primo semestre del 2019 e addirittura del 190% circa durante il periodo di lockdown.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è stato di -2,8 milioni di euro rispetto ai -0,6 milioni del corrispondente periodo del 2019.

Nonostante il drastico calo dei ricavi, l’impatto in termini di EBITDA è stato contenuto grazie ad un’attenta gestione dei costi e alla profonda revisione di organizzazione e processi, sia nelle strutture centrali sia nei punti vendita, realizzata nella seconda metà del 2019 e proseguita anche durante la fase più acuta legata al Covid-19.

Si segnala che, ad esclusione dei mesi di lockdown, Mondadori Retail ha registrato un miglioramento dei margini sia nei primi due mesi dell’esercizio (di +0,3 milioni di euro rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente) sia nel solo mese di giugno (di +0,7 milioni di euro rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente).

L’EBIT IFRS 16 è stato pari a -8,2 milioni di euro (rispetto a -6 milioni di euro del primo trimestre del 2019).

  • MEDIA

Nelle rilevazioni di maggio il mercato pubblicitario ha pesantemente risentito dei negativi effetti del Covid-19, evidenziando contrazioni su tutti i canali, tra cui il digital in calo del -17,2% e i periodici del -41,5%[5].

A livello diffusionale, il mercato italiano dei magazine ha registrato nel periodo una flessione dell’11,3%[6].

In questo contesto il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato, con una quota a valore del 23,7%[7] nonché il primo editore multimediale italiano nel web, con una reach dell’84% (circa 33 milioni di utenti unici nel mese di maggio)[8], e nei social con una fan base aggregata di 33,5 milioni contando su 100 profili social[9].

Al 30 giugno 2020 i ricavi dell’area Media sono stati pari a 95,8 milioni di euro (-26,8% rispetto ai 130,9 milioni di euro del 2019). Al netto delle cessioni di alcune testate, la contrazione è stata del -21,5%.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali hanno registrato una diminuzione del -23% circa: la performance è stata influenzata sia dall’impatto Covid-19 sia dalla cessione di alcune testate nel 2019; al netto di queste discontinuità, la stima del calo si attesta intorno al -9%.
  • i ricavi pubblicitari, dei quali la componente digital rappresenta oltre il 50%, sono risultati in contrazione del -42% circa a livello totale.

Si tratta della tipologia di ricavi più influenzata dagli effetti del Covid-19 e dal relativo lockdown che ha comportato, tra l’altro, la cancellazione di un evento della portata del Salone del Mobile, e una diminuzione nelle soluzioni di proximity marketing (AdKaora). A perimetro omogeneo e al netto degli impatti Covid-19, la variazione dei ricavi pubblicitari si attesterebbe al -4%,-5% circa.

  • la componente altri ricavi, che include le attività di distribuzione, ha registrato una contrazione pari al -9,6% rispetto all’esercizio precedente, riflettendo sia l’andamento del mercato diffusionale sia il calo delle royalties generate dalle edizioni internazionali di Grazia.

L’EBITDA adjusted si è attestato a 2 milioni di euro, con una flessione limitata a circa -5 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019, in quanto l’elevato scostamento dei ricavi è stato compensato da efficaci misure di contenimento dei costi operativi.

L’EBIT IFRS 16, che riflette la svalutazione e l’avvio del processo di ammortamento di alcune testate  (per un valore complessivo pari a 7,3 milioni di euro), è risultato pari a -7,9 milioni di euro rispetto a 3,7 milioni di euro del primo semestre 2019.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 giugno 2020 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
  • Conto economico consolidato
  • Conto economico consolidato del II trimestre
  • Cash flow di Gruppo
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati

[1] Dal 1° gennaio 2020 le attività relative ai magazine e ai siti del Gruppo Mondadori, nonché le partecipazioni dell’area Periodici Italia, sono confluite nella società interamente controllata Mondadori Media S.p.A.

[2] Fonte: GFK (a valore a giugno)

[3] Ricavi prodotto escluso ricavi Club

[4] Fonte: GFK (a valore a giugno)

[5] Fonte: Nielsen, dati progressivi a maggio 2020

[6] Fonte interna: Press di, dati a maggio 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore

[7] Fonte interna: Press di, dati a maggio 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore

[8] Fonte: Comscore (maggio 2020)

[9] Fonte: Shareablee (giugno 2020)

Grazia celebra la bellezza e le eccellenze dell’Italia

DALLE MERAVIGLIE ARTISTICHE ALLA RISCOPERTA DI SPIAGGE, BORGHI E MONTAGNE DEL NOSTRO PAESE 

Tante testimonianze di celebrities Made in Italy come Levante, Baby K, Francesco Sarcina, Chiara Galiazzo e molte altre ancora 

Da questa settimana Elisa Maino, web influencer da oltre 5 milioni di fan su TikTok, inaugura la rubrica 7teen dove incontra gli idoli della sua generazione  

Grazia, il magazine diretto da Silvia Grilli, celebra le bellezze e le eccellenze italiane con un numero straordinario dedicato alla scoperta delle meraviglie del nostro Paese.

“Nell’estate più strana da ge­nerazioni, abbiamo scoperto di essere una comunità. Mi piace ripetere “scoperto” perché è davvero così. Durante la quarantena abbiamo scoperto l’umanità del nostro vicino, dopo la riapertura quanto era bello rivedersi. Ora che sei italiani su 10 non andranno in ferie, abbiamo avuto l’illuminazione di quanto sia straordinario il luogo in cui viviamo o quello accanto. E chi viaggerà per lo Stivale si sorprenderà per la grande bellezza dell’Italia, i suoi sapori, i suoi profumi, l’insuperabile patrimonio naturale e artistico che abbiamo”, dichiara il direttore Silvia Grilli.

Grazia in edicola domani, giovedì 2 luglio, guiderà i lettori dalle bellezze artistiche ai viaggi, dalla moda alle testimonianze di celebrities Made in Italy come Levante, Baby K, Francesco Sarcina, Chiara Galiazzo e molte altre ancora.

I lettori potranno scoprire nelle pagine di questo numero di Grazia città, spiagge, montagne del nostro Paese: tuffarsi in un incontaminato Trentino, che tra laghi e monti offre una varietà ampia di paesaggi e di proposte, oppure la Toscana con i suoi rilassanti colli, un percorso artistico unico al mondo e spa incantevoli in Maremma. E ancora un viaggio in una Noto affascinante e ferma nel tempo, un giro in bici per la Liguria, le vette dell’Alto Adige e i laghi Lombardi per un weekend all’insegna del divertimento o del relax.

Eravamo un Paese diviso, poi con la crisi del Covid-19 ci siamo messi a cantare l’inno nazionale sui balconi, abbiamo cambiato stile di vita, ci siamo scoperti orgogliosi di resistere insieme nelle difficoltà. E dopo i giorni dell’emergenza, Grazia vuole approfondire attraverso un’inchiesta, come il futuro dell’Italia dipende proprio dal tipo di cittadini che decideremo di essere.

Tante interviste a personaggi italiani: dalla protagonista della cover Levante che ha posato per un esclusivo scattato in Franciacorta, la popstar Baby K che lancia il suo nuovo singolo ed è protagonista di uno spot e di un video con l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni. A Grazia racconta come dalla loro amicizia sia nata la coppia del momento. Non manca uno sguardo al mondo della musica con Chiara Galiazzo e il leader delle Vibrazioni Francesco Sarcina.

La rubrica 7teen di Elisa Maino

Da questa settimana Elisa Maino inaugura la rubrica 7teen nella quale incontra per Grazia gli idoli della sua generazione e nella quale affronterà le tematiche che stanno a cuore ai più giovani. Nel numero in edicola giovedì Elisa intervista la rapper Chadia Rodriguez, che con la canzone Bella così manda un messaggio per dire basta alla violenza e agli attacchi per l’aspetto fisico.

Elisa Maino nata a Rovereto classe 2003, a soli 17 anni è la Tik Toker più famosa del momento con oltre 5 milioni di followers. Nasce come Youtuber e fashion blogger dove presto è seguita da un pubblico ampio.