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Approvati dal CdA i risultati al 31 marzo 2019

I risultati relativi al resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019 sono stati redatti esponendo i valori dell’area Periodici Francia nella voce “Risultato delle attività in dismissione rettificato” [1]

  • Ricavi consolidati a 166,8 milioni di euro rispetto a 177,7 milioni di euro al 31 marzo 2018;
  • EBITDA adjusted (ante IFRS 16) in miglioramento di 0,5 milioni di euro e pari a -2,2 milioni di euro al 31 marzo 2019;
  • EBITDA (ante IFRS 16) in crescita di 3,3 milioni di euro e pari a -2,8 milioni di euro al 31 marzo 2019;
  • Risultato netto delle attività in continuità rettificato in miglioramento di 5 milioni di euro e pari a -8,4 milioni di euro al 31 marzo 2019;
  • Risultato netto di Gruppo in significativo incremento di 10,1 milioni di euro e pari a -3,5 milioni di euro al 31 marzo 2019;
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo (ante IFRS 16) in miglioramento nei 12 mesi di 42,6 milioni di euro per effetto della continua generazione di cash flow ordinario e pari a -179,3 milioni di euro

Confermati i target delle attività in continuità per l’esercizio 2019

  • Ricavi in leggera contrazione;
  • EBITDA adjusted (ante IFRS 16) in crescita single digit;
  • Risultato netto in significativa crescita (atteso nel range 30-35 milioni di euro);
  • Cash flow ordinario atteso intorno a 45 milioni di euro,creando condizioni sostenibili per un possibile futuro ritorno al dividendo

[1] Nell’esercizio 2019 nel “Risultato delle attività in dismissione rettificato” sono stati classificati il risultato netto registrato da Mondadori France nell’esercizio in corso, unitamente all’iscrizione dell’adeguamento al fair value degli asset oggetto di cessione, coerentemente alla negoziazione in corso, precedentemente valutati al value in use. Tale voce include anche gli oneri finanziari in capo alla Capogruppo, ma attribuibili a Mondadori France e da quest’ultima addebitati in virtù del contratto di finanziamento intercompany (pari a circa 0,7 milioni di euro). Il “Risultato delle attività in continuità rettificato” e il “Risultato delle attività in dismissione rettificato” differiscono quindi per tale importo dai valori degli schemi di Bilancio allegati alla presente Relazione (pari a 5,6 milioni di euro nel 1Q 2019 e a 0,7 milioni di euro nel 1Q 2018) redatti ai sensi del principi contabili internazionali IFRS. Ai fini di un confronto omogeneo, i dati relativi al 2018 sono stati conseguentemente riesposti.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019[1] presentato dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 31 MARZO 2019

I ricavi consolidati dei primi tre mesi dell’esercizio 2019 si sono attestati a 166,8 milioni di euro rispetto ai 177,7 dell’esercizio precedente, anche per l’effetto della variazione di perimetro (pari a 5,6 milioni di euro) dell’area Periodici Italia (-3,1% a perimetro omogeneo).

L’EBITDA adjusted[2] (ante IFRS 16) è pari a -2,2 milioni di euro, in crescita di 0,5 milioni di euro circa rispetto ai -2,8 milioni di euro dello scorso esercizio.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 1,7 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +3,9 milioni di euro.

ll margine operativo lordo consolidato (ante IFRS 16) è in crescita di circa 3,3 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio, passando da -6,2 milioni di euro a -2,8 milioni di euro. Tale miglioramento include la crescita dell’EBITDA adjusted e significativi minori oneri di ristrutturazione registrati nel trimestre.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 1,1 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +3,9 milioni di euro.

L’EBIT (ante IFRS 16) è in significativo miglioramento, a -7,6 milioni di euro rispetto ai -11,2 milioni al 31 marzo 2018, per effetto della dinamica delle componenti sopra citate, e include ammortamenti e svalutazioni per 4,7 milioni di euro, leggermente inferiori all’esercizio precedente.

Gli ammortamenti IFRS 16 sono pari a 3,6 milioni di euro.

L’EBIT IFRS 16 è pari a -7,2 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +0,4 milioni di euro.

Il risultato consolidato prima delle imposte è pari a -9,2 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto a -14,6 milioni di euro e include:

  • la contrazione degli oneri finanziari (da -0,6 milioni di euro a +0,1 milioni di euro), per effetto di un tasso di interesse medio inferiore rispetto all’esercizio precedente (da 1,3% a 1%), nonché di un minore indebitamento netto medio;
  • un effetto positivo, pari a 0,5 milioni di euro, relativo al rimborso di un’imposta sostitutiva versata negli anni precedenti nell’ambito del contratto di finanziamento;
  • un risultato delle società collegate (consolidate ad equity) in miglioramento di 1 milione di euro.

Il risultato netto delle attività in continuità rettificato è in significativo miglioramento (+5 milioni di euro) e pari a -8,4 milioni di euro rispetto ai -13,4 milioni del 31 marzo 2018.

Mondadori France ha registrato nel periodo ricavi netti per 67,6 milioni di euro (75,6 milioni di euro nel primo trimestre 2018) e un EBITDA adjusted pari a 2 milioni di euro (3,3 milioni di euro nel primo trimestre 2018).

Il risultato netto delle attività in dismissione è positivo per 4,9 milioni di euro e include l’effetto positivo dell’adeguamento al fair value di Mondadori France, al 31 marzo 2019, pari a 5,8 milioni di euro.

Il risultato netto del Gruppo è pari a -3,5 milioni di euro, in sostanziale miglioramento di 10,1 milioni di euro.

Al 31 marzo 2019 la posizione finanziaria netta (ante IFRS 16) si è attestata a -179,3 milioni di euro, in significativo miglioramento di 42,6 milioni di euro, per effetto prevalentemente della generazione di cassa ordinaria delle attività in continuità pari a 50,9 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta IFRS 16 è pari a -286,4 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a -107,1 milioni di euro.

Al 31 marzo 2019, in riferimento alle attività in continuità, il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 2.111 unità, in calo dell’8% circa rispetto alle 2.283 unità del marzo 2018, per effetto della cessione di Inthera S.p.A., della testata Panorama e delle attività di efficientamento nelle singole aree di business (escludendo i 713 dipendenti di Mondadori France).

Il costo del personale[3] è pari a 39,4 milioni di euro, in calo di circa il 9% rispetto al pari periodo del 2018.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE[4]

Il Gruppo proseguirà il percorso di riposizionamento strategico e ulteriore focalizzazione sui core business, in particolare consolidando la leadership nell’Area Libri, perfezionando la cessione di Mondadori France e individuando nuove aree di sviluppo.

Coerentemente con la strategia delineata e alla luce del contesto di riferimento attuale, includendo la performance del primo trimestre, gli obiettivi operativi per l’esercizio 2019, a perimetro attuale, consentono di confermare a livello consolidato ricavi in leggera contrazione e un EBITDA adjusted ante IFRS 16 in crescita single digit rispetto al 2018.

Il risultato netto delle attività in continuità dell’esercizio 2019 è previsto in significativa crescita rispetto all’esercizio precedente (nel range 30-35 milioni di euro).

Il cash flow ordinario dell’esercizio 2019 è atteso nell’intorno dei 45 milioni di euro, creando condizioni sostenibili per un possibile futuro ritorno al dividendo.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nei primi tre mesi dell’anno il mercato dei Libri Trade ha evidenziato una crescita pari al +0,8%[5], nonostante il confronto con un primo trimestre del 2018 che includeva l’effetto positivo delle vendite pasquali.

Nel periodo il Gruppo Mondadori si conferma leader di mercato, con una market share Trade complessiva del 25%.

I ricavi dell’area Libri si sono attestati a 70,2 milioni di euro (-4,6% rispetto a 73,6 milioni di euro del primo trimestre 2018), per effetto della differente calendarizzazione del piano editoriale.

In linea con lo scorso anno i ricavi dell’Area Education.

L’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) dell’area Libri si attesta a -0,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto al pari periodo del precedente esercizio (-0,7 milioni di euro), per effetto del continuo miglioramento della gestione operativa.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a -0,2 milioni di euro e include l’impatto IFRS16 pari a +0,2 milioni di euro circa.

L’EBITDA reported (ante IFRS 16) è risultato pari a -0,6 milioni di euro, in miglioramento rispetto a -1 milioni di euro del 31 marzo 2018.

L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a -0,3 milioni di euro e include un impatto pari a +0,2 milioni di euro.

  • RETAIL

Nei primi tre mesi dell’anno l’area Retail ha registrato ricavi per 41,3 milioni di euro (-4,4% rispetto a 43,2 milioni di euro al 31 marzo 2018), anche per l’effetto sfavorevole del calendario che nel 1° trimestre 2019 non ha incluso le vendite realizzate durante le festività pasquali, come avvenuto nel 2018.

L’analisi dei ricavi per canali evidenzia in particolare:

  • bookstore diretti in crescita del +0,6%, per effetto dell’apertura di due nuovi store (a parità di negozi: -5,2%);
  • megastore (-16% circa), principalmente per la contrazione delle vendite del Consumer Electronics (a parità di negozi: -14,6%);
  • bookstore in franchising in leggero calo (-1,7%; a parità di negozi -3,1%);
  • canale on-line (-7,5%);
  • club in leggera flessione rispetto all’esercizio precedente.

Nei primi tre mesi del 2019 l’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) è stato di -2,5 milioni di euro, rispetto a   -1,9 milioni al 31 marzo 2018. Tale performance è in parte da ricondurre all’effetto sfavorevole del calendario che nel 1° trimestre 2019 non ha incluso le vendite realizzate durante le festività pasquali.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a -0,5 milioni di euro e include l’impatto IFRS16 pari a +2 milioni di euro circa.

L’EBITDA reported (ante IFRS 16) è risultato pari a -2,6 milioni di euro rispetto a -2,1 milioni di euro al 31 marzo 2018.

L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a -0,6 milioni di euro e include un impatto pari a +2,0 milioni di euro circa.

  • PERIODICI ITALIA

In Italia il mercato dei periodici ha evidenziato una contrazione sia a livello pubblicitario (-13,1%[6]) sia  diffusionale (-13,5%[7]).

Nel primo trimestre 2019 i ricavi registrati dall’area Periodici Italia sono stati pari a 63 milioni di euro:   -10,2% rispetto a 70,1 milioni di euro del primo trimestre 2018 (-2,5% al netto delle cessioni di Inthera e di Panorama).

In particolare:

  • la performance dei ricavi diffusionali (-18%) è stata influenzata dalla cessione della testata Panorama (-12,6% omogeneo). Nel periodo di riferimento la quota di mercato a valore del Gruppo è pari al 28,4%[8].
  • per quanto riguarda i ricavi pubblicitari complessivi print + web (-10%), il segmento digital ha registrato una crescita del 10% circa (-20,7% la raccolta print; -15,8% escludendo Panorama anche nel 1° trimestre 2018). L’incidenza dei ricavi digital sul totale si è incrementata al 42% (rispetto al 35% dei primi tre mesi 2018);
  • i ricavi dei prodotti collaterali risultano in crescita del +7,4% rispetto al primo trimestre 2018 (+19% escludendo Panorama nel 1° trimestre 2018);
  • l’andamento dell’attività di distribuzione e altri ricavi (-7,8% rispetto all’esercizio precedente) è stato influenzato dalla cessione della società Inthera S.p.A. (+10% a perimetro omogeneo).

Il Gruppo Mondadori si conferma il primo editore digitale italiano, con una reach del 75% e 29,5 milioni di utenti unici medi nel trimestre[9].

L’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) dell’area Periodici Italia registra un risultato positivo pari a 2,6 milioni di euro, in crescita rispetto al pari periodo del precedente esercizio (2,1 milioni di euro), per effetto del continuo miglioramento dell’area digital e delle azioni volte alla riduzione dei costi operativi e di struttura.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 2,6 milioni di euro.

L’EBITDA reported (ante IFRS 16) è positivo per 2,3 milioni di euro, in miglioramento rispetto a -0,8 milioni di euro del 31 marzo 2018, per effetto di minori oneri di ristrutturazione.

L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a 2,3 milioni di euro.

  • PERIODICI FRANCIA (attività in dismissione)

Nei primi tre mesi del 2019 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 67,6 milioni di euro rispetto a 75,6 milioni di euro del primo trimestre 2018.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali (80% del totale) hanno registrato una flessione del 5,9% rispetto all’esercizio precedente, con il canale edicola a -7,1% e gli abbonamenti a -4,6%;
  • i ricavi complessivi relativi alla raccolta pubblicitaria (print+digital) registrano un calo del 18,2% rispetto al pari periodo del 2018, con il segmento print (87% del totale) in diminuzione del 17,3%.

Il margine operativo lordo rettificato è pari a 2 milioni di euro rispetto ai 3,3 milioni di euro dei primi tre mesi del precedente esercizio.

Il margine operativo lordo complessivo è risultato pari a 2,1 milioni di euro rispetto ai 3,2 milioni dei primi tre mesi del 2018.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEL PRIMO TRIMESTRE 2019

Il 19 aprile 2019, ad esito della procedura di informazione e consultazione delle rappresentanze sindacali francesi prevista dalle disposizioni di legge, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha sottoscritto il contratto relativo alla cessione della controllata Mondadori France S.A.S. a Reworld Media S.A..

A seguito di tale operazione Mondadori deterrà una partecipazione in Reworld Media S.A. compresa tra l’8% e il 9% del capitale sociale.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 31 marzo 2019 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019 sarà messo a disposizione presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) entro la data odierna.

PUBBLICAZIONE VERBALE ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI E STATUTO

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che è disponibile presso la sede legale della società, presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1info.it) e sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance) il verbale dell’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti del 17 aprile 2019 unitamente al testo modificato dello Statuto Sociale.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato ( nel pdf completo):

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  • Conto economico consolidato;
  • Cash flow di Gruppo;
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] A partire dal 1° gennaio 2019 il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS16 – Leasing. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease (affitti operativi) ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene; il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing (affitto operativo) per il locatario (lessee) che prevede l’iscrizione del valore del bene oggetto di lease nell’attivo patrimoniale (asset) con contropartita un debito finanziario. In P&L non si registreranno più i canoni di affitto tra i costi operativi/generali, bensì l’ammortamento dell’asset iscritto a bilancio e gli oneri finanziari impliciti contenuti nel canone di affitto. Potranno fare eccezione a questo metodo di contabilizzazione i contratti di affitto di durata pari o inferiore ai 12 mesi e quelli a basso valore.
[2] Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda alla sezione “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.
[3] Il costo del personale allargato include i costi relativi alle collaborazioni e al lavoro interinale.
[4] Ante applicazione IFRS 16.
[5] Fonte: GFK, Marzo 2019 (dati a valore di mercato).
[6] Fonte Nielsen, dati mercato progressivi a marzo 2019: periodici -13,1%; +3% digital.
[7] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a valore a febbraio 2019 (edicola+abbonamenti).
[8] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a valore a febbraio 2019 (edicola+abbonamenti)
[9] Fonte: comScore, gennaio – marzo 2019

Donna Moderna, Corri con noi: Aperte le iscrizioni alla corsa finale in Marocco

Donna Moderna, il brand del Gruppo Mondadori leader nel segmento dei femminili, apre le iscrizioni alla Iriki Adventure, entusiasmante viaggio in Marocco, ultima ’tappa’ del grande progetto Corri con noi, che sta dando la possibilità a tutte le donne appassionate di corsa e camminata di allenarsi in 9 città italiane.

L’avventura finale è prevista dal 19 al 27 ottobre nel deserto dell’Erg Chegaga dove si potrà scegliere tra due percorsi: 80 km in 4 giorni per chi corre; 40 km in 4 giorni per chi cammina.  Si entrerà in contatto con usi e costumi locali e si andrà alla scoperta di luoghi, storie e tradizioni del Marocco e della splendida Marrakech.

«Sarà un’esperienza unica, che ci permetterà di conoscere il territorio e le sue genti con lentezza, come solo a piedi si riesce a fare. E sarà bellissimo vivere tutto questo con la community di donne attivata dal progetto Corri con noi», ha dichiarato Annalisa Monfreda, direttore di Donna Moderna.

Le partecipanti avranno la possibilità di conoscere il direttore del magazine del Gruppo Mondadori, che correrà con loro, le giornaliste della redazione, le ambassador e tante donne che vogliono vivere giorni indimenticabili tutte insieme in uno dei deserti più belli del mondo.

La gara si svolgerà in un paesaggio mozzafiato, un angolo di Sahara vicino al confine con l’Algeria, le cui dune sono tra le più imponenti del Paese, alcune raggiungono i 300 metri di altezza.

Le runner dormiranno anche in tende attrezzate e potranno partecipare a lezioni di yoga e danze e corsi di cucina. Vedranno dune di sabbia, altopiani di roccia e sassi, villaggi berberi e il palmeto più vasto del mondo.

Per le donne già iscritte a Corri con noi – che partecipano ai gruppi di allenamento nelle 9 città italiane – il pacchetto costa 2000 euro. Per tutte le altre partecipanti l’offerta è di 2.200 euro. Il costo include tutta l’esperienza, il volo, la gara e il pettorale.

Sul sito il programma completo dell’iniziativa e le modalità per l’iscrizione: donnamoderna.com/corriconnoi

Corrono con noi come partner dell’iniziativa: Royal Air Maroc la compagnia di bandiera del Marocco; Equilibra storica azienda italiana che da oltre 30 anni è leader nel mercato degli Integratori Alimentari e della Cosmetica Naturale; Salvelox con i cerotti Salvelox e la sua linea dedicata al benessere dei piedi; Tescoma azienda leader mondiale nel mercato degli utensili da cucina con la linea Purity di bottiglie per bevande perfette per lo sport.

Il progetto è aperto a tutte le aziende che vogliono contattare il pubblico femminile in un percorso di aggregazione e di empowerment insieme a Donna Moderna

Donna Moderna, primo network femminile, è un ecosistema che attraverso il magazine, i canali web e social, abbraccia una audience digitale di 14 milioni utenti unici al mese (Fonte: Audiweb TDA media Dic-Feb 2018) e raggiunge un pubblico di 3,5 milioni di lettori ogni mese (fonte: Audipress 2018/III) cui si aggiungono gli oltre 1.100.000 fan su Facebook, più di 500.000 follower su Twitter e 150 mila su Instagram.

Al cinema con Grazia – ‘Il campione’, l’ultimo film con Stefano Accorsi, presentato in anteprima per le lettrici del magazine

Si intensifica il sodalizio tra Grazia, il magazine diretto da Silvia Grilli e il mondo del cinema.

Grazia e QMI Stardust, agenzia leader di entertainment mar­keting e comunicazione hanno dato appuntamento martedì 16 aprile agli affezionati lettori e fan della testata all’Anteo Palazzo del Ci­nema a Milano per l’anteprima di Il Cam­pione, l’ultimo film con Stefano Accorsi.

In sala erano presenti oltre a Silvia Grilli, direttore di Grazia anche il protagonista, il regista Leonardo D’Agostini, il produttore Matteo Rovere e le sceneggiatrici Giulia Steigerwalt e Antonella Lattanzi.

Il Campione è la storia di Christian Ferro (inter­pretato da Andrea Carpenzano), una rockstar del calcio tutta genio e sregolatezza, il nuovo idolo che ha addosso i tifosi di mezzo mondo, ma che finisce continuamente sui media per le sue bravate. Come metterlo sulla retta via? Il presidente del suo club ha un’idea: un esame la settimana. Se non passa, non gioca. Fino a conquistare la maturità.

Il film, nelle sale da oggi, farà discutere, per­ché parte da un pregiudizio diffuso, che i grandi calciatori siano spesso ignoranti e indisciplinati. Ma in questa pellicola c’è molto di più di questo luogo comune: c’è l’incontro di due percorsi di vita apparentemente opposti. Quella del giocato­re Christian Ferro e quella del suo professore so­litario e schivo, Valerio Fioretti (interpretato da Accorsi), che deve fare i conti con un passato difficile. All’inizio non riescono a comunicare, poi tra loro si crea un rapporto di stima e affetto, che farà crescere entrambi.

L’insegnante, che all’inizio del film è stanco e demotivato, dirà poi: «È la prima volta che mi piace di nuovo questo lavoro». Il goleador, invece, impara gradualmente a contenere la rabbia e ca­pisce che la sfida più grande della vita non è in campo, ma quella con se stessi.

Il film è una produzione Groenlandia con Rai Cinema in associazione con 3 Marys Enter­tainment, prodotto da Matteo Rovere e Sydney Sibilia e distribuito da 01Distribution.

Donna Moderna lancia 50&me

Alla soglia dei 50 anni le donne si sentono e sono al centro della loro vita personale e sociale, ma fronteggiano sfide e contraddizioni tra le più impegnative della loro esistenza. Un’età vissuta con orgoglio e naturalezza ma con mille acrobazie sul lavoro e in famiglia.

Donna Moderna, il settimanale diretto da Annalisa Monfreda ha ideato il progetto 50&me per dare una risposta a tanti temi che spaziano dalla bellezza al lavoro, dalla salute al caregiving e molti altri.

50 anni, una svolta. Come affrontarli per goderli e gestirne le complessità? Tante domande a cui il brand del Gruppo Mondadori risponde con articoli, video e dirette facebook dedicati ai temi più coinvolgenti per le donne in questa fase della vita.

«Le donne arrivano a 50 anni con un pieno di energie e di aspettative dalla vita. Sentono di avere ancora tanto da dare alla società e non vogliono rassegnarsi a un ruolo da spettatrici. Il nostro progetto vuole dare a queste donne gli strumenti per prendersi il ruolo da protagoniste», ha dichiarato il direttore Monfreda.

Numerose le aziende già coinvolte dalla concessionaria Mediamond con progetti nativi e di content marketing.

Si parte dalla bellezza: 50 anni sono i nuovi 30 per le donne. Ma capita che lo specchio non rimandi la stessa immagine energetica e vitale che si percepisce: il viso che si segna, il corpo che comincia a mostrare piccoli cedimenti. È qui che la cosmetica di ultima generazione e le nuove tecnologie vengono in aiuto. Con il contributo degli esperti di BioNike, 50&me vuole fornire alle donne una guida beauty concreta. La storica azienda dermocosmetica italiana è da sempre impegnata nella ricerca scientifica dermatologica e tratterà con Donna Moderna il tema della resilienza, ossia la “capacità di assorbire un urto senza rompersi”. Concetto usato prima in fisica poi in psicologia, questa definizione sembra fatta su misura per le donne.

Anche il tema del lavoro per una donna 50enne è un tema cruciale: le 50enni aumentano nelle aziende. Il lavoro per loro è ancora molto importante, eppure solo una minima percentuale si sente un talento attivo: spesso si sentono smarrite e in oggettiva difficoltà. Ecco che questo progetto – in collaborazione con The Adecco Group – affronta anche il tema del ricollocamento sul mercato del lavoro e del reverse mentoring e il valore che porta all’interno dell’organizzazione.

Le donne sono più longeve degli uomini ma hanno una salute più precaria a causa di fattori biologici e ormonali. Su questo tema il progetto 50&me è sostenuto da Protein SA, che parlerà di prevenzione e integrazione con il suo prodotto di punta Colpropur, nuovo nel mercato italiano. L’integratore naturale a base di collagene idrolizzato adatto a preservare articolazioni, ossa, muscoli e pelle.

L’iniziativa che proseguirà fino a fine anno, si occuperà inoltre di fotografare il fenomeno del caregiving (coloro che si prendono cura dei genitori anziani), informando sugli strumenti legali che tutelano i diritti dei caregivers, le associazioni di supporto sul territorio e i servizi di welfare forniti alle aziende; infine saranno trattati temi legati all’alimentazione e allo stile di vita consigliati a 50 anni, oltre a temi economici e finanziari con consigli per gestire al meglio il proprio futuro e molti altri ancora.

50&me è anche online con lo speciale raggiungibile su www.donnamoderna.com/50eme che approfondisce i temi sviluppati sul magazine con consigli e suggerimenti per vivere al meglio la propria età, scendendo nel dettaglio di tutte le opportunità che sono al servizio delle donne. Quotidianamente gli stessi temi saranno lanciati nella newsletter Un caffè con Donna Moderna.

Sui canali social saranno postati una serie di video e interviste in diretta in cui parleranno gli esperti rispondendo a tutte le domande dei lettori.

Donna Moderna, primo network femminile, è un ecosistema che attraverso il magazine, i canali web e social, abbraccia una audience digitale di 13 milioni utenti unici al mese (Fonte Audiweb TDA Novembre 2018) e raggiunge un pubblico di 3,5 milioni di lettori ogni mese (fonte: Audipress 2018/II) cui si aggiungono gli oltre 1.100.000 fan su Facebook, più di 500.000 follower su Twitter e 150 mila su Instagram.

  • Ricavi netti consolidati a 553 milioni di euro: in lieve calo rispetto a 562,5 milioni di euro del primo semestre 2016 (-1,7%);
  • Ebitda consolidato a 27,3 milioni di euro, in crescita del 21,2% rispetto al primo semestre 2016 anche per il positivo contributo di alcune plusvalenze; in miglioramento da quattro esercizi consecutivi.
  • Risultato netto positivo per 4,4 milioni di euro, in miglioramento di oltre 8 milioni di euro rispetto alla perdita del primo semestre 2016;
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo a -284,4 milioni di euro, in miglioramento di circa 90 milioni di euro rispetto a -374,8 milioni del primo semestre 2016

Stima per l’esercizio in corso

  • Confermati target, rispetto al 2016 pro-forma[1], di ricavi sostanzialmente stabili, Ebitda adjusted[2] in crescita high-single digit, con conseguente miglioramento della redditività percentuale e di un significativo incremento dell’utile netto (+30%);
  • Migliorata la stima della posizione finanziaria netta, attesa in ulteriore riduzione rispetto al 31 dicembre 2016, con un rapporto PFN/Ebitda adjusted inferiore a 2,0x

***

  • Definizione con RCS MediaGroup S.p.A. dei rapporti inerenti al contratto di compravendita di RCS Libri S.p.A. e dell’aggiustamento prezzo

[1] Dati pro-forma, nell’ipotesi del consolidamento delle società Rizzoli Libri e Banzai Media a partire dal 1° gennaio 2016: ricavi intorno a €1.280 milioni ed Ebitda adjusted di circa €100 milioni.

[2]Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda all’allegato 5 “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017[1] presentata dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS DEL PRIMO SEMESTRE 2017

Nel primo semestre dell’esercizio 2017, a parità di consolidamento di Rizzoli Libri rispetto al 2016[2], il Gruppo ha confermato il percorso di miglioramento operativo, registrando un incremento dell’Ebitda adjusted del 9%, rendendo sempre più concreto il raggiungimento dei target definiti per l’intero esercizio 2017.

Il cash flow ordinario LTM – che per la prima volta include il contributo di Rizzoli Libri per i 12 mesi precedenti – si è attestato a circa 63 milioni di euro, proseguendo la performance positiva di generazione di cassa da parte dei business del Gruppo, che – unitamente alle operazioni straordinarie di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività – consentono di migliorare la previsione della posizione finanziaria netta a fine esercizio.

L’Ebitda adjusted complessivo non è significativo della performance operativa dell’intero esercizio in quanto il negativo contributo di Rizzoli Libri (non consolidato nel primo trimestre 2016) è riconducibile alla stagionalità del business Education che, nel primo trimestre, rileva i costi relativi all’attività promozionale necessaria a sostenere la campagna adozionale, mentre i ricavi saranno tipicamente registrati nel secondo semestre dell’anno.

Il risultato netto nel semestre, positivo per 4,4 milioni di euro, è risultato in miglioramento di oltre 8 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2016, anche per il contributo di alcune componenti straordinarie positive.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2017

I ricavi consolidati dei primi sei mesi dell’esercizio 2017 si sono attestati a 553 milioni di euro, in lieve calo (-1,7%) rispetto ai 562,5 milioni di euro dell’esercizio precedente, principalmente per la performance delle aree Periodici e per l’effetto temporaneo (recuperato nel mese di luglio) di slittamento dei ricavi di rifornimento verso alcuni clienti nell’area Educational, nonché per la mirata riduzione dei ricavi del prodotto consumer electronics in area Retail.

A parità di consolidamento di Rizzoli Libri (nel solo secondo trimestre), l’incremento dell’Ebitda adjusted è pari al 9%, (da 26,7 milioni di euro a 29,1 milioni di euro), con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 4,7% al 5,3%, in particolare nelle aree Libri (da 9,5 milioni di euro a 13,2 milioni di euro senza il primo trimestre di Rizzoli Libri) e nell’area Periodici Italia (+13%).

Includendo il risultato di Rizzoli Libri dal 1° gennaio, il margine operativo lordo rettificato risulta pari a 21,6 milioni di euro per effetto del contributo negativo nel primo trimestre, pari a -7,5, milioni di euro, riconducibile alla stagionalità del business education.

Il margine operativo lordo consolidato risulta in miglioramento del 21,2% (da 22,5 milioni di euro a 27,3 milioni di euro) per effetto del contributo positivo di plusvalenze derivanti dalle cessioni di alcuni asset avvenute nel secondo trimestre dell’esercizio (4,2 milioni di euro derivante dalla cessione di un immobile nell’area Corporate & Shared Services e 4,3 milioni di euro dalla cessione di NaturaBuy nell’area Periodici Francia).

Il risultato operativo consolidato dei primi sei mesi dell’anno è pari a 11,2 milioni di euro, in crescita del 33% circa rispetto al 30 giugno 2016 e include ammortamenti e svalutazioni per 16 milioni di euro, in incremento rispetto ai 14 milioni di euro del primo semestre 2016 per l’impatto dell’ammortamento delle attività immateriali di Banzai Media (1,2 milioni di euro) nonché degli oneri capitalizzati del business scolastico di Rizzoli Libri (2 milioni di euro di cui 1,1 milioni di euro nel primo trimestre).

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 4,1 milioni di euro e include oneri finanziari per 7,1 milioni di euro, in contrazione rispetto all’esercizio precedente (7,9 milioni di euro), a parità di indebitamento netto medio, per il decremento del tasso di interesse medio di circa 40 bps.

Il carico fiscale complessivo del periodo è positivo per 1,6 milioni di euro (negativo per 3,1 milioni di euro nel 2016) e beneficia per 3,8 milioni di euro di un adeguamento delle imposte differite di Mondadori France.

Al 30 giugno 2017 il personale dipendente, a tempo indeterminato e determinato, del Gruppo, risulta composto da 3.112 unità, in calo dell’8,6% rispetto ai 3.404 del giugno 2016, per effetto dell’outsourcing  delle attività logistiche avvenuta a maggio, nonché della prosecuzione delle attività di ristrutturazione ed efficientamento nelle singole aree di business del Gruppo.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 giugno 2017 si è attestata a -284,4 milioni di euro, in miglioramento di circa 90 milioni di euro rispetto ai -374,8 milioni del 30 giugno 2016, per effetto della generazione di cassa ordinaria positiva per 63,2 milioni di euro – che per la prima volta include il contributo di Rizzoli Libri per 12 mesi – e straordinaria, che negli ultimi dodici mesi ha generato 27,3 milioni di euro.

SINTESI DEI RISULTATI CONSOLIDATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2017

I ricavi consolidati del secondo trimestre dell’esercizio 2017 si sono attestati a 291,9 milioni di euro, in calo del 5,2% rispetto al pari trimestre dell’esercizio precedente.

Nonostante la discontinuità rappresentata dallo slittamento dei ricavi dell’area Educational, l’area Libri ha registrato nei secondi tre mesi dell’anno – che per la prima volta riflettono un perimetro omogeneo – una sostanziale stabilità rispetto all’esercizio precedente (+0,8%).

L’Ebitda adjusted ha evidenziato nel trimestre un incremento pari al 9,5%, in particolare nelle aree Libri (da 5,4 a 8,6 milioni di euro) e Periodici Italia (+27,8%), confermando il continuo recupero di efficienza del Gruppo.

Il margine operativo lordo consolidato, includendo anche gli elementi straordinari, ha mostrato un significativo miglioramento di oltre 10 milioni di euro (da 14 a 25,5 milioni di euro), per effetto del contributo positivo delle già citate plusvalenze.

Il risultato netto consolidato, dopo il risultato di pertinenza di terzi, è positivo per 13,5 milioni di euro rispetto a una perdita di 2 milioni di euro al 30 giugno 2016.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Alla luce dell’andamento della gestione del Gruppo nel primo semestre, è ragionevole per l’esercizio 2017 confermare la stima, già comunicata, rispetto al 2016 pro-forma[3] di ricavi sostanzialmente stabili, un Ebitda adjusted in crescita high-single digit”, con un conseguente miglioramento della redditività percentuale, e di un significativo incremento dell’utile netto, pari a circa il 30%.

Anche in conseguenza dell’operazione straordinaria di cessione di un asset realizzata nel corso dei primi sei mesi, l’indebitamento finanziario netto a fine 2017 è stimato in ulteriore riduzione rispetto al 31 dicembre 2016 con un rapporto PFN/Ebitda adjusted inferiore a 2,0x (dalla precedente previsione compresa tra 2,2/2x).

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2017

  • LIBRI

Nei primi sei mesi dell’anno il mercato dei libri trade ha evidenziato una crescita pari al +1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2016[4]. In questo contesto, Mondadori Libri si è confermata leader di mercato con una market share complessiva del 28,1%.

Nel primo semestre dell’anno, il Gruppo ha ricoperto complessivamente 5 posizioni nella classifica dei dieci titoli più venduti a valore con, al 1° posto, Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie di F. Cavallo e E. Favilli; L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita di A. D’Avenia (3° posto); Dentro l’acqua e La ragazza del treno di P. Hawkins (al 5° e 6° posto); Tredici di J. Asher (7° posto).

Inoltre, nel mese di luglio, la casa editrice Einaudi ha vinto la 71ª edizione del Premio Strega con Le otto montagne di Paolo Cognetti, un caso letterario tradotto in oltre 30 paesi.

I ricavi dell’area Libri si sono attestati a 187,9 milioni di euro, registrando complessivamente un incremento del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2016 (170,1 milioni di euro), anche per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri (presente solo nel secondo trimestre nel 2016) nonostante un programma editoriale che prevede la pubblicazione di titoli best-seller in misura prevalente nella seconda parte dell’anno:

  • i ricavi Trade hanno registrato una crescita del 4,3% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente; tale incremento rileva l’inclusione nel perimetro di consolidamento di Rizzoli Libri, che ha contribuito ai ricavi del primo semestre per 18,2 milioni di euro;
  • i ricavi Educational sono migliorati del 16,3% rispetto allo stesso periodo del 2016 anche per effetto delle performance di Electa nelle attività museali ed editoriali;
  • i ricavi derivanti dall’attività di distribuzione sono cresciuti del 27,2% rispetto al primo semestre dell’anno precedente per il differente periodo di consolidamento di Rizzoli Libri.

Il margine operativo lordo rettificato dell’area Libri si è attestato a 5,7 milioni di euro; al netto della perdita rilevata nel primo trimestre da Rizzoli Libri derivante dalla stagionalità tipica del business della scolastica, risulterebbe pari a 13,2 milioni di euro, in crescita del 39% circa rispetto al pari periodo del precedente esercizio (9,5 milioni di euro), per effetto dell’andamento del processo di integrazione e delle sinergie conseguenti nonché della positiva performance di Electa.

Il margine operativo lordo è pari a 5,6 milioni di euro (9,1 milioni di euro al 30 giugno 2016).

  • RETAIL

Nel primo semestre del 2017 l’area Retail ha registrato ricavi per 84,7 milioni di euro, in flessione del 4% rispetto a 88,2 milioni di euro nell’analogo periodo dell’esercizio precedente, anche per la mirata riduzione dei ricavi del prodotto consumer electronics.

Il libro risulta la tipologia di prodotto preminente con l’80% dei ricavi totali dell’area[5]: nei primi sei mesi dell’anno ha registrato una crescita del 3,4%, migliore rispetto all’andamento del mercato di riferimento.

Tale risultato è stato influenzato positivamente dalla rete diretta e conferma l’efficacia delle misure intraprese in termini di presenza e assortimento del prodotto.

Nel periodo in esame la market share di Mondadori Retail nel libro è salita al 14,7% dal 14,3%.

L’andamento dei ricavi Non Libro ha mostrato una sostanziale stabilità nelle categorie impulse (cartoleria e giocattolo) e media, mentre, come detto, è proseguita la mirata contrazione (-22% circa rispetto al 2016) della categoria consumer electronics.

Il margine operativo lordo rettificato è pari a -3,7 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai -3,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2016, per effetto del calo strutturale dei volumi di vendita del canale Club nonostante una performance positiva degli altri canali.

Il margine operativo lordo si attesta a -5 milioni di euro (-3,1 milioni di euro nei primi sei mesi del 2016) per effetto di maggiori oneri per ristrutturazioni (1,5 milioni di euro di euro).

  • PERIODICI ITALIA

In Italia, in un mercato ancora negativo per le diffusioni dei magazine, il Gruppo Mondadori si è confermato leader con una quota in crescita al 31,6%[6].

Nel corso del secondo trimestre del 2017, in linea con la strategia di selettivo sviluppo del portafoglio prodotti a sostegno dei ricavi e di ottimizzazione dei costi redazionali, sono state lanciate due nuove testate che hanno avuto un positivo riscontro da parte del pubblico: il mensile Giallo Zafferano, che ha registrato diffusioni medie per circa 200.000 copie, e il settimanale SPY, con un venduto medio di circa 300.000 copie per i primi quattro numeri.

I ricavi dell’area si sono attestati a 148,1 milioni di euro, in calo del 7,9% rispetto ai 160,9 milioni di euro del pari semestre del 2016, anche per la significativa contrazione delle vendite congiunte.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali (edicola + abbonamenti) hanno registrato un calo dell’8,2%, inferiore rispetto all’andamento del mercato di riferimento sia nel canale edicola sia negli abbonamenti;
  • i ricavi pubblicitari (print + web) risultano in crescita del 7% circa, per effetto del contributo del consolidamento delle attività di Banzai Media, portando l’incidenza dei ricavi digitali sul totale al 28% Nel periodo la raccolta pubblicitaria lorda è cresciuta del 14,5%; considerando solo il print si evidenzia, a parità di testate e di politica sui cambi merce, un andamento (-3,9%) migliore rispetto al relativo trend del mercato (-6,1% a maggio);
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali hanno registrato, come detto, una significativa contrazione rispetto al pari periodo del 2016, allineata al trend del mercato (-29,7%[7]);
  • l’attività di distribuzione e ricavi verso terzi gestita da Press-Di ha segnato un calo (-2,2%) più contenuto rispetto al mercato di riferimento[8] per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti.

In ambito digitale nei primi sei mesi dell’anno il Gruppo Mondadori ha raggiunto una unique audience di 16,6 milioni/mese[9] rispetto agli 8 milioni/mese di maggio 2016 (+3,5% rispetto a dicembre 2016) confermandosi il primo editore tradizionale italiano anche nel settore digitale, con una assoluta leadership nei segmenti verticali chiave quali women, food, health & wellness.

Anche comScore, a maggio 2017, ha rilevato una audience del Gruppo di 23,6 milioni di utenti unici/mese, stabile rispetto al dato di dicembre.

Il margine operativo lordo rettificato dell’area Periodici Italia ha registrato un miglioramento del 12,8%, a 11,9 milioni di euro rispetto a 10,6 milioni del primo semestre 2016, principalmente per effetto del contributo positivo delle attività digitali, derivante dall’integrazione dei team e dei prodotti di Banzai Media con quelli di Mondadori.

Le attività print hanno registrato un margine stabile e compensato il calo derivante dal trend dei mercati per effetto delle continue azioni di ottimizzazione dei processi e del contenimento dei costi redazionali e di struttura.

Le attività digitali nel semestre hanno complessivamente registrato un Ebitda adjusted positivo (negativo nel primo semestre 2016).

Il margine operativo lordo complessivo dell’area ha confermato tale trend di miglioramento, attestandosi a 11,7 milioni di euro (10 milioni di euro).

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi sei mesi del 2017 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 148,1 milioni di euro, in calo del 7,6% rispetto ai 160,4 milioni di euro di pari periodo del 2016.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali (circa il 74% del totale) hanno registrato una flessione del 4,5% rispetto all’esercizio precedente: -2,7% per gli abbonamenti (che rappresentano il 54% dei ricavi diffusionali e quindi il contributo più rilevante e stabile ai ricavi dell’area); -5,1% per il canale edicola, con una performance migliore rispetto al trend del mercato di riferimento (-8,1%)[10].

I ricavi derivanti dalla vendita di copie digitali hanno registrato nel semestre un significativo incremento rispetto al 2016 per l’avvio di collaborazioni con alcuni operatori di telecomunicazioni francesi relative all’offerta alla loro base abbonati dei brand di Mondadori France.

  • i ricavi pubblicitari (print+web) hanno registrato complessivamente un calo del 17,4% rispetto al pari periodo del 2016: il print (-13,3%), sostanzialmente in linea con il mercato di riferimento, rappresenta l’86% circa del totale ricavi pubblicitari, mentre l’advertising digital è il rimanente 14% circa.

Nel periodo di riferimento la market share di Mondadori France è del 10,6%[11], sostanzialmente stabile rispetto all’esercizio precedente, confermandosi secondo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica.

L’audience digitale (web, mobile & tablet) delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 11,4 milioni di utenti unici[12], in crescita del 16% circa rispetto al dato medio del medesimo periodo del 2016.

Il margine operativo lordo rettificato è pari a 12,5 milioni di euro rispetto ai 15,5 milioni di euro dei primi sei mesi del precedente esercizio. Tale contrazione è prevalentemente riconducibile alla flessione dei ricavi pubblicitari dell’area digitale, all’incremento dei costi di affitto della sede e al deconsolidamento dal 1° maggio di NaturaBuy: al netto degli ultimi due effetti, il calo di business si attesterebbe a circa 1,9 milioni di euro nel semestre, attutendo la flessione dei ricavi derivante dalla persistente debolezza dei mercati di riferimento per effetto della continua attenzione al contenimento dei costi redazionali e di struttura.

Il margine operativo lordo complessivo è risultato di 15,7 milioni di euro, in crescita del 10% circa rispetto ai primi sei mesi del 2016, per effetto del contributo positivo della plusvalenza di 4,3 milioni di euro derivante dalla cessione di NaturaBuy nel mese di maggi

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI SEI MESI DEL 2017

Lo scorso 26 giugno Arnoldo Mondadori Editore ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie, di cui all’art. 5 del Regolamento (UE) n. 596/2014, in esecuzione della delibera dell’Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 27 aprile 2017 che ha autorizzato l’acquisto e la disposizione di azioni proprie per un importo massimo pari allo 0,96% del capitale sociale, volto a dotare nel triennio la Società delle n. 2,49 milioni di azioni necessarie per adempiere agli obblighi connessi al Piano di Performance Share 2017-2019 approvato dalla medesima Assemblea.

In data 3 luglio la Società ha comunicato l’acquisto, nel periodo 26-30 giugno, di 198.098 azioni ordinarie (pari allo 0,076% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,6283 per un controvalore complessivo di euro 332.566,59.

In data 10 luglio la Società ha reso noto l’acquisto nel periodo 3-7 luglio di ulteriori 38.902 azioni ordinarie (pari allo 0,015% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,5906 per un controvalore complessivo di euro 61.876,25.

In data 17 luglio la Società ha reso noto l’acquisto nel periodo 10-14 luglio di ulteriori 25.000 azioni ordinarie (pari allo 0,010% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,6694 per un controvalore complessivo di euro 41.734,50.

In data 24 luglio la Società ha reso noto l’acquisto nel periodo 17-21 luglio di ulteriori 29.500 azioni ordinarie (pari allo 0,0113% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,7062 per un controvalore complessivo di euro 50.331,45.

A seguito delle operazioni finora effettuate, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene n. 371.500 azioni proprie pari a 0,1421% del capitale sociale (comprensive anche delle n. 80.000 azioni acquistate nel periodo dal 30 novembre al 2 dicembre 2016, come comunicato al mercato il 6 dicembre 2016).

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Definizione con RCS MediaGroup S.p.A. dei rapporti inerenti al contratto di compravendita di RCS Libri S.p.A. e all’aggiustamento prezzo

Con riferimento al contratto relativo all’acquisizione di RCS Libri S.p.A. finalizzato in data 14 aprile 2016, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. comunica che è stato raggiunto con RCS MediaGroup S.p.A. un accordo relativo all’aggiustamento prezzo, previsto dal contratto di compravendita sulla base del raggiungimento degli obiettivi economici dell’esercizio 2015 di RCS Libri S.p.A., pari a circa complessivi 2 milioni di euro in favore di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.. Conseguentemente, tenuto conto del suddetto aggiustamento prezzo, il corrispettivo complessivo per l’acquisizione di RCS Libri S.p.A. ammonta a 125,1 milioni di euro. Resta invariata la previsione, in favore di RCS MediaGroup S.p.A., di un earn-out sino ad un massimo di 2,5 milioni di euro condizionato al conseguimento nel 2017 di determinati risultati del segmento libri del Gruppo Mondadori, come già comunicato. Nell’ambito di dette intese, le parti hanno altresì definito tutti i reciproci rapporti inerenti il suddetto contratto di compravendita.

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La documentazione relativa alla presentazione dei risultati alla comunità finanziaria al 30 giugno 2017 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (vedi pdf):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
  2. Conto economico consolidato
  3. Conto economico consolidato – secondo trimestre
  4. Cash flow di Gruppo
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati

[1] I risultati al 30 giugno 2017 includono il contributo della società Rizzoli Libri, che nel 2016 non era consolidata nel primo trimestre, e delle attività di Banzai Media, che nel 2016 sono state consolidate dal 1° giugno e fuse per incorporazione nella capogruppo con effetti contabili dal 1° gennaio 2017.

[2] Escludendo Rizzoli Libri nel primo trimestre 2017.

[3] Dati pro-forma, nell’ipotesi del consolidamento delle società Rizzoli Libri e Banzai Media a partire dal 1° gennaio 2016: ricavi intorno a €1.280 milioni ed Ebitda adjusted di circa €100 milioni.

[4] Fonte: GFK, giugno 2017 (dati a valore di mercato).

[5] Ricavi Store.

[6] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a maggio 2017 (canale edicola + abbonamenti, a valore).

[7] Fonte interna Press-di a maggio 2017.

[8] Calo del venduto nel canale Edicola/Grande Distribuzione dell’8% per i quotidiani e del 7% per i periodici (fonte: ADS, dati a copie a maggio).

[9] Fonte: Audiweb, a maggio 2017.

[10] Fonte interna Mondadori France, dato a aprile 2017.

[11] Fonte: Kantar Media, dati a volume, progressivi a Maggio 2017

[12] Fonte: Nielsen, dato medio Gennaio-Aprile 2017

  • Ricavi consolidati a 261,1 milioni di euro: +2,5% rispetto a 254,8 milioni di euro al 31.03.2016; -5,8% escludendo Rizzoli Libri
  • Ebitda adjusted[1]: +8,3% escludendo Rizzoli Libri; per effetto della stagionalità delle attività della scolastica di Rizzoli a 3,5 milioni di euro rispetto a 10,1 milioni di euro al 31.03.2016
  • Risultato netto: escludendo Rizzoli Libri in miglioramento a -1,6 milioni di euro; per effetto della stagionalità delle attività della scolastica di Rizzoli a -9,2 milioni di euro rispetto a -1,8 milioni di euro al 31.03.2016;
  • Posizione finanziaria netta a -286,2 milioni di euro rispetto a -224,9 milioni di euro al 31.03.2016 per effetto delle acquisizioni del 2016; (-263,6 milioni di euro a fine 2016)

Confermati target per l’esercizio 2017

  • Ricavi sostanzialmente stabili;
  • Ebitda adjusted in crescita high-single digit;
  • Utile netto in miglioramento del 30%;
  • Indebitamento finanziario netto in riduzione con rapporto PFN/Ebitda adjusted 2,2/2x.

[1] EBITDA adjusted: margine operativo lordo che esclude oneri e proventi di natura non ordinaria (Glossario: allegato 4).

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2017 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO NEL PRIMO TRIMESTRE 2017

Nel primo trimestre dell’anno il Gruppo Mondadori ha proseguito, senza gli effetti dell’acquisizione di Rizzoli Libri, il percorso di miglioramento operativo avviato nei precedenti esercizi registrando un incremento dell’Ebitda adjusted dell’8,3% e un ulteriore progresso del cash flow ordinario LTM che si è attestato a 51 milioni di euro.

Il consolidamento di Rizzoli Libri ha consentito una crescita dei ricavi del 2,5% rispetto all’esercizio precedente; l’Ebitda del perimetro complessivo non è significativo della performance dell’intero esercizio, in quanto il contributo negativo di Rizzoli Libri (non consolidato nel primo trimestre 2016) è riconducibile alla stagionalità del business Education che nel primo trimestre include i costi di creazione dei contenuti editoriali nonché gli oneri relativi all’attività promozionale necessaria a sostenere la campagna adozionale, mentre i relativi ricavi saranno tipicamente registrati nel secondo e terzo trimestre dell’anno.

I ricavi consolidati del Gruppo Mondadori nei primi tre mesi dell’esercizio 2017 si sono attestati a 261,1 milioni di euro, in crescita del 2,5% rispetto ai 254,8 milioni di euro del pari trimestre dell’esercizio precedente; escludendo il contributo di Rizzoli Libri, il Gruppo ha registrato un calo del 5,8% sostanzialmente riconducibile all’andamento di tutte le aree di business.

Su base omogenea[1], l’incremento dell’Ebitda adjusted è pari all’8,3% – con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 4% al 4,6% – in particolare nelle aree Libri (+8,2%) e Periodici Italia (da 6,4 milioni di euro a 6,6 milioni di euro). Tale performance consolidata è proseguita coerentemente con quanto avvenuto negli ultimi 2 esercizi.

Includendo il risultato di Rizzoli Libri, il margine operativo lordo risulta pari a 3,5 milioni di euro per effetto, come già ricordato, di un contributo negativo (pari a -7,4 milioni di euro) riconducibile alla stagionalità tipica dell’education nel primo trimestre dell’anno.

Il margine operativo lordo consolidato, su base omogenea, risulta in miglioramento di circa il 9% (da 8,5 milioni di euro a 9,3 milioni di euro) confermando il continuo recupero di efficienza del Gruppo. Il margine operativo lordo consolidato si attesta a 1,8 milioni di euro.

Il risultato operativo consolidato dei primi tre mesi dell’anno è pari a -6,1 milioni di euro e include ammortamenti e svalutazioni per 8 milioni di euro, in incremento rispetto ai 5,5 milioni di euro del primo trimestre 2016; tale voce include l’ammortamento del goodwill delle attività di Banzai Media (0,5 milioni di euro) nonché gli ammortamenti degli oneri capitalizzati del business scolastico di Rizzoli Libri (1,1 milioni di euro).

Su base omogenea, il risultato operativo è positivo e pari a 2,7 milioni di euro.

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 9,5, milioni di euro e include oneri finanziari per 3,4 milioni di euro, in contrazione rispetto all’esercizio precedente – nonostante l’incremento dell’indebitamento netto medio per circa 50 milioni di euro derivante dall’esborso per l’acquisizione di Rizzoli Libri – per un più efficiente utilizzo delle linee di credito del Gruppo.

Il risultato netto è conseguentemente negativo per 9,2 milioni di euro.

Senza Rizzoli Libri, la riduzione degli oneri finanziari è pari al 31% (da 3,6 milioni di euro a 2,5 milioni di euro) e consente il conseguimento di un risultato netto pari a -1,6 milioni di euro in miglioramento rispetto a -1,8 milioni di euro registrati al 31 marzo 2016.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 marzo 2017 si è attestata a -286,2 milioni di euro rispetto ai -224,9 milioni di euro del 31 marzo 2016 (-263,6 milioni di euro a fine 2016).

Al 31 marzo 2017 il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 96 milioni di euro (76,6 milioni di euro senza Rizzoli Libri); il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 64,8 milioni di euro; senza Rizzoli Libri, il cash flow ordinario si attesta a 51 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 48,4 milioni di euro al 31 dicembre 2016.

Il flusso di cassa straordinario è negativo per 126,1 milioni di euro, per effetto di investimenti al netto delle dismissioni (130,4 milioni di euro), oneri di ristrutturazione (circa 17 milioni di euro) e incassi relativi a imposte di esercizi precedenti (complessivi 21 milioni di euro).

Al 31 marzo 2017 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 3.214 unità, in aumento (+7,1%) in seguito alle operazioni straordinarie effettuate nel corso degli ultimi 12 mesi, al netto delle quali i dipendenti del Gruppo risulterebbero in riduzione del -5%.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Alla luce del contesto di riferimento attuale e dell’andamento della gestione del Gruppo nei primi mesi dell’anno, è ragionevole confermare per l’esercizio 2017 la stima – già comunicata – rispetto al 2016 pro-forma[2] di ricavi sostanzialmente stabili e di un Ebitda adjusted in crescita “high-single digit, con un conseguente miglioramento della redditività percentuale. Anche l’utile netto dell’esercizio è confermato in significativo incremento di circa il 30%.

L’indebitamento finanziario netto a fine 2017 è stimato in riduzione rispetto al 31 dicembre 2016 con un rapporto PFN/Ebitda adjusted compreso tra 2,2/2x.

LE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nell’area Trade, Mondadori Libri si è confermata nel primo trimestre dell’anno leader di mercato, incrementando con l’acquisizione dei marchi di Rizzoli Libri (Rizzoli, BUR e Fabbri Editori) la propria market share complessiva al 28%[3].

Nel periodo il Gruppo ha ricoperto le prime due posizioni della classifica dei titoli più venduti a valore (Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie di F. Cavallo e E. Favilli e L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita di A. D’Avenia) ed è presente con 4 titoli nella lista dei primi dieci più venduti (Il labirinto degli spiriti, di C. R. Zafòn al sesto posto e La ragazza del treno di P. Hawkins al settimo posto).

Nei primi tre mesi del 2017 i ricavi dell’Area Libri si sono attestati a 80,3 milioni di euro registrando complessivamente un incremento del 26,6% rispetto ai 63,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2016, per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri:

  • i ricavi Trade sono cresciuti del 15,9% rispetto al primo trimestre 2016 (Rizzoli Libri ha contribuito ai ricavi per 8,6 milioni di euro);
  • i ricavi Educational sono stati caratterizzati, come già ricordato, dalla stagionalità del business della scolastica; ciononostante il segmento, a pari perimetro, ha registrato ricavi in crescita del 12,2% rispetto ai primi tre mesi del 2016; duplicati, includendo Rizzoli Libri;
  • ricavi derivanti dalle attività di distribuzione e di altri servizi per editori terzi, pari a 10,7 milioni di euro, risultano in crescita del 13% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri.

A pari perimetro, il margine operativo lordo rettificato di Mondadori Libri ha registrato un incremento dell’8,2% attestandosi a 4,5 milioni di euro, rispetto al pari periodo del 2016 (4,1 milioni di euro), anche per effetto della positiva performance di Electa. Nel trimestre, Rizzoli Libri ha contribuito negativamente al margine operativo lordo dell’area Libri per -7,4 milioni di euro, per effetto della già menzionata stagionalità tipica del business della scolastica. Il margine operativo lordo, includendo anche gli effetti del consolidamento di Rizzoli Libri, è risultato pari a -3,3 milioni di euro (4,2 milioni di euro a pari perimetro rispetto ai 4 milioni di euro al 31 marzo 2016).

  • RETAIL

Nei primi tre mesi dell’anno, l’Area Retail ha registrato ricavi per 42,9 milioni di euro, in flessione del 3,5% rispetto ai 44,4 milioni di euro dell’analogo periodo del 2016.

L’analisi dei canali evidenzia nel periodo: nei Megastore un calo dell’1,6%, legato principalmente alla contrazione delle vendite del consumer electronics; dei Bookstore diretti una diminuzione dell’8%; nei Bookstore in franchising una performance in contrazione dell’8,8%; nell’online una crescita del 43% circa, per l’impatto delle vendite legate al Bonus Cultura per i diciottenni (“18app”).

Mondadori Retail ha registrato nei primi tre mesi dell’esercizio in corso un margine operativo lordo rettificato pari a -2,1 milioni di euro rispetto ai -1,8 milioni di euro del corrispondente periodo del 2016, anche per effetto del contributo negativo della libreria di Rizzoli.

Il margine operativo lordo si attesta a -2,9 milioni di euro (-1,8 milioni nei primi tre mesi del 2016) per effetto di oneri per ristrutturazioni (0,8 milioni di euro).

  • PERIODICI ITALIA

Nel primo trimestre 2017 il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato nei magazine con una quota diffusionale a valore del 32,7%[4].

I ricavi dell’area Periodici Italia si sono attestati a 72,2 milioni di euro[5], in calo dell’8% rispetto ai 78,4 milioni di euro del pari trimestre 2016. In particolare:

  • i ricavi diffusionali hanno registrato un calo (-10,7%) sostanzialmente allineato all’andamento del mercato di riferimento[6] sia nel canale edicola sia nel canale abbonamenti;
  • i ricavi della raccolta pubblicitaria (print+web) sono cresciuti del 9,4% per effetto del contributo del consolidamento delle attività di Banzai Media, portando l’incidenza dei ricavi digitali in Italia al 26% circa del totale; considerando solo la raccolta pubblicitaria print in Italia (a parità di testate e di politica sui cambi merce) si evidenzia un andamento  (-5,6%) allineato al trend del mercato a febbraio[7];
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali risultano in significativa contrazione, in linea con l’andamento del comparto, rispetto al primo trimestre del 2016 che aveva beneficiato di performance particolarmente positive di alcuni prodotti Home-Video e CD;
  • l’attività di distribuzione e ricavi verso terzi gestita da Press-Di ha registrato un calo (-4,1%) più contenuto rispetto all’andamento del mercato[8] per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti.

Nel primo trimestre 2017 il Gruppo Mondadori ha raggiunto una unique audience di 16,6 milioni/mese[9] rispetto 8,9 milioni/mese di febbraio 2016 (in crescita del 4% rispetto a fine 2016), confermandosi anche il primo editore digitale italiano. Anche comScore, a febbraio 2017, ha rilevato una audience del Gruppo di 24,3 milioni di utenti unici/mese.

Nell’ambito dei progetti di integrazione e sviluppo dei brand del Gruppo, nel mese di marzo è stata avviata la prima attività di brand extension con il lancio del magazine mensile Giallo Zafferano.

Il margine operativo lordo rettificato registra un miglioramento del 3% circa passando da 6,4 milioni a 6,6 milioni di euro per effetto principalmente del contributo positivo derivante dall’integrazione dei team e dei prodotti digitali acquisiti da Banzai Media. Il margine operativo lordo dell’Area ha confermato tale trend di miglioramento (passato da 6,3 milioni di euro a 6,5 milioni di euro).

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi tre mesi del 2017 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 72,4 milioni di euro, in calo del 6,2% rispetto ai 77,1 milioni di euro del pari periodo del 2016. In particolare:

  • i ricavi diffusionali (76% del totale) hanno registrato una flessione del 3,7% rispetto all’esercizio precedente: il canale abbonamenti (54% dei ricavi diffusionali) è in diminuzione del 2,5%; il canale edicola (-3,9%) ha evidenziato una performance migliore rispetto al trend di mercato[10]. Nel corso del primo trimestre 2017 Mondadori France ha lanciato un nuovo mensile di lifestyle femminile, Mellow.
  • i ricavi della raccolta pubblicitaria (print+web) hanno registrato complessivamente un calo del 12,7% rispetto al pari periodo del 2016 principalmente riconducibile al digitale (17% del totale dei ricavi pubblicitari).

Nel periodo di riferimento, la market share di Mondadori France si è attestata al 10,2%[11] affermandosi quale terzo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica.

L’audience digitale (web, mobile e tablet) delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 11,9 milioni utenti unici[12], in crescita del +3% circa rispetto al medesimo periodo del 2016.

Il margine operativo lordo rettificato è pari a 3,6 milioni di euro, in calo rispetto ai 4,3 milioni di euro dei primi tre mesi del precedente esercizio. Tale contrazione è prevalentemente riconducibile alla flessione dei ricavi pubblicitari dell’area Digitale.

Il margine operativo lordo, pari a 3 milioni di euro, è risultato in calo del 20,3% rispetto ai 3,7 milioni di euro dei primi tre mesi del 2016.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI TRE MESI DELL’ANNO

In data 28 aprile 2017, il Gruppo Mondadori ha sottoscritto il contratto di cessione dei rami d’azienda relativi alle attività logistiche di Mondadori Libri e Mondadori Retail a CEVA Logistics Italia S.r.l. per un importo di 0,5 milioni di euro. La transazione ha previsto contestualmente la cessione dell’immobile dedicato a queste attività, sito a Verona, alla società AKNO Trading S.r.l. (property company appartenente al Gruppo AKNO, partner industriale del Gruppo CEVA) per un corrispettivo di 6 milioni di euro; e la sottoscrizione del contratto di fornitura in esclusiva di servizi logistici da parte di CEVA Logistics Italia a favore delle aree Libri e Retail del Gruppo Mondadori per la durata di 9 anni.

La cessione dell’immobile ha permesso di conseguire una plusvalenza economica ante imposte pari a 4,2 milioni di euro, già riflessa nella guidance per l’esercizio 2017 (senza impatto sulla stima dell’Ebitda adjusted che per definizione esclude i proventi non ricorrenti).

In data 2 maggio 2017, il Gruppo Mondadori ha comunicato che la controllata Mondadori France ha finalizzato, a seguito dell’acquisto della quota di minoranza pari al 20% del capitale sociale, la cessione del 100% di NaturaBuy SAS: il marketplace di annunci e compravendita di prodotti dedicati a caccia, pesca e tempo libero viene acquisito da NextStage, fondo di private equity con sede a Parigi. Il corrispettivo per la cessione del 100% di NaturaBuy è pari a 12,2 milioni di euro basato su un enterprise value di 10,5 milioni di euro. La cessione di questo asset permette di registrare una plusvalenza economica ante imposte pari a 4,3 milioni di euro, rafforzando il conseguimento della guidance relativa all’utile netto e alla posizione finanziaria netta già comunicata al mercato, che potrebbe pertanto essere rivista nel corso dell’esercizio in corso (senza impatto sulla stima dell’Ebitda adjusted che per definizione esclude i proventi non ricorrenti)

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 31 marzo 2017 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2017 sarà messo a disposizione presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) entro la data odierna.

 

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (vedi pdf):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Cash flow di Gruppo;
  4. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Su base omogenea esclude il contributo della società Rizzoli Libri, non consolidata nel primo trimestre 2016. Tale perimetro include invece il contributo delle attività di Banzai Media, fuse per incorporazione nella capogruppo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. con effetti contabili dal 1° gennaio 2017.

[2] Dati pro-forma, nell’ipotesi del consolidamento delle società Rizzoli Libri e Banzai Media a partire dal 1° gennaio 2016: ricavi intorno a 1.280 milioni di euro e Ebitda adjusted di circa 100 milioni di euro.

[3] Fonte: GFK, marzo 2017 (dati sell-out a valore di mercato)

[4] Fonte interna: Press-di, dati progressivi a febbraio 2017 (canale edicola + abbonamenti a prezzo di copertina).

[5] A seguito della fusione per incorporazione di Banzai Media S.r.l. in Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. – stipulata il 10 gennaio 2017 e con effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2017 – e dell’integrazione delle attività digitali, dall’esercizio 2017 il perimetro acquisito nel 2016 non è più rilevato.

[6] -12,2%. Fonte interna: Press-di, dati progressivi a febbraio 2017 (canale edicola + abbonamenti a prezzo di copertina).

[7] -6,4% Fonte: Nielsen, dati progressivi a febbraio 2017.

[8] Fonte: ADS, dati a copie, febbraio 2017.

[9] Fonte: Audiweb, a febbraio 2017.

[10] -8,1%: Fonte interna Mondadori France, dato a marzo 2017

[11] Fonte: Kantar Media, dati a volume, a gennaio 2017

[12] Fonte: Mediametrie Netratings – Nielsen, dato medio Gennaio-Febbraio 2017

  • Ricavi netti consolidati a 1.262,9 milioni di euro: +12,4% rispetto a 1.123,2 milioni di euro del 2015; -2,9% a perimetro omogeneo
  • Ebitda adjusted[1] in significativo miglioramento a 108,5 milioni di euro: +48,5% rispetto a 73 milioni di euro del 2015; +20,7% a perimetro omogeneo
  • Risultato netto positivo per 22,5 milioni di euro: triplicato rispetto a 6,4 milioni di euro del 2015
  • Posizione finanziaria netta: -263,6 milioni di euro rispetto a -199,4 milioni di euro del 2015; negli ultimi tre esercizi riduzione dell’indebitamento di circa 100 milioni di euro, nonostante gli investimenti per le acquisizioni effettuate nel 2016

Guidance per il triennio 2017-2019

  • 2017-2019: completamento del percorso di rafforzamento competitivo e miglioramento reddituale e finanziario dei core business
  • Stima esercizio 2017: ricavi sostanzialmente stabili rispetto al 2016 pro-forma[2]; ebitda adjusted in crescita “high-single digit”; utile netto in incremento del 30%
  • indebitamento finanziario netto stimato in riduzione con un rapporto PFN/EBITDA adjusted compreso tra 2,2/2x
  • Stima esercizio 2019: ricavi consolidati per oltre 1,3 miliardi di euro; ebitda adjusted di circa 115 milioni di euro; utile netto di 35 milioni di euro; generazione di cassa ordinaria intorno a 60 milioni di euro; posizione finanziaria netta a circa -155 milioni di euro

[1] EBITDA adjusted: margine operativo lordo che esclude oneri e proventi di natura non ordinaria (Glossario: allegato 8).
[2] Dati pro-forma: nell’ipotesi del consolidamento delle società acquisite nel 2016 (Rizzoli Libri e Banzai Media) a partire dal 1° gennaio 2016.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2016[3] presentati dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

Il 2016 ha rappresentato un anno particolarmente significativo nella storia del Gruppo Mondadori, in cui è stato completato con successo il riposizionamento strategico e sono state poste le basi strutturali per affrontare le sfide legate alla nuova fase di crescita dell’azienda.

È stato innanzitutto confermato il positivo esito del percorso di trasformazione avviato nel 2014 che, per effetto del costante impegno volto alla focalizzazione sui core business – realizzato anche attraverso alcune operazioni straordinarie – e al contenimento dei costi operativi e di struttura, ha comportato un significativo miglioramento del risultato economico nonché della capacità di Mondadori di generare risorse finanziarie.

Nel corso degli ultimi tre esercizi, il Gruppo ha infatti raddoppiato l’ebitda adjusted, passato da 49,1 milioni di euro a 108,5 milioni di euro (circa 100 milioni di euro pro-forma), e ridotto di circa 100 milioni di euro l’indebitamento netto di fine 2016 (-263,6 milioni di euro) rispetto a fine 2013 (-363,2 milioni di euro), nonostante gli investimenti per le acquisizioni realizzate nel 2016 (per circa 133 milioni di euro al netto delle cessioni).

Nel 2016 è stato compiuto un passo fondamentale attraverso l’acquisizione di Rizzoli Libri che ha permesso al Gruppo di accrescere il contributo del business dei Libri, di consolidare la propria presenza in Italia nel mercato Trade, di conseguire la leadership nell’editoria scolastica, nonché nel business degli illustrati a livello internazionale (principalmente US).

L’acquisizione delle attività di Banzai Media ha rappresentato un elemento chiave nella strategia di sviluppo dei brand di Mondadori nel settore dei magazine: con questa operazione il Gruppo è diventato il primo editore italiano anche in ambito digitale, con una leadership nei settori chiave quali femminili, cucina, salute e benessere, complementari ai magazine già in portafoglio.

Il 2016 è stato un anno di svolta anche sul fronte delle relazioni con il mercato finanziario: l’ammissione al segmento STAR di Borsa Italiana è l’inizio di un percorso che consentirà al Gruppo Mondadori una sempre maggiore visibilità, al fine di una migliore valorizzazione della società e delle sue attività.

L’andamento della gestione del Gruppo al 31 dicembre 2016
I ricavi netti consolidati dell’esercizio 2016 si sono attestati a 1.262,9 milioni di euro, in crescita del 12,4% rispetto ai 1.123,2 milioni di euro del 2015.

I ricavi pro-forma (sulla base del consolidamento dal 1° gennaio delle società acquisite) sarebbero pari a circa 1.280 milioni di euro.

A pari perimetro, il Gruppo ha registrato una contrazione del 2,9%.

L’ebitda adjusted consolidato è risultato in significativo miglioramento nell’esercizio 2016 (+48,5%), attestandosi a 108,5 milioni di euro rispetto ai 73 milioni di euro dell’esercizio precedente (l’ebitda adjusted pro-forma, includendo il risultato di Rizzoli Libri e Banzai Media dal 1° gennaio, sarebbe pari a circa 100 milioni di euro).

L’area Libri ha contribuito per 75,3 milioni di euro, in incremento del 76% (escludendo il contributo negativo del primo trimestre di Rizzoli Libri), rispetto ai 42,7 milioni di euro del 2015, mentre l’area Periodici Italia ha triplicato il suo contributo, attestandosi a 10,5 milioni di euro (Banzai Media è consolidata solo per sette mesi).

Anche a perimetro omogeneo, il Gruppo ha conseguito un incremento significativo della propria performance, registrando un ebitda adjusted di 88,2 milioni di euro con una crescita superiore al 20% rispetto al 2015.

Tali risultati confermano, trimestre dopo trimestre, la capacità del Gruppo di migliorare costantemente la propria efficacia operativa, conseguita nonostante il difficile contesto dei mercati di riferimento, derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate e implementate negli ultimi tre anni, pur mantenendo costante e prioritario l’impegno sul miglioramento della qualità editoriale dei propri brand.

Sempre a perimetro omogeneo, l’efficienza operativa presenta un miglioramento dal 6,5% all’8,1% dei ricavi consolidati.

Il margine operativo lordo totale ha evidenziato una crescita del 15,3%, passando da 81,6 milioni di euro del 2015 a 94 milioni di euro nell’esercizio in esame. L’esercizio 2015 ha beneficiato di componenti straordinari positivi netti per 21,2 milioni di euro (derivanti dalla cessione di alcuni asset) a fronte di componenti straordinari negativi netti pari a 3,7 milioni di euro registrati nel 2016 relativi a oneri derivanti dalle operazioni di acquisizione realizzate.

Il risultato operativo consolidato dell’anno è pari a 60 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 54,5 milioni del 2015 di circa il 10% per effetto del citato miglioramento del margine operativo lordo, nonostante l’incremento della voce ammortamenti derivante dal diverso perimetro di consolidamento per 7,6 milioni di euro.

Il risultato prima delle imposte consolidato è positivo per 42,3 milioni di euro, in crescita del 10,4% rispetto ai 38,3 milioni di euro del 2015. Gli oneri finanziari ammontano nel 2016 a 17,7 milioni di euro rispetto ai 16 milioni di euro dell’esercizio precedente: nel 2015 avevano beneficiato di un contributo positivo di 1,6 milioni di euro relativo all’eliminazione di alcune put option (Kiver, MUK e NaturaBuy), nonostante i significativi investimenti realizzati per le acquisizioni di Rizzoli Libri e Banzai Media che hanno generato un incremento dell’indebitamento netto medio dell’esercizio di circa 20 milioni di euro, compensato da un decremento del tasso medio del debito (comprensivo dei costi ammortizzati) pari a circa 0,5 bps.

Il risultato netto consolidato delle attività in continuità, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 21,6 milioni di euro, in miglioramento del 43% rispetto ai 15,1 milioni di euro al 31 dicembre 2015.

Il risultato netto di Gruppo al 31 dicembre 2016 è positivo per 22,5 milioni di euro, in miglioramento di 16,1 milioni di euro e quindi triplicato rispetto ai 6,4 milioni di euro dell’esercizio 2015 (che includeva la minusvalenza di 8,7 milioni di euro relativi alla cessione delle attività di Monradio). L’utile netto 2016 include una plusvalenza di 1 milione di euro, al netto degli oneri relativi, ascrivibile alle cessioni.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 dicembre 2016 si è attestata a -263,6, milioni di euro rispetto ai -199,4 milioni del 31 dicembre 2015 per effetto dell’assorbimento derivante dalla gestione straordinaria per 132 milioni di euro nonostante la generazione di cassa ordinaria del Gruppo, positiva per 68 milioni di euro (48 milioni di euro a perimetro omogeneo).

Al 31 dicembre 2016, il flusso di cassa operativo dell’anno è positivo per 99,4 milioni di euro (74,4 milioni di euro a perimetro omogeneo); il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 67,9 milioni di euro e non include l’assorbimento di cassa del trimestre gennaio-marzo (non consolidato nel 2016) di Rizzoli Libri e riconducibile agli investimenti ed alla stagionalità tipica del business Education; a perimetro omogeneo, il Gruppo ha conseguito una generazione di cassa ordinaria pari a 48,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 45,4 milioni di euro dell’esercizio 2015.

Il flusso di cassa straordinario è negativo per 132,1 milioni di euro, per effetto di investimenti al netto delle dismissioni per 132,6 milioni di euro; oneri di ristrutturazione per circa 15 milioni di euro; incassi relativi a imposte relativi a esercizi precedenti per complessivi 15,5 milioni di euro.

Nel 2016 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 3.261 unità (3.076 nel 2015): a pari perimetro l’organico è in riduzione del 6,9% rispetto al 31 dicembre 2015 per effetto della revisione continua delle strutture organizzative sia in Italia sia in Francia.

Evoluzione prevedibile della gestione
Nel 2016 Il Gruppo Mondadori ha completato il percorso di riposizionamento strategico e riequilibrio economico-finanziario avviato nell’ultimo triennio, conseguendo la leadership unitamente ad una redditività positiva in tutte le aree di business in cui opera e continuando a perseguire con decisione azioni di efficienza coerenti alle dinamiche dei mercati di riferimento.

Nell’esercizio è stata inoltre significativamente migliorata la redditività complessiva con un ebitda adjusted (pro-forma)[4] pari a circa 100 milioni di euro, nonché la generazione di cassa operativa, riducendo l’indebitamento finanziario complessivo entro 2,6x l’Ebitda adjusted (pro-forma).

Il Gruppo proseguirà nel triennio 2017-2019 il percorso di rafforzamento competitivo e miglioramento reddituale e finanziario dei core business, attraverso la costante attenzione alla qualità editoriale e all’ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi, focalizzandosi in particolare sul conseguimento delle sinergie emergenti dall’integrazione di Rizzoli Libri e sullo sviluppo dell’area Digital della Periodici Italia, nonché sul piano di espansione del canale Franchising nell’area Retail.

Coerentemente alla strategia delineata, il piano prevede obiettivi operativi che per l’esercizio 2019, a perimetro attuale, consentirebbero di stimare a livello consolidato ricavi di oltre 1,3 miliardi di euro, un Ebitda adjusted di circa 115 milioni di euro, un utile netto di 35 milioni di euro, una generazione di cassa ordinaria prossima ai 60 milioni di euro e una posizione finanziaria netta negativa intorno a 155 milioni di euro, che non include l’impatto di eventuali distribuzioni di dividendi.

Alla luce del contesto di riferimento attuale, è ragionevole per l’esercizio 2017 stimare rispetto al 2016 pro-forma[4] ricavi sostanzialmente stabili e un Ebitda adjusted in crescita “high-single digit”, con un conseguente miglioramento della redditività percentuale. L’utile netto dell’esercizio è inoltre atteso in significativo incremento pari a circa il 30%. Infine, l’indebitamento finanziario netto a fine 2017 è stimato in riduzione rispetto al 31 dicembre 2016 con un rapporto PFN/EBITDA adjusted compreso tra 2,2/2x.

Le aree di business
Libri
Nel 2016 il Gruppo Mondadori si è confermato leader del mercato trade, con una quota del 29,3% (23,1% a perimetro omogeneo, non includendo i marchi di Rizzoli Libri), raggiungendo nel periodo – per effetto dell’integrazione delle attività di Rizzoli Education – la prima posizione anche del mercato dei libri scolastici, con una quota adozionale pari al 24%[5].

Nell’esercizio i ricavi complessivi dell’Area si sono attestati a 475,1 milioni di euro, in crescita del 48,1% rispetto ai 320,8 milioni di euro dell’esercizio precedente, sostanzialmente per effetto del consolidamento, a partire dal secondo trimestre, di Rizzoli Libri.

A pari perimetro:

  • i ricavi Trade hanno registrato una crescita dell’1,7%, nonostante una selettiva programmazione editoriale finalizzata a migliorarne l’efficienza e la redditività;
  • il settore Educational è risultato sostanzialmente stabile (-0,4%);
  • le attività di distribuzione hanno rilevato una significativa contrazione per effetto della cessazione di alcuni contratti di distribuzione.

Il margine operativo lordo rettificato ha registrato un incremento del 76% circa, attestandosi a 75,3 milioni di euro rispetto ai 42,7 milioni del 2015. Tale risultato è stato conseguito per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri dal 1° aprile 2016 e di una crescita a perimetro omogeneo pari al 30,8%. L’esercizio 2016 ha accolto i benefici della nuova politica gestionale avviata nel 2015 focalizzata su una mirata programmazione editoriale e sulla continua ottimizzazione dei processi operativi in ambito Trade che ha permesso di incrementare sensibilmente il margine di contribuzione; contestualmente sono proseguite le azioni finalizzate al contenimenti dei costi fissi di struttura che, unitamente all’incremento della performance dell’area Educational di Mondadori, hanno consentito di migliorare ulteriormente la redditività che, a pari perimetro, si è attestata al 18,2% rispetto al 13,3% dell’esercizio precedente.

Nel periodo di consolidamento aprile-dicembre, Rizzoli Libri ha contribuito al margine operativo lordo complessivo per 19,4 milioni di euro per effetto principalmente della positiva performance dell’area scolastica, che non include il contributo negativo del primo trimestre, derivante dalla stagionalità tipica del business Education.

Il margine operativo lordo dell’Area è pari a 72,5 milioni di euro, in crescita del 57,7% rispetto a 45,9 milioni di euro del 2015 che includevano la plusvalenza pari a 7,6 milioni di euro derivante dalla cessione della partecipazione nella joint venture Harlequin Mondadori nonostante una maggiore incidenza degli oneri di ristrutturazione rispetto allo scorso esercizio (4,3 milioni di euro nel 2016 rispetto a 0,5 milioni nel 2015). L’esercizio 2016 include invece oneri per 2,3 milioni di euro relativi all’operazione di acquisizione di Rizzoli Libri.

Retail
Nell’esercizio 2016 l’area Retail ha registrato ricavi pari a 199,6 milioni di euro in linea, a perimetro omogeneo, rispetto all’anno precedente. Dal 1° aprile 2016, a seguito del consolidamento dell’acquisizione di Rizzoli Libri, le attività relative alle Librerie Rizzoli sono confluite nell’area Retail, che di conseguenza ha mostrato una crescita complessiva dei ricavi pari all’1,6%.

L’analisi dei canali dell’Area evidenzia:

  • la crescita dei Megastore (+2,4%) per effetto delle aperture di Milano San Pietro all’Orto, nel giugno 2015 e ad Arese in aprile 2016 (-5,5% a perimetro omogeneo);
  • la positiva performance dei Bookstore in franchising (+0,2%), guidata dallo sviluppo del network (-1,9% a perimetro omogeneo);
  • il calo del 4,8% dei Bookstore diretti (+2,7% a parità di negozi);
  • la crescita del canale on-line (+8,6%), in particolare nel prodotto Libro (+12%);
  • un calo del Bookclub (-3,4%), più contenuto rispetto agli anni precedenti.

L’area Retail ha registrato nell’esercizio 2016, a perimetro omogeneo, un margine operativo lordo rettificato pari a 2,3, milioni di euro, in incremento del 3,6% rispetto all’esercizio precedente (1,8 milioni di euro includendo il risultato di Librerie Rizzoli).

Tale risultato è stato conseguito per effetto del proseguimento delle azioni di riduzione dei costi che hanno determinato la minor incidenza dei costi fissi di struttura e del personale, nonostante la riduzione del margine di prodotto derivante dal diverso mix prodotto/canale, anche legato al calo strutturale del canale Club.

Il margine operativo lordo del 2016 si è attestato a 1,9, milioni di euro (1,4 milioni di euro includendo il risultato di Librerie Rizzoli), rispetto ai 1,8 milioni di euro dell’esercizio precedente.

Periodici Italia
Nel 2016 il Gruppo si è confermato leader del mercato dei magazine con una quota diffusionale a valore pari al 31,7%, stabile rispetto a dicembre 2015[6].

Nell’esercizio i ricavi complessivi dell’area si sono attestati a 310,8 milioni di euro, sostanzialmente stabili (+0,4%) rispetto ai 309,6 milioni di euro del precedente esercizio (-3,8% a perimetro omogeneo, escludendo gli effetti dell’acquisizione di Banzai Media, consolidata dal 1° giugno 2016).

In particolare:

  • ricavi diffusionali: in calo di circa il 3%;
  • ricavi derivanti dai prodotti collaterali: sostanzialmente in linea al 2015 (-0,6%);
  • ricavi pubblicitari complessivi: in crescita del 13% circa, per effetto del contributo dell’acquisizione di Banzai Media; a perimetro omogeneo, la raccolta pubblicitaria lorda sui brand del Gruppo in Italia (print+web) è in calo del 3,8%.

Banzai Media, consolidata a partire dal mese di giugno 2016, ha contribuito ai ricavi dell’Area Periodici Italia per circa 12,8 milioni di euro, portando i ricavi complessivi delle properties a circa 18 milioni di euro e triplicando sostanzialmente i valori del 2015, con un’incidenza sui ricavi pubblicitari totali del 21%.

Il Gruppo ha raggiunto nel 2016 una unique audience di 16 milioni/mese[7], diventando il primo editore digitale italiano: posizionamento ulteriormente confermato dalle rilevazioni di comScore che, a dicembre 2016, mostrano una audience di 23,7 milioni di utenti unici/mese.

Il margine operativo lordo rettificato dell’area Periodici Italia ha registrato un sensibile miglioramento, passando da 3,5 milioni a 10,5 milioni di euro, nonostante la contrazione dei ricavi determinata dalle condizioni di mercato, per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e di contenimento delle attività promozionali, pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate. Nell’esercizio è stata inoltre conseguita una significativa riduzione dei costi industriali anche per effetto della rinegoziazione dei contratti di stampa.

Il margine operativo lordo dell’Area ha confermato tale trend di miglioramento passando da 0,4 milioni di euro nel 2015 a un risultato di 3,8 milioni di euro nel 2016, per effetto delle azioni sopracitate e nonostante maggiori oneri di ristrutturazione.

Periodici Francia
Mondadori France ha registrato nell’esercizio 2016 ricavi pari a 321,6 milioni di euro, in calo del        -3,9% rispetto a 334,6 milioni di euro nel 2015.

In un mercato ancora in contrazione, Mondadori France si è confermato secondo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica con una quota (a volume) stabile, pari al 10,9%.

I ricavi pubblicitari (print+digital) sono in flessione del 6,5% rispetto al 2015: la pubblicità digitale (quasi il 18% dei ricavi pubblicitari totali) ha registrato una crescita di oltre il +16% che ha parzialmente compensato il calo derivante dalla raccolta print (-10,3% a valore).

I ricavi diffusionali (edicola + abbonamenti), che rappresentano oltre il 75% circa del totale, hanno registrato un calo complessivo del -2,9%, in lieve miglioramento rispetto al trend dell’esercizio precedente, per effetto dell’andamento stabile degli abbonamenti che rappresentano oltre la metà del totale (53%).

Complessivamente le attività digitali hanno registrato una crescita pari all’11,6%, per effetto dello sviluppo delle attività digitali delle properties (+9,5%) e delle attività di Natura Buy (+23,5%).

Il margine operativo lordo rettificato è pari a 33,2 milioni di euro, in calo dell’8% rispetto al precedente esercizio in particolare per effetto di costi legati ad attività di M&A gestite nel corso dell’esercizio, con una marginalità sui ricavi che si è confermata superiore al 10% (10,3% nel 2016 rispetto al 10,8% nel 2015).

Nel 2016 è stata ancora perseguita la strategia di contenimento dei costi redazionali e di struttura per contrastare la persistente debolezza dei mercati di riferimento nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato, pur preservando la sua capacità di investimento nella qualità e progressiva digitalizzazione delle attività editoriali. Anche nel periodo in esame, le attività digitali hanno registrato una marginalità positiva e crescente rispetto al 2015.

Il margine operativo lordo dell’Area, pari a 30,8 milioni di euro, è risultato in calo del 5% rispetto al 2015 (32,4 milioni di euro), in misura minore per effetto anche di minori oneri di ristrutturazione.

Risultati di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.
Il bilancio della Capogruppo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. al 31 dicembre 2016 ha registrato una perdita di 15,2 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 32 milioni di euro dell’anno precedente.

Principali fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio
In data 29 settembre 2016, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della controllata Banzai Media S.r.l. in Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., predisposto ai sensi degli artt. 2501-ter e 2505, comma 1, cod. civ. ed approvato, nella stessa data, anche dal Consiglio di Amministrazione di Banzai Media S.r.l..

L’operazione è volta a realizzare la piena integrazione delle attività di Banzai Media – i cui brand manterranno autonomo e distinto il proprio valore – con le digital properties dell’area Periodici Italia. Sarà quindi possibile creare una gamma di offerta unificata, in grado di proporsi da leader sia verso gli investitori pubblicitari sia verso gli utenti con un miglioramento del time to market, mettendo a fattor comune tutti gli asset e know how reciproci e usufruendo di processi gestionali più rapidi ed efficaci.

In data 8 Novembre, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la fusione per incorporazione, senza concambio, della società interamente posseduta Banzai Media S.r.l., in conformità al progetto di fusione precedentemente approvato.

La fusione, stipulata il 10 gennaio, ha avuto effetti civilistici a decorrere dal 15 gennaio 2017, contabili e fiscali dal 1° gennaio 2017.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha convocato l’Assemblea degli azionisti per giovedì 27 aprile 2017 in prima convocazione.

Proposta all’Assemblea di rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie
Il Consiglio di Amministrazione, a seguito della scadenza, con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016, della precedente autorizzazione deliberata dall’Assemblea del 21 aprile 2016, al fine di mantenere applicabile la condizione di legge per eventuali piani di riacquisto e, conseguentemente, la facoltà di cogliere eventuali opportunità di investimento o di operatività sulle azioni proprie, proporrà alla prossima Assemblea degli azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie.

Di seguito gli elementi principali della proposta del Consiglio di Amministrazione:

Motivazioni
Le motivazioni per le quali è richiesta l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie trovano fondamento nell’opportunità di attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà di:

  • utilizzare le azioni proprie acquistate quale eventuale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della Società;
  • utilizzare le azioni proprie acquistate a fronte dell’esercizio di diritti, anche di conversione, derivanti da strumenti finanziari emessi dalla Società, da società controllate o da terzi, così come utilizzare le azioni proprie per operazioni di prestito, permuta o conferimento o anche al servizio di operazioni di carattere straordinario sul capitale o operazioni di finanziamento o incentivazione che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie;
  • compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
  • disporre eventualmente, ove ritenuto strategico per la Società, di opportunità di investimento o disinvestimento anche in relazione alla liquidità disponibile;
  • disporre delle azioni proprie a fronte di piani di incentivazione basati su strumenti finanziari ai sensi dell’articolo 114-bis del TUF, nonché da programmi di assegnazione gratuita di azioni agli  Azionisti.

Durata
Fino all’assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

Numero massimo di azioni acquistabili
La nuova autorizzazione consentirebbe il raggiungimento del limite, tenuto anche conto delle azioni di volta in volta detenute, direttamente e indirettamente, in portafoglio, del 10% del capitale sociale, in linea con la precedente in scadenza.

Modalità per l’effettuazione degli acquisti e indicazione del prezzo minimo e massimo degli acquisti
Gli acquisti verrebbero effettuati nel rispetto (i) del combinato disposto dell’art. 132 del D. Lgs. 58/1998 e dell’art. 5 del Regolamento UE 596/2014, (ii) dell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti, (iii) della normativa comunitaria e nazionale in materia di abusi di mercato e (iv) delle Prassi Ammesse.

In particolare, tali acquisti saranno condotti sui mercati regolamentati secondo modalità che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita.

Il corrispettivo minimo e massimo di acquisto verrebbe determinato alle stesse condizioni di cui alle precedenti autorizzazioni assembleari e quindi a un prezzo unitario non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, diminuito del 20%, e non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, aumentato del 10%.

In termini di prezzi e volumi giornalieri le operazioni di acquisto si attuerebbero comunque in conformità alle condizioni previste dall’art. 3 del regolamento delegato UE 2016/1052.

Con riferimento alle operazioni di disposizione delle azioni proprie, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea di effettuarle con ogni modalità ritenuta opportuna nell’interesse della Società, per il perseguimento finalità che includono le vendite sui mercati regolamentati, l’esercizio di diritti, anche di conversione, relativi a strumenti finanziari emessi dalla Società o da terzi, il sostegno di piani di incentivazione approvati dall’Assemblea degli Azionisti.

Alla data odierna, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene in portafoglio complessive n. 80.000 azioni proprie, pari allo 0,031% del capitale sociale.

Per ogni ulteriore informazione circa la proposta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie, si rinvia alla relazione illustrativa degli amministratori, che sarà pubblicata nei termini e secondo le modalità previste dalla disciplina di legge e di regolamento vigente.

Proposta all’Assemblea di adozione di un piano di Performance Share
Il Consiglio ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea ordinaria l’istituzione di un Piano di Performance Share 2017/2019, ai sensi dell’art. 114-bis del d.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, destinato al CFO – Consigliere esecutivo e/o altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche e/o manager/dirigenti di seconda linea del gruppo.

Con l’adozione del Piano la società si prefigge l’obiettivo di incentivare il management al miglioramento della performance nel medio lungo termine con riferimento sia ai livelli di performance industriale sia in termini di crescita del valore della società.

Detto piano prevede l’assegnazione ai beneficiari del diritto a ricevere un premio costituito da azioni della società, a fronte del raggiungimento di specifici e predeterminati obiettivi misurati alla fine del periodo triennale di performance compreso tra il 2017 e il 2019.

Tali obiettivi sono articolati in modo da includere sia indicatori riferiti alla remunerazione degli azionisti, sia indicatori di gestione funzionali alla valorizzazione del titolo, permettendo così il massimo allineamento tra la remunerazione del management e la creazione di valore per l’azienda.

Per la descrizione in dettaglio della proposta deliberativa di adozione del piano di performance share, dei soggetti destinatari e degli elementi essenziali relativi alle caratteristiche del regolamento del suddetto piano, si rinvia al documento informativo redatto dall’organo amministrativo ai sensi dell’art. 84-bis e dell’allegato 3A del Regolamento Emittenti e alla relazione illustrativa, che saranno pubblicati nei termini e secondo le modalità previste dalla disciplina di legge e di regolamento vigente.

Proposta all’Assemblea di modifica statuto sociale
Il Consiglio ha deliberato di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea straordinaria la proposta di modificare gli art. 7 (introduzione della maggiorazione del voto di cui all’art. 127-quinquies del D. Lgs. 58/98) e 17 (modifica delle modalità di nomina del Consiglio di Amministrazione attraverso la previsione di un sistema c.d. a liste bloccate) dello Statuto Sociale. Per i dettagli circa suddette modifiche si rinvia alle relazioni illustrative che saranno pubblicate nei termini e secondo le modalità previste dalla disciplina di legge e di regolamento vigente.

Bilancio di sostenibilità
Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha inoltre allineato disclosure finanziaria e non finanziaria, approvando anche il Bilancio di sostenibilità 2016, redatto secondo le Linee Guida del GRI, standard G4, secondo il rating “in accordance – core”.

Una sintesi del Bilancio di sostenibilità sarà inserita nella Relazione finanziaria annuale; il documento integrale sarà disponibile in occasione dell’Assemblea degli azionisti.

I risultati dell’esercizio 2016, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dal management del Gruppo Mondadori alla comunità finanziaria oggi alle ore 17 presso il Mondadori Megastore in piazza Duomo a Milano.

La relativa documentazione verrà resa disponibile su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (vedi pdf):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato – quarto trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Situazione patrimoniale-finanziaria di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  6. Conto economico di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  7. Rendiconto finanziario di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  8. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[3] In data 30 settembre 2015 è stata finalizzata la cessione a R.T.I. S.p.A. dell’80% del capitale sociale di Monradio S.r.l. per un corrispettivo pari a 36,8 milioni di euro. Ai sensi dell’IFRS 5 (“Attività non correnti possedute per la vendita”), il business radiofonico del Gruppo è stato qualificato come “discontinued operations” e come tale è stato esposto nel presente bilancio consolidato. Tale rappresentazione ha comportato che, nel conto economico del 2015, il risultato conseguito nel periodo, unitamente alla svalutazione effettuata per allineare i valori dell’attivo netto al corrispettivo della cessione, sia stato classificato nella voce “Risultato delle attività dismesse”.

[4] Dati pro-forma: nell’ipotesi del consolidamento delle società acquisite nel 2016 (Rizzoli Libri e Banzai Media) a partire dal 1° gennaio 2016.

[5] Fonte AIE: dati ministeriali 2016 sulla base delle scelte adozionali (numero di sezioni).

[6] Fonte interna: Press-di, dicembre 2016.

[7] Fonte: Audiweb a dicembre 2016

  • Utile netto in miglioramento di oltre 20 milioni di euro: 17,9 milioni di euro al 30 settembre 2016 rispetto a -2,8 milioni di euro del 30 settembre 2015; 11 milioni di euro a perimetro omogeneo
  • Ricavi netti consolidati a 935,3 milioni di euro rispetto ai 818,3 milioni di euro dell’esercizio precedente: +14% includendo il consolidamento di Rizzoli Libri e Banzai Media; in sostanziale stabilità a perimetro omogeneo.
  • EBITDA adjusted a 76,1 milioni di euro rispetto ai 48 milioni di euro dell’esercizio precedente: +59% con il contributo positivo delle società acquisite; +24% a perimetro omogeneo.
  • EBITDA in miglioramento da undici trimestri consecutivi a 70,3 milioni di euro rispetto ai 48,8 milioni di euro dell’esercizio precedente: +44% includendo Rizzoli Libri e Banzai Media; +10% a perimetro omogeneo per effetto del continuo recupero di efficienza.
  • Posizione finanziaria netta a -329 milioni di euro rispetto ai -243,6 milioni di euro per effetto del costante incremento della generazione di cassa che ha consentito investimenti in acquisizioni per circa 170 milioni di euro.

Migliorata la guidance per l’esercizio in corso

  • Confermati ricavi in crescita di circa il 14% includendo Rizzoli Libri e Banzai Media; sostanzialmente stabili a perimetro omogeneo.
  • EBITDA adjusted atteso in miglioramento del 35% (rispetto alla precedente stima del 30%) includendo le società acquisite; a perimetro omogeneo crescita double-digit (rispetto alla precedente previsione high-single digit).
  • Miglioramento del rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,3x rispetto alla precedente previsione 3,5x (inferiore al covenant bancario di 4,5x).

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 SETTEMBRE 2016

Nei primi nove mesi 2016 il Gruppo Mondadori ha registrato risultati particolarmente positivi. I ricavi hanno mostrato a pari perimetro, dopo quasi quattro esercizi, una sostanziale stabilità rispetto all’esercizio precedente; performance che, unitamente al miglioramento del margine operativo lordo per l’undicesimo trimestre consecutivo, ha consentito di migliorare l’outlook sull’intero anno.

Il 2016 ha segnato inoltre il passaggio alla nuova fase di sviluppo del Gruppo, per effetto del consolidamento delle società recentemente acquisite Rizzoli Libri e Banzai Media, passo decisivo realizzato per rafforzare la posizione di leadership nei business strategici del Gruppo.

I ricavi netti consolidati dei primi nove mesi del 2016 sono cresciuti del 14,3%, attestandosi a 935,3 milioni di euro; escludendo gli effetti del consolidamento delle società acquisite nell’anno, il Gruppo ha registrato una sostanziale stabilità rispetto ai 818,3 milioni di euro dell’esercizio precedente.

Il margine operativo lordo consolidato rettificato (EBITDA adjusted[1]) ha presentato una crescita del 58,7% (76,1 milioni di euro rispetto a 48 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015), anche per il positivo contributo delle società acquisite nel 2016, in particolare di Rizzoli Libri (16,5 milioni di euro). L’area Libri ha registrato un incremento del 65%, mentre è triplicata la performance del segmento Periodici Italia. L’area Retail, nonostante il contributo negativo (per effetto della stagionalità della Libreria Rizzoli di Milano), ha registrato un miglioramento di oltre il 13%.

A perimetro omogeneo, l’incremento dell’EBITDA adjusted del Gruppo è pari al 23,7%, con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 5,9% al 7,3%. Tale performance è il risultato di una costante e focalizzata politica di gestione, avviata e implementata con successo in tutte le aree di business; particolarmente rilevante è l’incremento nelle aree Libri (+18,2%) e Periodici Italia (da 1,7 milioni di euro a 6,5 milioni di euro).

Il margine operativo lordo consolidato, a 70,3 milioni di euro, ha mostrato una crescita del 44%, includendo il risultato di Rizzoli Libri e Banzai Media. A pari perimetro, il miglioramento è pari al 9,9% (da 48,8 a 53,7 milioni di euro) confermando il significativo e continuo recupero di efficienza del Gruppo derivante dalla capacità di stabilizzazione dei ricavi e delle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate e implementate negli ultimi tre esercizi, nonostante il terzo trimestre del 2015 avesse beneficiato di una plusvalenza derivante dalla cessione della joint venture Harlequin Mondadori per 7,6 milioni di euro (nell’area Libri).

Il risultato operativo consolidato dei primi nove mesi dell’anno è in crescita del 60,1%, pari a 48 milioni di euro, includendo gli ammortamenti relativi a Rizzoli Libri pari a 5,2 milioni di euro; a perimetro omogeneo, il risultato operativo è di 37 milioni di euro, in miglioramento del 23,4% rispetto ai 30 milioni di euro dei nove mesi 2015, anche per effetto del decremento della voce ammortamenti e svalutazioni di 16,7 milioni di euro rispetto ai 18,8 milioni al 30 settembre 2015 che includeva una svalutazione della partecipazione nella società greca Attica Publications pari a 4 milioni di euro (nell’area Periodici Italia).

Il risultato consolidato prima delle imposte si è attestato a 35,3 milioni di euro, in crescita rispetto ai 16,1 milioni di euro; a perimetro omogeneo, tale risultato è pari a 24,5 milioni di euro in significativo incremento (+52,1%) rispetto ai primi nove mesi del 2015, anche per il contributo degli oneri finanziari (pari a 12,5 milioni di euro), in significativa contrazione (-9,2%), per effetto della riduzione del tasso medio del debito derivante della rinegoziazione del finanziamento avvenuta a fine 2015 (da 3,72% a 3,05%) e di un debito medio inferiore nel periodo in esame, nonostante le acquisizioni effettuate nel corso dell’esercizio 2016.

Il risultato netto consolidato di Gruppo è pari a 17,9 milioni di euro, in miglioramento di oltre 20 milioni di euro rispetto ai -2,8 milioni di euro registrati al 30 settembre 2015, che includevano la minusvalenza relativa alle attività radiofoniche dismesse; a pari perimetro il risultato netto è positivo per 11 milioni di euro.

Al 30 settembre 2016 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 3.330 unità. L’incremento dell’organico, pari al 7,8% rispetto al settembre 2015, è esclusivamente attribuibile alle acquisizioni effettuate nel corso degli ultimi 12 mesi; a perimetro omogeneo, i dipendenti del Gruppo risulterebbero in riduzione del 5,8%.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 settembre 2016 si è attestata a -329 milioni di euro rispetto ai -243,6 milioni del 30 settembre 2015 per effetto della rilevante generazione di cassa del Gruppo avvenuta negli ultimi dodici mesi, che ha consentito investimenti netti per acquisizioni pari a 135,7 milioni di euro.        

Al 30 settembre 2016, il flusso di cassa operativo – a perimetro omogeneo – degli ultimi dodici mesi è positivo per 83,9 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e a imposte del periodo) prosegue nel trend di miglioramento registrato nei sette trimestri precedenti attestandosi a 56,3 milioni di euro. Includendo il contributo derivante dalle società recentemente acquisite, il cash flow dell’attività ordinaria degli ultimi dodici mesi si attesta a 53,3 milioni di euro.

Tale performance è il risultato di una costante ed efficace attività di monitoraggio, capacità di intervento e di gestione di tutte le variabili economiche e finanziarie, propria di tutte le aree di business del Gruppo.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Alla luce dell’evoluzione del Gruppo e della performance delle società acquisite, è ragionevole confermare per l’esercizio corrente le attese precedentemente comunicate in termini di ricavi che,  includendo Rizzoli Libri (per 9 mesi) e Banzai Media (per 7 mesi), si stimano in crescita di circa il 14% mentre, a pari perimetro, sono sostanzialmente stabili rispetto al 2015.

Migliorata la stima relativa all’EBITDA adjusted: includendo Rizzoli Libri e Banzai Media, è atteso un incremento del margine operativo lordo rettificato di circa il 35% (dalla precedente previsione di +30%) mentre, a pari perimetro, si prevede una crescita “double digit(dalla precedente stima high-single digit) rispetto al 2015, con un conseguente incremento della redditività percentuale.

La posizione finanziaria netta è attesa in miglioramento rispetto alla precedente previsione (3,5x) entro un rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,3x, inferiore rispetto al covenant bancario per l’esercizio pari a 4,5x.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS DEL GRUPPO

  • LIBRI

Nei primi nove mesi dell’anno in Italia il mercato trade dei libri ha evidenziato una crescita del +2,3% rispetto al corrispondente periodo del 2015 (fonte GFK: settembre 2016; dati a valore di mercato), confermando i segnali positivi manifestatisi nel primo semestre dell’anno in corso.

In questo contesto, Mondadori Libri si è confermata leader di mercato con una quota trade pari al 22,8%. Al 30 settembre 2016, a seguito dell’acquisizione dei marchi di Rizzoli Libri (Rizzoli, BUR e Fabbri Editori), il Gruppo ha incrementato la propria market share complessiva al 27,8%.

Per quanto riguarda la scolastica, a seguito dell’integrazione di Rizzoli Education, il Gruppo ha incrementato la propria market share al 24,1%, diventando il primo player nel segmento in Italia.

Nel periodo in esame i ricavi dell’area Libri del Gruppo Mondadori si sono attestati a 355,5 milioni di euro, registrando complessivamente un incremento del 52,5%, per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri da aprile 2016 (+1,8% a pari perimetro rispetto ai 233,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2015). Complessivamente Rizzoli Libri ha contribuito nel periodo per 118,4 milioni di euro.

A pari perimetro, i ricavi dell’area Trade hanno evidenziato una crescita del 15,7% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente per effetto del positivo andamento delle vendite dei titoli lanciati tra la fine del 2015 e la prima parte dell’esercizio in corso. Per quanto riguarda l’area Educational, i ricavi dei primi nove mesi del 2016 hanno registrato, a pari perimetro, una crescita del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2015.

L’EBITDA adjusted dell’Area risulta pari a 58,6 milioni di euro, in significativo incremento (+65,1%) rispetto allo stesso periodo del 2015 (35,5 milioni di euro); nel periodo in esame, Rizzoli Libri ha contribuito per 16,6 milioni di euro per effetto principalmente della positiva performance dell’area scolastica.

L’area Libri ha registrato una performance particolarmente positiva anche a pari perimetro, con una crescita del +18,2% (42 milioni di euro al 30 settembre 2016), per effetto della crescita dei ricavi derivante da una mirata programmazione editoriale e della continua ottimizzazione dei processi operativi intrapresa in ambito Trade, che ha permesso di ridurre sensibilmente l’incidenza del costo del venduto sui ricavi. Contestualmente sono proseguite le azioni finalizzate al contenimento dei costi fissi di struttura e delle spese discrezionali, che hanno consentito di migliorare ulteriormente la redditività percentuale.

Il margine operativo lordo complessivo dell’Area risulta pari a 57,9 milioni di euro, rispetto ai 39,6 milioni di euro al 30 settembre 2015 che includevano 7,6 milioni di euro di plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione nella joint venture Harlequin Mondadori, parzialmente compensata nel periodo in esame da minori oneri di ristrutturazione rispetto all’esercizio precedente.

  • PERIODICI ITALIA

L’area Periodici Italia ha registrato ricavi per 234,9 milioni di euro, in crescita dello 0,8% rispetto ai 233 milioni di euro del primi nove mesi del 2015 (-2,3% a perimetro omogeneo, escludendo Banzai Media consolidata dal 1° giugno 2016)[2].

In questo contesto il Gruppo Mondadori si conferma leader di mercato con una market share del 31,8% (fonte interna Press-di, agosto).

Banzai Media ha contribuito ai ricavi dell’Area Periodici Italia dei primi nove mesi dell’anno per circa 7,2 milioni di euro. Con tale acquisizione Mondadori ha raggiunto una audience digitale complessiva di 16,6 milioni di utenti unici mese (fonte: Audiweb, dati medi ad agosto 2016), diventando il primo editore digitale italiano.

I ricavi diffusionali dell’Area Periodici Italia risultano in diminuzione del 2,4%; a parità di testate, il calo è sostanzialmente allineato all’andamento registrato dal mercato di riferimento (-8,3% fonte interna Press-di, dati progressivi ad agosto 2016: edicola+abbonamenti al prezzo di copertina) sia nel canale edicola sia nel canale abbonamenti.

I ricavi derivanti dalla raccolta pubblicitaria risultano in flessione del 2,6%; la raccolta pubblicitaria print in Italia evidenzia un calo del 4% (allineato al trend del mercato di -3,6%; fonte Nielsen, dati progressivi ad agosto 2016); la raccolta dei siti web, in crescita dello 0,6%, mostra un andamento migliore rispetto al trend registrato dal mercato di riferimento (-1,6%: fonte Nielsen, dati progressivi agosto 2016) con il contributo del consolidamento delle properties di Mondadori Scienza (Nostrofiglio.it e Focus.it).

I ricavi derivanti dai prodotti collaterali risultano stabili rispetto al pari periodo del 2015, per il positivo contributo dell’home-video (50% del totale) che compensa la riduzione dei cd musicali e dell’oggettistica.

Nell’attività di distribuzione e ricavi verso terzi, l’Area ha registrato un andamento in linea con l’esercizio precedente per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti.

Le attività internazionali hanno registrato ricavi per 4,3 milioni di euro, in calo (dai 5,3 milioni di euro nei primi nove mesi 2015) per effetto della flessione dell’attività di licensing dovuta al peggioramento del contesto di mercato.

I ricavi delle attività di Digital Marketing Service (8,7 milioni di euro) hanno mostrato una crescita di circa il 2% rispetto ai primi nove mesi del 2015, per effetto del progressivo ampliamento del sistema di offerta avviato lo scorso anno.

L’EBITDA adjusted dell’area Periodici Italia registra un sensibile miglioramento a 6,9 milioni di euro (includendo il contributo di Banzai Media); a pari perimetro tale dato è pari a 6,5 milioni di euro rispetto a 1,7 milioni di primi nove mesi 2015 per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale, realizzate pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate. Nel periodo in esame è stata inoltre conseguita una significativa riduzione dei costi industriali anche per effetto della rinegoziazione dei contratti di stampa.

Il margine operativo lordo dell’area ha più che confermato tale trend di miglioramento evidenziando una crescita di oltre 4 milioni di euro (da 0,8 milioni di euro a 5,4 milioni di euro) nonostante maggiori componenti straordinarie negative; a pari perimetro il margine operativo lordo complessivo si attesta a 5,1 mlioni di euro.

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi nove mesi del 2016 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 239,3 milioni di euro, in calo del 3% rispetto ai 246,8 milioni di euro del pari periodo del 2015.

In particolare:

  • i ricavi relativi alla diffusione, che rappresentano circa il 75% del totale, hanno registrato una flessione pari al 2,4% rispetto all’esercizio precedente: i ricavi di vendita nel canale abbonamenti evidenziano una sostanziale stabilità, compensando parzialmente la flessione del canale edicola (-6,1%, sostanzialmente in linea con il trend di mercato) e confermando l’opportunità strategica di continuare a investire in questo canale che nei primi nove mesi del 2016 rappresenta il 53% dei ricavi diffusionali e quindi il contributo più rilevante e crescente ai ricavi dell’area.

Tali performance sono state raggiunte con la costante attenzione alla qualità editoriale e alla ricerca di innovazione. Nel periodo in esame, Mondadori France ha infatti lanciato numerose brand extension tra cui Grazia Hommes;

  • i ricavi relativi alla raccolta della pubblicità registrano complessivamente un calo del 4,6% rispetto al pari periodo del 2015, ma con un andamento differente tra cartaceo e online: l’advertising digitale (20% circa del totale dei ricavi pubblicitari), in incremento di circa il 22%, ha parzialmente compensato il calo della componente print (-8,9%). In questo contesto Mondadori France ha confermato la propria market share del 10,6% (fonte Kantar Media: dati a volume, progressivi a giugno 2016), affermandosi stabilmente quale secondo operatore del mercato pubblicitario della stampa periodica.

Complessivamente, le attività digitali (circa il 5% dei ricavi totali) hanno registrato una crescita del 14,8% per effetto dello sviluppo delle properties a cui si unisce il positivo andamento di NaturaBuy (+29%). L’audience web delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 8,9 milioni utenti unici (fonte Médiamétrie Netratings-Nielsen, dato medio gennaio-agosto 2016), in crescita del 9% circa rispetto al medesimo periodo del 2015.

L’EBITDA adjusted è pari a 21,3 milioni di euro, in calo del 3,8% rispetto ai primi nove mesi del precedente esercizio, essenzialmente per effetto di costi legati ad attività di M&A gestite nel periodo (0,7 milioni di euro). Prosegue nell’esercizio in corso l’attenzione sul contenimento dei costi redazionali e di struttura per contrastare la persistente debolezza dei mercati di riferimento nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato, pur preservando la sua capacità di investimento nella qualità e progressiva digitalizzazione delle attività editoriali. Anche nel periodo in esame, le attività digitali hanno registrato una marginalità positiva e crescente rispetto alla perdita del medesimo periodo 2015.

Il margine operativo lordo complessivo, pari a 19,4 milioni di euro, è risultato in calo del 3,1% rispetto ai 20,0 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015, per effetto dei sopracitati costi di M&A e di oneri di ristrutturazione per circa 1,9 milioni di euro (2,1 milioni nei nove mesi 2015).

 

  • RETAIL

Nei primi nove mesi dell’anno, l’Area Retail – a perimetro omogeneo – ha registrato ricavi per 135 milioni di euro, in incremento dell’1,1% rispetto ai 131,9 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente, principalmente per effetto della crescita del franchising (+3,3%) e dei Megastore (+3,8%) che hanno più che compensato il calo strutturale del Club; positivo il canale online (+ 2,2%) principalmente per effetto della buona performance dell’editoria scolastica. A partire dal 1° aprile 2016, a seguito del consolidamento dell’acquisizione di Rizzoli Libri, le attività relative alla libreria Rizzoli sono confluite nell’area Retail, che di conseguenza evidenzia una crescita dei ricavi complessivi nei primi nove mesi pari al 2,4%. 

Mondadori Retail ha registrato nei primi nove mesi del 2016 un EBITDA adjusted a pari perimetro, di -2,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -3,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2015 (-2,7 milioni di euro includendo il risultato di Librerie Rizzoli nel semestre di consolidamento aprile-settembre). Tale risultato è stato conseguito per effetto delle azioni di riduzione dei costi, sia nei punti vendita sia nelle funzioni centrali, che hanno più che compensato gli effetti derivanti dal calo strutturale del canale del Club. A pari perimetro il margine operativo lordo complessivo si attesta a -2,1 milioni di euro rispetto ai -2,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015, per effetto di alcune componenti straordinarie positive (0,4 milioni di euro).

Designazione del Lead Independent Director

Il Consiglio di Amministrazione ha designato, ai sensi del Codice di Autodisciplina, il Consigliere Indipendente Avv. Cristina Rossello quale Lead Independent Director.

La durata in carica del Lead Independent Director è la medesima prevista per i membri del consiglio di amministrazione e pertanto rimarrà in carica fino all’assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato la fusione per incorporazione, senza concambio, della società interamente posseduta Banzai Media S.r.l., in conformità al progetto di fusione reso disponibile, come da comunicato del 29 settembre scorso, presso la sede legale della società, presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1info (www.1info.it) e sul sito internet www.gruppomondadori.it (sezione Governance). La stipula dell’atto di fusione e le necessarie iscrizioni al registro imprese sono attese entro il 15 gennaio 2017 una volta decorsi i termini di opposizione dei creditori di cui all’art. 2503 del Codice Civile.

La documentazione relativa alla presentazione agli analisti dei risultati del primi nove mesi dell’anno è resa disponibile oggi presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor).

Pubblicazione resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016

Il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 approvato dal Consiglio di Amministrazione è reso disponibile entro la data odierna presso la sede legale della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Oddone Pozzi dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della società.

In allegato (vedi pdf ):

  1. Situazione finanziaria e patrimoniale consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del terzo trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternative di performance utilizzati.

[1] Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda all’allegato 5 “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.
[2] A partire dal 1° gennaio 2016, a seguito di una revisione organizzativa, le attività di Digital Marketing Service e la struttura centrale dedicata alle attività digitali dei brand Mondadori sono confluite nell’area Periodici Italia, (precedentemente ricomprese nell’area Altri Business, Corporate e Digital Innovation); il conto economico dell’area è stato riclassificato, ai fini di un’opportuna informativa, anche nel pari periodo del precedente esercizio.

  • Ricavi netti consolidati: +1,1% a pari perimetro rispetto al primo semestre dello scorso anno; includendo gli effetti del consolidamento di Rizzoli Libri e di Banzai Media, ricavi netti consolidati a 562,6 milioni di euro: +8,6% rispetto al primo semestre dello scorso anno
  • Margine operativo lordo consolidato (EBITDA): +24% a pari perimetro rispetto al primo semestre dello scorso anno; includendo Rizzoli Libri e Banzai Media, margine operativo lordo consolidato a 22,5 milioni di euro: +18,7% rispetto al primo semestre dello scorso anno
  • Risultato netto consolidato di Gruppo positivo per 0,2 milioni di euro a pari perimetro rispetto a -12,2 milioni di euro del primo semestre 2015; -3,8 milioni di euro includendo Rizzoli Libri e Banzai Media
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo a -374,8 milioni di euro rispetto ai -326,5 milioni del 30.06.2015, per effetto della rilevante generazione di cassa nonostante investimenti netti per oltre 150 milioni di euro per le acquisizioni di Rizzoli Libri e Banzai Media

STIMA PER L’ESERCIZIO IN CORSO
(includendo Rizzoli Libri per 9 mesi e Banzai Media per 7 mesi):

  • Ricavi in crescita di circa il 14% rispetto al 2015;
  • Margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted)* in miglioramento di circa il 30%;
  • Posizione finanziaria netta attesa con un rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,5x, inferiore rispetto al covenant bancario di 4,5x

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016 presentata dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2016

Nel 2016 il Gruppo Mondadori ha registrato un avvio d’anno particolarmente positivo, ancora più soddisfacente perché ottenuto in uno scenario macroeconomico ancora volatile.

In particolare, i ricavi hanno mostrato, dopo quasi quattro esercizi, una crescita rispetto all’esercizio precedente: performance che, unitamente al miglioramento del margine operativo lordo (EBITDA) per il decimo trimestre consecutivo, conferma il positivo esito degli interventi realizzati negli ultimi due esercizi, rendendo più concreto il raggiungimento dei target definiti per l’intero esercizio e segnando il passaggio alla nuova fase di sviluppo del Gruppo.

Il secondo trimestre del 2016 ha registrato, infatti, il consolidamento delle società Rizzoli Libri e Banzai Media, passo decisivo per rafforzare la posizione di leadership nei business strategici del Gruppo, accelerando il processo di crescita dell’azienda.

Il contributo di tali acquisizioni amplifica la già positiva performance dei ricavi nel primo semestre, portando l’incremento all’8,6%.

I ricavi netti consolidati del primo semestre dell’esercizio 2016 si sono attestati a 562,6 milioni di euro, come detto in crescita dell’8,6%. Escludendo gli effetti del consolidamento delle società acquisite nel 2016, il Gruppo registra un incremento pari all’1,1%.

Il margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted) è pari a 26,7 milioni di euro, con un miglioramento dell’11,9% rispetto ai 23,8 milioni di euro del primo semestre 2015. A perimetro omogeneo, la crescita è del 15,9%, con un’incidenza percentuale sui ricavi che è aumentata dal 4,6% al 5,3%. Tale performance è stata il risultato di una costante e focalizzata politica di gestione realizzata con successo in tutte le aree di business del Gruppo.

Il margine operativo lordo consolidato (EBITDA), a 22,5 a milioni di euro rispetto ai 19 milioni di euro del primo semestre 2015, ha mostrato un incremento del 18,7%, includendo il risultato di Rizzoli Libri    (-1,5 milioni di euro) e Banzai Media (+0,6 milioni di euro). A pari perimetro il miglioramento è pari al 24%: un risultato che conferma il significativo recupero di efficienza del Gruppo derivante dalla capacità di stabilizzazione dei ricavi e delle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate e implementate negli ultimi due esercizi.

Il risultato operativo consolidato (EBIT) del primo semestre dell’anno è pari a 8,5 milioni di euro, includendo gli ammortamenti relativi a Rizzoli Libri pari a 3 milioni di euro; a perimetro omogeneo, il risultato operativo è pari a 12,4 milioni di euro, in miglioramento del 34,7% rispetto ai 9,2 milioni del primo semestre 2015, nonostante l’incremento della voce ammortamenti e svalutazioni (11,1 milioni di euro rispetto ai 9,7 milioni al 30 giugno 2015) derivante da maggiori ammortamenti delle attività immateriali, conseguente alla ripresa degli investimenti.

Il risultato consolidato prima delle imposte è pari a 0,6 milioni di euro; a perimetro omogeneo, è pari a 4,6 milioni di euro in netto incremento rispetto ai 0,6 milioni di euro del primo semestre 2015, anche per il contributo degli oneri finanziari che, in significativa contrazione (-8,4%), ammontano a 7,8 milioni di euro per effetto sia della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo sia del costo medio complessivo del debito.

Il risultato netto consolidato di Gruppo è pari a -3,8 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto a -12,2 milioni di euro registrato al 30 giugno 2015, mentre a pari perimetro il risultato netto è positivo per 0,2 milioni di euro.

Al 30 giugno 2016 il personale dipendente del Gruppo, a tempo indeterminato e determinato, risulta composto da 3.404 unità: tale dato include 438 risorse derivanti dalle acquisizioni di Rizzoli Libri e Banzai Media; a perimetro omogeneo i dipendenti del Gruppo risulterebbero in riduzione del 2,5%.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 giugno 2016 si è attestata a -374,8 milioni di euro rispetto ai -326,5 milioni del 30 giugno 2015 per effetto della rilevante generazione di cassa del Gruppo, anche di carattere straordinario, avvenuta negli ultimi dodici mesi, che ha consentito investimenti netti per acquisizioni pari a 157,3 milioni di euro.

Al 30 giugno 2016 il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi a perimetro omogeneo è positivo per 79,4 milioni di euro, mentre il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 51,5 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei sette trimestri precedenti.

Includendo gli effetti delle società Rizzoli Libri e Banzai Media, il cash flow ordinario complessivo risulta pari a 42,8 milioni di euro, inferiore a quello a perimetro omogeneo per effetto della stagionalità del business di Rizzoli Libri nel secondo trimestre.

Tale performance è il risultato di una costante ed efficace attività di monitoraggio, capacità di intervento e di gestione di tutte le variabili economiche e finanziarie, propria di tutte le aree di business del Gruppo.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Alla luce dell’evoluzione positiva del Gruppo nel primo semestre e delle integrazioni in corso, è ragionevole confermare per l’esercizio corrente le attese precedentemente comunicate a pari perimetro (ricavi sostanzialmente stabili rispetto al 2015 e EBITDA adjusted in crescita “high-single digit”, con un conseguente incremento della redditività percentuale).

Includendo gli effetti del consolidamento di Rizzoli Libri (per 9 mesi) e di Banzai Media (per 7 mesi) si stimano ricavi in crescita di circa il 14% rispetto al 2015 e EBITDA adjusted in crescita di circa il 30%. La posizione finanziaria netta è attesa in incremento rispetto al 31 dicembre 2015 con un rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,5x, inferiore rispetto al covenant bancario di 4,5x.

COOPTAZIONE DI UN AMMINISTRATORE

Il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data odierna ha inoltre preso atto delle dimissioni del consigliere non esecutivo Bruno Ermolli, membro anche del Comitato Remunerazione e Nomine, per sopraggiunte esigenze professionali.

Il Consiglio di Amministrazione ha conseguentemente deliberato, ai sensi dell’art. 2386 del codice civile e dell’art. 17.6 dello statuto sociale, la nomina per cooptazione di Paolo Ainio, che resterà in carica fino alla prossima Assemblea.

In occasione della medesima riunione, il Consiglio di Amministrazione, in conformità alle disposizioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A., ha provveduto a reintegrare il Comitato Remunerazione e Nomine, nominando, in sostituzione del consigliere Bruno Ermolli, il consigliere non esecutivo Alfredo Messina.

Si precisa infine che il consigliere Bruno Ermolli alla data delle dimissioni non detiene partecipazioni nella società.

Il curriculum vitae del consigliere Paolo Ainio, qualificabile quale amministratore non esecutivo in conformità alle disposizioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A., è disponibile sul sito internet della Società www.gruppomondadori.it, sezione Governance.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2016

  • LIBRI

In Italia il mercato dei libri trade ha evidenziato nel primo semestre dell’anno una crescita pari al +2,6% rispetto al corrispondente periodo del 2015 (fonte: GFK, giugno 2016; dati a valore di mercato). In tale contesto l’area Trade di Mondadori Libri si è confermata leader del mercato con una quota pari al 22,9%; in seguito all’acquisizione dei marchi Trade di Rizzoli Libri (Rizzoli, BUR e Fabbri Editori), il Gruppo ha incrementato la propria market share complessiva nel trade al 28,8% (al 30 giugno 2016).

Nel periodo in esame, i ricavi dell’area Libri del Gruppo si sono attestati a 170,1 milioni di euro rispetto ai 123,4 milioni di euro del primo semestre 2015, registrando complessivamente un incremento del 37,9%, per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri (con ricavi complessivi nel periodo aprile/maggio 2016 pari a 36,6 milioni di euro, relativi alle attività trade, education e Rizzoli International Publications, che opera nel mercato dei libri illustrati di alta gamma e attraverso le attività della libreria Rizzoli Bookstore di New York).

A perimetro omogeneo i ricavi dell’area Libri del Gruppo hanno registrato un incremento del +8,2% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Per quanto riguarda l’area Trade a pari perimetro nel primo semestre (escludendo quindi il contributo di Rizzoli Libri), i ricavi sono stati di 85,6 milioni di euro, con una crescita del 14,3% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, per effetto del positivo andamento delle vendite dei titoli lanciati tra la fine del 2015 e la prima parte dell’esercizio in corso.

Sempre a perimetro omogeneo, per quanto riguarda invece l’area Educational, i ricavi hanno registrato una crescita del 17% rispetto allo stesso periodo del 2015, per l’anticipo di alcuni rifornimenti nel settore della scolastica e per il positivo andamento delle attività di gestione museale.

Il margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted) di Mondadori Libri ha registrato a pari perimetro un significativo incremento di oltre il 29% rispetto al primo semestre del precedente esercizio, attestandosi a 11 milioni di euro per effetto della crescita dei ricavi derivante da una mirata programmazione editoriale, dei rilevanti successi ottenuti dai titoli novità pubblicati e della continua ottimizzazione dei processi operativi intrapresa dal 2015 in ambito Trade.

Il margine operativo lordo (EBITDA), a perimetro omogeneo risulta pari a 10,7 milioni di euro, raddoppiando il risultato dei primi sei mesi 2015 (5,2 milioni di euro), anche per effetto di minori oneri di ristrutturazione rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente.

Nel trimestre di consolidamento (aprile-giugno 2016), Rizzoli Libri ha contribuito negativamente al margine operativo lordo complessivo dell’area Libri per 1,5 milioni di euro per effetto principalmente della stagionalità del settore education che genera la prevalenza dei ricavi nel secondo semestre.

Il margine operativo lordo complessivo (EBITDA) dell’area Libri del Gruppo, includendo anche gli effetti del consolidamento di Rizzoli Libri, è risultato pari a 9,1 milioni di euro (+74,2% rispetto ai primi sei mesi 2015).

  • PERIODICI ITALIA

Nel primo semestre dell’anno il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership nei magazine con una quota di mercato pari al 32,1% (fonte interna Press-di, dati a valore a maggio, edicola + abbonamenti).

Nel periodo in esame l’area Periodici Italia ha registrato ricavi per 161,1 milioni di euro[1], in crescita dell’1,1% rispetto ai 159,4 milioni di euro del primo semestre 2015 (-0,8% a perimetro omogeneo, escludendo gli effetti dell’acquisizione di Banzai Media).

In particolare:

  • i ricavi diffusionali risultano in crescita dello 0,8% anche principalmente per il contributo delle testate di Mondadori Scienza;
  • i ricavi della raccolta pubblicitaria risultano in calo del 2%; la raccolta pubblicitaria print dei Periodici Italia ha evidenziato un calo del 4% in linea con il trend di mercato di -3,6% (fonte: Nielsen; dati progressivi a maggio); la raccolta dei siti web, in crescita del 4,7%, mostra un andamento migliore rispetto al mercato di riferimento (-1,9%; fonte: Audiweb; dati progressivi a maggio). Complessivamente (print+web) nel periodo in esame, la raccolta pubblicitaria sui brand Mondadori in Italia è in calo del 2,7% nel semestre.

I dati di traffico dei siti Mondadori mostrano un’audience complessiva pari a 8,4 milioni di utenti unici (fonte: Audiweb; dati progressivi a maggio) rispetto ai 7,2 milioni di maggio 2015 (+16% sulla media gennaio-maggio);

  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali venduti in allegato ai magazine Mondadori, sono incrementati dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2015;
  • l’attività di distribuzione e ricavi verso terzi ha registrato un andamento in linea rispetto all’esercizio precedente per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti;
  • le attività internazionali hanno registrato ricavi per 3 milioni di euro, in calo dai 3,5 milioni di euro dei primi sei mesi 2015 a seguito della flessione dell’attività di licensing dovuta al peggioramento del contesto macroeconomico internazionale e dell’effetto negativo dei tassi di cambio inglese e cinese;
  • i ricavi delle attività di Digital Marketing Service (6,2 milioni di euro) hanno mostrato una crescita del 2%, per effetto del progressivo ampliamento del sistema di offerta avviato lo scorso anno.

 

Banzai Media ha contribuito ai ricavi dell’area Periodici Italia del primo semestre 2016 (mese di giugno) per circa 2,9 milioni di euro: con l’acquisizione di un’audience di 16,4 milioni di utenti unici (fonte: Audiweb, dati medi a maggio 2016), Mondadori diventa il primo editore digitale italiano.

Il margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted) dell’area Periodici Italia ha registrato, a pari perimetro, un sensibile miglioramento (+13% circa), passando da 8,8 milioni a 9,9 milioni di euro per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e delle attività promozionali, realizzate pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate.

Nel semestre è stata conseguita una significativa riduzione dei costi industriali anche per effetto della rinegoziazione dei contratti di stampa. Includendo il contributo di Banzai Media, l’incremento nel periodo si attesta al 20,4%.

Il margine operativo lordo complessivo (EBITDA) dell’Area nel primo semestre ha più che confermato tale trend di miglioramento, evidenziando una crescita del 17% a pari perimetro e del 25% (includendo il consolidamento di Banzai Media) per effetto delle azioni sopracitate e di minori oneri di ristrutturazione.

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi sei mesi del 2016 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 160,3 milioni di euro, in calo del 3,8% rispetto ai 166,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2015. In particolare:

  • i ricavi diffusionali (circa il 75% del totale) hanno registrato una flessione pari al 2,8% rispetto all’esercizio precedente: i ricavi da abbonamenti (53% dei ricavi diffusionali) hanno evidenziato una sostanziale stabilità, compensando parzialmente la flessione del canale edicola (-6,3%) e confermando l’opportunità strategica di continuare ad investire in questo canale;
  • i ricavi relativi alla raccolta pubblicitaria hanno registrato complessivamente un calo del 5,8% rispetto al pari semestre del 2015, ma con un andamento difforme tra prodotto cartaceo  (-10,9%) e on-line (18% del totale ricavi pubblicitari) che ha registrato una crescita del 27%.

L’audience web delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 9,8 milioni utenti unici (fonte: Médiamétrie NetRatings – Nielsen; dato medio gennaio/maggio 2016), in crescita del 19% circa rispetto al medesimo periodo del 2015, anche per effetto della progressiva digitalizzazione dei team editoriali.

Il margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted) è pari a 15,5 milioni di euro, in calo del 3,8% rispetto al primo semestre del precedente esercizio, essenzialmente per effetto di costi legati ad attività di M&A effettuate nel periodo (0,6 milioni di euro). Anche nel semestre in esame, in continuità con la positiva performance dell’esercizio 2015, le attività digitali hanno registrato una marginalità positiva, rispetto alla perdita del medesimo periodo 2015.

Il margine operativo lordo complessivo (EBITDA), pari a 14,2 milioni di euro, è risultato in leggera contrazione rispetto ai 14,4 milioni di euro del primo semestre 2015, per effetto dei sopracitati costi di M&A e di maggiori oneri di ristrutturazione, per circa 0,3 milioni di euro, derivanti dal piano di uscite volontarie avviato nel 2015, che ha già mostrato positivi risultati.

  • RETAIL

Nei primi sei mesi dell’anno l’Area Retail ha registrato ricavi complessivi per 88,2 milioni di euro, in miglioramento del 2,8% rispetto ai 85,9 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente.

A partire dal 1° aprile 2016, a seguito del consolidamento dell’acquisizione di Rizzoli Libri, l’attività di Librerie Rizzoli, relativa alla storica libreria di Milano in Galleria Vittorio Emanuele e al sito di e-commerce rizzolilibri.it, è confluita nell’area Retail. Conseguentemente, a perimetro omogeneo, la crescita è dell’1,6%, principalmente per effetto della crescita del canale del Franchising (+5,2%) e dei Megastore (+3,8%) che hanno più che compensato il calo strutturale del Club (-8,8%).

Mondadori Retail ha registrato nei primi sei mesi dell’esercizio in corso un margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted), a pari perimetro, di -3 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai    -3,2 milioni di euro del corrispondente periodo del 2015 (-3,1 milioni di euro includendo il risultato di Librerie Rizzoli nel secondo trimestre 2016). Tale risultato è stato conseguito per effetto delle azioni di riduzione dei costi, sia nei punti vendita sia nelle funzioni centrali, che hanno determinato la minor incidenza dei costi di struttura e del personale e che hanno più che compensato la riduzione del margine di prodotto derivante dal diverso mix prodotto/canale, anche legato agli effetti del calo strutturale del canale del Club.

Il margine operativo lordo complessivo (EBITDA) si attesta a -3 milioni di euro (-3,1 includendo il risultato di Librerie Rizzoli; -2,8 milioni nel primo semestre 2015 per effetto di componenti straordinarie positive).

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI SEI MESI DEL 2016

CLOSING CESSIONE MARSILIO EDITORI S.P.A.

In data 26 luglio 2016 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha finalizzato, tramite la controllata Rizzoli Libri S.p.A., la cessione a GEM S.r.l. della partecipazione detenuta in Marsilio Editori S.p.A., pari al 94,71% del capitale sociale. Il corrispettivo della transazione incassato è pari a 8,9 milioni di euro, sulla base di un enterprise value in linea con il prezzo di acquisizione della stessa partecipazione nell’ambito dell’operazione Rizzoli Libri finalizzata lo scorso 14 aprile 2016; l’importo è inclusivo di una posizione finanziaria netta rettificata positiva pari a 1,3 milioni di euro.

La cessione di Marsilio Editori S.p.A. è stata realizzata in adempimento ai rimedi indicati dal provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

GEM S.r.l., società attiva nel settore dell’editoria, che fa capo alla famiglia De Michelis, ha detenuto una partecipazione in Marsilio Editori S.p.A. dal 1985 fino all’aprile 2016.

Il budget per l’esercizio 2016 di Marsilio Editori prevede ricavi per circa 9,4 milioni di euro con un EBITDA di 1 milione di euro.

* * *

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati alla comunità finanziaria al 30 giugno 2016 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

* * *

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (vedi pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
  2. Conto economico consolidato
  3. Conto economico consolidato – secondo trimestre
  4. Cash flow di Gruppo
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati

 

Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda all’allegato 5 “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.

[1] A partire dal 1° gennaio 2016, a seguito di una revisione organizzativa, le attività di Digital Marketing Service sono confluite nell’area Periodici Italia (precedentemente ricomprese nell’area Altri Business, Corporate e Digital Innovation); il conto economico dell’area è stato riclassificato, ai fini di una corretta informativa, anche nel pari semestre del precedente esercizio.

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che il verbale dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 21 aprile scorso è disponibile presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Governance).