Comunicati Stampa

Approvato dal C.d.A. il resoconto intermedio di gestione al 31.03.2016

  • Ricavi netti consolidati in crescita del 2,2% con una significativa inversione di tendenza rispetto ai trimestri precedenti: 254,8 milioni di euro al 31 marzo 2016 rispetto a 249,2 milioni di euro del primo trimestre 2015
  • Margine operativo lordo consolidato +22,1%: 8,5 milioni di euro al 31 marzo 2016 rispetto a 7 milioni di euro del 31 marzo 2015
  • Risultato netto di Gruppo delle attività in continuità in forte recupero: -1,8 milioni di euro al 31 marzo 2016, in miglioramento di oltre il 50% rispetto a -3,7 milioni di euro del 31 marzo 2015
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo in significativa riduzione: -224,9 milioni di euro rispetto a -319,2 milioni di euro al 31 marzo 2015

§

Stima per l’esercizio in corso:

  • Ricavi in crescita del 14% rispetto al 2015;
  • EBITDA, a livello operativo, in aumento del 30%;
  • La posizione finanziaria netta, includendo gli effetti delle operazioni Rizzoli Libri e Banzai Media Holding e delle previste cessioni in conformità a quanto disposto dall’AGCM, è attesa in incremento rispetto a fine 2015, con un rapporto PFN/Ebitda intorno a 3,5x/3,6x, significativamente inferiore rispetto al covenant bancario di 4,5x

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 31 MARZO 2016
Il Gruppo Mondadori ha registrato un avvio d’anno particolarmente positivo, ancora più soddisfacente perché ottenuto in uno scenario macroeconomico ancora volatile.

In particolare, i ricavi (prima delle sopracitate acquisizioni) hanno mostrato dopo quasi quattro esercizi una crescita rispetto all’esercizio precedente: performance che unitamente al miglioramento, per il nono trimestre consecutivo, del margine operativo lordo ha confermato il positivo esito degli interventi realizzati negli ultimi due esercizi, rendendo più concreto il raggiungimento dei target definiti per l’intero esercizio e la nuova fase di sviluppo del Gruppo.

I ricavi netti consolidati dei primi tre mesi dell’esercizio 2016 si sono attestati a 254,8 milioni di euro, in crescita del 2,2% rispetto ai 249,2 milioni di euro del pari periodo 2015, registrando una significativa inversione di tendenza rispetto ai trimestri precedenti (+0,8% a perimetro omogeneo, includendo i ricavi delle attività dei periodici di Mondadori Scienza[1]).

Il margine operativo lordo ante non ricorrenti presenta una crescita del 15,3%, a 10,1 milioni di euro rispetto agli 8,8 milioni di euro dei primi tre mesi 2015, con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta da 3,5% a 4%. Il consolidamento di Mondadori Scienza ha contribuito negativamente nel trimestre per 0,1 milioni di euro.

Il margine operativo lordo consolidato risulta in miglioramento del 22,1%, attestandosi a 8,5 milioni di euro rispetto ai 7 milioni di euro del primo trimestre 2015: una performance che, anche per effetto di minori oneri di ristrutturazione e minori componenti straordinarie, conferma il recupero di efficienza del Gruppo derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate ed implementate negli ultimi due esercizi.

Il risultato operativo consolidato dei primi tre mesi dell’anno è pari a 3,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 2,1 milioni del primo trimestre 2015 di circa il 45% per effetto della citata crescita del margine operativo lordo, nonostante l’incremento della voce ammortamenti e svalutazioni (5,4 milioni di euro rispetto ai 4,9 milioni di euro al 31 marzo 2015).

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 0,5 milioni di euro rispetto ai -2,4 milioni di euro al 31 marzo 2015; nei primi tre mesi dell’esercizio in corso gli oneri finanziari ammontano a 3,6 milioni di euro, in significativa contrazione (-19%) rispetto ai 4,4 milioni di euro del medesimo periodo del 2015, per effetto sia della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo sia del costo medio complessivo del debito. Gli oneri fiscali complessivi del periodo in esame sono pari a 0,9 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il precedente esercizio (0,8 milioni nel primo trimestre 2015).

Il risultato netto consolidato delle attività in continuità, dopo la quota di pertinenza di terzi, è negativo per 1,8 milioni di euro, in miglioramento di oltre il 50% rispetto alla perdita di 3,7 milioni di euro registrata al 31 marzo 2015. Il risultato netto di Gruppo al 31 marzo 2016, dopo il risultato delle attività dismesse dell’area Radio (negativo per 1 milione di euro nei primi tre mesi dello scorso esercizio), è pari a -1,8 milioni di euro e presenta un miglioramento di 2,9 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2015.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 marzo 2016 si è attestata a -224,9 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai -319,2 milioni del 31 marzo 2015 per effetto della generazione di cassa del Gruppo negli ultimi dodici mesi, derivante sia dalla gestione ordinaria (48,4 milioni di euro) sia da quella straordinaria (45,9 milioni di euro).

Al 31 marzo 2016 il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 71,7 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 48,4 milioni di euro, continuando il trend di miglioramento registrato nei sei trimestri precedenti. Il flusso di cassa straordinario è positivo per 45,9 milioni di euro, principalmente per gli incassi, derivanti dalle dismissioni effettuate negli ultimi dodici mesi, per complessivi 58,4 milioni di euro, relativi alle cessioni dell’80% di Monradio (settembre 2015), del 50% nella joint venture Harlequin Mondadori (settembre 2015) e di un immobile sito in Roma (dicembre 2015).

LE AREE DI BUSINESS DEL GRUPPO

  • LIBRI

Nei primi tre mesi del 2016 il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato con una quota nel trade pari al 22,9% (fonte GFK, marzo 2016).

Nel periodo in esame l’Area Libri ha registrato ricavi complessivi per 63,4 milioni di euro, in significativo incremento (+13,3%) rispetto ai 56 milioni di euro dello stesso periodo del 2015.

In particolare, l’area Trade ha presentato una crescita del 16,9% per effetto del protrarsi del positivo andamento delle vendite dei titoli lanciati a fine 2015 e dell’ottimo riscontro di pubblico delle novità distribuite nell’esercizio, come testimoniato dalle classifiche di vendita: nei primi tre mesi dell’anno il Gruppo ricopre le prime tre posizioni nella classifica dei titoli più venduti in termini di copie ed è presente con 5 titoli nella top ten.

I libri dell’area Educational hanno registrato ricavi in miglioramento del 17,7% rispetto allo stesso periodo del 2015 per effetto della crescita di Mondadori Electa.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, mostra un significativo incremento (oltre il 50%) rispetto al primo trimestre 2015, attestandosi a 4,1 milioni di euro, per effetto della crescita dei ricavi derivante da una mirata programmazione editoriale, che ha anche registrato una riduzione del numero delle novità prodotte, e di una più efficace gestione dei processi operativi in seguito alla profonda revisione organizzativa e di prodotto intrapresa dal 2015 in ambito Trade.

  • PERIODICI ITALIA

Nei primi tre mesi del 2016 il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership di mercato nei magazine, con una quota a valore pari al 32,7% (fonte interna Press-di, a febbraio 2016).

Nel periodo in esame l’area Periodici Italia ha registrato ricavi per 78,5 milioni di euro, in crescita dello 0,8% rispetto ai 77,9 milioni di euro del primo trimestre 2015 (-3,7% a portafoglio omogeneo).

In particolare:

  • i ricavi diffusionali risultano in crescita del 3,7%, principalmente per il contributo del consolidamento delle testate di Mondadori Scienza;
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali diminuiscono dell’1,8% rispetto al primo trimestre 2015;
  • i ricavi della raccolta pubblicitaria risultano sostanzialmente allineati al primo trimestre dell’esercizio precedente (-0,3%); I dati di traffico mostrano un’audience complessiva pari a 8,9 milioni di utenti unici (fonte Audiweb, febbraio 2016), rispetto a 6,9 milioni di febbraio 2015 (+29%).
  • l’attività di distribuzione e ricavi verso terzi ha registrato un lieve incremento (+1,4%) rispetto all’esercizio precedente, per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti;
  • le attività internazionali hanno registrato ricavi per 2,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il primo trimestre 2015 (2,8 milioni di euro);
  • i ricavi delle attività di digital marketing service (3,3 milioni di euro), confluite nell’area Periodici Italia dal 1° gennaio 2016[2], hanno mostrato una crescita del 5,2% per effetto del progressivo ampliamento del sistema di offerta avviato lo scorso anno.

Il margine operativo lordo dell’area Periodici Italia, al netto di componenti non ricorrenti, registra un sensibile miglioramento pari a circa l’11%, passando da 6,2 milioni a 6,8 milioni di euro per effetto del contributo di una positiva dinamica dei ricavi, dopo numerosi trimestri negativi, nonché delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e delle attività promozionali, realizzate pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate. Nel trimestre è stata conseguita una significativa riduzione dei costi industriali anche per effetto della rinegoziazione dei contratti di stampa.

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi tre mesi del 2016 Mondadori ha incrementato la propria quota di mercato in Francia al 10,3% (fonte Kantar Media, dati a volume a febbraio 2016), confermandosi secondo operatore nel mercato pubblicitario dei magazine.

Nel periodo di riferimento i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 77,1 milioni di euro, in calo del 3,5% rispetto ai 79,9 milioni di euro di pari periodo del 2015 (a parità di pubblicazioni, i ricavi mostrerebbero un calo del 2%, sostanzialmente confermando il trend rilevato nell’esercizio 2015: -1,9%).

In particolare:

  • i ricavi diffusionali (74% del totale) hanno registrato una flessione del 3,4% rispetto all’esercizio precedente: i ricavi da abbonamenti (53% dei ricavi diffusionali) hanno evidenziato una sostanziale stabilità (-0,2%; +0,6% a parità di pubblicazioni), che compensa parzialmente la flessione del canale edicola (-7,5%), confermando l’opportunità strategica di continuare ad investire in questo canale;
  • i ricavi relativi alla raccolta pubblicitaria hanno registrato complessivamente una lieve contrazione, pari allo 0,7% rispetto al primo trimestre del 2015, per effetto del positivo andamento dei ricavi digitali cresciuti di oltre il 20% (rappresentano circa il 20% del totale), che compensa ormai quasi totalmente il calo rilevato dalla componente print (-6,9%).

L’audience complessiva delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 9,9 milioni utenti unici (fonte Médiamétrie Netratings, febbraio 2016), in crescita del 13% circa rispetto allo stesso periodo del 2015.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è pari a 4,3 milioni di euro, in calo dell’8,4% rispetto al primo trimestre del precedente esercizio, essenzialmente per effetto di costi legati ad attività di M&A (0,4 milioni di euro). Anche nel trimestre in esame, in continuità con la positiva performance dell’esercizio 2015, le attività digitali hanno registrato una marginalità positiva, in incremento rispetto al medesimo trimestre 2015.

  • RETAIL

Nei primi tre mesi dell’esercizio, l’Area Retail ha registrato ricavi per 44,4 milioni di euro, in incremento (+0,8%) rispetto ai 44,1 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente, principalmente per effetto della crescita del canale franchising (+3,7% a parità di negozi), dei bookstore diretti (+4,5% a parità di negozi), e della sostanziale stabilità dei Megastore, che hanno più che compensato il calo strutturale del club (-10,4%) e la flessione registrata nell’online (-10,1%) derivante principalmente dalla riduzione delle offerte promozionali finalizzata a migliorarne la redditività.

Mondadori Retail ha registrato nei primi tre mesi dell’esercizio un margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, pari a -1,8 milioni di euro, in lieve miglioramento rispetto ai -1,9 milioni di euro del corrispondente periodo del 2015.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’evoluzione positiva del Gruppo nel primo trimestre ha confermato le attese precedentemente comunicate a perimetro omogeneo; includendo gli effetti del perfezionamento dell’operazione Rizzoli Libri (che sarà consolidata dal 1° aprile 2016) e dell’accordo per l’acquisizione di Banzai Media Holding (il cui contributo si concretizzerà sostanzialmente nella seconda parte dell’anno) è ragionevole stimare per l’esercizio corrente una crescita dei ricavi di circa il 14% rispetto al 2015 e del margine operativo lordo – a livello operativo – di circa il 30%.

Tali stime includono le sinergie attese nel corso del presente esercizio dall’integrazione di Rizzoli Libri, ma non il contributo della società Marsilio Editori e del ramo d’attività Bompiani che, in conformità a quanto disposto dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in data 23 marzo 2016, saranno cedute nei tempi previsti e quindi non consolidate.

La posizione finanziaria netta, includendo gli effetti di entrambe le operazioni straordinarie e delle previste cessioni, è attesa in incremento rispetto al 31 dicembre 2015 con un rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,5x/3,6x, inferiore rispetto al covenant bancario di 4,5x.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI TRE MESI DEL 2016

CLOSING ACQUISIZIONE RCS LIBRI
Come già comunicato al mercato in data 14 aprile 2016, il Gruppo Mondadori ha perfezionato – a seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle Autorità competenti – l’acquisizione di RCS Libri S.p.A. (oggi Rizzoli Libri S.p.A.), tramite la controllata Mondadori Libri S.p.A. in esecuzione dell’accordo sottoscritto e comunicato al mercato in data 4 ottobre 2015. Il perimetro dell’operazione comprende l’intera quota (pari al 99,99%) posseduta da RCS MediaGroup S.p.A. in RCS Libri S.p.A., incluse le relative partecipazioni, e la titolarità esclusiva di tutti i marchi in ambito librario, tra cui Rizzoli. Il corrispettivo dell’operazione, che ha recepito alcune rettifiche contrattualmente previste, è pari a 127,1 milioni di euro ed è stato regolato per cassa, tramite l’utilizzo di una linea di credito dedicata a disposizione del Gruppo.

Sulla base di specifiche clausole del contratto, il prezzo potrà essere soggetto ad aggiustamenti pari a massimi +/-5 milioni di euro legati al raggiungimento di obiettivi economici per il 2015, come risultanti dal bilancio 2015 di RCS Libri S.p.A., che verranno determinati e comunicati secondo quanto previsto dagli accordi contrattuali. È inoltre previsto un earn-out in favore di RCS MediaGroup S.p.A. sino a 2,5 milioni di euro, condizionato al conseguimento nel 2017 di determinati risultati del segmento libri del Gruppo Mondadori.

ACCORDO PER L’ACQUISIZIONE DI BANZAI MEDIA HOLDING
Come già comunicato al mercato in data 10 maggio 2016, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., a seguito del Consiglio di Amministrazione presieduto da Marina Berlusconi, ha sottoscritto con Banzai S.p.A. il contratto relativo all’acquisizione di Banzai Media Holding S.r.l., ovvero della divisione vertical content del Gruppo Banzai.

I termini dell’operazione attribuiscono a Banzai Media Holding un enterprise value pari a 45 milioni di euro, suddiviso in una componente fissa di 41 milioni di euro e un earn-out di 4 milioni di euro.
Il corrispettivo dell’acquisizione al closing – al netto di un indebitamento finanziario netto normalizzato stimato di 16,4 milioni di euro (che include debiti finanziari verso la controllante Banzai S.p.A. e 3,3 milioni di euro per componenti differite di prezzo relative ad alcune partecipazioni) – è pari a 24,6 milioni di euro. L’earn-out previsto a favore di Banzai S.p.A. sarà corrisposto all’eventuale conseguimento di predeterminati risultati relativi al triennio 2016-2018.

§

Si ricorda che con l’entrata in vigore del D. Lgs. 15 febbraio 2016, n. 25, che ha recepito la più recente normativa europea sugli obblighi di trasparenza, sono venuti meno i preesistenti obblighi di informativa al mercato in occasione dei risultati trimestrali. Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., così come quelli successivi, è da considerarsi pertanto quale rendicontazione volontaria redatta dalla Società.

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 sarà messo a disposizione presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations) nei termini precedentemente previsti dalla normativa. La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 31 marzo 2016 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations)..

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

[1] Consolidati dal 1° luglio 2015 a seguito dell’acquisto da parte di Mondadori del 50% della joint-venture Gruner+Jahr/Mondadori S.p.A., oggi Mondadori Scienza S.p.A.

[2] A partire dal 1° gennaio 2016, a seguito di una revisione organizzativa, le attività di Digital Marketing Service sono confluite nell’area Periodici Italia (precedentemente ricomprese nell’area Altri Business, Corporate e Digital Innovation); di conseguenza il conto economico dell’area è stato riclassificato, ai fini di una corretta informativa, anche nel pari trimestre del precedente esercizio.

Accordo per l’acquisizione di Banzai Media Holding

Con questa operazione il Gruppo Mondadori diventa il primo editore digitale italiano

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. comunica, a seguito del Consiglio di Amministrazione presieduto da Marina Berlusconi, di aver sottoscritto con Banzai S.p.A. il contratto relativo all’acquisizione di Banzai Media Holding S.r.l., ovvero della divisione vertical content del Gruppo Banzai.

I termini dell’operazione attribuiscono a Banzai Media Holding un enterprise value pari a 45 milioni di euro, suddiviso in una componente fissa di 41 milioni di euro e un earn-out di 4 milioni di euro.

Il corrispettivo dell’acquisizione al closing – al netto di un indebitamento finanziario netto normalizzato stimato di 16,4 milioni di euro (che include debiti finanziari verso la controllante Banzai S.p.A. e 3,3 milioni di euro per componenti differite di prezzo relative ad alcune partecipazioni) – è pari a 24,6 milioni di euro.

L’earn-out previsto a favore di Banzai S.p.A. sarà corrisposto all’eventuale conseguimento di predeterminati risultati relativi al triennio 2016-2018.

L’accordo prevede inoltre per Banzai S.p.A. la disponibilità di spazi pubblicitari, su un orizzonte temporale di tre anni, con un beneficio stimato di circa 7 milioni di euro.

Il perimetro acquisito, dal quale è stato escluso il segmento news¹, ha registrato nell’esercizio 2015 ricavi per 24 milioni di euro, un EBITDA (ante non ricorrenti) di 4 milioni di euro, con 17,1 milioni di utenti unici².

Questa operazione consente al Gruppo Mondadori, di cui è amministratore delegato Ernesto Mauri, di diventare il primo editore digitale italiano e di beneficiare della complementarità dei verticali delle due aziende.

Affiancando agli oltre 8,9 milioni di utenti unici già attivi l’audience acquisita da Banzai, che include siti di particolare rilevanza nel mercato italiano come PianetaDonna, Giallo Zafferano, Studenti.it e Mypersonaltrainer, Mondadori raggiungerà la leadership nei verticali women, food, health & wellness, aree strategiche che consentono di integrare e ampliare l’offerta multicanale dei brand già in portafoglio, e con rilevanti potenzialità di crescita anche attraverso innovazione di prodotto e iniziative di brand extention.

L’elevato know-how e le comprovate competenze tecnologiche di Banzai Media Holding, coniugate al valore dei brand e ai contenuti di elevata qualità editoriale di Mondadori, permetteranno al Gruppo di accelerare il processo di evoluzione in ambito digitale. Inoltre, tale combinazione consentirà una profilazione dell’audience in target specifici, permettendo maggiori opportunità di monetizzazione.

Le intese con Banzai prevedono inoltre la possibilità di individuare tra gli store di Mondadori Retail alcuni punti per allargare la rete Pick&Pay del Gruppo Banzai.

L’acquisizione di Banzai Media Holding, che prevede le usuali dichiarazioni e garanzie a favore dell’acquirente, sarà regolata attraverso l’utilizzo di linee di credito già disponibili, e perfezionata nel corso del primo semestre del 2016.

¹ Costituito dalla partecipazione ne Il Post S.r.l. e dal ramo d’azienda relativo al sito Giornalettismo.
² Dati Audiweb View – total audience dicembre 2015.

  • Ricavi netti consolidati a 1.122,8 milioni di euro: -4% rispetto a 1.169,5 milioni di euro del 2014.
  • Margine operativo lordo consolidato in netto miglioramento a 81,6 milioni di euro: +14% rispetto a 71,5 milioni di euro del 2014 (+7,5% ante non ricorrenti)
  • Risultato netto consolidato delle attività in continuità positivo per 15,1 milioni di euro: triplicato rispetto a 5,3 milioni di euro del 2014
  • Posizione finanziaria netta in significativo miglioramento per effetto della generazione di cassa nei 12 mesi di oltre 90 milioni di euro: -199,4 milioni di euro rispetto a -291,8 milioni di euro del 2014
  • §
  • Stima per l’esercizio in corso a pari perimetro di: ricavi stabili, margine operativo lordo in crescita “high-single digit” e posizione finanziaria netta in ulteriore miglioramento rispetto al 31 dicembre 2015
  • §
  • Assemblea degli azionisti convocata per giovedì 21 aprile 2016

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015[1] presentati dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

Il 2015 ha rappresentato un anno particolarmente significativo nella storia del Gruppo Mondadori, in cui sono state poste le basi strutturali per affrontare le sfide legate alla nuova fase di crescita dell’azienda.
È stato confermato il positivo esito del percorso avviato negli esercizi precedenti che, per effetto del costante impegno sul contenimento dei costi operativi e di struttura, ha comportato un significativo miglioramento del risultato economico, con una redditività positiva in tutte le aree di business, nonché della capacità di Mondadori di generare risorse finanziarie.
È stata inoltre perseguita con successo la focalizzazione sui core business, attraverso azioni di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività: le operazioni straordinarie di valorizzazione di alcuni asset non strategici completate nel corso del 2015 (cessione della maggioranza di R101, di un immobile a Roma e del 50% della joint venture Harlequin Mondadori) hanno ulteriormente incrementato la disponibilità di risorse finanziarie.
Tali positivi risultati sono stati indirizzati da una parte alla riduzione dell’indebitamento finanziario consolidato – che è stato quasi dimezzato in meno di 24 mesi – e dall’altra a sostenere con adeguate risorse le linee strategiche di sviluppo del Gruppo.
Il 2015 ha segnato infatti per Mondadori il passaggio ad una nuova fase, in cui la Società è tornata ad investire per rafforzare la posizione competitiva nei business strategici del Gruppo e supportare il processo di crescita.
A luglio, Mondadori ha incrementato al 100% la propria partecipazione in Gruner+Jahr/Mondadori, arricchendo così il proprio portafoglio con un brand di successo come Focus, in linea con la strategia di consolidare la leadership del Gruppo nel mercato dei magazine concentrandosi sulle testate più rilevanti e con maggiori potenzialità di sviluppo nel digitale.
Nel mese di ottobre è stato realizzato un passo fondamentale nell’evoluzione strategica del Gruppo attraverso l’accordo per l’acquisizione di RCS Libri che dal 2016 permetterà a Mondadori di consolidare la propria presenza in Italia nel mercato dei libri trade e nell’editoria scolastica, nonché nel business degli illustrati a livello internazionale (principalmente negli Stati Uniti).

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2015

I ricavi netti consolidati dell’esercizio 2015 si sono attestati a 1.122,8 milioni di euro, in riduzione del 4% rispetto ai 1.169,5 milioni di euro del 2014. Nell’area Periodici Italia sono inclusi i ricavi delle attività di Gruner+Jahr/Mondadori consolidati dal 1° luglio 2015 (per 9 milioni di euro) – oggi Mondadori Scienza: al netto di tale disomogeneità, a livello di Gruppo, il calo dei ricavi si attesterebbe intorno al 4,7%.

Il margine operativo lordo consolidato è risultato in significativo miglioramento nell’esercizio 2015 (+14%), attestandosi a 81,6 milioni di euro rispetto ai 71,5 milioni di euro del 2014, anche per effetto del contributo positivo di elementi non ricorrenti, quali le plusvalenze registrate dalle cessioni di un immobile sito a Roma e del 50% della joint venture Harlequin Mondadori.
Anche al netto degli elementi non ricorrenti, il margine operativo lordo ha evidenziato una crescita del 7,5%, passando da 67,9 milioni del 2014 a 73 milioni di euro nell’esercizio in esame, con un’incidenza percentuale che è cresciuta dal 5,8% al 6,5% dei ricavi. Il consolidamento di Gruner+Jahr/Mondadori ha contribuito positivamente per 0,4 milioni di euro, mentre la cessione della joint venture Harlequin Mondadori negativamente per 0,2 milioni di euro.

Tali risultati confermano, trimestre dopo trimestre, la maggiore efficienza del Gruppo, conseguita nonostante il difficile contesto dei mercati di riferimento, derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate e implementate negli ultimi due anni, pur mantenendo costante e prioritario l’impegno sul miglioramento della qualità editoriale dei propri brand.
Il recupero di redditività (al netto di elementi non ricorrenti) è stato raggiunto per effetto della diminuzione dell’incidenza del costo del venduto di oltre 2 punti percentuali (passata dal 41,1% al 38,8% dei ricavi, migliorando in tutte le aree di business) e della riduzione dei costi fissi di struttura (da 11% a 10,4% dei ricavi) superiore alla flessione dei ricavi, parzialmente mitigato dall’incremento dell’incidenza dei costi variabili sui ricavi (passata dal 23,3% al 24,9%).

Al 31 dicembre 2015 l’organico ha registrato una riduzione dell’1,5% (3.076 persone rispetto alle 3.123 unità del 2014) per effetto della revisione continua delle strutture organizzative in Italia e in Francia (-3% a perimetro omogeneo: pari a 94 unità); escludendo i costi non ricorrenti afferenti alle ristrutturazioni, il costo del personale è risultato nel 2015 inferiore del 3,4% rispetto all’esercizio precedente (-5,3% a perimetro omogeneo).

Il risultato operativo consolidato dell’anno è pari a 54,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 48,2 milioni del 2014 di circa il 13% per effetto della citata crescita del margine operativo lordo, nonostante l’incremento della voce ammortamenti e svalutazioni, prevalentemente ascrivibile alla svalutazione della partecipazione nella società greca Attica Publications (per 4 milioni di euro) e alla svalutazione dell’avviamento delle società Kiver e Mondadori UK (per 3 milioni di euro).

Prosegue il trend di contrazione degli ammortamenti delle attività materiali (6,9 milioni di euro rispetto ai 9,8 milioni di euro nel 2014) e immateriali (13,1 milioni di euro rispetto ai 13,5 milioni di euro nel 2014) derivante dal contenimento degli investimenti.
Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 38,3 milioni di euro, in crescita del 52% rispetto ai 25,2 milioni di euro del 2014; gli oneri finanziari ammontano nel 2015 a 16 milioni di euro, in significativa contrazione rispetto ai 23 milioni di euro del 2014, per effetto sia della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo e del costo medio complessivo del debito, sia di un contributo di 1,6 milioni di euro relativo all’eliminazione di alcune put option.
Gli oneri fiscali complessivi del periodo in esame sono pari a 20,4 milioni di euro (16,7 milioni di euro nel 2014) e includono la svalutazione delle imposte anticipate sulle perdite pregresse a seguito della riduzione dell’aliquota fiscale introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 (aliquota IRES dal 27,5% al 24% a partire dal 1° gennaio 2017).

Il risultato netto consolidato delle attività in continuità, dopo la quota di pertinenza di terzi, è quasi triplicato rispetto al 31 dicembre 2014, attestandosi a 15,1 milioni di euro rispetto ai 5,3 milioni di euro del precedente esercizio.
Il risultato del 2015 delle attività dismesse, negativo per 8,7 milioni di euro, include il risultato netto di periodo dell’area Radio (in miglioramento a -3,1 rispetto -4,7 milioni di euro al 31 dicembre 2014), nonché la minusvalenza derivante dalla svalutazione delle attività di Monradio, ceduta in data 30 settembre 2015, pari a 5,6 milioni di euro.

Il risultato netto di Gruppo al 31 dicembre 2015, dopo il risultato delle attività dismesse, è positivo per 6,4 milioni di euro, in miglioramento di 5,8 milioni di euro rispetto ai 0,6 milioni di euro dell’esercizio 2014, pur includendo la svalutazione delle attività di Monradio.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 dicembre 2015 si è attestata a -199,4 milioni di euro, in netto miglioramento (92,4 milioni di euro) rispetto ai -291,8 milioni del 31 dicembre 2014 per effetto della generazione di cassa del Gruppo negli ultimi dodici mesi, derivante sia dalla migliorata gestione operativa sia da quella straordinaria.

Al 31 dicembre 2015, il flusso di cassa operativo dell’anno è positivo per 70 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 45,4 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei cinque trimestri precedenti.
Il flusso di cassa straordinario è positivo per 47 milioni di euro, principalmente per effetto dell’incasso relativo alle dismissioni effettuate nel periodo per complessivi 54,8 milioni di euro, derivanti dalle cessioni dell’80% di Monradio e del 50% della joint venture Harlequin Mondadori, già rilevate al 30 settembre 2015, nonché di un immobile sito in Roma finalizzata nel mese di dicembre.

LE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nel 2015 il mercato dei libri ha registrato, dopo anni di costante flessione, un incremento pari allo 0,9% rispetto al 2014 (fonte: GFK, a dicembre): in questo contesto il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership nel segmento trade con una quota pari al 24% (rispetto al 25,3% nel 2014).
Per quanto riguarda invece il mercato dei libri scolastici, Mondadori Education si conferma terzo player del comparto con una quota adozionale pari al 12,5% (fonte: AIE).

Nel 2015 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 320,8 milioni di euro, in calo del 5,7% rispetto ai 340,1 milioni di euro dell’anno precedente, con una performance positiva dell’area Educational ed un calo registrato dal segmento Trade:

  • Libri Trade: la contrazione dei ricavi registrata nel 2015 nel trade rispetto all’esercizio precedente (da 182,4 milioni di euro a 160,4 milioni di euro) è stata determinata dalla selettiva programmazione editoriale finalizzata a migliorarne l’efficienza e quindi la redditività; in particolare nel corso dell’esercizio sono state intraprese azioni di riduzione dei titoli novità e della tiratura media al fine di ridurre i livelli futuri di invenduto. Tali azioni mirate sono state e saranno intraprese mantenendo quale obiettivo prioritario la ricerca e il continuo miglioramento della qualità del piano editoriale, come dimostrato dalla classifica dei primi dieci titoli venduti nel 2015 che ha visto il Gruppo presente con 5 opere (Grey, La ragazza del treno, È tutta vita, After e Cinquanta sfumature di grigio);
  • Libri Educational: il Gruppo ha registrato nel comparto una crescita del 2,8%, rispetto all’esercizio precedente, per effetto delle positive performance di Mondadori Electa (+17,5%) nell’ambito della gestione delle concessioni museali e dell’organizzazione di mostre, e anche del contributo di EXPO Milano 2015, che hanno più che compensato la flessione dei ricavi nel segmento della scolastica (-4,3%).

I ricavi relativi alle vendite degli e-book, pari a 10 milioni di euro, hanno registrato un incremento del 15% rispetto allo scorso esercizio, attestando il contributo delle vendite digitali sul totale trade al 6,2% (4,8% al 31 dicembre 2014).

Il margine operativo lordo complessivo dell’Area è pari a 45,9 milioni di euro, in crescita rispetto a 45,1 milioni di euro del 2014 ed include la plusvalenza pari a 7,6 milioni di euro derivante dalla cessione della partecipazione nella joint venture Harlequin Mondadori (finalizzata in data 30 settembre 2015), nonché una maggiore incidenza degli oneri di ristrutturazione (4,3 milioni di euro nel 2015 rispetto a 0,9 milioni nel 2014) rispetto allo scorso esercizio.
Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, ha registrato un calo da 46 a 42,7 milioni di euro, per effetto della contrazione dei ricavi.
Rispetto al precedente esercizio è stata conseguita una sostanziale stabilità in termini percentuali sui ricavi (13,3% rispetto al 13,5% del 2014), per effetto della positiva performance nell’area Educational e della più efficace gestione dei processi operativi raggiunta grazie alla profonda revisione organizzativa e di prodotto intrapresa nell’anno nel segmento Trade.

  • PERIODICI ITALIA

Nel 2015 il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato con una quota, a valore, pari al 31,2% al 31 dicembre 2015 (fonte interna Press-di; dicembre 2015).

Nel periodo in esame l’area Periodici Italia ha registrato ricavi complessivi per 296,3 milioni di euro, in calo del 2,1% rispetto ai 302,7 milioni di euro del 2014 (-4,9% a perimetro omogeneo, al netto dell’acquisizione del 50% di Gruner+Jahr/Mondadori), riportando un andamento superiore a quello del settore di riferimento in ambito pubblicitario e sostanzialmente in linea in ambito diffusionale:

  • i ricavi diffusionali diminuiscono dell’1,7%; a perimetro omogeneo la flessione è pari al 7,5%, in linea con il mercato, anche per il calo del canale abbonamenti derivante anche dalla razionalizzazione degli abbonamenti a scarsa marginalità;
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali si riducono dell’8,8% rispetto al 2014, per effetto delle azioni di razionalizzazione delle iniziative, finalizzate a mantenerne la redditività (-10,6% a perimetro omogeneo);
  • i ricavi pubblicitari complessivi risultano in calo dell’1,8%; a perimetro omogeneo la raccolta pubblicitaria lorda sui brand Mondadori in Italia (print + web) è in flessione del 3,7%.

Le attività internazionali, tramite Mondadori International Business, hanno registrato un aumento dei ricavi del 2,4% rispetto al 2014, principalmente riconducibile alle performance del Grazia International Network e al lancio delle edizioni internazionali de Il mio Papa.

Il margine operativo lordo dell’area Periodici Italia, al netto di componenti non ricorrenti, ha registrato un sensibile miglioramento passando da -0,7 milioni di euro ad un valore positivo di 5,8 milioni di euro, nonostante la contrazione dei ricavi determinata dalle condizioni di mercato e da puntuali politiche di selezione delle iniziative editoriali, per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e operativa e di contenimento delle attività promozionali, pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate.
Il margine operativo lordo complessivo ha confermato tale trend di miglioramento, passando da -1 milione di euro a un risultato positivo di 2,6 milioni di euro per effetto delle azioni sopracitate e della minor contrazione delle attività pubblicitarie, nonostante maggiori oneri di ristrutturazione e i proventi non ricorrenti di circa 1 milione di euro registrati nel 2014, derivanti dall’operazione di conferimento delle attività pubblicitarie in Mediamond.

I dati di traffico dei siti Mondadori mostrano un’audience complessiva pari a 9,5 milioni di utenti unici (fonte: Audiweb, dicembre 2015), in crescita del 16% rispetto al 2014, anche per effetto dell’inclusione nel perimetro del brand Nostrofiglio.it (Gruner+Jahr/Mondadori) che a dicembre 2015 contava oltre 1,3 milioni di utenti unici (+19% rispetto al 2014).

  • PERIODICI FRANCIA

Nel periodo in esame i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 334,6 milioni di euro, in diminuzione dell’1,9% rispetto al 2014 (340,9 milioni di euro), dimezzando il calo rilevato nell’esercizio precedente (-3,7% nel 2014).
La contrazione delle attività print si è infatti arrestata al 2,9%, mentre le attività digitali hanno registrato un’accelerazione della crescita (+27%) per effetto dello sviluppo delle attività digitali delle properties (+26%: ricavi pubblicitari e derivanti dalla vendita di copie digitali) e di NaturaBuy (+31%).

I ricavi pubblicitari di Mondadori France, in un mercato ancora in calo e nonostante un avvio d’anno particolarmente negativo a seguito degli attacchi terroristici di gennaio, hanno registrato una flessione del 3,3% (print e digitale) rispetto al 2014. In particolare:

  • la raccolta pubblicitaria print è risultata in calo a valore del 5% rispetto al 2014, con una performance migliore rispetto al trend registrato dal mercato (-6,3%; fonte Kantar Media, a dicembre); Mondadori France si conferma secondo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica con una quota a volume del 10,9%;
  • i ricavi derivanti dalla pubblicità digitale hanno presentato una crescita di quasi il 30% (a fronte di un mercato in crescita del 5,5%; fonte SRI-Udecam-PwC), rappresentando quasi il 15% dei ricavi pubblicitari totali, per effetto del rapido sviluppo dell’audience (+20%).

I ricavi diffusionali (vendite in edicola e abbonamenti), che rappresentano oltre il 70% del totale, hanno registrato un calo complessivo dell’1,8%, in lieve miglioramento rispetto al trend dell’esercizio precedente, per effetto dell’andamento degli abbonamenti che rappresentano oltre la metà del totale.
In particolare:

  • i ricavi di vendita nel canale edicola hanno rilevato una contrazione del 5,8%; il confronto con il 2014 ha risentito, da una parte dell’avvio negativo del mercato nel 2015 per effetto di un difficile contesto nazionale, dall’altra della straordinaria performance del mese di gennaio 2014 derivante dalla pubblicazione dello “scoop Hollande” da parte di Closer;
  • i ricavi di vendita nel canale abbonamenti hanno evidenziato, al contrario, una crescita dello 0,8% rispetto al 2014, per effetto del positivo trend dei volumi, sostenuto da continue attività promozionali e dalla tenuta dei prezzi, confermando l’opportunità della scelta strategica di continuare a investire in questo canale.

Tali performance positive sono state raggiunte per effetto della costante attenzione alla qualità editoriale e alla ricerca di innovazione.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è pari a 36 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al precedente esercizio, con una marginalità sui ricavi che si è confermata superiore al 10% (10,8% nel 2015 rispetto 10,5% nel 2014). Tale positivo risultato è stato conseguito da Mondadori France che, pur preservando la sua capacità di investimento nella qualità editoriale e nella diversificazione delle attività, ha proseguito nelle attività di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi redazionali, nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato e del mantenimento della redditività.
In particolare, nel 2015 sono stati intrapresi due progetti, fondamentali per contrastare il mercato in flessione e per trasformare l’azienda in una realtà pienamente digitale: un piano volontario di riduzione della struttura, avviato nel mese di maggio; e la riorganizzazione dei team editoriali, che sarà pienamente a regime dalla fine del 2016.
Nell’esercizio 2015 è stato inoltre raggiunto, come atteso, un margine operativo lordo positivo nell’ambito delle attività digitali.
Il margine operativo lordo complessivo, pari a 32,4 milioni di euro, è risultato in calo del 7,5% rispetto al 2014 (35 milioni di euro), per effetto di maggiori oneri di ristrutturazione, per circa 2,8 milioni di euro, derivanti dal sopracitato piano in essere.

Le attività digitali e di diversificazione (oltre l’8% dei ricavi totali), hanno registrato una crescita del 14% per effetto principalmente dello sviluppo delle attività digitali (+26,9%), sia relative alle testate (+26,2%) sia al sito di NaturaBuy (+30,9%).
L’audience complessiva delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 8,8 milioni di utenti unici (fonte: Mediamètre Net Ratings MNR, dato medio gennaio-dicembre 2015), in crescita del 23,8% circa rispetto al dato medio del 2014, anche per effetto della progressiva digitalizzazione dei team editoriali.

  • RETAIL

Nell’area Retail è proseguita la strategia tesa ad adeguare l’organizzazione e tutti i canali di vendita all’evoluzione del mercato, che nel 2015 ha mostrato primi segnali di ripresa, con azioni finalizzate alla riduzione dei costi operativi e alla progressiva revisione del network e del format.

Nell’esercizio 2015 l’area Retail ha registrato una flessione dei ricavi del 7,2%, pari a 196 milioni di euro rispetto ai 211,2 milioni di euro all’anno precedente, principalmente per effetto della cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano (che nel 2014 aveva contribuito per 14,2 milioni di euro). Nella categoria Libro, che ha rappresentato il 77% dei ricavi degli store, la market share di Mondadori Retail è pari al 14,2%.

L’analisi dei canali evidenzia:

  • la crescita dei Bookstore diretti: +2% a parità di store;
  • nei Bookstore Franchising, una flessione lieve nella categoria Libro, ma complessivamente una lieve crescita a parità di negozi (+0,8%);
  • nei Megastore, al netto della cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano, una positiva performance della categoria Libro (+6,8%) e il ritorno alla crescita nel comparto consumer electronics (+2,3%);
  • nell’on-line una contrazione complessiva del 5,7% (-1,8% nel libro);
  • nel Bookclub un andamento in linea con il calo strutturale atteso nel piano di sviluppo a medio termine (-14,3%).

Mondadori Retail ha registrato nell’esercizio 2015 un margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, positivo e pari a 2,2 milioni di euro in netto miglioramento rispetto ai 0,2 milioni di euro del 2014. Il recupero di un punto percentuale di redditività è stato determinato principalmente dal miglioramento del margine di prodotto, in particolare nella categoria Libro e consumer electronics, e dal proseguimento delle azioni di riduzione dei costi che hanno determinato la minor incidenza dei costi fissi di struttura e del personale.
Il margine operativo lordo complessivo del 2015 si è attestato a 1,8 milioni di euro rispetto ai 8,9 milioni di euro dell’esercizio precedente, che includeva il contributo di 9,3 milioni di euro della plusvalenza generata dalla cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano.

RISULTATI DI ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A.
Il bilancio della Capogruppo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. al 31 dicembre 2015 presenta una perdita di 32 milioni di euro (12,9 milioni di euro nel 2014).
Per effetto dell’operazione di conferimento del ramo d’azienda inerente l’attività editoriale e di distribuzione nell’area Libri, avvenuta con decorrenza 1° gennaio 2015, i due esercizi non sono confrontabili. Il risultato netto del 2014 includeva 11,7 milioni di euro di risultato operativo inerente il ramo conferito, oltre a 20,1 milioni di euro di dividendi ricevuti da alcune controllate del segmento Libri.
Il risultato netto è stato inoltre influenzato da:

  • un margine operativo lordo ante elementi non ricorrenti pari a -7,5 milioni di euro, per effetto dei costi delle strutture dell’area Digital e Corporate (-12,2 milioni di euro) compensati dal positivo risultato dell’area Periodici Italia (4,8 milioni di euro);
  • l’adeguamento al patrimonio netto della valutazione delle società controllate e collegate pari a 24,7 milioni di euro rispetto a 28,2 milioni di euro del 2014, oltre all’onere realizzato con la dismissione di Monradio e la conseguente uscita dal business radiofonico per 1,9 milioni di euro;
  • componenti straordinarie positive pari a 7,2 milioni di euro, per effetto della plusvalenza realizzata a seguito della cessione dell’immobile di Roma, al netto dei costi inerenti alle ristrutturazioni per incentivi riconosciuti a dipendenti e collaboratori.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
In data 22 gennaio 2016, l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha comunicato l’avvio di un’istruttoria in merito all’acquisizione di RCS Libri. L’istruttoria si concluderà entro 45 giorni dal 21 gennaio 2016. A questi si dovranno aggiungere i 30 giorni necessari per acquisire il parere dell’Autorità garante sulle Comunicazioni.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Il Gruppo nel 2015 ha continuato a perseguire con decisione azioni di efficienza coerenti alle dinamiche dei mercati di riferimento e di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività il cui esito positivo, congiuntamente al miglioramento della performance dei business, ha permesso di raggiungere un margine operativo lordo pari a oltre 80 milioni di euro e un utile netto positivo in crescita rispetto all’esercizio precedente, nonché una significativa riduzione della posizione finanziaria netta.

Il Gruppo proseguirà nel 2016 la sua strategia di consolidamento dei core business – in cui peraltro si inquadra il già citato accordo per l’acquisizione di RCS Libri – attraverso la costante focalizzazione sulla qualità editoriale e sull’ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi, al fine di rafforzare ulteriormente la posizione competitiva e di implementare il piano di sviluppo in ambito digitale.

Alla luce del contesto di riferimento attuale e dell’evoluzione positiva del Gruppo nei primi mesi, è ragionevole stimare per l’esercizio in corso ricavi sostanzialmente stabili (a pari perimetro) rispetto al 2015 e un margine operativo lordo ante non ricorrenti in crescitahigh-single digit” (a pari perimetro), con un conseguente incremento della redditività percentuale.

Coerentemente a quanto illustrato e pur in un contesto di ripresa degli investimenti, anche la posizione finanziaria netta (a pari perimetro) è attesa in ulteriore miglioramento rispetto al 31 dicembre 2015.

Tali stime non includono allo stato attuale il consolidamento della società RCS Libri e delle relative sinergie emergenti dall’integrazione, i cui impatti sulla prevedibile evoluzione dell’attività per l’esercizio in corso saranno prontamente comunicati al mercato successivamente alla finalizzazione dell’operazione.

§

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha inoltre allineato disclosure finanziaria e non finanziaria, approvando anche il Bilancio di sostenibilità 2015, redatto secondo le Linee Guida del GRI, standard G4, secondo il rating “in accordance” – core.

Una sintesi del Bilancio di sostenibilità, in linea con le previsioni contenute nella direttiva comunitaria 2014/95/EU adottata dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione Europea in data 22 ottobre 2014, sarà inserita nella Relazione finanziaria annuale; il documento integrale sarà disponibile in occasione dell’Assemblea degli azionisti.

§

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha infine convocato l’Assemblea degli azionisti per giovedì 21 aprile 2016 in prima convocazione.

PROPOSTA DI COPERTURA DELLA PERDITA DI ESERCIZIO MEDIANTE UTILIZZO DI RISERVE DISPONIBILI

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli azionisti di ripianare integralmente la perdita di esercizio al 31 dicembre 2015 di euro 31.981.679,37 mediante utilizzo di riserve secondo le modalità seguenti:

  • per euro 1.100.690,02 mediante integrale utilizzo delle riserve stock option, incluse nella voce “Altre riserve e risultati portati a nuovo”;
  • per euro 30.880.989,35 mediante parziale utilizzo della parte disponibile della Riserva straordinaria, inclusa nella voce “Altre riserve e risultati portati a nuovo”.

§

PROPOSTA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE
Il Consiglio di Amministrazione, a seguito della scadenza, con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015, della precedente autorizzazione deliberata dall’Assemblea del 23 aprile 2015, al fine di mantenere applicabile la condizione di legge per eventuali piani di riacquisto e, conseguentemente, la facoltà di cogliere eventuali opportunità di investimento o di operatività sulle azioni proprie, proporrà alla prossima Assemblea degli azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie.
L’Assemblea del 23 aprile 2015 aveva autorizzato gli acquisti fino al limite del 10% del capitale sociale, rappresentato da n. 26.145.834 azioni ordinarie.

In relazione all’autorizzazione del 23 aprile 2015 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. non ha proceduto, direttamente o indirettamente tramite società controllate, ad acquisti.

Alla prossima Assemblea degli azionisti verrà inoltre richiesta l’autorizzazione, ai sensi dell’art. 2357 ter del Codice Civile, a disporre delle azioni proprie acquistate dalla Società.

Di seguito gli elementi principali della proposta del Consiglio di Amministrazione:

  • Motivazioni

Le motivazioni per le quali è richiesta l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie trovano fondamento nell’opportunità di attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà di:

  • utilizzare le azioni proprie acquistate quale eventuale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della Società;
  • utilizzare le azioni proprie acquistate a fronte dell’esercizio di diritti, anche di conversione, derivanti da strumenti finanziari emessi dalla Società, da società controllate o da terzi, così come utilizzare le azioni proprie per operazioni di permuta o conferimento o anche al servizio di operazioni di carattere straordinario sul capitale o operazioni di finanziamento o incentivazione che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie;
  • disporre eventualmente, ove ritenuto strategico per la Società, di opportunità di investimento o disinvestimento anche in relazione alla liquidità disponibile;
  • disporre delle azioni proprie a fronte dell’esercizio delle opzioni per l’acquisto delle azioni stesse assegnate ai destinatari dei Piani di stock option istituiti dall’Assemblea degli azionisti.
  • Durata

Fino all’ assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016 e comunque per un periodo non superiore ai 18 mesi successivi alla data della delibera assembleare.

  • Numero massimo di azioni acquistabili

La nuova autorizzazione consentirebbe il raggiungimento del limite del 10% del capitale sociale, in linea con la precedente in scadenza.
Considerato che, come indicato sopra, la Società non detiene né direttamente né indirettamente azioni proprie, l’autorizzazione assembleare si riferirebbe all’acquisto di massime n. 26.145.834 azioni proprie (10 % del capitale).

  • Modalità per l’effettuazione degli acquisti e indicazione del prezzo minimo e massimo degli acquisti

Gli acquisti verrebbero effettuati sui mercati regolamentati ai sensi dell’art. 132 del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 144 bis, comma 1 lett. B del Regolamento Consob 11971/99 secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita, nonché in osservanza di ogni altra norma applicabile.
Il corrispettivo minimo e massimo di acquisto verrebbe determinato alle stesse condizioni di cui alle precedenti autorizzazioni assembleari e quindi a un prezzo unitario non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, diminuito del 20%, e non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, aumentato del 10%.
In termini di prezzi e volumi giornalieri le operazioni di acquisto si attuerebbero comunque in conformità alle condizioni previste dal regolamento (CE) n. 2273/2003.

§

I risultati dell’esercizio 2015, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dal management del Gruppo Mondadori alla comunità finanziaria oggi alle ore 15.30 presso il Mondadori Megastore in piazza Duomo a Milano.
La relativa documentazione verrà resa disponibile su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

§

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

[1] In data 30 settembre è stata finalizzata la cessione a R.T.I. S.p.A. dell’80% del capitale sociale di Monradio S.r.l. per un corrispettivo pari a 36,8 milioni di euro. Ai sensi dell’IFRS 5 (“Attività non correnti possedute per la vendita”), il business radiofonico del Gruppo è stato qualificato come “discontinued operations” e come tale è stato esposto nel presente bilancio consolidato. Tale rappresentazione ha comportato che nel conto economico del 2015 e, a fini comparativi, del 2014, il risultato conseguito nel periodo dalle attività radiofoniche, unitamente alla svalutazione effettuata per allineare i valori dell’attivo netto al fair value risultante dall’offerta, sia stato classificato nella voce “Risultato delle attività dismesse”.

Approvato dal C.d.A il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015

  • Ricavi netti consolidati: 817,1 milioni di euro, -4,1% rispetto ai 851,9 milioni di euro del 30.09.2014
  • Margine operativo lordo consolidato: 48,8 milioni di euro, in miglioramento del 21,3% rispetto ai 40,2 milioni di euro del 30.09.2014
  • Risultato netto delle attività in continuità: positivo per 6,6 milioni di euro; in miglioramento di oltre 10 milioni di euro rispetto alla perdita di 3,8 milioni di euro del 30.09.2014
  • Posizione finanziaria netta: -243,6milioni di euro; in significativo miglioramento rispetto ai -327,4 milioni di euro del 30.09.2014, per effetto della generazione di cassa nei 12 mesi di 83,8 milioni di euro
  • §
  • Confermata stima per il 2015 di un margine operativo lordo in netta crescita e di una posizione finanziaria netta in significativo miglioramento rispetto a fine 2014

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015[1] presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 SETTEMBRE 2015

I ricavi netti consolidati dei primi nove mesi dell’esercizio 2015 si sono attestati a 817,1 milioni di euro, in contrazione del 4,1% rispetto agli 851,9 milioni di euro del pari periodo 2014[2].

Il margine operativo lordo consolidato risulta in miglioramento del 21,3%, attestandosi a 48,8 milioni di euro rispetto ai 40,2 milioni di euro del 30 settembre 2014, anche per effetto del contributo positivo degli elementi non ricorrenti (in particolare della plusvalenza generata dalla cessione del 50% della joint venture Harlequin Mondadori). Il margine operativo lordo, al netto di tali elementi, mostra un recupero di redditività di quasi un punto percentuale: il margine operativo lordo ante non ricorrenti ha infatti evidenziato una crescita del 10%, da 43,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2014 a 48 milioni di euro dell’esercizio in corso [3], con un’incidenza percentuale che è cresciuta dal 5,1% al 5,9% dei ricavi.

Tale performance è stata il risultato di un’attenta e focalizzata politica di gestione, attuata pur mantenendo come obiettivo primario la ricerca e il continuo miglioramento del prodotto editoriale. In particolare:

  • l’incidenza del costo del venduto è diminuita di oltre 2 punti percentuali (dal 41% al 38,7% dei ricavi), migliorando in tutte le aree di business, in particolare nell’area Libri per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi e di una mirata politica di pricing, e nell’area Periodici Italia, per effetto delle incisive azioni di revisione editoriale;
  • l’incremento dell’incidenza dei costi variabili sui ricavi, passata da 19,9% a 21,7%, è ascrivibile prevalentemente all’area Periodici Francia ed è riferita all’incremento delle tariffe postali;
  • la riduzione dei costi fissi di struttura (-8,8% rispetto ai primi nove mesi del 2014) è superiore alla flessione dei ricavi ed è stata conseguita attraverso il continuo contenimento dei costi in tutte le aree aziendali;
  • l’organico a fine periodo (3.090 unità) si è ridotto del 3,3% rispetto al corrispondente periodo del 2014, per effetto della revisione continua delle strutture organizzative in Italia e in Francia (la riduzione a pari perimetro si attesterebbe al -5,6%).

Tali risultati confermano, trimestre dopo trimestre, la maggiore efficienza del Gruppo derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate negli ultimi due anni e conseguite nonostante il difficile contesto dei mercati di riferimento.

Il risultato operativo consolidato dei primi nove mesi dell’anno è pari a 30 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 24 milioni del 2014 di circa il 25%, per effetto del citato incremento del margine operativo lordo, nonostante l’aumento della voce ammortamenti e svalutazioni derivante dalla svalutazione della partecipazione nella società greca Attica Publications (nell’area Periodici Italia) pari a 4 milioni di euro.

Il risultato prima delle imposte consolidato delle attività in continuità è positivo per 16,1 milioni di euro rispetto ai 6,2 milioni di euro al 30 settembre 2014; nei primi nove mesi dell’esercizio in corso, gli oneri finanziari sono ammontati a 13,7 milioni di euro, in significativa contrazione rispetto ai 17,8 milioni di euro del medesimo periodo del 2014, per effetto sia della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo sia del costo medio complessivo del debito. Gli oneri fiscali complessivi sono 7,7 milioni di euro (8 milioni di euro nel 2014).

Il risultato netto consolidato delle attività in continuità, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 6,6 milioni di euro, in miglioramento di oltre 10 milioni di euro rispetto alla perdita di 3,8 milioni di euro registrata al 30 settembre 2014. Il risultato dei primi nove mesi del 2015 delle attività dismesse, negativo per 9,4 milioni di euro, include il risultato netto di periodo dell’area Radio (in miglioramento a -3,1 rispetto a -3,8 milioni di euro al 30 settembre 2014), nonché la svalutazione delle attività di Monradio pari a 6,3 milioni di euro. Il risultato netto di Gruppo al 30 settembre 2015, dopo il risultato delle attività dismesse, è pari a -2,8 milioni di euro, in miglioramento di 4,7 milioni di euro rispetto alla perdita del precedente esercizio (-7,5 milioni di euro), pur includendo la svalutazione delle attività di Monradio pari a 6,3 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 settembre 2015 si è attestata a -243,6 milioni di euro in significativo miglioramento rispetto ai -327,4 milioni di euro del 30 settembre 2014 per effetto della generazione di cassa del Gruppo negli ultimi dodici mesi, pari a 83,8 milioni di euro, derivante sia dalla gestione operativa (34,4 milioni di euro) sia da quella straordinaria (49,4 milioni di euro).

Al 30 settembre 2015, il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 59,9 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 34,4 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei tre trimestri precedenti. Il flusso di cassa straordinario è positivo per 49,4 milioni di euro, principalmente per effetto dell’incasso relativo alle dismissioni effettuate nel periodo per complessivi 56,4 milioni di euro (di cui 45,1 milioni di euro derivanti complessivamente dalle cessioni dell’80% di Monradio e del 50% nella jv Harlequin Mondadori).

LE AREE DI BUSINESS

LIBRI
Nei primi nove mesi del 2015 il mercato dei libri trade ha registrato un calo complessivo del 2%, evidenziando trimestre dopo trimestre un progressivo miglioramento.

In tale contesto, nell’area Trade il Gruppo Mondadori si è confermato leader del mercato con una quota pari al 25% (25,9% al 30 settembre 2014; fonte GFK).

Nel periodo in esame, il Gruppo è presente con 5 titoli nella classifica dei 10 libri più venduti nei primi nove mesi dell’anno (Grey, La ragazza del treno, Cinquanta sfumature di grigio, La vigna di Angelica, Storia di una ladra di libri) e ha ricevuto l’assegnazione del Premio Strega 2015 con il titolo La ferocia di Nicola Lagioia (Einaudi).

Nei primi nove mesi del 2015 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 232,7 milioni di euro, in contrazione del 2,6% rispetto ai 238,9 milioni di euro dello stesso periodo del 2014. In particolare:

  • Libri Trade: flessione superiore al mercato anche per effetto delle dinamiche del canale GDO e del comparto Paperback, e soprattutto di una selettiva programmazione editoriale mirata a incrementarne la redditività;
  • Libri Educational: crescita dei ricavi del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2014, prevalentemente legata alle attività di gestione delle concessioni museali e alla positiva performance della scolastica (+2%). Nel periodo in esame il Gruppo si è confermato il terzo operatore del mercato dei libri di testo scolastici.

I ricavi relativi alle vendite degli e-book hanno registrato un incremento del 19% rispetto allo scorso esercizio, in linea con il trend rilevato nel primo semestre, attestando il peso delle vendite digitali sul totale trade al 7,3% (5,3% al 30 settembre 2014).

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti e nonostante la contrazione dei ricavi ha registrato una sostanziale stabilità rispetto al precedente esercizio a 35,5 milioni di euro per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi derivati dalla profonda revisione organizzativa e di prodotto intrapresa in ambito Trade – con mirate azioni sulla riduzione del numero dei titoli e delle tirature medie, pur mantenendo come obiettivo prioritario la ricerca e il continuo miglioramento della qualità del piano editoriale.

Il margine operativo lordo complessivo dell’area è risultato pari a 39,6 milioni di euro, in crescita rispetto ai 34,8 milioni di euro dei nove mesi 2014; include, rispetto allo scorso esercizio, la plusvalenza pari a 7,6 milioni di euro derivante dalla cessione della partecipazione nella joint venture Harlequin Mondadori (finalizzata in data 30 settembre 2015), nonché una maggiore incidenza degli oneri di ristrutturazione (3,5 milioni di euro nel 2015 rispetto a 0,6 milioni nel 2014).

PERIODICI ITALIA
In un mercato dei periodici negativo a livello sia diffusionale (canale edicola ad agosto: -7,2%; fonte interna) sia pubblicitario (fonte Nielsen ad agosto: -3,6%), Mondadori si è confermata leader con una quota del mercato diffusionale pari al 32% (in lieve crescita dal 31,8% di agosto 2014).

L’area Periodici Italia ha registrato ricavi complessivi per 224 milioni di euro, in flessione del 3% (-5% a portafoglio omogeneo, al netto dell’acquisizione del 50% di Gruner+Jahr/Mondadori avvenuta in data 1° luglio 2015) rispetto ai 231 milioni di euro del 30 settembre 2014. In particolare:

  • i ricavi diffusionali sono calati del 3% (-7,3% a perimetro omogeneo), anche per effetto della politica di selezione delle iniziative più profittevoli nei canali abbonamenti ed edicola;
  • i ricavi pubblicitari print+web dei brand Mondadori in Italia sono diminuiti del 4% (-5% a perimetro omogeneo); nel dettaglio, la raccolta print ha registrato un calo del 5,5% a livello omogeneo; in crescita dello 0,3% la raccolta dei siti web, con un andamento migliore rispetto al mercato di riferimento (-2,1%: fonte Nielsen, agosto);
  • i ricavi dei prodotti collaterali hanno registrato una riduzione del 6,8% (-8,1% a perimetro omogeneo), in progressivo recupero nel terzo trimestre.

Il margine operativo lordo dell’area Periodici Italia, al netto di componenti non ricorrenti, ha registrato un sensibile miglioramento, passando da una perdita di 0,4 milioni di euro a un valore positivo di 4,1 milioni di euro[4], derivante dalle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e operativa e delle attività promozionali; nonostante la contrazione dei ricavi, determinata dalle condizioni di mercato e da puntuali politiche di selezione delle iniziative editoriali, è stata preservata la tradizionale qualità editoriale delle testate consentendo il mantenimento della leadership di mercato.

Il margine operativo lordo complessivo dell’area ha confermato tale trend di miglioramento passando da 0,4 a 3,3 milioni di euro per effetto delle azioni sopracitate e del progressivo recupero delle attività pubblicitarie, nonostante lo scorso esercizio beneficiasse di proventi non ricorrenti per circa 1 milione di euro derivanti dall’operazione di conferimento a Mediamond. Il contributo complessivo delle partecipazioni internazionali consolidate a equity è positivo per 1,2 milioni di euro, in linea rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente.

I dati di traffico dei siti mostrano un’audience complessiva di 6,7 milioni di utenti unici; in particolare l’ultima rilevazione disponibile, relativa al mese di agosto, ha evidenziato una crescita rilevante per i brand Donnamoderna.com (+8%), Grazia.it (+13%) e Salepepe.it (+48%).

PERIODICI FRANCIA
In Francia la situazione del mercato dei periodici ha presentato un trend decrescente, sia nella raccolta pubblicitaria, che registra un calo dell’8% (fonte Kantar Media, a luglio), sia nelle diffusioni sia nel canale edicola, sono diminuite del 3,9% (fonte interna, dato ad agosto esclusa l’edizione straordinaria di Charlie Hebdo a febbraio).

Nei primi nove mesi del 2015 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 246,8 milioni di euro, in calo del 2,9% rispetto ai 254,2 milioni di euro del pari periodo del 2014, sostanzialmente confermando il trend del primo semestre.

I ricavi diffusionali (circa il 72% del totale) hanno registrato una flessione pari al 2,4% rispetto all’esercizio precedente. In particolare:

  • il canale edicola è in flessione del 6,2% rispetto ai primi nove mesi del 2014 (che includeva lo “scoop Hollande” del magazine Closer);
  • il canale abbonamenti ha evidenziato, al contrario, una crescita dei ricavi pari allo 0,2%.

Tali performance sono state raggiunte grazie alla costante attenzione alla qualità editoriale e alla ricerca di innovazione.

I ricavi relativi alla raccolta pubblicitaria hanno registrato complessivamente un calo del 6,1% rispetto al pari periodo del 2014, ma con un andamento difforme tra prodotto cartaceo e on-line: la crescita dell’advertising digitale (+24%) che ormai rappresenta oltre il 14% del totale ricavi pubblicitari, ha parzialmente compensato nel periodo il calo rilevato dalla componente print (-9,8%). In questo contesto Mondadori France si è confermata secondo operatore del mercato pubblicitario della stampa periodica, con una quota dell’11%.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è pari a 22,1 milioni di euro, in calo del 4,7% rispetto al precedente esercizio, principalmente per effetto dell’incremento delle tariffe postali e del contributo, incluso nel pari periodo del 2014, derivante dallo “scoop Hollande” pubblicato nel mese di gennaio 2014 dalla rivista Closer.

Mondadori France ha proseguito nelle attività di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi redazionali, che continueranno per tutto il 2015 nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato e del mantenimento della redditività, preservando la sua capacità di investimento nella qualità e progressiva digitalizzazione delle attività editoriali.

Il margine operativo lordo complessivo, pari a 20 milioni di euro, è risultato in calo del 10% rispetto ai primi nove mesi del 2014 (22,3 milioni di euro), per effetto di maggiori oneri di ristrutturazione, per circa 1,1 milioni di euro.

L’audience complessiva dei siti delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 8,1 milioni utenti unici, in crescita del 28% circa rispetto al 2014, anche per effetto della progressiva digitalizzazione dei team editoriali.

RETAIL
Nei primi nove mesi dell’anno, l’area Retail ha registrato ricavi per 131,6 milioni di euro, in flessione del 9,2% rispetto ai 144,9 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente, principalmente per effetto della cessione (avvenuta a fine 2014) del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano (che nei nove mesi 2014 aveva contribuito per 10,4 milioni di euro).

Il libro risulta la tipologia di prodotto preminente (77,5% del totale) con un andamento, a livello omogeneo, migliore del mercato di riferimento di circa 1 punto percentuale. Nell’analisi dei canali di vendita si evidenzia:

  • bookstore diretti: -4,3% (+1,8% a parità di negozi);
  • bookstore in franchising: flessione lieve nella categoria libro e più accentuata nel settore no-book;
  • megastore: in calo per gli effetti della cessione dello store di corso Vittorio Emanuele; a perimetro omogeneo performance positiva del comparto libro (+7,8%) e il ritorno alla crescita del consumer electronics;
  • nell’on-line una contrazione complessiva del 4,2% (-0,6% nel libro).

Il margine operativo lordo al netto di componenti non ricorrenti è pari a -3,1 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai -5,4 milioni di euro del corrispondente periodo del 2014.

Tale risultato è stato determinato da due principali elementi:

  • il miglioramento del margine di prodotto, in particolare nella categoria book (per effetto delle azioni di revisione del network e di contenimento delle promozioni) e nei prodotti consumer electronics, attraverso un più attento assortimento dei prodotti con focus su accessori e servizi;
  • il proseguimento delle azioni di controllo e riduzione dei costi che hanno determinato la minor incidenza dei costi operativi e di struttura.

Il margine operativo lordo complessivo registra nel periodo un più marcato incremento pari a 3,2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-6 milioni, che includeva oneri di ristrutturazione per 0,6 milioni), attestandosi a -2,8 milioni di euro.

DIGITAL
Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi complessivi delle attività digitali hanno registrato una crescita dell’8,4% rispetto al 30 settembre 2014 (38,3 milioni di euro rispetto a 35,3 milioni di euro).

Le attività puramente digitali e trasversali a tutte le aree di business hanno incrementato i propri ricavi dell’11,1% rispetto ai primi nove mesi del 2014; stabili i ricavi delle attività di digital marketing service.

L’incidenza delle attività digitali sui ricavi consolidati del Gruppo si è attestata al 4,7% rispetto al 4,1% del 30 settembre del 2014.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Nel terzo trimestre dell’anno il Gruppo ha finalizzato il processo, avviato nel corso dell’esercizio, di valorizzazione di alcuni asset non core che, incrementando la disponibilità delle risorse finanziarie, ha contribuito a sostenere le linee strategiche di sviluppo e a rafforzare la posizione competitiva, coerentemente a quanto precedentemente annunciato. Nel contesto di tale focalizzazione sul core business si inquadra l’accordo recentemente sottoscritto per l’acquisizione di RCS Libri che consentirà al Gruppo di consolidare la propria presenza in Italia nel mercato dei libri trade e nell’editoria scolastica, nonché negli illustrati a livello internazionale.

Per l’esercizio 2015, alla luce dei positivi risultati registrati nei primi nove mesi, dei costanti interventi di ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi, delle azioni di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività, nonché delle misure finalizzate a mitigare il calo dei ricavi derivante dalla perdurante dinamica dei mercati di riferimento, è ragionevole confermare la stima di un margine operativo lordo del Gruppo in netta crescita.

Alla luce di tale positiva evoluzione, delle recenti dismissioni e pur in un contesto di ripresa degli investimenti, anche la posizione finanziaria netta è attesa in significativo miglioramento rispetto a fine 2014.

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La documentazione relativa alla presentazione agli analisti dei risultati del primi nove mesi dell’anno è resa disponibile oggi presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Oddone Pozzi dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della società.

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PUBBLICAZIONE RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2015
Il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015 approvato dal Consiglio di Amministrazione è reso disponibile entro la data odierna presso la sede legale della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

[1] In data 30 settembre è stata finalizzata la cessione a R.T.I. S.p.A. dell’80% del capitale sociale di Monradio S.r.l. per un corrispettivo pari a 36,8 milioni di euro. Ai sensi dell’IFRS 5 (“Attività non correnti possedute per la vendita”), il business radiofonico del Gruppo è stato qualificato come “discontinued operations” e come tale è stato esposto nel presente Resoconto Intermedio di gestione. Tale rappresentazione ha comportato che nel conto economico dei primi nove mesi del 2015 e, a fini comparativi, del 2014, il risultato conseguito nel periodo dalle attività radiofoniche, unitamente alla svalutazione effettuata per allineare i valori dell’attivo netto al fair value risultante dall’offerta, sia stato classificato nella voce “Risultato delle attività dismesse”.

[2] Nell’area Periodici Italia sono inclusi i ricavi delle attività di Gruner+Jahr/Mondadori, consolidati dal 1° luglio 2015 (per 5,3 milioni di euro) a seguito dell’acquisto da parte di Mondadori del 50% della joint venture: al netto di tale disomogeneità, a livello di Gruppo, il calo dei ricavi si attesterebbe intorno al 4,7% in linea con l’andamento registrato nel primo semestre (-4,8%).

[3] Il consolidamento di Gruner+Jahr/Mondadori dal 1° luglio 2015 ha contribuito positivamente per 0,7 milioni di euro.

[4] Di cui 0,7 milioni di euro derivanti dal contributo del consolidamento di Gruner+Jahr/Mondadori.

Approvata dal consiglio di amministrazione la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015

  • Ricavi netti consolidati: 517,1 milioni di euro, -4,8% rispetto ai 543,3 milioni di euro del 30 giugno 2014
  • Margine operativo lordo ante non ricorrenti: 23,8 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto ai 18,1 milioni di euro del 30 giugno 2014
  • Margine operativo lordo consolidato: 19 milioni di euro, in miglioramento del 7,9% rispetto ai 17,6 milioni di euro del 30 giugno 2014
  • Risultato netto consolidato delle attività in continuità (escluse le attività in dismissione relative al business radiofonico): -3,4 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai -8,6 milioni di euro del 30 giugno 2014
  • Posizione finanziaria netta: -326,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -368,9 milioni di euro del 30 giugno 2014

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  • Miglioramento dei risultati operativi di tutte le aree di business del Gruppo e focus sulla razionalizzazione strategica del portafoglio di attività

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  • Confermata stima per il 2015 di un margine operativo lordo in crescita; posizione finanziaria netta attesa in miglioramento rispetto a fine 2014

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015 presentata dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2015

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015[1] presentati dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

Il 2015 ha rappresentato un anno particolarmente significativo nella storia del Gruppo Mondadori, in cui sono state poste le basi strutturali per affrontare le sfide legate alla nuova fase di crescita dell’azienda.
È stato confermato il positivo esito del percorso avviato negli esercizi precedenti che, per effetto del costante impegno sul contenimento dei costi operativi e di struttura, ha comportato un significativo miglioramento del risultato economico, con una redditività positiva in tutte le aree di business, nonché della capacità di Mondadori di generare risorse finanziarie.
È stata inoltre perseguita con successo la focalizzazione sui core business, attraverso azioni di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività: le operazioni straordinarie di valorizzazione di alcuni asset non strategici completate nel corso del 2015 (cessione della maggioranza di R101, di un immobile a Roma e del 50% della joint venture Harlequin Mondadori) hanno ulteriormente incrementato la disponibilità di risorse finanziarie.
Tali positivi risultati sono stati indirizzati da una parte alla riduzione dell’indebitamento finanziario consolidato – che è stato quasi dimezzato in meno di 24 mesi – e dall’altra a sostenere con adeguate risorse le linee strategiche di sviluppo del Gruppo.
Il 2015 ha segnato infatti per Mondadori il passaggio ad una nuova fase, in cui la Società è tornata ad investire per rafforzare la posizione competitiva nei business strategici del Gruppo e supportare il processo di crescita.
A luglio, Mondadori ha incrementato al 100% la propria partecipazione in Gruner+Jahr/Mondadori, arricchendo così il proprio portafoglio con un brand di successo come Focus, in linea con la strategia di consolidare la leadership del Gruppo nel mercato dei magazine concentrandosi sulle testate più rilevanti e con maggiori potenzialità di sviluppo nel digitale.
Nel mese di ottobre è stato realizzato un passo fondamentale nell’evoluzione strategica del Gruppo attraverso l’accordo per l’acquisizione di RCS Libri che dal 2016 permetterà a Mondadori di consolidare la propria presenza in Italia nel mercato dei libri trade e nell’editoria scolastica, nonché nel business degli illustrati a livello internazionale (principalmente negli Stati Uniti).

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2015

I ricavi netti consolidati dell’esercizio 2015 si sono attestati a 1.122,8 milioni di euro, in riduzione del 4% rispetto ai 1.169,5 milioni di euro del 2014. Nell’area Periodici Italia sono inclusi i ricavi delle attività di Gruner+Jahr/Mondadori consolidati dal 1° luglio 2015 (per 9 milioni di euro) – oggi Mondadori Scienza: al netto di tale disomogeneità, a livello di Gruppo, il calo dei ricavi si attesterebbe intorno al 4,7%.

Il margine operativo lordo consolidato è risultato in significativo miglioramento nell’esercizio 2015 (+14%), attestandosi a 81,6 milioni di euro rispetto ai 71,5 milioni di euro del 2014, anche per effetto del contributo positivo di elementi non ricorrenti, quali le plusvalenze registrate dalle cessioni di un immobile sito a Roma e del 50% della joint venture Harlequin Mondadori.
Anche al netto degli elementi non ricorrenti, il margine operativo lordo ha evidenziato una crescita del 7,5%, passando da 67,9 milioni del 2014 a 73 milioni di euro nell’esercizio in esame, con un’incidenza percentuale che è cresciuta dal 5,8% al 6,5% dei ricavi. Il consolidamento di Gruner+Jahr/Mondadori ha contribuito positivamente per 0,4 milioni di euro, mentre la cessione della joint venture Harlequin Mondadori negativamente per 0,2 milioni di euro.

Tali risultati confermano, trimestre dopo trimestre, la maggiore efficienza del Gruppo, conseguita nonostante il difficile contesto dei mercati di riferimento, derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate e implementate negli ultimi due anni, pur mantenendo costante e prioritario l’impegno sul miglioramento della qualità editoriale dei propri brand.
Il recupero di redditività (al netto di elementi non ricorrenti) è stato raggiunto per effetto della diminuzione dell’incidenza del costo del venduto di oltre 2 punti percentuali (passata dal 41,1% al 38,8% dei ricavi, migliorando in tutte le aree di business) e della riduzione dei costi fissi di struttura (da 11% a 10,4% dei ricavi) superiore alla flessione dei ricavi, parzialmente mitigato dall’incremento dell’incidenza dei costi variabili sui ricavi (passata dal 23,3% al 24,9%).

Al 31 dicembre 2015 l’organico ha registrato una riduzione dell’1,5% (3.076 persone rispetto alle 3.123 unità del 2014) per effetto della revisione continua delle strutture organizzative in Italia e in Francia (-3% a perimetro omogeneo: pari a 94 unità); escludendo i costi non ricorrenti afferenti alle ristrutturazioni, il costo del personale è risultato nel 2015 inferiore del 3,4% rispetto all’esercizio precedente (-5,3% a perimetro omogeneo).

Il risultato operativo consolidato dell’anno è pari a 54,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 48,2 milioni del 2014 di circa il 13% per effetto della citata crescita del margine operativo lordo, nonostante l’incremento della voce ammortamenti e svalutazioni, prevalentemente ascrivibile alla svalutazione della partecipazione nella società greca Attica Publications (per 4 milioni di euro) e alla svalutazione dell’avviamento delle società Kiver e Mondadori UK (per 3 milioni di euro).

Prosegue il trend di contrazione degli ammortamenti delle attività materiali (6,9 milioni di euro rispetto ai 9,8 milioni di euro nel 2014) e immateriali (13,1 milioni di euro rispetto ai 13,5 milioni di euro nel 2014) derivante dal contenimento degli investimenti.
Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 38,3 milioni di euro, in crescita del 52% rispetto ai 25,2 milioni di euro del 2014; gli oneri finanziari ammontano nel 2015 a 16 milioni di euro, in significativa contrazione rispetto ai 23 milioni di euro del 2014, per effetto sia della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo e del costo medio complessivo del debito, sia di un contributo di 1,6 milioni di euro relativo all’eliminazione di alcune put option.
Gli oneri fiscali complessivi del periodo in esame sono pari a 20,4 milioni di euro (16,7 milioni di euro nel 2014) e includono la svalutazione delle imposte anticipate sulle perdite pregresse a seguito della riduzione dell’aliquota fiscale introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 (aliquota IRES dal 27,5% al 24% a partire dal 1° gennaio 2017).

Il risultato netto consolidato delle attività in continuità, dopo la quota di pertinenza di terzi, è quasi triplicato rispetto al 31 dicembre 2014, attestandosi a 15,1 milioni di euro rispetto ai 5,3 milioni di euro del precedente esercizio.
Il risultato del 2015 delle attività dismesse, negativo per 8,7 milioni di euro, include il risultato netto di periodo dell’area Radio (in miglioramento a -3,1 rispetto -4,7 milioni di euro al 31 dicembre 2014), nonché la minusvalenza derivante dalla svalutazione delle attività di Monradio, ceduta in data 30 settembre 2015, pari a 5,6 milioni di euro.

Il risultato netto di Gruppo al 31 dicembre 2015, dopo il risultato delle attività dismesse, è positivo per 6,4 milioni di euro, in miglioramento di 5,8 milioni di euro rispetto ai 0,6 milioni di euro dell’esercizio 2014, pur includendo la svalutazione delle attività di Monradio.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 dicembre 2015 si è attestata a -199,4 milioni di euro, in netto miglioramento (92,4 milioni di euro) rispetto ai -291,8 milioni del 31 dicembre 2014 per effetto della generazione di cassa del Gruppo negli ultimi dodici mesi, derivante sia dalla migliorata gestione operativa sia da quella straordinaria.

Al 31 dicembre 2015, il flusso di cassa operativo dell’anno è positivo per 70 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 45,4 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei cinque trimestri precedenti.
Il flusso di cassa straordinario è positivo per 47 milioni di euro, principalmente per effetto dell’incasso relativo alle dismissioni effettuate nel periodo per complessivi 54,8 milioni di euro, derivanti dalle cessioni dell’80% di Monradio e del 50% della joint venture Harlequin Mondadori, già rilevate al 30 settembre 2015, nonché di un immobile sito in Roma finalizzata nel mese di dicembre.

LE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nel 2015 il mercato dei libri ha registrato, dopo anni di costante flessione, un incremento pari allo 0,9% rispetto al 2014 (fonte: GFK, a dicembre): in questo contesto il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership nel segmento trade con una quota pari al 24% (rispetto al 25,3% nel 2014).
Per quanto riguarda invece il mercato dei libri scolastici, Mondadori Education si conferma terzo player del comparto con una quota adozionale pari al 12,5% (fonte: AIE).

Nel 2015 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 320,8 milioni di euro, in calo del 5,7% rispetto ai 340,1 milioni di euro dell’anno precedente, con una performance positiva dell’area Educational ed un calo registrato dal segmento Trade:

  • Libri Trade: la contrazione dei ricavi registrata nel 2015 nel trade rispetto all’esercizio precedente (da 182,4 milioni di euro a 160,4 milioni di euro) è stata determinata dalla selettiva programmazione editoriale finalizzata a migliorarne l’efficienza e quindi la redditività; in particolare nel corso dell’esercizio sono state intraprese azioni di riduzione dei titoli novità e della tiratura media al fine di ridurre i livelli futuri di invenduto. Tali azioni mirate sono state e saranno intraprese mantenendo quale obiettivo prioritario la ricerca e il continuo miglioramento della qualità del piano editoriale, come dimostrato dalla classifica dei primi dieci titoli venduti nel 2015 che ha visto il Gruppo presente con 5 opere (Grey, La ragazza del treno, È tutta vita, After e Cinquanta sfumature di grigio);
  • Libri Educational: il Gruppo ha registrato nel comparto una crescita del 2,8%, rispetto all’esercizio precedente, per effetto delle positive performance di Mondadori Electa (+17,5%) nell’ambito della gestione delle concessioni museali e dell’organizzazione di mostre, e anche del contributo di EXPO Milano 2015, che hanno più che compensato la flessione dei ricavi nel segmento della scolastica (-4,3%).

I ricavi relativi alle vendite degli e-book, pari a 10 milioni di euro, hanno registrato un incremento del 15% rispetto allo scorso esercizio, attestando il contributo delle vendite digitali sul totale trade al 6,2% (4,8% al 31 dicembre 2014).

Il margine operativo lordo complessivo dell’Area è pari a 45,9 milioni di euro, in crescita rispetto a 45,1 milioni di euro del 2014 ed include la plusvalenza pari a 7,6 milioni di euro derivante dalla cessione della partecipazione nella joint venture Harlequin Mondadori (finalizzata in data 30 settembre 2015), nonché una maggiore incidenza degli oneri di ristrutturazione (4,3 milioni di euro nel 2015 rispetto a 0,9 milioni nel 2014) rispetto allo scorso esercizio.
Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, ha registrato un calo da 46 a 42,7 milioni di euro, per effetto della contrazione dei ricavi.
Rispetto al precedente esercizio è stata conseguita una sostanziale stabilità in termini percentuali sui ricavi (13,3% rispetto al 13,5% del 2014), per effetto della positiva performance nell’area Educational e della più efficace gestione dei processi operativi raggiunta grazie alla profonda revisione organizzativa e di prodotto intrapresa nell’anno nel segmento Trade.

  • PERIODICI ITALIA

Nel 2015 il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato con una quota, a valore, pari al 31,2% al 31 dicembre 2015 (fonte interna Press-di; dicembre 2015).

Nel periodo in esame l’area Periodici Italia ha registrato ricavi complessivi per 296,3 milioni di euro, in calo del 2,1% rispetto ai 302,7 milioni di euro del 2014 (-4,9% a perimetro omogeneo, al netto dell’acquisizione del 50% di Gruner+Jahr/Mondadori), riportando un andamento superiore a quello del settore di riferimento in ambito pubblicitario e sostanzialmente in linea in ambito diffusionale:

  • i ricavi diffusionali diminuiscono dell’1,7%; a perimetro omogeneo la flessione è pari al 7,5%, in linea con il mercato, anche per il calo del canale abbonamenti derivante anche dalla razionalizzazione degli abbonamenti a scarsa marginalità;
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali si riducono dell’8,8% rispetto al 2014, per effetto delle azioni di razionalizzazione delle iniziative, finalizzate a mantenerne la redditività (-10,6% a perimetro omogeneo);
  • i ricavi pubblicitari complessivi risultano in calo dell’1,8%; a perimetro omogeneo la raccolta pubblicitaria lorda sui brand Mondadori in Italia (print + web) è in flessione del 3,7%.

Le attività internazionali, tramite Mondadori International Business, hanno registrato un aumento dei ricavi del 2,4% rispetto al 2014, principalmente riconducibile alle performance del Grazia International Network e al lancio delle edizioni internazionali de Il mio Papa.

Il margine operativo lordo dell’area Periodici Italia, al netto di componenti non ricorrenti, ha registrato un sensibile miglioramento passando da -0,7 milioni di euro ad un valore positivo di 5,8 milioni di euro, nonostante la contrazione dei ricavi determinata dalle condizioni di mercato e da puntuali politiche di selezione delle iniziative editoriali, per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e operativa e di contenimento delle attività promozionali, pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate.
Il margine operativo lordo complessivo ha confermato tale trend di miglioramento, passando da -1 milione di euro a un risultato positivo di 2,6 milioni di euro per effetto delle azioni sopracitate e della minor contrazione delle attività pubblicitarie, nonostante maggiori oneri di ristrutturazione e i proventi non ricorrenti di circa 1 milione di euro registrati nel 2014, derivanti dall’operazione di conferimento delle attività pubblicitarie in Mediamond.

I dati di traffico dei siti Mondadori mostrano un’audience complessiva pari a 9,5 milioni di utenti unici (fonte: Audiweb, dicembre 2015), in crescita del 16% rispetto al 2014, anche per effetto dell’inclusione nel perimetro del brand Nostrofiglio.it (Gruner+Jahr/Mondadori) che a dicembre 2015 contava oltre 1,3 milioni di utenti unici (+19% rispetto al 2014).

  • PERIODICI FRANCIA

Nel periodo in esame i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 334,6 milioni di euro, in diminuzione dell’1,9% rispetto al 2014 (340,9 milioni di euro), dimezzando il calo rilevato nell’esercizio precedente (-3,7% nel 2014).
La contrazione delle attività print si è infatti arrestata al 2,9%, mentre le attività digitali hanno registrato un’accelerazione della crescita (+27%) per effetto dello sviluppo delle attività digitali delle properties (+26%: ricavi pubblicitari e derivanti dalla vendita di copie digitali) e di NaturaBuy (+31%).

I ricavi pubblicitari di Mondadori France, in un mercato ancora in calo e nonostante un avvio d’anno particolarmente negativo a seguito degli attacchi terroristici di gennaio, hanno registrato una flessione del 3,3% (print e digitale) rispetto al 2014. In particolare:

  • la raccolta pubblicitaria print è risultata in calo a valore del 5% rispetto al 2014, con una performance migliore rispetto al trend registrato dal mercato (-6,3%; fonte Kantar Media, a dicembre); Mondadori France si conferma secondo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica con una quota a volume del 10,9%;
  • i ricavi derivanti dalla pubblicità digitale hanno presentato una crescita di quasi il 30% (a fronte di un mercato in crescita del 5,5%; fonte SRI-Udecam-PwC), rappresentando quasi il 15% dei ricavi pubblicitari totali, per effetto del rapido sviluppo dell’audience (+20%).

I ricavi diffusionali (vendite in edicola e abbonamenti), che rappresentano oltre il 70% del totale, hanno registrato un calo complessivo dell’1,8%, in lieve miglioramento rispetto al trend dell’esercizio precedente, per effetto dell’andamento degli abbonamenti che rappresentano oltre la metà del totale.
In particolare:

  • i ricavi di vendita nel canale edicola hanno rilevato una contrazione del 5,8%; il confronto con il 2014 ha risentito, da una parte dell’avvio negativo del mercato nel 2015 per effetto di un difficile contesto nazionale, dall’altra della straordinaria performance del mese di gennaio 2014 derivante dalla pubblicazione dello “scoop Hollande” da parte di Closer;
  • i ricavi di vendita nel canale abbonamenti hanno evidenziato, al contrario, una crescita dello 0,8% rispetto al 2014, per effetto del positivo trend dei volumi, sostenuto da continue attività promozionali e dalla tenuta dei prezzi, confermando l’opportunità della scelta strategica di continuare a investire in questo canale.

Tali performance positive sono state raggiunte per effetto della costante attenzione alla qualità editoriale e alla ricerca di innovazione.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è pari a 36 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al precedente esercizio, con una marginalità sui ricavi che si è confermata superiore al 10% (10,8% nel 2015 rispetto 10,5% nel 2014). Tale positivo risultato è stato conseguito da Mondadori France che, pur preservando la sua capacità di investimento nella qualità editoriale e nella diversificazione delle attività, ha proseguito nelle attività di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi redazionali, nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato e del mantenimento della redditività.
In particolare, nel 2015 sono stati intrapresi due progetti, fondamentali per contrastare il mercato in flessione e per trasformare l’azienda in una realtà pienamente digitale: un piano volontario di riduzione della struttura, avviato nel mese di maggio; e la riorganizzazione dei team editoriali, che sarà pienamente a regime dalla fine del 2016.
Nell’esercizio 2015 è stato inoltre raggiunto, come atteso, un margine operativo lordo positivo nell’ambito delle attività digitali.
Il margine operativo lordo complessivo, pari a 32,4 milioni di euro, è risultato in calo del 7,5% rispetto al 2014 (35 milioni di euro), per effetto di maggiori oneri di ristrutturazione, per circa 2,8 milioni di euro, derivanti dal sopracitato piano in essere.

Le attività digitali e di diversificazione (oltre l’8% dei ricavi totali), hanno registrato una crescita del 14% per effetto principalmente dello sviluppo delle attività digitali (+26,9%), sia relative alle testate (+26,2%) sia al sito di NaturaBuy (+30,9%).
L’audience complessiva delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 8,8 milioni di utenti unici (fonte: Mediamètre Net Ratings MNR, dato medio gennaio-dicembre 2015), in crescita del 23,8% circa rispetto al dato medio del 2014, anche per effetto della progressiva digitalizzazione dei team editoriali.

  • RETAIL

Nell’area Retail è proseguita la strategia tesa ad adeguare l’organizzazione e tutti i canali di vendita all’evoluzione del mercato, che nel 2015 ha mostrato primi segnali di ripresa, con azioni finalizzate alla riduzione dei costi operativi e alla progressiva revisione del network e del format.

Nell’esercizio 2015 l’area Retail ha registrato una flessione dei ricavi del 7,2%, pari a 196 milioni di euro rispetto ai 211,2 milioni di euro all’anno precedente, principalmente per effetto della cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano (che nel 2014 aveva contribuito per 14,2 milioni di euro). Nella categoria Libro, che ha rappresentato il 77% dei ricavi degli store, la market share di Mondadori Retail è pari al 14,2%.

L’analisi dei canali evidenzia:

  • la crescita dei Bookstore diretti: +2% a parità di store;
  • nei Bookstore Franchising, una flessione lieve nella categoria Libro, ma complessivamente una lieve crescita a parità di negozi (+0,8%);
  • nei Megastore, al netto della cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano, una positiva performance della categoria Libro (+6,8%) e il ritorno alla crescita nel comparto consumer electronics (+2,3%);
  • nell’on-line una contrazione complessiva del 5,7% (-1,8% nel libro);
  • nel Bookclub un andamento in linea con il calo strutturale atteso nel piano di sviluppo a medio termine (-14,3%).

Mondadori Retail ha registrato nell’esercizio 2015 un margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, positivo e pari a 2,2 milioni di euro in netto miglioramento rispetto ai 0,2 milioni di euro del 2014. Il recupero di un punto percentuale di redditività è stato determinato principalmente dal miglioramento del margine di prodotto, in particolare nella categoria Libro e consumer electronics, e dal proseguimento delle azioni di riduzione dei costi che hanno determinato la minor incidenza dei costi fissi di struttura e del personale.
Il margine operativo lordo complessivo del 2015 si è attestato a 1,8 milioni di euro rispetto ai 8,9 milioni di euro dell’esercizio precedente, che includeva il contributo di 9,3 milioni di euro della plusvalenza generata dalla cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano.

RISULTATI DI ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A.
Il bilancio della Capogruppo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. al 31 dicembre 2015 presenta una perdita di 32 milioni di euro (12,9 milioni di euro nel 2014).
Per effetto dell’operazione di conferimento del ramo d’azienda inerente l’attività editoriale e di distribuzione nell’area Libri, avvenuta con decorrenza 1° gennaio 2015, i due esercizi non sono confrontabili. Il risultato netto del 2014 includeva 11,7 milioni di euro di risultato operativo inerente il ramo conferito, oltre a 20,1 milioni di euro di dividendi ricevuti da alcune controllate del segmento Libri.
Il risultato netto è stato inoltre influenzato da:

  • un margine operativo lordo ante elementi non ricorrenti pari a -7,5 milioni di euro, per effetto dei costi delle strutture dell’area Digital e Corporate (-12,2 milioni di euro) compensati dal positivo risultato dell’area Periodici Italia (4,8 milioni di euro);
  • l’adeguamento al patrimonio netto della valutazione delle società controllate e collegate pari a 24,7 milioni di euro rispetto a 28,2 milioni di euro del 2014, oltre all’onere realizzato con la dismissione di Monradio e la conseguente uscita dal business radiofonico per 1,9 milioni di euro;
  • componenti straordinarie positive pari a 7,2 milioni di euro, per effetto della plusvalenza realizzata a seguito della cessione dell’immobile di Roma, al netto dei costi inerenti alle ristrutturazioni per incentivi riconosciuti a dipendenti e collaboratori.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
In data 22 gennaio 2016, l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha comunicato l’avvio di un’istruttoria in merito all’acquisizione di RCS Libri. L’istruttoria si concluderà entro 45 giorni dal 21 gennaio 2016. A questi si dovranno aggiungere i 30 giorni necessari per acquisire il parere dell’Autorità garante sulle Comunicazioni.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Il Gruppo nel 2015 ha continuato a perseguire con decisione azioni di efficienza coerenti alle dinamiche dei mercati di riferimento e di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività il cui esito positivo, congiuntamente al miglioramento della performance dei business, ha permesso di raggiungere un margine operativo lordo pari a oltre 80 milioni di euro e un utile netto positivo in crescita rispetto all’esercizio precedente, nonché una significativa riduzione della posizione finanziaria netta.

Il Gruppo proseguirà nel 2016 la sua strategia di consolidamento dei core business – in cui peraltro si inquadra il già citato accordo per l’acquisizione di RCS Libri – attraverso la costante focalizzazione sulla qualità editoriale e sull’ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi, al fine di rafforzare ulteriormente la posizione competitiva e di implementare il piano di sviluppo in ambito digitale.

Alla luce del contesto di riferimento attuale e dell’evoluzione positiva del Gruppo nei primi mesi, è ragionevole stimare per l’esercizio in corso ricavi sostanzialmente stabili (a pari perimetro) rispetto al 2015 e un margine operativo lordo ante non ricorrenti in crescitahigh-single digit” (a pari perimetro), con un conseguente incremento della redditività percentuale.

Coerentemente a quanto illustrato e pur in un contesto di ripresa degli investimenti, anche la posizione finanziaria netta (a pari perimetro) è attesa in ulteriore miglioramento rispetto al 31 dicembre 2015.

Tali stime non includono allo stato attuale il consolidamento della società RCS Libri e delle relative sinergie emergenti dall’integrazione, i cui impatti sulla prevedibile evoluzione dell’attività per l’esercizio in corso saranno prontamente comunicati al mercato successivamente alla finalizzazione dell’operazione.

§

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha inoltre allineato disclosure finanziaria e non finanziaria, approvando anche il Bilancio di sostenibilità 2015, redatto secondo le Linee Guida del GRI, standard G4, secondo il rating “in accordance” – core.

Una sintesi del Bilancio di sostenibilità, in linea con le previsioni contenute nella direttiva comunitaria 2014/95/EU adottata dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione Europea in data 22 ottobre 2014, sarà inserita nella Relazione finanziaria annuale; il documento integrale sarà disponibile in occasione dell’Assemblea degli azionisti.

§

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha infine convocato l’Assemblea degli azionisti per giovedì 21 aprile 2016 in prima convocazione.

PROPOSTA DI COPERTURA DELLA PERDITA DI ESERCIZIO MEDIANTE UTILIZZO DI RISERVE DISPONIBILI

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli azionisti di ripianare integralmente la perdita di esercizio al 31 dicembre 2015 di euro 31.981.679,37 mediante utilizzo di riserve secondo le modalità seguenti:

  • per euro 1.100.690,02 mediante integrale utilizzo delle riserve stock option, incluse nella voce “Altre riserve e risultati portati a nuovo”;
  • per euro 30.880.989,35 mediante parziale utilizzo della parte disponibile della Riserva straordinaria, inclusa nella voce “Altre riserve e risultati portati a nuovo”.

§

PROPOSTA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE
Il Consiglio di Amministrazione, a seguito della scadenza, con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015, della precedente autorizzazione deliberata dall’Assemblea del 23 aprile 2015, al fine di mantenere applicabile la condizione di legge per eventuali piani di riacquisto e, conseguentemente, la facoltà di cogliere eventuali opportunità di investimento o di operatività sulle azioni proprie, proporrà alla prossima Assemblea degli azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie.
L’Assemblea del 23 aprile 2015 aveva autorizzato gli acquisti fino al limite del 10% del capitale sociale, rappresentato da n. 26.145.834 azioni ordinarie.

In relazione all’autorizzazione del 23 aprile 2015 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. non ha proceduto, direttamente o indirettamente tramite società controllate, ad acquisti.

Alla prossima Assemblea degli azionisti verrà inoltre richiesta l’autorizzazione, ai sensi dell’art. 2357 ter del Codice Civile, a disporre delle azioni proprie acquistate dalla Società.

Di seguito gli elementi principali della proposta del Consiglio di Amministrazione:

  • Motivazioni

Le motivazioni per le quali è richiesta l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie trovano fondamento nell’opportunità di attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà di:

  • utilizzare le azioni proprie acquistate quale eventuale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della Società;
  • utilizzare le azioni proprie acquistate a fronte dell’esercizio di diritti, anche di conversione, derivanti da strumenti finanziari emessi dalla Società, da società controllate o da terzi, così come utilizzare le azioni proprie per operazioni di permuta o conferimento o anche al servizio di operazioni di carattere straordinario sul capitale o operazioni di finanziamento o incentivazione che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie;
  • disporre eventualmente, ove ritenuto strategico per la Società, di opportunità di investimento o disinvestimento anche in relazione alla liquidità disponibile;
  • disporre delle azioni proprie a fronte dell’esercizio delle opzioni per l’acquisto delle azioni stesse assegnate ai destinatari dei Piani di stock option istituiti dall’Assemblea degli azionisti.
  • Durata

Fino all’ assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016 e comunque per un periodo non superiore ai 18 mesi successivi alla data della delibera assembleare.

  • Numero massimo di azioni acquistabili

La nuova autorizzazione consentirebbe il raggiungimento del limite del 10% del capitale sociale, in linea con la precedente in scadenza.
Considerato che, come indicato sopra, la Società non detiene né direttamente né indirettamente azioni proprie, l’autorizzazione assembleare si riferirebbe all’acquisto di massime n. 26.145.834 azioni proprie (10 % del capitale).

  • Modalità per l’effettuazione degli acquisti e indicazione del prezzo minimo e massimo degli acquisti

Gli acquisti verrebbero effettuati sui mercati regolamentati ai sensi dell’art. 132 del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 144 bis, comma 1 lett. B del Regolamento Consob 11971/99 secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita, nonché in osservanza di ogni altra norma applicabile.
Il corrispettivo minimo e massimo di acquisto verrebbe determinato alle stesse condizioni di cui alle precedenti autorizzazioni assembleari e quindi a un prezzo unitario non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, diminuito del 20%, e non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, aumentato del 10%.
In termini di prezzi e volumi giornalieri le operazioni di acquisto si attuerebbero comunque in conformità alle condizioni previste dal regolamento (CE) n. 2273/2003.

§

I risultati dell’esercizio 2015, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dal management del Gruppo Mondadori alla comunità finanziaria oggi alle ore 15.30 presso il Mondadori Megastore in piazza Duomo a Milano.
La relativa documentazione verrà resa disponibile su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

§

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

[1] In data 30 settembre è stata finalizzata la cessione a R.T.I. S.p.A. dell’80% del capitale sociale di Monradio S.r.l. per un corrispettivo pari a 36,8 milioni di euro. Ai sensi dell’IFRS 5 (“Attività non correnti possedute per la vendita”), il business radiofonico del Gruppo è stato qualificato come “discontinued operations” e come tale è stato esposto nel presente bilancio consolidato. Tale rappresentazione ha comportato che nel conto economico del 2015 e, a fini comparativi, del 2014, il risultato conseguito nel periodo dalle attività radiofoniche, unitamente alla svalutazione effettuata per allineare i valori dell’attivo netto al fair value risultante dall’offerta, sia stato classificato nella voce “Risultato delle attività dismesse”.

Approvato dal Consiglio di Amministrazione il resoconto intermedio di gestione al 31.03.2015

  • Ricavi netti consolidati a 251,7 milioni di euro: -6,2% rispetto ai 268,3 milioni di euro del 31 marzo 2014
  • Margine operativo lordo ante non ricorrenti a 7,5 milioni di euro in crescita del 48,8% rispetto ai 5 milioni di euro del 31 marzo 2014
  • Margine operativo lordo consolidato a 5,9 milioni di euro: +4,7% rispetto ai  5,6 milioni di euro del 31 marzo 2014
  • Risultato netto consolidato negativo per 4,7 milioni di euro in miglioramento rispetto alla perdita di 6,4 milioni di euro del 31 marzo 2014
  • Posizione finanziaria netta-319,2 milioni di euro in sensibile miglioramento rispetto al 31 marzo 2014 (-396,5 milioni di euro) per effetto della significativa generazione di cassa negli ultimi dodici mesi (-291,8 milioni di euro al 31.12.2014)
  • Per l’esercizio in corso confermata stima di un margine operativo lordo in significativa crescita; posizione finanziaria netta attesa in miglioramento

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2015 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 31 MARZO 2015

Nel primo trimestre 2015 i ricavi netti consolidati si sono attestati a 251,7 milioni di euro, in riduzione del 6,2% rispetto ai 268,3 milioni di euro del pari periodo del 2014.

Il margine operativo lordo consolidato di 5,9 milioni di euro risulta in miglioramento del 4,7% rispetto ai 5,6 milioni di euro al 31 marzo 2014. Il recupero di redditività è ancor più significativo al netto degli elementi non ricorrenti (che nel trimestre hanno influenzato negativamente i risultati per circa 1,5 milioni, principalmente riferibili a oneri di ristrutturazione): il margine operativo lordo ante non ricorrenti ha infatti evidenziato una crescita di oltre il 48%, passando dai 5 milioni di euro del primo trimestre del 2014 a 7,5 milioni di euro nel trimestre in esame, con un’incidenza percentuale cresciuta dall’1,9% al 3% dei ricavi.

Tale performance è il risultato di una attenta politica di gestione che si è riflessa in una riduzione delle principali voci di costo:

  • la riduzione dell’incidenza del costo del venduto è stata ottenuta nella maggior parte delle aree di business: in particolare nell’Area Libri, per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi, e nell’Area Retail;
  • la riduzione dei costi fissi di struttura è sostanzialmente coerente alla flessione dei ricavi ed è stata conseguita attraverso il contenimento dei costi per prestazioni di terzi e degli affitti;
  • l’organico al 31 marzo 2015 (3.083 risorse) si è ridotto di 187 unità (-5,7%) rispetto al primo trimestre dell’esercizio precedente, per effetto della revisione continua delle strutture organizzative; il costo del personale è di conseguenza risultato inferiore del 6,7%.

Il risultato ottenuto conferma, con una più marcata accelerazione, la maggiore efficienza del Gruppo derivante dalle azioni di ridefinizione dell’assetto industriale e organizzativo avviate negli ultimi due anni.

Il risultato operativo consolidato nel primo trimestre dell’anno è di 0,7 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 0,1 milioni del pari periodo 2014 per effetto del citato incremento del margine operativo lordo e della riduzione degli ammortamenti (da 5,5 milioni di euro a 5,2 milioni di euro).

Il risultato prima delle imposte consolidato è negativo per 3,8 milioni di euro rispetto ai -5,9 milioni di euro al 31 marzo 2014; nel primo trimestre dell’esercizio in corso, gli oneri finanziari complessivi ammontano a 4,4 milioni di euro, in significativa contrazione rispetto ai 6 milioni di euro del medesimo trimestre del 2014, per effetto della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo e del costo medio complessivo.

Il risultato netto consolidato, dopo la quota di pertinenza di terzi, è negativo per 4,7 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 6,4 milioni di euro registrata al 31 marzo 2014.

Al 31 marzo 2015 la posizione finanziaria netta di Gruppo, attestatasi a -319,2 milioni di euro, è in sensibile miglioramento rispetto ai -396,5 milioni del 31 marzo 2014 per effetto della significativa generazione di cassa del Gruppo negli ultimi dodici mesi, e include gli effetti della stagionalità tipica del business (-291,8 milioni al 31 dicembre 2014).

Al 31 marzo 2015, il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 56,6 milioni di euro (47,2 milioni al 31 dicembre 2014); il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi a oneri finanziari e imposte del periodo) è pari a 28,6 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei due trimestri precedenti (18,8 milioni di euro al 31 dicembre 2014 e 9,8 milioni di euro al 30 settembre 2014).

Il flusso di cassa straordinario è positivo per 48,7 milioni di euro (52,6 milioni di euro nel 2014), nonostante gli esborsi per ristrutturazioni (18 milioni di euro), per effetto principalmente dell’aumento del capitale sociale (giugno 2014) e dell’incasso derivante dalla cessione di un asset in ambito Retail (dicembre 2014).

LE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

In Italia nei primi tre mesi dell’anno il mercato dei libri Trade ha registrato una flessione del 2,9% (GFK a marzo): in tale contesto il Gruppo Mondadori si è confermato leader del mercato con una quota del 24,9%, sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel periodo in esame, il Gruppo è presente con 4 titoli nella classifica dei 10 libri più venduti.

I ricavi del primo trimestre 2015 dell’Area si sono attestati a 55,8 milioni di euro, in contrazione dell’1,8% rispetto ai 56,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2014.

In crescita gli e-book, che hanno registrato un incremento dei ricavi del 23% rispetto al 31 marzo 2014.

Il margine operativo lordo dell’Area è diminuito da 1,3 milioni di euro del primo trimestre 2014 a 0,3 milioni di euro, per effetto di una maggiore incidenza degli oneri di ristrutturazione (2,3 milioni di euro nel 2015 rispetto a 0,2 milioni nel 2014) che si sono concentrati nella prima parte dell’esercizio; al netto di componenti non ricorrenti, nonostante la contrazione dei ricavi, si è registrato un incremento dell’87,8%, da 1,4 a 2,7 milioni di euro, per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi derivati dalla profonda revisione intrapresa in ambito Trade. Contestualmente sono proseguite le azioni finalizzate alla riduzione dei costi fissi di struttura e del costo del lavoro.

  • PERIODICI ITALIA

Nel mercato dei periodici, Mondadori si conferma leader con una quota diffusionale pari al 31,8%.

Nel primo trimestre 2015 i ricavi complessivi dell’Area – che, a seguito dell’operazione di conferimento in Mediamond delle attività di raccolta pubblicitaria, include anche le attività dell’area Pubblicità – si sono attestati a 74,6 milioni di euro, in flessione dell’11,9% rispetto agli 84,7 milioni di euro del primo trimestre 2014 (-11,2% a portafoglio omogeneo).

La dinamica dei ricavi diffusionali – in calo dell’11,3% (-9,8% a portafoglio omogeneo) – è stata influenzata, oltre che dal trend dei mercati di riferimento, anche dall’attenta politica di selezione delle iniziative promozionali più profittevoli, nonché da una diversa calendarizzazione delle attività delle vendite congiunte.

I ricavi della raccolta pubblicitaria print sono diminuiti del 5,7% (-5,1% a portafoglio omogeneo), a fronte di un mercato in contrazione del 6,2% (fonte Nielsen, a febbraio); la raccolta dei siti web (-5,1%) ha mostrato un andamento sostanzialmente in linea con il trend registrato dal mercato di riferimento (-5,3%: fonte Nielsen a febbraio).

I ricavi delle attività internazionali hanno registrato un andamento sostanzialmente stabile rispetto all’esercizio precedente (+0,2%).

Nel periodo in esame è stata lanciata Grazia Turchia, che ha portato a 24 il numero delle edizioni internazionali del magazine. A solo un anno dalla sua nascita, è nata inoltre a marzo in Germania (con distribuzione anche nella Svizzera Tedesca, Austria e Liechtenstein) la prima edizione internazionale di Il mio Papa; ad oggi sono stati definiti accordi per 10 edizioni complessive del magazine.

Il margine operativo lordo dell’Area è passato da 6,9 milioni di euro a 6,3 milioni di euro, con un calo del 9,2% derivante dalle attività pubblicitarie, il cui margine si è ridotto a -1,5 milioni rispetto ai -0,6 milioni di euro del primo trimestre dell’esercizio scorso che beneficiava di proventi non ricorrenti per circa 1 milione di euro derivanti dall’operazione di conferimento a Mediamond; al netto di componenti non ricorrenti, è stato registrato un miglioramento del 9,5% per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale ed operativa, nonostante la significativa contrazione dei ricavi determinata dalle condizioni di mercato e da puntuali politiche di selezione delle iniziative.

  • PERIODICI FRANCIA

In Francia il mercato dei magazine ha presentato un trend decrescente a livello pubblicitario (-7,7% a febbraio, fonte Kantar Media) e diffusionale (canale edicola -6,5% a marzo; fonte interna). In questo contesto i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 79,9 milioni di euro, in calo del 2,2% rispetto agli 81,7 milioni di euro del primo trimestre 2014.

Il calo dei ricavi, derivante dal trend di mercato, è stato mitigato dalle positive performance degli abbonamenti (+0,4%) nonché dalla crescita della pubblicità in ambito digitale (+26%).

Il margine operativo lordo complessivo, pari a 4,8 milioni di euro, è risultato in calo del 7,2% (-0,4 milioni di euro) rispetto al primo trimestre del 2014.

Mondadori France ha proseguito nelle attività di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi redazionali, che continueranno per tutto il 2015 nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato, limitando anche l’impatto dell’incremento delle tariffe postali legate alla gestione degli abbonamenti e di alcuni investimenti promozionali.

Al netto di componenti non ricorrenti, il margine operativo lordo risulta in calo di 1,1 milioni di euro rispetto al primo trimestre del precedente esercizio che includeva significativi benefici derivanti dallo “scoop Hollande”, registrato dalla rivista Closer.

  • RETAIL

Nei primi tre mesi dell’anno, l’Area Retail ha registrato ricavi per 44 milioni di euro, in flessione del 6,8% rispetto ai 47,2 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente, anche per effetto della cessione, avvenuta a fine 2014, del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano.

Nella composizione dei ricavi degli store il libro risulta preminente (77% del totale) e presenta un andamento migliore del mercato di riferimento di circa 1 punto percentuale.

I ricavi dei canali hanno evidenziato la positiva performance dei Bookstore diretti (+4%), una leggera contrazione nel segmento franchising (-3,2%), una stabilità dei Megastore al netto della cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele, ed una crescita dell’online (+12%), mentre l’attività dei Bookclub ha registrato un andamento in linea con il calo strutturale atteso (-13,5%).

Mondadori Retail ha registrato nel primo trimestre dell’esercizio in corso un margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, pari a -1,9 milioni di euro in netto miglioramento (+44,1%) rispetto ai -3,4 milioni di euro del corrispondente trimestre del 2014.

Tale miglioramento, rispetto ai primi tre mesi del 2014, è riscontrabile nella maggior parte dei canali di vendita.

Il margine operativo lordo complessivo registra nel trimestre un più marcato miglioramento rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente, che includeva oneri di ristrutturazione per 0,3 milioni di euro.

  • RADIO

Nei primi tre mesi del 2015, R101, pur registrando una raccolta pubblicitaria inferiore a quella del 2014 (raccolta lorda -4,8%), ha conseguito ricavi complessivi per 2,9 milioni di euro, in crescita del 9,5% rispetto ai 2,6 milioni di euro del primo trimestre 2014, includendo i ricavi relativi al canale televisivo, avviato dal mese di giugno dello scorso anno.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è negativo per 1,3 milioni di euro (1,2 milioni nel primo trimestre 2014), influenzato da maggiori costi di promozione del canale televisivo, compensati dalle azioni di riduzione dei costi dell’area tecnica e artistica.

Includendo le componenti non ricorrenti, il margine operativo lordo è migliorato dai -1,2 milioni di euro del primo trimestre 2014 ai -1,1 milioni di euro del periodo in esame, beneficiando del contributo positivo derivante dalla cessione di un impianto di trasmissione per 0,2 milioni di euro.

  • DIGITAL

Nel primo trimestre dell’anno i ricavi complessivi delle attività digitali hanno registrato una crescita del 9,3% rispetto al 31 marzo 2014 (12,6 milioni di euro rispetto agli 11,5 milioni di euro del 31 marzo 2014). L’incidenza delle attività digitali sui ricavi totali del Gruppo è salita al 5%, rispetto al 4,3% del primo trimestre dello scorso anno.

Le attività di digital marketing service, in cui è in corso l’integrazione dei servizi di direct marketing tradizionali di Cemit con quelli di Kiver, hanno registrato ricavi per 3,1 milioni di euro, in calo dai 3,4 milioni di euro del 2014 per effetto dello slittamento di alcune commesse relative alle attività tradizionali di Cemit, solo parzialmente compensato dall’avvio dei prodotti digitali e multimediali.

Le attività puramente digitali e trasversali a tutte le aree di business hanno incrementato i propri ricavi del 16% rispetto al primo trimestre 2014.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Alla luce della performance del Gruppo nei primi mesi e delle azioni di ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi in tutte le aree di business nonché degli interventi finalizzati a mitigare il calo dei ricavi derivante dalla dinamica dei mercati, è ragionevole confermare la stima per l’esercizio 2015 di un margine operativo lordo del Gruppo in significativa crescita a livello operativo, già indicata in sede di presentazione del bilancio al 31 dicembre 2014. Parallelamente, proseguono le attività di attenta valutazione finalizzate all’eventuale dismissione di asset non core per il Gruppo.

Coerentemente a quanto illustrato e pur in un contesto di ripresa degli investimenti e possibili variazioni di perimetro nell’Area Digital, anche la posizione finanziaria netta è attesa in miglioramento rispetto a fine 2014.

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2015 è disponibile presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).
È inoltre messo a disposizione del pubblico presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it), e su www.gruppomondadori.it (sezione Governance) il verbale dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 23 aprile scorso.
La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 31 marzo 2015 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società

Approvato progetto di bilancio e bilancio consolidato al 31 dicembre 2014

  • Ricavi netti consolidati a 1.177,5 milioni di euro: -7,7% rispetto ai 1.275,8 milioni di euro del 2013 (-4,6% a perimetro omogeneo)
  • Margine operativo lordo consolidato a 67,1 milioni di euro rispetto ai -12,8 milioni di euro del 2013
  • Risultato netto consolidato positivo per 0,6 milioni di euro rispetto alla perdita di 185,4 milioni di euro del 2013
  • Posizione finanziaria netta in sensibile miglioramento a -291,8 milioni di euro rispetto ai -363,2 milioni di euro del 2013

§

  • Stima per l’esercizio in corso di un margine operativo lordo in significativa crescita e di una posizione finanziaria netta in ulteriore miglioramento rispetto al 2014
  • Per il triennio 2015-2017 atteso un incremento medio annuo dei ricavi tra lo 0,5% e l’1,5% e della redditività tra il 10% e il 15%

§

  • Assemblea degli azionisti convocata per giovedì 23 aprile 2015

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 presentati dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

Il 2014 ha rappresentato per Mondadori un anno di svolta con la conferma del positivo esito delle azioni avviate nel 2013 relative, in particolare, alla razionalizzazione strategica del portafoglio di attività e alla ridefinizione dell’assetto industriale e organizzativo del Gruppo: combinate al costante impegno sul contenimento dei costi operativi e di struttura, tali azioni hanno comportato un significativo miglioramento del risultato economico, nonché della ritrovata capacità di Mondadori di generare un cash flow positivo con l’obiettivo, da un lato, di ridurre l’indebitamento finanziario consolidato, dall’altro di sostenere con adeguate risorse la crescita del Gruppo.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2014
I ricavi netti consolidati dell’esercizio 2014 si sono attestati a 1.177,5 milioni di euro, in riduzione del 7,7% rispetto ai 1.275,8 milioni di euro del 2013. A perimetro omogeneo, considerando il conferimento delle attività di raccolta pubblicitaria a Mediamond S.p.A. avvenuto nel gennaio 2014, il calo dei ricavi consolidati è pari al 4,6%.

Il margine operativo lordo consolidato è risultato in netto miglioramento nell’esercizio 2014, attestandosi a 67,1 milioni di euro rispetto a un dato negativo di 12,8 milioni di euro dell’esercizio precedente. Anche al netto di elementi non ricorrenti (che nel 2013 avevano inciso per circa 62 milioni di euro, relativi principalmente ad oneri di ristrutturazione), il margine operativo lordo ha evidenziato una crescita significativa di circa il 30%, passando da 49,1 milioni di euro del 2013 a 63,5 milioni nell’esercizio in esame. Questa performance conferma il recupero di redditività e la maggiore efficienza gestionale del Gruppo.

Il risultato operativo consolidato è di 42,4 milioni di euro (-183,1 milioni di euro nell’esercizio 2013).

Nel risultato negativo registrato nel 2013 trovavano espressione svalutazioni per un importo pari a 145,4 milioni di euro, conseguenti al processo di impairment che aveva allineato asset e partecipazioni a valori conformi al mutato contesto di mercato.

Il risultato prima delle imposte consolidato è 19,4 milioni di euro rispetto a un risultato negativo di -207,3 milioni nell’esercizio precedente; nel 2014 gli oneri finanziari sono ammontati a 23 milioni di euro (24,2 milioni nel 2013).

Il risultato netto consolidato, dopo il risultato di pertinenza di terzi, è positivo per 0,6 milioni di euro, rispetto a una perdita di 185,4 milioni di euro del 2013.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 dicembre 2014 ha mostrato un sensibile miglioramento, attestandosi a -291,8 milioni di euro rispetto ai -363,2 milioni del 31 dicembre 2013.

Nell’esercizio 2014 il flusso di cassa operativo è 47,2 milioni di euro (-28,7 milioni di euro al 31 dicembre 2013); il cash flow derivante dall’attività ordinaria (dopo il pagamento degli oneri finanziari e delle imposte del periodo) è pari a 18,8 milioni di euro (rispetto a un dato negativo di 64,1 milioni di euro del 2013) per effetto del recupero di redditività e della ottimizzazione nella gestione del capitale circolante.

Il flusso di cassa straordinario è positivo per 52,6 milioni di euro, nonostante gli esborsi relativi agli oneri di ristrutturazione (20,3 milioni di euro), per effetto principalmente dell’aumento del capitale sociale e dell’incasso derivante dalla cessione di un asset in ambito retail.

LE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nell’area Libri il Gruppo ha confermato la leadership in Italia con una quota del 26,5% del mercato trade. I programmi editoriali hanno consentito alle case editrici del Gruppo di avere in classifica quattro tra i primi dieci titoli più venduti nell’anno, tra cui il primo assoluto Storia di una ladra di libri di Markus Zusak (Frassinelli).

Nel mercato dei libri scolastici Mondadori Education, con una quota adozionale pari al 13%, in linea con quella dell’anno 2013, ha confermato la terza posizione nel mercato.

Nel 2014 i ricavi dell’Area si sono attestati a 336,6 milioni di euro, in crescita dello 0,7% rispetto ai 334,3 milioni di euro dell’esercizio precedente per effetto della performance positiva dell’area Educational (+1,6%) e delle attività relative alla distribuzione di libri per conto di editori terzi, nonostante il calo registrato dai prodotti trade.

Nel 2014 il margine operativo lordo è risultato di 45,1 milioni di euro, in flessione del 2,4% rispetto all’esercizio precedente, con una marginalità complessiva pari al 13% dei ricavi.

A fronte di un incremento di redditività in termini assoluti e percentuali dell’area Educational, nel Trade si è registrato un calo legato alla contrazione dei ricavi derivante da una diversa programmazione editoriale (l’avvio della componente più rilevante del programma editoriale nel secondo semestre non ha comunque consentito di recuperare quanto perso nei primi sei mesi), nonché da un diverso mix di ricavi derivante dal significativo incremento dell’attività di distribuzione per editori terzi caratterizzata da una minore redditività percentuale.

  • PERIODICI ITALIA

L’Area Periodici Italia ha proseguito nel trend del primo semestre, riportando un andamento migliore rispetto al settore di riferimento per diffusioni e pubblicità. Mondadori si è confermata leader di mercato con una quota, a valore, pari al 31,3%.

L’Area ha registrato nell’esercizio 2014 ricavi complessivi per 297 milioni di euro, in calo dell’8,9% rispetto ai 326,1 milioni di euro del 2013 (-7,6% a portafoglio omogeneo).

In particolare:

– i ricavi diffusionali (edicola + abbonamenti) sono diminuiti del 7,2% (-5% a portafoglio omogeneo); per quanto riguarda il solo canale edicola, è stato registrato un andamento migliore del mercato di riferimento in flessione dell’8,2%;
– i ricavi pubblicitari print hanno registrato un calo del 5,4%, ma al netto delle testate chiuse e cedute la contrazione si limita al 3,4% (rispetto al -6,5% del mercato; fonte Nielsen); considerando la positiva performance registrata sul digitale, la raccolta pubblicitaria dei brand Mondadori (print + web) è in diminuzione del 2,8% a perimetro omogeneo;
– i ricavi derivanti dalle vendite congiunte (DVD, CD, libri e oggettistica allegati ai giornali), pur in diminuzione del 24,3%, hanno evidenziato un incremento della redditività percentuale principalmente per effetto della strategia di razionalizzazione e attenta selezione delle iniziative più profittevoli;
– i ricavi derivanti dalla raccolta pubblicitaria sui siti Mondadori nel 2014 sono risultati in crescita del 4,1% rispetto al 2013, per effetto delle positive performance registrate in particolare da Grazia.it (+43,7%), a fronte di un mercato di riferimento che ha segnato un +2,1% rispetto all’esercizio precedente (fonte Nielsen, dicembre).

Il margine operativo lordo dei Periodici Italia risulta in sensibile miglioramento nel 2014, nonostante la flessione dei ricavi, passando da un risultato negativo di 20,6 milioni a +3,1 milioni di euro, per effetto principalmente delle azioni intraprese sui prodotti editoriali (tra cui, la focalizzazione sui segmenti di leadership, Arredamento, Attualità. Benessere, Cucina, Femminili, TV; il lancio di una nuova testata; il restyling di altre), delle misure finalizzate alla riduzione strutturale dei costi di natura industriale, editoriale e organizzativa, nonché dei minori oneri di ristrutturazione sostenuti rispetto all’esercizio 2013. Includendo anche gli effetti positivi della riorganizzazione delle attività pubblicitarie, il margine operativo lordo è migliorato di 39,5 milioni di euro.

Le attività internazionali (Mondadori International Business) hanno registrato un aumento dei ricavi del 4,1% rispetto al 2013, principalmente grazie alle performance delle edizioni del Grazia International Network e di Icon in Spagna.

  • PERIODICI FRANCIA

L’Area Periodici Francia ha confermato, a livello diffusionale, un andamento migliore rispetto al settore di riferimento, in particolare grazie al successo di vendite delle testate Top Santé, Pleine Vie e Closer.

Le attività digitali hanno registrato una significativa crescita (+32% a perimetro omogeneo) rispetto all’anno precedente: sia i ricavi della pubblicità on-line (oltre il 10% dei ricavi pubblicitari complessivi), sia i dati di traffico web e mobile hanno mostrato un trend significativamente crescente rispetto all’anno precedente.

Nell’esercizio 2014 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 340,9 milioni di euro, in calo del 3,7% rispetto ai 353,9 milioni di euro del 2013; a portafoglio omogeneo, considerando la cessione di Le Film Français avvenuta a fine 2013, il calo si attesterebbe al 2,8%.

In particolare:
– i ricavi diffusionali (edicola + abbonamenti), che rappresentano oltre il 70% del totale, hanno registrato un calo complessivo dell’1,7% (-1% a portafoglio omogeneo): i ricavi del canale edicola hanno mostrato una contrazione del 5,1%, inferiore rispetto al -6,6% del mercato (fonte interna), principalmente per le positive performance del settimanale Closer (+3,8% a volume) e dei mensili Top Santé (+10% a volume) e Pleine Vie (+6,6% a volume); i ricavi da abbonamento sono risultati sostanzialmente stabili rispetto al 2013 (-0,8%), confermando l’opportunità della scelta strategica di continuare a investire in questo canale;
– in un mercato ancora in calo, Mondadori France ha mostrato un dato aggregato dei ricavi pubblicitari (print + web) in flessione del 9,1% rispetto al 2013 (-7,7% a perimetro omogeneo). In questo ambito, i ricavi derivanti dal digitale (oltre il 10% dei ricavi pubblicitari) hanno presentato una crescita del 38% per effetto del rapido sviluppo dell’audience e di una nuova organizzazione commerciale cross-media.

Il margine operativo lordo complessivo è risultato di 35 milioni di euro, in crescita di oltre il 30% rispetto ai 26,7 milioni di euro nell’esercizio 2013 (su cui avevano inciso oneri di ristrutturazione per circa 8 milioni di euro), portando la marginalità sui ricavi dal 7,5% al 10,3% nel 2014.

Anche nel corso dell’esercizio in esame sono continuate le attività finalizzate alla riduzione dei costi di natura organizzativa, industriale e logistica, i cui risparmi hanno permesso di assorbire interamente il calo dei ricavi e di sostenere la capacità dell’azienda di investire in attività editoriali, digitali e di diversificazione.

  • RETAIL

Nell’Area Retail è proseguita la strategia tesa a contrastare il trend negativo del mercato con azioni finalizzate alla riduzione dei costi operativi, alla progressiva revisione di network e format, per sviluppare un nuovo concept di libreria. La categoria libro (che ha rappresentato il 76% dei ricavi degli store) ha registrato un una performance superiore al mercato di oltre 7 punti percentuali, con una quota di mercato sul segmento del 15% (14% nel 2013), che ha permesso il ritorno a una marginalità operativa positiva nel 2014.

Nell’esercizio 2014, l’area Retail ha registrato ricavi per 211,2 milioni di euro, in riduzione del 6,1% rispetto ai 225 milioni di euro dell’anno precedente.

L’analisi dei canali ha evidenziato principalmente:
– la positiva performance dei bookstore diretti (+4,5%) e la sostanziale stabilità dei bookstore in franchising (-1,2%) con un buon progresso nella categoria del libro;
– alcune difficoltà riscontrate dai megastore (-7%) principalmente in relazione al calo del comparto del consumer electronics;
– crescita del canale on-line (+4,1%), in particolare sul libro che ha registrato un differenziale positivo di oltre 10 punti percentuali rispetto al mercato: +12,1% rispetto al -0,3% registrato dal mercato (fonte Nielsen).

Mondadori Retail ha registrato nel 2014 un margine lordo positivo pari a 8,9 milioni di euro rispetto ai -8,5 milioni dell’esercizio precedente. Il miglioramento annuo di 17,4 milioni di euro è stato determinato da tre principali fattori:

– la plusvalenza generata dalla cessione di un punto vendita a Milano (pari a 9,3 milioni di euro);
– il miglioramento della gestione operativa che ha portato il margine operativo lordo a un risultato ante oneri non ricorrenti di 0,2 milioni di euro, registrando il ritorno al segno positivo che, congiuntamente al miglioramento del capitale circolante netto, è dimostrazione della ritrovata capacità di autofinanziamento della gestione ordinaria;
– infine, la riduzione delle spese di ristrutturazione, che ha contribuito per ulteriori 7,7 milioni di euro.

  • RADIO

L’Area Radio, pur risentendo di un andamento negativo della raccolta pubblicitaria, ha riportato ricavi complessivi per 11,7 milioni di euro, in crescita del 3,3% rispetto agli 11,3 milioni di euro dell’esercizio precedente per effetto dell’avvio a giugno di R101 TV, volto a offrire un più ampio sistema di intrattenimento in un’ottica di integrazione con la radio.

Il margine operativo lordo (-4,4 milioni di euro rispetto a -4,3 milioni di euro nell’esercizio 2013) ha risentito, oltre che dell’andamento sfavorevole della raccolta pubblicitaria, dei maggiori costi di promozione e comunicazione sostenuti nella fase di rilancio dell’emittente, avvenuto nei primi mesi dell’anno, e dei costi sostenuti per il lancio del canale televisivo, solo in parte mitigati dalle azioni di riduzione dei costi intraprese nell’area tecnica e artistica.

  • DIGITAL

Nell’ambito delle Attività Digitali sono proseguite le azioni di potenziamento del team e di identificazione di nuove opportunità di sviluppo dei business. In questo contesto si inserisce l’acquisizione della società di digital marketing Kiver, volte al rafforzamento della la presenza del Gruppo nel settore dei marketing services. Particolarmente significativa, in ottica di sviluppo delle attività, è stata inoltre l’acquisizione del marketplace London-Boutiques.com, finalizzata al lancio, avvenuto nel novembre 2014, di Graziashop.com, la piattaforma globale integrata di fashion e-commerce del brand Grazia.

I ricavi complessivi delle attività puramente digitali, volte a una più ampia valorizzazione dei contenuti editoriali del Gruppo, sono risultati in crescita del 13% rispetto al 2013, per un peso totale pari al 4,3% dei ricavi totali del Gruppo (3,9% nel 2013).

INFORMAZIONI SUL PERSONALE
Al 31 dicembre 2014 il personale dipendente del Gruppo, a tempo indeterminato e determinato, risulta composto da 3.123 unità, in calo del 9,1% rispetto a dicembre 2013 (-8,3% a perimetro omogeneo).

Escludendo gli oneri non ricorrenti afferenti le ristrutturazioni e a perimetro omogeneo, il costo del personale è risultato inferiore del 6,2% rispetto all’esercizio precedente.

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RISULTATI DI ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A.

Il bilancio della capogruppo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. al 31 dicembre 2014 ha presentato una perdita di 12,9 milioni di euro, inferiore a quella dell’esercizio precedente (315 milioni di euro nel 2013).

Il margine operativo lordo, positivo per 5,4 milioni di euro (-59,2 al 31 dicembre 2013) ha beneficiato del migliore andamento del business e di minori oneri di ristrutturazione sostenuti rispetto all’esercizio 2013, interessato da cambiamenti organizzativi che avevano determinato l’iscrizione di importanti oneri non ricorrenti.

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EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Dal 2013 la società ha avviato con decisione azioni di ottimizzazione della struttura dei costi operativi e di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività il cui esito positivo, congiuntamente al miglioramento della performance dei business, ha permesso di raggiungere nel 2014 un margine operativo lordo di 67,1 milioni di euro e un utile netto positivo.

Alla luce del contesto attuale e degli interventi citati che proseguiranno anche nel corso del 2015, è ragionevole stimare per l’esercizio in corso un margine operativo lordo del Gruppo in significativa crescita a livello operativo; parallelamente, proseguiranno le attività volte alla dismissione degli asset non core, che potrebbero generare una componente straordinaria positiva sostanzialmente in linea con quella registrata nell’esercizio 2014.

Coerentemente a quanto illustrato e pur in un contesto di ripresa degli investimenti e possibili variazioni di perimetro nell’Area Digital, anche la posizione finanziaria netta è attesa in miglioramento rispetto a fine 2014.

Sulla base dell’andamento del mercato e delle più recenti performance registrate dalle Aree di business, è ragionevole stimare nell’arco del triennio 2015-2017 un incremento medio annuo dei ricavi tra lo 0,5% e l’1,5% e un miglioramento più che proporzionale della redditività (crescita tra il 10% e il 15% medio annuo).

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Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha inoltre allineato disclosure finanziaria e non finanziaria, approvando anche il Report di sostenibilità 2014, redatto secondo le Linee Guida del GRI, standard G4, secondo il rating “in accordance” – core.

Una sintesi del Report di sostenibilità, in linea con le previsioni contenute nella direttiva comunitaria 2014/95/EU adottata dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione Europea in data 22 ottobre 2014, sarà inserita nella Relazione finanziaria annuale; il documento integrale sarà disponibile in occasione dell’Assemblea degli Azionisti.

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FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIONomine del Consiglio di Amministrazione di Mondadori Libri S.p.A.
In data 21 gennaio 2015 il Consiglio di Amministrazione di Mondadori Libri S.p.A., costituito da Ernesto Mauri, nella sua qualità di Presidente, Enrico Selva Coddè, Gian Arturo Ferrari, Antonio Porro e Oddone Pozzi, ha attribuito le seguenti cariche: Enrico Selva Coddè è stato nominato amministratore delegato Area Trade, Antonio Porro è stato confermato amministratore delegato Area Educational, Gian Arturo Ferrari è stato nominato Vice Presidente.

Si ricorda che in Mondadori Libri S.p.A., operativa dal 1° gennaio 2015, sono state conferite le partecipazioni nelle società editrici di libri nei settori trade, arte e scolastica – Edizioni Piemme S.p.A. (100%), Giulio Einaudi editore S.p.A. (100%), Mondadori Education S.p.A. (100%), Mondadori Electa S.p.A. (100%), Sperling & Kupfer Editori S.p.A. (100%), Harlequin Mondadori S.p.A. (50%) – e nella società operativa nel settore della distribuzione Mach 2 Libri S.p.A. (34,91%).

Manifestazione d’interesse non vincolante per RCS Libri S.p.A.
In data 18 febbraio 2015, la Società ha informato di aver sottoposto a RCS MediaGroup S.p.A. una manifestazione di interesse non vincolante relativa a una eventuale operazione di acquisizione dell’intera partecipazione detenuta da RCS MediaGroup S.p.A. in RCS Libri S.p.A., pari al 99,99% del capitale sociale, nonché dell’ulteriore complesso di beni e attività che costituiscono l’ambito librario di RCS MediaGroup.

Il 6 marzo 2015 è stato concesso alla Società da parte di RCS MediaGroup S.p.A. un periodo di esclusiva sino al 29 maggio 2015, al fine di approfondire termini e condizioni dell’eventuale operazione.

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Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha infine convocato l’Assemblea degli Azionisti per giovedì 23 aprile 2015.

PROPOSTA DI COPERTURA DELLA PERDITA DI ESERCIZIO MEDIANTE UTILIZZO DI RISERVE DISPONIBILI
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il 23 aprile 2015 in prima convocazione (24 aprile in eventuale seconda convocazione), di ripianare integralmente la perdita di esercizio al 31 dicembre 2014 di euro 12.888.013,64 mediante utilizzo di riserve secondo le modalità seguenti:

– per euro 12.000.000,00 mediante integrale utilizzo della riserva sovrapprezzo azioni, formatasi per effetto dell’aumento di capitale sottoscritto nel corso dell’esercizio;
– per euro 888.013,64 mediante parziale utilizzo della parte disponibile della Riserva Straordinaria, inclusa nella voce “Altre Riserve e risultati portati a nuovo”.

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PROPOSTA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE
Il Consiglio di Amministrazione, a seguito della scadenza, con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014, della precedente autorizzazione deliberata dall’Assemblea del 30 aprile 2014, al fine di mantenere applicabile la condizione di legge per eventuali piani di riacquisto e, conseguentemente, la facoltà di cogliere eventuali opportunità di investimento o di operatività sulle azioni proprie, proporrà alla prossima Assemblea degli Azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie.

L’Assemblea del 30 aprile 2014 aveva autorizzato gli acquisti fino al limite, tenuto conto delle azioni già in portafoglio, del 10% del capitale sociale, rappresentato da n. 24.645.834 azioni ordinarie.

Considerando le complessive n. 14.953.500 azioni già detenute alla data dell’Assemblea del 30 aprile 2014, l’autorizzazione aveva attribuito quindi la facoltà di acquistare fino ad ulteriori massime n. 9.692.334 azioni proprie.

In relazione all’autorizzazione del 30 aprile 2014 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. non ha proceduto, direttamente o indirettamente tramite società controllate, ad acquisti.

In data 17 giugno 2014 il Consiglio di Amministrazione ha approvato – esercitando parzialmente la delega attribuitagli dall’Assemblea del 30 aprile 2014 di aumentare il capitale sociale a pagamento – l’operazione di collocamento di complessive massime n. 29.953.500 azioni ordinarie del valore nominale di euro 0,26 ciascuna, che si è attuata attraverso un collocamento privato riservato esclusivamente a “Investitori Qualificati” in Italia e Investitori istituzionali all’estero come da relative normative applicabili.

L’operazione sopra descritta – che si è conclusa in data 18 giugno 2014 – ha dato luogo anche al collocamento di numero n. 14.953.500 azioni, pari al 6,07% del capitale sociale, detenute dalla società quali azioni proprie ai sensi dell’art. 2357 del Codice Civile e pertanto, al termine della stessa, la società non deteneva più azioni proprie né direttamente né indirettamente tramite società controllate.

Alla prossima Assemblea degli Azionisti verrà inoltre richiesta l’autorizzazione, ai sensi dell’art. 2357 ter del Codice Civile, a disporre delle azioni proprie acquistate dalla Società.

Di seguito gli elementi principali della proposta del Consiglio di Amministrazione:

  • Motivazioni

Le motivazioni per le quali è richiesta l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie trovano fondamento nell’opportunità di attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà di:
– utilizzare le azioni proprie acquistate quale eventuale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della Società;
– utilizzare le azioni proprie acquistate a fronte dell’esercizio di diritti, anche di conversione, derivanti da strumenti finanziari emessi dalla società, da società controllate o da terzi;
– disporre eventualmente, ove ritenuto strategico per la Società, di opportunità di investimento o disinvestimento anche in relazione alla liquidità disponibile;
– disporre delle azioni proprie a fronte dell’esercizio delle opzioni per l’acquisto delle azioni stesse assegnate ai destinatari dei Piani di Stock Option istituiti dall’Assemblea degli Azionisti.

  • Durata

Fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2015.

  • Numero massimo di azioni acquistabili

La nuova autorizzazione consentirebbe il raggiungimento del limite del 10% del capitale sociale, in linea con la precedente in scadenza.

Considerato che, come indicato sopra, la Società non detiene né direttamente né indirettamente azioni proprie, l’autorizzazione assembleare si riferirebbe all’acquisto di massime n. 26.145.834 azioni proprie (10 % del capitale).

  • Modalità per l’effettuazione degli acquisti e indicazione del prezzo minimo e massimo degli acquisti

Gli acquisti verrebbero effettuati sui mercati regolamentati ai sensi dell’art. 132 del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 144 bis, comma 1 lett. B del Regolamento Consob 11971/99 secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita.

Il corrispettivo minimo e massimo di acquisto verrebbe determinato alle stesse condizioni di cui alle precedenti autorizzazioni assembleari e quindi a un prezzo unitario non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, diminuito del 20%, e non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, aumentato del 10%.

In termini di prezzi e volumi giornalieri le operazioni di acquisto si attuerebbero comunque in conformità alle condizioni previste dal regolamento (CE) n. 2273/2003.

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Oggi il management del Gruppo Mondadori illustrerà alla comunità finanziaria i risultati dell’esercizio 2014 approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione alle ore 15.30 presso Four Seasons Hotel, a Milano.

La relativa documentazione verrà resa disponibile su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

Approvato dal Consiglio di Amministrazione il resoconto intermedio di gestione al 30.09.2014

  • Ricavi consolidati a 859,6 milioni di euro: -4,8% a perimetro omogeneo (-7,7% rispetto ai 931,2 milioni di euro del 30.09.2013)
  • Margine operativo lordo consolidato a 36 milioni di euro: in significativo miglioramento rispetto agli 8,9 milioni di euro del 30.09.2013
  • Risultato netto consolidato a -7,5 milioni di euro rispetto ai -32,3 milioni di euro del 30.09.2013
  • Risultato netto del terzo trimestre positivo per 3,5 milioni di euro rispetto ai -5,2 milioni di euro del terso trimestre 2013
  • Posizione finanziaria netta a -327,4 milioni di euro in sensibile miglioramento rispetto al dato di fine dicembre 2013 (-363,2 milioni di euro) e del 30 settembre 2013 (-376,9 milioni di euro): atteso significativo miglioramento per fine esercizio rispetto al 2013
  • Prosegue il recupero di redditività: previsto per l’intero esercizio un margine operativo lordo superiore al dato del 2012

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2014, presentato dall’Amministratore delegato Ernesto Mauri.

LO SCENARIO DI MERCATO

Il quadro macroeconomico internazionale continua a essere caratterizzato da un progressivo rallentamento delle economie emergenti e da una relativa stabilità di quelle mature.

I settori in cui opera il Gruppo Mondadori hanno cominciato a registrare, in Italia e in Francia, flessioni progressivamente meno accentuate rispetto ai periodi precedenti.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 SETTEMBRE 2014

I dati del Gruppo Mondadori al 30 settembre 2014 confermano, con una più marcata accelerazione, il miglioramento e il recupero di redditività già evidenziati nel primo semestre dell’esercizio; in particolare il terzo trimestre, con ricavi sostanzialmente allineati a quelli del precedente esercizio, registra un risultato netto positivo dopo un prolungato trend negativo (sette trimestri).

Nel contesto di mercato sopra delineato, il Gruppo ha registrato nei primi nove mesi del 2014 ricavi consolidati di 859,6 milioni di euro, in riduzione del 4,8% considerando il conferimento delle attività di raccolta pubblicitaria della concessionaria a Mediamond S.p.A., avvenuto nel mese di gennaio 2014 (-7,7% rispetto ai 931,2 milioni di euro al 30 settembre 2013).

Alla flessione dei ricavi è stata contrapposta una maggiore riduzione dei costi operativi, in calo di circa 86 milioni di euro, che ha consentito un significativo miglioramento del margine operativo lordo, salito a 36 milioni di euro rispetto agli 8,9 milioni di euro dell’esercizio precedente.

A tale performance ha contribuito per oltre il 50% l’area Periodici (Italia e Francia) per l’effetto combinato della maggiore efficienza derivante dalle azioni sui prodotti, della riduzione dei costi operativi e di minori oneri di ristrutturazione.

Il risultato operativo consolidato è stato pari a 18,8 milioni di euro, rispetto ai -9,6 milioni di euro del 2013, con ammortamenti di attività materiali e immateriali per complessivi 17,2 milioni di euro (18,5 milioni di euro nei primi nove mesi 2013).

Il risultato prima delle imposte è positivo per 1 milione di euro, rispetto a un risultato negativo di 26,2 milioni di euro dell’esercizio precedente; nel periodo gli oneri finanziari sono ammontati a 17,8 milioni di euro (16,6 milioni di euro nel pari periodo 2013).

Il risultato netto consolidato, dopo il risultato di pertinenza di terzi, si attesta a -7,5 milioni di euro rispetto a una perdita di 32,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2013.

Il cash flow degli ultimi dodici mesi è stato positivo per 49,5 milioni di euro, risultato di un flusso positivo ordinario per 9,8 milioni di euro e straordinario per 39,7 milioni, quest’ultimo prevalentemente correlato all’aumento di capitale finalizzato a giugno e agli effetti dell’operazione di conferimento in Mediamond.

La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2014 è risultata, di conseguenza, in sensibile miglioramento, attestandosi a -327,4 milioni di euro rispetto ai -363,2 milioni di euro di fine 2013 (-376,9 milioni di euro al 30 settembre 2013).

RISULTATI DELLE AREE DI BUSINESS

· LIBRI

Il mercato dei libri trade, proseguendo l’andamento negativo della prima parte dell’anno nei canali libreria e grande distribuzione, evidenzia anche nel terzo trimestre una contrazione, seppur in misura meno accentuata, rispetto al corrispondente periodo del 2013 (pari allo 0,9% a valore; fonte Nielsen: dati a settembre).

Nei nove mesi, la flessione è del -4,3% a valore (fonte Nielsen, dati a settembre); il calo, a valore, è stato più accentuato sul canale Grande Distribuzione Organizzata (-13,5%, fonte Nielsen, dati a settembre).

I ricavi complessivi dell’area Libri nei primi nove mesi del 2014 si sono attestati a 238,9 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto ai 234,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2013. Positiva la performance del terzo trimestre, in cui l’incremento, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, è stato del 10,2%.

Le case editrici del Gruppo Mondadori hanno confermato complessivamente la propria leadership con una quota di mercato del 26% (esclusa la GDO). Nel periodo in esame, il Gruppo è presente con 11 titoli nella classifica dei 25 libri più venduti.

Nel comparto libri trade, l’andamento dei ricavi del Gruppo, nei primi nove mesi dell’esercizio in corso, è stato influenzato dalle dinamiche di mercato e da una programmazione editoriale che prevede la pubblicazione delle opere degli autori più affermati negli ultimi mesi dell’esercizio.

Nel mese di settembre è stato lanciato il primo fra i titoli più rilevanti in pubblicazione entro l’anno: I giorni dell’eternità, l’ultimo romanzo di Ken Follett che ha conquistato il primo posto assoluto nelle classifiche di vendita (120.000 copie in soli 15 giorni).

Per quanto riguarda il mercato digitale degli e-book, la quota del Gruppo è stabile a circa il 40%, con un’offerta di 8.000 titoli a catalogo.

Nel comparto libri educational, il Gruppo ha registrato, nei primi nove mesi del 2014, ricavi in crescita rispetto allo stesso periodo del 2013, per effetto del positivo andamento delle adozioni della scuola primaria.

Nell’ambito delle attività museali si registrano ricavi in crescita per effetto delle ottime performance ottenute nella gestione delle concessioni e dell’organizzazione di mostre, e dell’editoria a esse connesse.

Il margine operativo lordo dell’area Libri, pari a 35,8 milioni di euro, diminuisce rispetto al 2013 (39 milioni di euro) per effetto di un diverso mix di ricavi derivante dal significativo incremento dell’attività di distribuzione per terzi caratterizzata da una minore redditività percentuale; in particolare, il comparto educational presenta un margine operativo lordo in crescita di oltre il 10% rispetto all’esercizio precedente.

· PERIODICI ITALIA

Nel terzo trimestre dell’anno in corso i mercati di riferimento hanno registrato ulteriori flessioni rispetto allo stesso periodo del 2013, ma in misura meno accentuata rispetto ai primi due trimestri: nel periodo di riferimento il mercato delle diffusioni è calato dell’8,7% (fonte interna, dati ad agosto); la raccolta pubblicitaria dell’8,7% (fonte Nielsen, dato a settembre).

In questo contesto l’area dei Periodici Italia ha proseguito nel trend del primo semestre, registrando un andamento migliore rispetto al settore di riferimento per diffusioni e pubblicità. Mondadori si conferma leader di mercato con una quota a valore del 32,2%, in crescita rispetto al 30,5% al 30 settembre 2013.

I ricavi complessivi dell’area sono stati di 227,5 milioni di euro, in flessione del 10,1% rispetto ai 253,1 milioni di euro (-8,7% a portafoglio omogeneo, considerando testate chiuse e cedute).

I ricavi relativi ai magazine Mondadori sono stati influenzati dall’andamento negativo dei mercati di riferimento, ma registrano performance migliori.

In particolare:

– i ricavi diffusionali sono calati dell’8,4% (-6,2% a portafoglio omogeneo);

– i ricavi pubblicitari dei brand Mondadori (web+print) hanno registrato una flessione del 7% rispetto all’esercizio precedente;

– i ricavi di prodotti collaterali, seppur in calo rispetto ai primi nove mesi del 2013, hanno evidenziato un incremento della redditività percentuale;

– i siti Mondadori hanno registrato ricavi in crescita del 4,1%, rispetto allo stesso periodo del 2013, per effetto delle performance di Grazia.it (+34,9%) e di Donnamoderna.com (+1,1%), a fronte di un andamento del mercato Internet che registra un incremento medio dello 0,1% (fonte Nielsen, dato a settembre). Positivi rispetto al 2013 anche i dati di traffico per Grazia.it (+49%), Donnamoderna.com (+34%) e Panorama.it (+9,5%).

Nonostante la flessione dei ricavi, il margine operativo lordo registra un sensibile miglioramento, passando da -9,7 a 4,2 milioni di euro.

Considerando le efficienze derivanti dalle azioni intraprese sui prodotti e dagli interventi di riduzione dei costi operativi e di struttura dell’area Periodici Italia, combinate con gli effetti positivi della riorganizzazione delle attività di raccolta pubblicitaria in Italia, il Gruppo ha registrato nei primi nove mesi dell’esercizio un miglioramento complessivo del margine operativo lordo aggregato delle due attività di 19,2 milioni di euro, rispetto al corrispondente periodo del 2013.

 

I ricavi di Mondadori Pubblicità si sono attestati a 7,6 milioni di euro e non sono comparabili con quelli dello stesso periodo del 2013, per il conferimento delle attività di raccolta pubblicitaria in Mediamond, joint-venture pariteticamente partecipata da Mondadori Pubblicità e da Publitalia 80’.

Attività Internazionali

Nei primi nove mesi dell’anno Mondadori International Business S.r.l. ha registrato ricavi in crescita del 6% circa rispetto al corrispondente periodo del 2013, per effetto del consolidamento delle edizioni del Grazia International Network, presente in 23 Paesi; del lancio, avvenuto nel novembre 2013, della prima licenza internazionale del magazine maschile Icon, e delle attività di raccolta pubblicitaria sul mercato italiano per il quotidiano spagnolo El Pais, a partire da ottobre 2013.

È stato dato ulteriore impulso alle attività del Grazia International Network con il recentissimo lancio di Graziashop.com, la piattaforma integrata di fashion e-commerce che consentirà alla community di Grazia nel mondo, costituita da 17 milioni di lettori e 16 milioni di utenti unici al mese, e a tutto il pubblico femminile appassionato, di accedere all’acquisto di capi selezionati provenienti dalle boutique più alla moda a livello internazionale.

  • PERIODICI FRANCIA

Nel periodo in esame i mercati di riferimento in Francia hanno continuato a registrare segnali di contrazione sia per le vendite in edicola (-8% fonte interna, agosto) sia per la raccolta pubblicitaria (-8,6%, rielaborazione interna di dati Kantar Media, agosto). In questo contesto Mondadori France ha registrato performance diffusionali migliori del mercato.

 

Nei primi nove mesi del 2014 i ricavi consolidati di Mondadori France si sono attestati a 254,2 milioni di euro in calo del 3,3% rispetto ai 262,9 milioni di euro del 30 settembre 2013; a portafoglio omogeneo, considerando la cessione di Le Film Français avvenuta a fine 2013 e del differente numero di uscite di alcune testate, il calo si limita al 2,3%.

I ricavi relativi alla raccolta della pubblicità hanno registrato un andamento difforme tra prodotto cartaceo e prodotto on-line: il print ha registrato un -12,5% (-10,3% a portafoglio costante), in miglioramento rispetto ai dati del primo semestre; il web è cresciuto del 36% (a portafoglio costante).

Il dato aggregato dei ricavi pubblicitari mostra quindi una flessione del 6,5% rispetto al corrispondente periodo del 2013.

I ricavi relativi alla diffusione, che rappresentano oltre il 70% del totale, sono diminuiti dell’1,4% (-1% a portafoglio omogeneo):

– i ricavi di vendita sul canale edicola hanno registrato una flessione del 5,5% (5,4% a perimetro omogeneo), rispetto al mercato di riferimento che cala dell’8%, anche per effetto della crescita significativa di Top Santé (+19%), Pleine Vie (+10%) e Closer (+6%);

– i ricavi di vendita sul canale abbonamenti sono calati dell’1,5% (-0,7% a portafoglio costante).

Nei primi nove mesi del 2014 le attività digitali, a portafoglio omogeneo, hanno registrato una significativa crescita dei ricavi (+37%), per effetto dello sviluppo delle attività di NaturaBuy, dei ricavi pubblicitari e delle vendite di copie digitali.

Il margine operativo lordo dell’area, nonostante la diminuzione dei ricavi, è cresciuto del 2,3% (22,3 milioni di euro rispetto ai 21,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2013), per effetto delle attività di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi redazionali, industriali e generali. Questo processo, iniziato nei trimestri precedenti, prosegue nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato.

Da gennaio 2014 la raccolta pubblicitaria relativa al digitale è gestita internamente da apposite strutture trasversali. Alcuni tra i principali siti web sono stati rinnovati e ulteriormente sviluppati, con nuove funzionalità per tablet e smartphone: questi interventi hanno generato riflessi positivi sull’audience che ha raggiunto 6,6 milioni di visitatori unici, +26% rispetto al 2013 (fonte Nielsen, dati ad agosto), con un picco di 7,8 milioni a gennaio; sul mobile l’aumento dei visitatori unici è stato del 77% rispetto al 2013 (fonte Nielsen, dato a luglio).

È proseguita inoltre l’attività finalizzata a creare nuove efficienze, attraverso un piano di riduzione della struttura, su base volontaria, e un progetto di concentrazione del personale in un’unica sede entro i primi mesi del 2015.

  • RETAIL

Il mercato del retail ha continuato a mostrare segni di debolezza dei consumi; in questo contesto, il canale che meglio è riuscito a contenere la perdita di ricavi è stato quello delle catene, a differenza delle librerie indipendenti e della GDO.

I ricavi complessivi dell’area hanno continuato a risentire della situazione stagnante dei consumi: nei primi nove mesi dell’anno si sono attestati a 144,9 milioni di euro, in flessione del 5,5% rispetto ai 153,4 milioni di euro dell’analogo periodo del 2013, pur mostrando segnali di recupero rispetto al primo semestre, chiuso con un calo dell’8,9% rispetto all’esercizio precedente.

Nella composizione dei ricavi per tipologia di prodotto:

– il libro risulta preminente con il 75% del totale: l’andamento delle vendite è stato di 9 punti percentuali migliore del mercato di riferimento (-4,3% a valore), consentendo di incrementare la market share di Mondadori Retail al 14,7% dal 13,4%;

– l’elettronica di consumo ha continuato a registrare contrazioni superiori all’andamento di settore;

– il canale dei club ha proseguito nel trend negativo, registrando nel periodo in esame una flessione dei ricavi di circa il 20%;

– le vendite on-line, realizzate tramite il sito mondadoristore.it, sono cresciute di circa il 4%.

L’andamento delle vendite di libri ha consentito di mitigare l’effetto negativo sul margine operativo lordo (-6 milioni di euro rispetto ai -6,8 milioni di euro del primi nove mesi del 2013), derivante dalla contrazione dei ricavi del club e del consumer electronic.

Tale indicatore, se declinato per tipologia di punto vendita, rispetto ai primi nove mesi del 2013, mostra un miglioramento per le librerie dirette, rimane stabile per le librerie in franchising, registra una flessione per i multicenter.

In presenza di uno scenario economico recessivo, sono proseguite le azioni, già intraprese nel primo semestre, finalizzate al recupero di redditività.

In particolare:

– progressiva revisione del network, con interventi di razionalizzazione dei punti vendita e del format, per sviluppare un nuovo concept di libreria del futuro;

– attività di miglioramento dell’offerta commerciale, supportata da iniziative promozionali, di comunicazione e advertising;

– proseguimento delle azioni di riorganizzazione dei processi operativi e degli organici.

Mondadori Store ha recentemente ottenuto il riconoscimento di “Insegna dell’anno Italia 2014-2015” per la catena di librerie che offre la migliore esperienza di acquisto in termini di prezzo, assortimento e servizio.

  • RADIO

Nei primi nove mesi del 2014 il mercato radiofonico, dopo un avvio decisamente positivo, ha invertito la tendenza per attestarsi al -3,1% (fonte Nielsen, dati a settembre).

Nel contesto descritto, la raccolta pubblicitaria di R101 ha ottenuto, nei nove mesi del 2014, performance inferiori al trend di mercato, confermando l’andamento del primo semestre.

I ricavi, compresi quelli relativi al sito web e alle altre iniziative della radio, registrano una contrazione del 12,4% a 7,8 milioni di euro (8,9 milioni di euro dei primi nove mesi del 2013).

Il margine operativo lordo (-4,2 milioni di euro rispetto ai -3,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2013) risente dell’andamento negativo della raccolta pubblicitaria e dei maggiori costi di promozione e comunicazione sostenuti nella fase di rilancio dell’emittente, avvenuto nei primi mesi dell’anno in corso.

Le principali azioni messe in atto nel 2014, per incrementare l’audience e mitigare gli effetti negativi del trend di mercato, hanno riguardato:

– il processo di riposizionamento di R101, partner dei concerti di grandi artisti della scena italiana e internazionale;

– la campagna istituzionale televisiva volta a rafforzare la brand awareness dell’emittente;

– l’intervento su grafica e contenuti del sito r101.it, con il rilascio della nuova app della radio;

– l’arricchimento della proposta musicale con l’avvio, nell’ottica di un sistema integrato con la radio, di R101 TV, sul canale 66 del digitale terrestre.

DIGITAL

L’area Digital Innovation ha proseguito in questi ultimi mesi le azioni finalizzate al consolidamento della struttura centrale, l’adeguamento delle piattaforme di gestione degli utenti e dei contatti nell’ambito del sistema CRM, gli interventi tecnologici orientati a una più ampia valorizzazione dei contenuti editoriali del Gruppo.

Nel periodo in esame i ricavi delle attività puramente digitali sono cresciuti, complessivamente in Italia e in Francia, dell’8,7%, mentre i ricavi del settore marketing services (Cemit) sono calati rispetto ai primi nove mesi del 2013.

§

Informazioni sul personale

Al 30 settembre 2014 il personale dipendente in forza alle società del Gruppo, a tempo indeterminato e determinato, risulta composto da 3.194 persone, in calo di 242 unità (-7%) rispetto a dicembre 2013 e di 345 unità (-9,7%) rispetto a settembre 2013.

Al netto delle operazioni straordinarie che hanno modificato il perimetro del Gruppo la riduzione del numero dei dipendenti si attesta al 6,3% rispetto alla fine del 2013 e al 9% rispetto ai dodici mesi precedenti.

Nei primi nove mesi dell’anno il costo del personale, al netto delle operazioni straordinarie e dei minori oneri di ristrutturazione, si è ridotto dell’8,1% rispetto al settembre 2013.

§

Situazione finanziaria e patrimoniale

La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2014 è in miglioramento di 35,8 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2013, e di 49,5 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

Negli ultimi dodici mesi, il flusso di cassa ordinario è stato positivo per 9,8 milioni di euro per effetto dell’ottimizzazione della gestione del capitale circolante netto che ha controbilanciato gli esborsi dell’attività di investimento.

I primi nove mesi dell’esercizio in corso, influenzati anche dalla stagionalità tipica del settore, hanno registrato un assorbimento ordinario di 8,6 milioni di euro (-82,5 milioni di euro nei primi nove mesi del 2013) e un flusso di cassa straordinario pari a 44,4 milioni, di cui 31,1 milioni di euro derivanti dall’aumento di capitale avvenuto lo scorso giugno; nel saldo netto dell’attività di acquisizione e cessione di asset sono stati classificati gli effetti dell’operazione di conferimento in Mediamond e un anticipo, pari a 12 milioni di euro, relativo alla cessione di un asset, il cui perfezionamento è atteso entro la fine dell’esercizio.

§

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In un mercato caratterizzato ancora da segnali di debolezza, seppur meno accentuati rispetto al primo semestre, le azioni poste in essere dal Gruppo – relative alla razionalizzazione strategica del portafoglio di attività, combinata al costante impegno sul contenimento dei costi operativi e di struttura, nonché le ottime performance registrate dall’area Periodici, in Italia e in Francia – hanno consentito di migliorare nell’esercizio in corso la capacità del Gruppo di generare risorse finanziarie.

Alla luce del contesto attuale e degli interventi citati, che proseguiranno anche nell’ultimo trimestre dell’anno, per l’intero esercizio 2014 è ragionevole confermare la previsione, precedentemente annunciata, di un margine operativo lordo del Gruppo superiore a quello dell’esercizio 2012, oltre che di un risultato netto consolidato in sostanziale pareggio.

La posizione finanziaria netta, in linea con l’evoluzione registrata nei primi nove mesi dell’anno, è attesa in significativo miglioramento rispetto al 2013.

§

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Oddone Pozzi dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della società.

§

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 settembre 2014 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

 

 

PUBBLICAZIONE RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2014

Il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2014 approvato dal Consiglio di Amministrazione è reso disponibile entro la data odierna presso la sede legale della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

 

 

Approvata dal Consiglio di Amministrazione la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2014

  • Ricavi consolidati: 549,2 milioni di euro, -10,3% rispetto ai 612,3 milioni di euro del 30 giugno 2013 (-7% a perimetro omogeneo )
  • Margine operativo lordo consolidato: 14,9 milioni di euro in crescita di  20,2 milioni di euro rispetto ai -5,3 milioni di euro del 30 giugno 2013
  • Risultato netto consolidato: -11 milioni di euro, in miglioramento di 16,1 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2013
  • Costi operativi in riduzione di 70 milioni di euro: -13,1% rispetto al 30 giugno 2013
  • Posizione finanziaria netta: -368,9 milioni di euro, in miglioramento di 27,6 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2014 e in linea con il primo semestre 2013; attesa sensibile riduzione per la fine dell’esercizio
  • Ulteriore conferma del significativo recupero di redditività previsto per l’intero esercizio 2014

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2014, presentata dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

LO SCENARIO DI MERCATO

Nei primi sei mesi dell’anno i mercati in cui il Gruppo opera hanno continuato a mostrare segnali di contrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

In particolare in Italia:

– il comparto dei libri è risultato in calo del 9% a copie e del 6,6% a valore rispetto al primo semestre 2013 (fonte Nielsen, dati al 14 giugno);
– il mercato dei periodici ha registrato una flessione delle diffusioni del 9,6% (fonte interna, dati a maggio), delle vendite congiunte del 14,3% (fonte interna dati a maggio) e della raccolta pubblicitaria dell’11,6% (fonte Nielsen, dati a maggio);

Per quanto riguarda il mercato francese:

– le diffusioni dei periodici sono risultate in calo sul canale edicola dell’8,1%;
– la raccolta pubblicitaria è diminuita del 9,4% rispetto a pari periodo del 2013 (dati a maggio: stime interne per le diffusioni e Kantar Media per la pubblicità).

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2014

In un contesto caratterizzato da forti elementi di contrazione, il Gruppo Mondadori ha registrato nel periodo ricavi consolidati in riduzione del 10,3% a 549,2 milioni di euro rispetto ai 612,3 milioni di euro del primo semestre del 2013; a perimetro omogeneo, considerando il conferimento avvenuto con effetti 1° gennaio 2014 delle attività di raccolta pubblicitaria della concessionaria a Mediamond S.p.A., società consolidata con il metodo del patrimonio netto, la riduzione è stata del 7%.

Il margine operativo lordo consolidato è stato di 14,9 milioni di euro, in crescita di 20,2 milioni di euro rispetto al dato negativo di 5,3 milioni dei primi sei mesi del 2013 per effetto degli interventi sui prodotti, alle attività di contenimento dei costi e alla riduzione degli oneri non ricorrenti: a questo sensibile miglioramento ha contribuito in maniera determinante l’area Periodici che, dopo esercizi caratterizzati da consistenti contrazioni, ha raggiunto nel periodo un MOL complessivo (Italia e Francia) in crescita del 50,3% a 26,3 milioni di euro.

Questo risultato particolarmente positivo, e superiore alle attese, è derivato delle attività svolte sui prodotti e dalla riduzione dei costi operativi, in calo di circa 70 milioni di euro (-13,1%).

Il margine operativo lordo consolidato al netto di elementi non ricorrenti è stato di 15,4 milioni di euro, in aumento dell’8,5% rispetto ai 14,2 milioni di euro dell’esercizio precedente.

Il risultato operativo consolidato è stato di 3,6 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai -17,7 milioni di euro del primo semestre del 2013, con ammortamenti di attività materiali e immateriali per 11,3 milioni di euro, rispetto ai 12,4 milioni di euro del 2013.

Il risultato prima delle imposte e il risultato netto consolidato, pari rispettivamente a -8,7 milioni di euro (-28,2 milioni nel primo semestre 2013) e a -11 milioni di euro (-27,1 milioni nel primo semestre 2013), includono oneri finanziari più elevati, derivanti in parte dal maggior costo del denaro conseguente alla rinegoziazione delle linee di credito avvenuta nel novembre dello scorso anno, nonché dal maggior indebitamento medio.

La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2014 si è chiusa a -368,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto al primo trimestre 2014 (-396,5 milioni di euro) e in linea con quella del corrispondente periodo del 2013 (-367,3 milioni di euro) e al 31.12.2013. La posizione finanziaria netta è stata influenzata, oltre che dalla stagionalità di alcuni business del Gruppo, dagli esborsi relativi alle ristrutturazioni e alla ripresa degli investimenti, e ha beneficiato dell’incasso di oltre 31 milioni di euro, derivante dal collocamento di complessive 29.953.500 azioni ordinarie avvenuto nel mese di giugno.

RISULTATI DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nel secondo trimestre dell’anno il segmento dei libri trade ha risentito della congiuntura economica negativa che ha rallentato la ripresa dei consumi e la spesa per l’acquisto di libri. Questa dinamica ha determinato un’ulteriore flessione del mercato, che a giugno ha registrato un -9% a copie e -6,6% a valore (fonte Nielsen, dati al 14 giugno); nel secondo trimestre il calo, a valore, si è attestato all’8% (-5,3% nel primo trimestre). La diminuzione è stata più accentuata sul canale grande distribuzione organizzata e su quello delle librerie indipendenti, con una riduzione rispettivamente del 15% e del 7,5% (fonte Nielsen, dati al 14 giugno).

A sostanziale conferma della leadership di mercato in questo contesto, la quota delle case editrici del Gruppo Mondadori si è attestata al 25,5% (esclusa la GDO), in leggera flessione rispetto allo stesso periodo del 2013, positivamente influenzato dalla performance dei best seller E l’eco rispose di Khaled Hosseini e Inferno di Dan Brown.

Nel primo semestre dell’anno i ricavi dell’area Libri di Mondadori sono ammontati a 128,5 milioni di euro, in calo del 4,1% rispetto ai 134 milioni di euro dell’esercizio precedente.

La contrazione di ricavi e margini è stata determinata dal citato trend di mercato, nonché dal diverso programma editoriale che, rispetto al 2013, prevede una pianificazione di assoluto rilievo delle strenne natalizie e la pubblicazione nel secondo semestre delle opere degli autori più conosciuti, tra cui Follett, Grisham, Cornwell, Corona, Littizzetto e Camilleri.

Per quanto riguarda gli e-book, i ricavi sono cresciuti di quasi il 13% rispetto al primo semestre 2013 per effetto di un catalogo che si arricchisce continuamente e che attualmente conta più di 7.000 titoli.

La riduzione dei ricavi ha influenzato il margine operativo lordo rispetto al primo semestre 2013; per effetto di mirate azioni di contenimento dei costi in diversi ambiti, e in particolare nella produzione e logistica, è stato possibile mitigare il deterioramento (dai 9,8 milioni di euro del primo semestre 2013 ai 5,4 milioni di euro al 30 giugno 2014).

  • PERIODICI ITALIA

Nel secondo trimestre è proseguita, nel clima di incertezza generale, la contrazione dei mercati, anche se in misura meno marcata rispetto all’esercizio precedente.

In questo contesto, i Periodici Italia – a fronte di un calo complessivo dei ricavi del 9,9% (-8,3% a perimetro omogeneo, considerando testate chiuse e cedute) pari a 160,3 milioni di euro rispetto ai 177,9 milioni di euro del primo semestre 2013 – hanno registrato un considerevole incremento del margine operativo lordo, passato da 3,6 milioni di euro a 11 milioni di euro nel primo semestre del 2014 per effetto della focalizzazione sui segmenti in cui il Gruppo è leader (moda, benessere, cucina), del lancio di nuove testate (Il mio Papa), del rinnovamento di Panorama e delle azioni finalizzate alla riduzione strutturale dei costi di natura industriale, editoriale e fotografici, nonché di quelli attinenti al costo del lavoro.

I ricavi relativi alle testate Mondadori hanno risentito in particolar modo dell’andamento negativo dei mercati di riferimento; tuttavia il Gruppo Mondadori ha aumentato al 33,2% la propria quota di mercato a valore, rispetto al 32,6% del corrispondente semestre dell’anno precedente. In particolare:

– i ricavi diffusionali sono calati del 5,9% a perimetro omogeneo, in un mercato in flessione del 9,6%;
– i ricavi della raccolta pubblicitaria lorda sono diminuiti dell’8,5% a perimetro omogeneo in un mercato in calo dell’11,6%;
– la raccolta dei siti internet dei brand dei magazine ha registrato una crescita del 12,8% a perimetro omogeneo rispetto allo stesso periodo del 2013, in controtendenza rispetto al -2,1% del mercato (fonte Nielsen, dati a maggio). Positive in particolare le performance di Donnamoderna.com (+8,4%) e di Grazia.it (+55,9%);
– le vendite congiunte, in un mercato che ha registrato nei primi cinque mesi un calo del 14,3% a valore (fonte interna Press-Di), sono diminuite del 19,8%, a seguito della scelta di selezione e razionalizzazione delle iniziative; nel confronto risentono anche delle ottime performance ottenute nel 2013.

Attività internazionali

Nel primo semestre 2014 Mondadori International Business ha registrato ricavi in crescita del 10% rispetto all’esercizio precedente. Tale incremento è prevalentemente riconducibile al Network di Grazia, che conta 23 edizioni nel mondo, al lancio nello scorso novembre della prima licenza internazionale di Icon e alla raccolta pubblicitaria sul mercato italiano dallo scorso ottobre per conto della testata El Pais, quotidiano leader in Spagna.

Nel mese di maggio, in ottica di sviluppo delle attività digitali del Grazia International Network, giova ricordare l’acquisizione del marketplace London-Boutiques.com. Tale operazione si inserisce nel più ampio progetto di lancio nel secondo semestre della piattaforma globale di e-commerce del brand Grazia.

Sul fronte delle partecipazioni, Attica Publications, editore leader nel mercato greco dei periodici e delle emittenti radiofoniche, dopo un primo trimestre positivo ha registrato una flessione dei ricavi pubblicitari; Mondadori Seec Advertising Co. Ltd, concessionaria esclusiva per la raccolta pubblicitaria dell’edizione di Grazia in Cina, ha registrato una crescita del fatturato del 14% rispetto al primo semestre 2013 e da aprile la periodicità della pubblicazione è settimanale anziché mensile; Mondadori Independent Media LLC, editore di Grazia in Russia, ha chiuso il primo semestre con ricavi pubblicitari in flessione del 4%.

  • PERIODICI FRANCIA

Nel primo semestre 2014 i mercati di riferimento in Francia hanno mostrato ulteriori segnali di deterioramento sia per quanto riguarda le vendite in edicola (-8,1%; fonte interna, dati a maggio) sia per la raccolta pubblicitaria (-9,4%; fonte interna su dati Kantar Media, dati a maggio).

Mondadori France ha registrato una performance decisamente migliore, contenendo al 2% il calo delle vendite in edicola rispetto al -8,1% del mercato e realizzando una crescita del 50,6% delle attività internet.

I ricavi consolidati di Mondadori France nel semestre si sono attestati a 169,9 milioni di euro, -4% rispetto ai 176,9 milioni di euro del primo semestre 2013; a perimetro omogeneo, tenuto conto della cessione di Le Film Français avvenuta a fine 2013 e del differente numero di uscite di alcune testate, il calo si attesta al 3,7%.

I ricavi pubblicitari hanno presentato un andamento difforme tra prodotto cartaceo e prodotto on-line: i primi hanno registrato una riduzione del 13,5% (-11% a perimetro costante), mentre i secondi sono cresciuti del 49,3% (51,1% a perimetro costante), superando, per effetto di questa performance, il 10% del totale.

La concessionaria pubblicitaria si conferma tra i principali attori del mercato con una quota del 10,5% a volume (fonte Kantar Media), occupando la seconda posizione sul mercato.

I ricavi diffusionali, che rappresentano oltre il 70% del totale, risultano in contrazione dell’1,5% (-1,1% a perimetro omogeneo):

– le vendite in edicola hanno registrato una flessione del 2%; alcune delle principali testate, tra cui Closer, Pleine Vie e Top Santé, hanno mostrato incrementi superiori al 10%;
– gli abbonamenti rimangono stabili per effetto delle buone performance di Télé-Star, Pleine Vie e Top Santé.

Nel primo semestre Mondadori France ha lanciato nuovi periodici come Le Journal de Lucky Luke, Slam, Histoire & Jeux e Fort Boyard, e ha concluso attività di restyling dei magazine L’Auto-journal Évasion, Diapason, Modes & Travaux, Science & Vie, Top Santé, Grazia e Closer, ponendo il focus sulla qualità editoriale.

Le numerose iniziative poste in essere nei trimestri precedenti, e tuttora in corso, hanno permesso, come già ricordato, di lanciare nuovi periodici e di realizzare importanti riduzioni di costi redazionali, industriali e generali, permettendo di compensare ampiamente il calo dei ricavi.

Il margine operativo lordo è in crescita del 10,1% a 15,3 milioni di euro dai 13,9 milioni di euro del primo semestre del 2013.

Con riferimento all’attività digitale, da gennaio 2014 la raccolta pubblicitaria è gestita internamente, sono state create strutture redazionali trasversali a più testate e sono state rinnovate e ulteriormente sviluppate alcune tra le principali properties con nuove funzionalità per tablet e smartphone.

Questi interventi hanno influenzato positivamente l’andamento dell’audience, che ha raggiunto ad aprile, ultimo dato Nielsen disponibile, i 6,5 milioni di visitatori unici (+26% rispetto al 2013), con un picco di 7,8 milioni a gennaio; sul mobile l’aumento dei visitatori unici è stato del 67% rispetto al 2013 (fonte Nielsen, dato ad aprile).

Prosegue inoltre l’attività finalizzata a creare nuove efficienze: in particolare, sono stati avviati un piano di riduzione della struttura e un progetto di razionalizzazione delle sedi.

  • PUBBLICITÀ

I dati dell’area risultano disomogenei poiché, come già ricordato, dal gennaio 2014 le attività di raccolta pubblicitaria di Mondadori Pubblicità S.p.A., controllata da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., sono state conferite in Mediamond S.p.A., joint-venture costituita nel 2009 e pariteticamente partecipata da Mondadori Pubblicità S.p.A. e da Publitalia ’80 S.p.A..

I ricavi relativi all’attuale Mondadori Pubblicità si attestano a 5,8 milioni di euro, in diminuzione rispetto a quelli generati dalle analoghe attività nel primo semestre 2013 per le motivazioni sopracitate.

Il margine operativo lordo, che comprende anche il risultato pro-quota di Mediamond, società consolidata con il metodo del patrimonio netto, ha registrato un miglioramento rispetto al primo semestre 2013 (passando da -3,5 milioni di euro a -1,9 milioni di euro), evidenziando i primi effetti positivi dell’operazione.

I ricavi di Mediamond S.p.A. sono in crescita complessivamente dell’1,8%.

I brand di Mondadori (magazine e web) a perimetro omogeneo hanno registrato ricavi in riduzione del 6,7% rispetto al 2013. In particolare:

– la flessione riguardante la raccolta pubblicitaria delle testate si è attestata all’8,5% rispetto a un mercato di riferimento che ha registrato un -11,6% (fonte Nielsen, dati a maggio);
– la raccolta pubblicitaria sui siti è cresciuta del 12,8% rispetto a un comparto in calo del 2,1% (fonte Nielsen, dati a maggio).

  • RETAIL

Il mercato retail ha continuato a mostrare anche nel primo semestre segnali di debolezza dei consumi: in relazione ai prodotti commercializzati, il comparto del libro ha subìto nel periodo una contrazione del 6,6% a valore, in peggioramento soprattutto nel secondo trimestre dell’anno, anche a causa dell’assenza di best seller. Il canale che meglio è riuscito a contenere la perdita di ricavi è stato quello delle catene di librerie rispetto alle librerie indipendenti e alla GDO.

Nel comparto no book soltanto i prodotti giftbox, di telefonia e gli e-reader sono risultati in crescita, mentre i prodotti elettronici hanno registrato un generale rallentamento.

I dati del 2013 sono stati rielaborati per tenere conto della configurazione assunta dall’Area Retail dal settembre 2013, data dalla quale Cemit Interactive Media S.p.A. è compresa nel segment Altri business e Corporate.

Nel primo semestre 2014 l’area Retail ha registrato ricavi per 92,6 milioni di euro, in calo dell’8,9% rispetto ai 101,7 milioni di euro dell’analogo periodo del 2013.

Nella composizione dei ricavi per categorie, il libro – che rappresenta il prodotto più rilevante con il 74% del totale – ha registrato un andamento migliore (+3,5%) rispetto al mercato di riferimento, mentre il comparto dell’elettronica di consumo ha continuato a registrare cali superiori all’andamento di settore.

È proseguito il trend negativo del canale dei club, che ha registrato una contrazione dei ricavi di circa il 20%; in flessione infine anche le vendite realizzate online tramite il sito inMondadori.it (-4% circa).

L’impatto sul margine operativo lordo (-5,5 milioni di euro, dai -6,1 milioni di euro al 30 giugno 2013), derivante dalla riduzione dei ricavi del club e del segmento consumer electronic, è stato più che compensato dal positivo andamento del libro e dagli effetti del piano di riduzione dei costi.

Per contrastare lo scenario economico generale recessivo sono proseguite le azioni, già intraprese nel primo trimestre, finalizzate al recupero di redditività. In particolare:

– progressiva revisione del network con interventi di razionalizzazione dei punti vendita (apertura della libreria a gestione diretta nel nuovo centro commerciale Nave de Vero nei pressi di Marghera e chiusure di alcune unità nel canale franchising), e del format per sviluppare un nuovo concept di libreria del futuro;
rebranding dell’intero network, nuova offerta soprattutto dell’elettronica di consumo e attività di co-marketing con importanti partner nel settore bancario e della telefonia;
– mantenimento delle iniziative promozionali, di comunicazione e advertising a supporto delle vendite per conquistare quote di mercato per il prodotto libro;
– proseguimento delle azioni di riorganizzazione con l’applicazione della procedura di solidarietà (20% rispetto al 10% del 2013) nelle sedi centrali di Milano e Rimini.

  • RADIO

Nel secondo trimestre il mercato radiofonico ha risentito di una fase di turbolenza che ha impattato sulle performance di R101, dopo un avvio positivo del primo trimestre.

I ricavi di R101 nel primo semestre sono stati di 5,9 milioni di euro, -13,2% rispetto ai 6,8 milioni di euro del 30 giugno 2013.

Il margine operativo lordo (passato da -1,6 milioni di euro a -2,7 milioni di euro) ha risentito, oltre che dall’andamento negativo dei ricavi, anche dei maggiori investimenti promozionali e di comunicazione effettuati nel secondo trimestre a sostegno del rilancio dell’emittente.

Tra le attività realizzate nel primo semestre, il lancio a fine marzo della nuova R101, che conferma la sua vicinanza ad alcuni eventi sportivi e si propone come radio partner anche di eventi musicali, a fianco di artisti nazionali e internazionali durante le tappe dei tour estivi; il restyling grafico e di contenuti di www.r101.it; l’approdo a giugno in televisione, sul canale 66 del digitale terrestre.

L’avvio della piattaforma televisiva, in ottica integrata con la radio e con gli altri supporti digitali, permetterà di offrire un ampio sistema di intrattenimento.

  • DIGITAL

Nel primo semestre del 2014 si è completato il primo step di rafforzamento del presidio centrale dell’area Digital Innovation, con l’inserimento di nuove risorse specializzate. Ciò ha consentito di dare maggiore impulso a progetti digitali funzionali alle diverse business unit.

Il volume d’affari totale è in leggero calo per la riduzione dei ricavi del marketing service (Cemit), mentre le attività puramente digitali sono in aumento del 9,2% rispetto al primo semestre 2013, come risultato della crescita degli e-book (+13%), dei siti dei magazine italiani (ricavi pubblicitari +12,8%) e francesi (ricavi pubblicitari +51,1%).

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Informazioni sul personale

Al 30 giugno 2014 il personale dipendente in forza alle società del Gruppo, a tempo indeterminato e determinato, risulta composto da 3.213 persone, in calo di 361 unità (-10,1%) rispetto a 12 mesi prima e di 223 unità (-6,5%) rispetto a dicembre 2013.

Al lordo degli oneri straordinari, il costo del personale (pari a 117,4 milioni nei primi sei mesi) risulta in significativo calo (-20,7%) rispetto al dato della semestrale 2013.

La significativa diminuzione del personale dipendente è riconducibile alle importanti azioni di ristrutturazione, avviate tra la fine del 2012 e lo scorso anno, ed è anche influenzata da alcune disomogeneità di perimetro societario. Al netto degli effetti di queste operazioni straordinarie, rispetto alla situazione di giugno 2013, il numero dei dipendenti del Gruppo risulta comunque in calo di 324 unità (-9,2%).

Il costo del personale registra, a parità di perimetro e al netto degli oneri di ristrutturazione, una riduzione del 10,9%.

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EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In un contesto di mercato che non mostra ancora chiari segnali di miglioramento, l’andamento positivo del primo semestre – superiore alle attese e conseguente alle azioni intraprese sui prodotti, sulla riorganizzazione e sul contenimento dei costi, nonché le ottime performance dei Periodici, sia in Italia sia in Francia – consente di stimare per l’intero esercizio 2014 un margine operativo lordo superiore a quello dell’esercizio 2012, confermando quanto già indicato in sede di presentazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2013 e del Resoconto intermedio di gestione sul primo trimestre 2014.

Anche nel secondo semestre dell’anno in corso proseguiranno sia le iniziative di carattere gestionale, finalizzate a migliorare la capacità organica del Gruppo di generare risorse finanziarie, sia le azioni volte alla dismissione/realizzo di asset non strategici, nell’ottica di un rafforzamento patrimoniale in grado di dotare l’azienda delle necessarie risorse per investimenti.

La posizione finanziaria netta è attesa in significativo miglioramento rispetto ai valori del 2013.

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Oddone Pozzi dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili della società.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati del primo semestre 2014 è resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1Info.it), su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations), su www.borsaitaliana.it e presso la sede legale della Società.

Mondadori: pubblicato il Bilancio di sostenibilità 2013

Ernesto Mauri: “Le aspettative dei nostri clienti e stakeholder al centro dell’impegno dell’azienda”

Mondadori informa che è disponibile il Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2013: il documento, consultabile online su www.gruppomondadori.it – sezione “Sostenibilità”, integra le informazioni presenti nella relazione finanziaria 2013 riportando in dettaglio le performance di Gruppo in Italia in materia di sviluppo sostenibile e i principali indicatori di settore.

Il rapporto, giunto alla terza edizione pubblica, rappresenta per Mondadori non solo un importante elemento di rendicontazione del proprio approccio alle tematiche di responsabilità sociale, ma anche e soprattutto uno strumento per supportare un meccanismo virtuoso, patrimonio del dna dell’azienda, volto a implementare diversi processi di gestione e di miglioramento delle performance economica, ambientale e sociale.

“Nel corso di quest’anno abbiamo voluto affrontare con risolutezza le sfide imposte dal radicale mutamento dei mercati in cui operiamo”, ha dichiarato Ernesto Mauri, amministratore delegato del Gruppo Mondadori. “Ciò ha comportato un sistema di scelte organizzative e gestionali basate su un approccio nuovo, che tenesse conto dell’irreversibile evoluzione del mondo dei media salvaguardando le opportunità di crescita dell’azienda. Abbiamo perciò cambiato profondamente la sua struttura, rinnovandola e migliorandone l’efficienza economica e produttiva per garantire un futuro sostenibile all’azienda e ai suoi portatori di interesse, in linea con quel ruolo irrinunciabile che Mondadori vuole continuare a rivestire nella società civile”, ha sottolineato Mauri.

“Con il Bilancio di Sostenibilità vogliamo raccontare i risultati, grandi e piccoli, ottenuti nell’intento di gestire l’impresa nel rispetto non solo delle leggi che regolano l’attività economica, ma anche delle esigenze dei nostri clienti e delle aspettative dei nostri portatori d’interesse”, ha concluso Mauri.

Il documento, approvato dal Consiglio di amministrazione e sottoposto a revisione esterna, è stato realizzato in conformità alle Linee Guida per il reporting di sostenibilità del Global Reporting Initiative (GRI), versione G 3.1 con livello di applicazione B+ dello standard citato.