Electa

Racconti per bambini coraggiosi

Mamma, che cos’è il coraggio? A questa domanda risponde 100 racconti per bambini coraggiosi, il nuovo libro scritto da Elena Sforza e pubblicato da Electa.

Il libro parla proprio del coraggio attraverso cento storie di uomini coraggiosi di tutti i tempi e di tutti i paesi. I piccoli lettori possono così capire, pagina dopo pagina, che il coraggio non ha a che fare con i muscoli e la forza fisica, ma con la consapevolezza dei propri limiti e con la volontà di superarli o almeno di imparare a conviverci.

Il libro è dedicato, come recita il titolo, ai bambini di tutto il mondo che sognano i loro eroi, con la speranza di assomigliare a loro. Un invito a conquistare il coraggio che è dentro di noi, quello che serve per affrontare le paure, i dolori, le insicurezze, e che ci insegna a realizzare i nostri sogni.

C’è la storia di Annibale, il condottiero cartaginese che sfidò gli invincibili Romani valicando le Alpi sugli elefanti, e di Alex Zanardi, che dopo un terribile incidente ha speso il suo coraggio per inventarsi una vita non solo possibile ma pienamente degna di essere vissuta. Ci sono le storie dei giudici Falcone e Borsellino uniti contro la mafia, dell’esploratore Amundsen che sfidò i ghiacci del Polo, del Dalai Lama che non si è piegato all’invasore cinese, di don Chisciotte che osò combattere perfino con i mulini a vento e poi di Freddy Mercury e di Ayrton Senna, del presidente Obama e di Papa Francesco.

Il mondo è pieno di persone coraggiose, basta scoprirle.

Bye bye Picasso

Dopo 81 giorni di apertura e un eccezionale afflusso di visitatori, il 10 luglio chiude la mostra Picasso a Napoli: Parade al Museo e Real Bosco di Capodimonte e all’Antiquarium di Pompei, curata da Sylvain Bellenger e Luigi Gallo.

Per festeggiare il successo dell’esposizione Capodimonte saluterà Picasso a Napoli con un fine settimana fitto di appuntamenti da non perdere: visite guidate gratuite, apertura serale con biglietto a 5 euro, concerti, incontri per il pubblico, insieme all’iniziativa #byebyePicasso che regala una foto istantanea a chi voglia “posare” con un’opera in mostra o con il sipario in Sala da Ballo: uno scatto-ricordo di Parade al Museo di Capodimonte.

Sabato 8 luglio:

  • visite guidate gratuite a cura dei Servizi Educativi, incluse nel biglietto della mostra, su prenotazione obbligatoria dalle ore 10.30 alle 21 – 13 turni con partenza fissa.
    Sarà data possibilità ai visitatori del Museo non prenotati di inserirsi in eventuali turni di visita che non abbiano raggiunto il numero massimo di partecipanti
    Info e prenotazioni: Progetto Museo tel. 081 440438 (lunedì – venerdì ore 10.00 – 14.00); info@progettomuseo.com;
  • #byebyePicasso
    dalle ore 17 alle 19.30 sarà possibile essere fotografati con le opere in mostra, o nella Sala da Ballo con l’enorme sipario. Centinaia di polaroid da portare a casa  in ricordo dell’allestimento di Parade  a Capodimonte;
  • apertura straordinaria fino alle ore 22.30 (la biglietteria chiude un’ora prima); dalle ore 18.30 alle 22.30 ingresso con biglietto ridotto a 5 euro;
  • concerto Jazz alle ore  21.30 (Cortile) organizzato da MB Concerti e Ravello Creative L.A.B.
    Goldie Dee Jazz 4et feat.  Daniele Scannapieco – Sophisticated – jazz ballads & love songs
    Un ensemble di sei musicisti, colonne del jazz campano, dalle sonorità soul, black e R&B e la voce di Goldie Dee, giovanissima interprete dalla grande creatività ed eleganza: Gabriella Di Capua, voce; Daniele Scannapieco, sassofono; Bruno Salicone, pianoforte; Peppe La Pusata, batteria; Francesco Galatro, contrabbasso.

Domenica 9 luglio:

  • visite guidate gratuite a cura dei Servizi Educativi, incluse nel biglietto della mostra, su prenotazione obbligatoria.
    Inoltre, Luigi Gallo e Carmine Romano, curatori della mostra, saranno a disposizione del pubblico per approfondimenti e curiosità sul viaggio di Picasso e sul progetto mostra.
    Dalle ore 10.30 alle 17 – 8 turni con partenza fissa. Sarà data possibilità ai visitatori del Museo non prenotati di inserirsi in eventuali turni di visita che non abbiano raggiunto il numero massimo di partecipanti.
    Info e prenotazioni : Progetto Museo tel. 081 440438 (lunedì – venerdì ore 10.00 – 14.00); info@progettomuseo.com;
  • incontro aperto al pubblico alle ore 18 (sala della Culla)
    Capodimonte dopo Picasso – conversazione su arte, cultura e sviluppo nell’Europa di oggi tra Vincenzo De Luca, presidente della Giunta regionale della Campania e Jack Lang, già ministro della Cultura francese. L’incontro sarà moderato da Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte;
  • concerto jazz alle ore 20 (Belvedere), in collaborazione con il Conservatorio di San Pietro e Majella
    Dallo Swing all’Hard Bop – San Pietro a Majella Combo Jazz Orchestra – Musiche di Duke Ellington, Art Blakey e Charlie Mingus
    Emilia Zamuner, voce; Marco Sannini, tromba; Luciano Nini, sax alto/ soprano; Enzo Nini, sax tenore/flauto; Lello Palma sax baritono; Pietro Condorelli, chitarra; Paolo Zamuner, pianoforte; Dario Franco, contrabbasso; Antonio Romano, batteria.

La nuova illuminazione di palazzo Niemeyer per i 110 anni della Mondadori

  • Il restauro artistico è stato realizzato da Mario Nanni
  • Questa sera anteprima per dipendenti e collaboratori del Gruppo Mondadori con la poesia di luce “Sospeso, leggero ma non troppo”; l’evento in diretta sulla pagina Facebook del Gruppo
  • Francesco Dal Co presenta la nuova edizione del libro “Oscar Niemeyer. Il Palazzo Mondadori”

È il solstizio d’estate il giorno scelto dal Gruppo Mondadori per inaugurare l’intervento di restauro artistico permanente dell’illuminazione di Palazzo Mondadori, opera di Oscar Niemeyer.

Un progetto di rinnovamento importante su un edificio iconico dell’architettura contemporanea, a livello nazionale e internazionale, e con il quale il Gruppo Mondadori vuole celebrare 110 anni di storia.

«In questi anni il Gruppo Mondadori è mutato, approdando a una nuova solidità e prospettiva focalizzandosi sui suoi “fondamentali”, le attività legate ai libri e ai magazine, tradizionali e in digitale. E mi piace vedere in questa capacità di innovare, senza dimenticare le proprie radici,  una analogia con l’edificio che Niemeyer ha progettato per la Mondadori – sottolinea Ernesto Mauri, Amministratore delegato del Gruppo Mondadori – e che ogni giorno stupisce per la sua modernità visionaria, fatta di solidi elementi architettonici tradizionali in armonia con forme di straordinaria creatività: un’architettura che si offre sempre nuova al nostro sguardo; al tempo stesso storia e, con questo nuovo intervento, sempre più futuro».

LA NUOVA ILLUMINAZIONE PERMANENTE

L’edificio, di proprietà del Gruppo Generali e sede del Gruppo Mondadori dal 1975, fu costruito secondo i tre fondamentali principi vitruviani per rispondere alla necessità di avere grandi spazi di lavoro per un’impresa simbolo dell’eccellenza italiana, la Mondadori (utilitas): un palazzo costruito sull’acqua e sulla terra, con pilastri solidi e forti (firmitas) per il corpo sospeso delle aree di lavoro; ma soprattutto un edificio con la capacità di esprimere la bellezza che aspira al sublime (venustas).

Grazie all’opera luminosa permanente realizzata dal maestro della luce Mario Nanni, il Palazzo Mondadori verrà svelato attraverso una nuova luce, intesa come linguaggio narrativo capace di raccontare la vita dell’edificio, la struttura delle sue arcate.

Mario Nanni ha realizzato un’opera totale nella quale confluiscono luce, cinema, musica e editoria; un lavoro dedicato al giorno e alla notte, per rendere quotidianamente omaggio alla vita, al pensiero e alla bellezza. Un’opera per chi lavora nell’edificio e per chi lo vedrà solo da lontano: un’opera per tutti.

 

La nuova illuminazione di palazzo Niemeyer per i 110 anni della Mondadori

IL LIBRO PALAZZO MONDADORI

Il 110° anniversario della Mondadori e la realizzazione dell’intervento di restauro artistico dell’illuminazione di Palazzo Mondadori sono stati anche l’occasione per presentare – attraverso le parole del professore Francesco Dal Co, direttore di Casabella – la nuova edizione del libro Oscar Niemeyer. Il Palazzo Mondadori, di Roberto Dulio (Electa).

Il volume, che si presenta con una veste grafica rinnovata rispetto alla prima edizione del 2007 uscita in occasione dei 100 anni di Mondadori, ricostruisce la storia ideativa e costruttiva della sede realizzata tra il 1968 e il 1975: è uno studio accurato teso alla ricostruzione dell’attribuzione dell’opera all’architetto brasiliano che ha collocato l’edificio all’interno di un ampio contesto culturale.

«Il Palazzo Mondadori è figlio di Itamaraty, il Ministero degli Esteri completato da Niemeyer a Brasilia nel 1964, ammirato da Giorgio Mondadori. Le luci degli archi di Itamaraty sono uguali; nel Palazzo Mondadori variano: un monumento in un caso, una “sinfonia” nell’altro, dichiara il professore Francesco Dal Co, direttore di Casabella. «Inoltre, nel Palazzo Mondadori i piani sono appesi alla copertura e galleggiano su uno spazio vuoto. Ma se Niemeyer compì a Milano un exploit soltanto sfiorato a Brasilia, ciò si deve anche alle industrie che produssero i materiali speciali usati per la costruzione e agli ingegneri italiani che ne calcolarono la statica».

Oscar Niemeyer. Il Palazzo Mondadori contiene documenti, schizzi originali e inediti di Niemeyer, elaborati di progetto, fotografie del cantiere e dell’edificio concluso, oltre che una campagna fotografica di Gabriele Basilico e una più recente di Roland Halbe, realizzata dopo il restauro dell’edificio, che permettono di ripercorrere le tappe della realizzazione di questo Palazzo in maniera filologica, visivamente accattivante e avvincente non solo per il cultore di architettura contemporanea ma anche per il semplice lettore.

L’EVENTO DI INAUGURAZIONE

Il nuovo progetto della luce di Palazzo Mondadori andrà in scena questa sera dopo il tramonto con “Sospeso, leggero ma non troppo”, poesia di luce dedicata a tutti coloro, dipendenti e collaboratori, che vivono la propria attività lavorativa all’interno di una costruzione iconica.

Sarà un racconto di luce e musica che trasformerà Palazzo Mondadori in una tela sulla quale l’illuminazione dipingerà lo scorrere del tempo, offrendo una nuova lettura della sua architettura nelle ore notturne. Per non privare tutti gli appassionati di architettura – e non solo – dello spettacolo, l’evento sarà trasmesso questa sera anche in diretta sulla pagina Facebook del Gruppo Mondadori.

«Confrontarsi con un palazzo monumentale, fatto di materia imponente e con preesistenza storica prevede necessariamente studio, rispetto e ascolto del luogo. Un intervento sincretico di altissimo valore simbolico che, componendo polisticamente architettura e paesaggio, fasi solari e cronobiologia, si confronta con le infinite regole della luce naturale attraverso una scenografia che genera luce e ombra, celebrando la bellezza del complesso anche dopo il tramonto, rendendola eterna», ha dichiarato Mario Nanni.

Ai ventitré pilastri della facciata corrisponderanno altrettanti minuti, più uno, il ventiquattresimo elemento verticale che completa la ritmica composizione dell’edificio. La meridiana di luce accarezzerà l’edificio come la pagina di un libro, per una composizione che riunisce in sé saperi diversi e complementari, giungendo a superare i limiti del tempo, rendendo omaggio alla bellezza del palazzo Mondadori.

Il dialogo tra architettura, luce, acqua e fuoco durerà complessivamente trenta minuti: ventiquattro minuti di poesia seguiti da sei di pausa durante i quali luce rimarrà accesa per valorizzare l’architettura nella sua interezza, nella magia della notte.

«La scelta del solstizio d’estate per inaugurare il mio lavoro di luce è perché si tratta di una notte speciale – spiega Mario Nanni – la notte più corta dell’anno nella quale si entra nel segno del Cancro, la cui costellazione, durante la presentazione del progetto, diventerà un grande fuoco che rischiarerà la notte, con un’immagine del Palazzo unica e irripetibile», conclude Nanni.

Amori Divini al MANN

Dal 7 giugno al 16 ottobre 2017 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli

La mostra Amori Divini propone al pubblico un viaggio nella storia del mito greco e della sua fortuna, affrontando il tema della seduzione e delle trasformazioni nelle sue molteplici manifestazioni. Traendo ispirazione dal vasto repertorio pompeiano, tra arte e letteratura classica, la mostra rilegge i miti di Danae, Leda, Dafne, Narciso e molti altri, indagandone i meccanismi di trasmissione e ricezione che attraverso i secoli li hanno resi parte integrante del nostro immaginario collettivo.
Più di 70 opere provenienti dai siti vesuviani e da alcuni tra i più prestigiosi musei italiani e stranieri – tra i prestatori il J. Paul Getty Museum di Los Angeles e il Kunsthistorisches Museum di Vienna – sono messe a confronto con una selezione di opere d’arte del XVI e XVII secolo, tra le quali spiccano i capolavori di Baccio Bandinelli, Bartolomeo Ammannati, Nicolas Poussin, Giambattista Tiepolo.
L’allestimento è a cura di stARTT, Studio di architettura e trasformazioni territoriali – Roma.
La mostra Amori Divini, a cura di Anna Anguissola e Carmela Capaldi con Luigi Gallo e Valeria Sampaolo, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli con l’organizzazione di Electa, che ne cura anche il catalogo.

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New York New York. Arte italiana: la riscoperta dell’America

Dal 13 aprile al 17 settembre 2017 sarà aperta al pubblico la mostra NEW YORK NEW YORK. Arte Italiana: la riscoperta dell’America, a cura di Francesco Tedeschi, promossa dal Comune di Milano – Cultura, Museo del Novecento e Intesa Sanpaolo – Gallerie d’Italia, in collaborazione con la casa editrice Electa.

Il percorso espositivo si snoda tra le due sedi museali e attraverso circa 150 opere racconta tante storie quanti sono gli artisti italiani che hanno viaggiato, soggiornato, lavorato, esposto negli Stati Uniti, e in particolare a New York, o solo immaginato il nuovo mondo,  tutti alla ricerca di uno spirito più libero e di modelli differenti rispetto alla vecchia Europa.

Negli spazi del Museo del Novecento è restituito l’immaginario americano e, in particolar modo, il rapporto intenso con la città di New York così come percepito dagli artisti italiani, con opere di Afro, Paolo Baratella, Corrado Cagli, Pietro Consagra, Giorgio De Chirico, Fortunato Depero, Tano Festa, Lucio Fontana, Emilio Isgrò, Sergio Lombardo, Titina Maselli,  Costantino Nivola, Gastone Novelli, Vinicio Paladini, Fausto Pirandello, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella, Alberto Savinio, Toti Scialoja, Tancredi, Giulio Turcato. Una sezione a sé è dedicata all’opera fotografica di Ugo Mulas in relazione a New York e agli artisti statunitensi.

Nelle Gallerie d’Italia a Piazza Scala, sede museale di Intesa Sanpaolo a Milano, è invece proposta un’ampia ricostruzione dei rapporti con le istituzioni, le gallerie e i collezionisti americani che hanno valorizzato la presenza artistica italiana sul territorio americano.

A partire dalla mostra XX Century Italian Art, tenutasi nel 1949 al Museum of Modern Art di New York, sono presentati alcuni capolavori di Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Massimo Campigli, Marino Marini e Virgilio Guidi, per poi proseguire con opere di autori degli anni Cinquanta e Sessanta tra i quali Carla Accardi, Afro, Gianfranco Baruchello, Enrico Baj, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Alik Cavaliere, Ettore Colla, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Pino Pascali, Achille Perilli, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella, Giuseppe Santomaso, Mario Schifano, Francesco Somaini, Toti Scialoja ed Emilio Vedova.

Il Colosseo oltre l’epoca classica

Per la prima volta in una grande mostra – dall’8 marzo 2017 al 7 gennaio 2018 – la storia iconica dell’anfiteatro Flavio dopo l’età dei Cesari: Colosseo. Un’icona celebra, nell’ambulacro del secondo ordine dell’anfiteatro, la lunga e intensa vita del sito nei secoli, fino ai giorni nostri.

La Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma, con Electa, promuove la rassegna incentrata sulla vita post-antica del monumento. La mostra è curata da Rossella Rea, Serena Romano e Riccardo Santangeli Valenzani.  Progetto di allestimento di Francesco Cellini e Maria Margarita Segarra Lagunes.

In sei sezioni ordinate cronologicamente, l’influenza storico-culturale dell’anfiteatro si riscontra negli ambiti più diversi: dalla pittura al restauro, dall’architettura all’urbanistica, dallo spettacolo alla letteratura, dalla sociologia alla politica.
Nel tempo, il monumento diventa simbolo per eccellenza di eternità e potenza, di civiltà e cultura. Ancora oggi all’attenzione della cronaca internazionale, il Colosseo è presente nell’immaginario collettivo non solo degli italiani: il suo mito continua.

Alla mostra si accompagna il volume The Colosseum Book e il catalogo, editi da Electa.

I capolavori ritrovati di Van Gogh in esclusiva a Capodimonte

Rubati dal Van Gogh Museum di Amsterdam nel 2002, ritrovati il 30 settembre 2016 in una casa di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli nel corso di un sequestro di beni a un gruppo di affiliati alla camorra, ora i due dipinti dell’artista olandese saranno esposti per 20 giorni in esclusiva al Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli prima di rientrare nella sede museale originaria.

Da martedì 7 sino a domenica 26 febbraio le opere, recuperate grazie al lavoro della Guardia di Finanza e della Procura di Napoli, potranno essere ammirate al secondo piano del museo, accanto alla Sala del Caravaggio.

Si tratta di La spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta (1882) e di Una congregazione lascia la chiesa riformata di Nuenen (1884-1885), due opere fondamentali per la comprensione della prima stagione pittorica dell’artista. Del litorale di Scheveningen esiste un altro dipinto, conservato negli Stati Uniti a Winona (Minnesota Marine Art Museum), mentre la tela che ritrae la chiesa di Nuenen ha un particolare valore affettivo poiché si tratta della chiesa di cui era pastore il padre di Van Gogh.

L’esposizione dei quadri prima del loro rientro in Olanda, accolta con entusiasmo anche dal Museo di Van Gogh di Amsterdam, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dal Museo e Real Bosco di Capodimonte e finanziata dalla Regione Campania. Il progetto è attuato dalla Scabec Spa, organizzazione e catalogo sono a cura di Electa.

Tre mostre di arte contemporanea da vedere a Roma e dintorni

Inaugurata lo scorso 8 dicembre nella doppia sede del Museo nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma e del Museo Giacomo Manzù ad Ardea (Roma), la mostra Manzù. Dialoghi sulla spiritualità, con Lucio Fontana ripercorre, all’indomani del Giubileo della Misericordia, le esperienze parallele dei due scultori con la committenza liturgica negli anni ’50 e ‘60. L’esposizione documenta il comune desiderio dei due artisti – Giacomo Manzù (Bergamo, 1908 – Roma, 1991) al lavoro per il Vaticano, Lucio Fontana (Rosario, 1899 – Comabbio, 1968) per la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano – di rinnovare le iconografie tradizionali in senso contemporaneo e il fertile rapporto che in tal modo venne a crearsi con i rispettivi percorsi linguistici.

Visitabile fino al 5 marzo 2017, la mostra è organizzata dal Polo Museale del Lazio con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e in collaborazione con il Comune di Ardea e la Fondazione Giacomo Manzù. Hanno inoltre collaborato Sapienza Università di Roma, Dipartimento di architettura e progetto e lo CSAC – Centro studi e archivio della comunicazione di Parma. Il catalogo è pubblicato da Electa.

Sempre nella capitale – ancora per pochi giorni (fino al 15 gennaio 2017) –  da non perdere la mostra Jean Arp, dedicata a uno tra i maggiori protagonisti della storia dell’arte del Novecento a cinquant’anni dalla morte.

Allestita nelle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano, l’ampia retrospettiva dedicata al maestro francese è promossa dalla Soprintendenza speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma e dal Museo nazionale romano con Electa: circa 80 opere tra sculture, rilievi, stampe e papier collé che consentono di analizzare l’intera ricerca di Arp, dai primi rilievi in legno del 1915 alle sculture realizzate dal 1930 al 1966.

Circa duecento fotografie sono il nucleo forte di Picasso images, Le opere, l’artista, il personaggio. La mostra delinea in modo inedito non solo il percorso di un artista eccezionale, ma anche il ritratto più intimo di un uomo che ha saputo costruire la propria fama mondiale. La ricca selezione di immagini è accompagnata da una significativa scelta di opere grafiche, sculture e dipinti provenienti dal Musée national Picasso –Paris che ne inquadrano l’evoluzione artistica.

La rassegna, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintentenza capitolina ai beni culturali, è ideata da Electa in collaborazione con il Musèe national Picasso – Paris ed è organizzata con Zètema Progetto Cultura.

L’esposizione è ospitata al Museo dell’Ara Pacis di Roma fino al 19 febbraio 2017.

La mostra BOOM 60! al Museo del Novecento

Il Museo del Novecento con Electa presenta BOOM 60! Era arte moderna, una mostra promossa dal Comune di Milano – Cultura e dedicata all’arte tra i primi anni Cinquanta e i primi Sessanta e alla sua restituzione mediatica, tramite i popolarissimi canali di comunicazione di massa.

La mostra è a cura di Mariella Milan e Desdemona Ventroni con Maria Grazia Messina e Antonello Negri, e inaugura i nuovi spazi espositivi con un percorso articolato tra Arengario e Piazzetta Reale in un allestimento firmato dall’Atelier Mendini.

È l’Italia del “boom”, in cui i rotocalchi – Epoca, Le Ore, L’Europeo e tanti altri – raggiungono le loro massime tirature, diventando lo specchio fedele della mentalità e delle aspirazioni collettive.

I temi dell’arte – dalle polemiche sull’astrattismo e sui nuovi materiali, al genere sempre amato del ritratto fino alla rappresentazione degli artisti di successo – vi si intrecciano con la presenza di celebrità del cinema, della tv, della canzone. D’altro canto si affacciano da protagonisti il mercato e il collezionismo, in linea con lo spirito del “miracolo”, in nome del quale l’arte sembra destinata a entrare, come il frigorifero e la lavatrice, nelle case di tutti.

Nell’allestimento di Atelier Mendini circa centoquaranta opere di pittura, scultura e grafica dialogheranno con le pagine delle riviste e con filmati televisivi e cinematografici, che trasformano gli artisti in veri e propri divi: dall’immortale Picasso a Bernard Buffet, “il pittore in Rolls Royce”, all’epoca protagonista delle cronache d’arte e del gossip. Una ricca sezione documentaria presenterà le riviste e i loro modi di raccontare l’arte, dalle copertine alle inchieste, dalle rubriche di critica alla pubblicità, dal fotogiornalismo alla satira.