Libri

Jo Nesbø torna con Macbeth

Una storia nera come il suo protagonista, un thriller inesorabile, un autore crime da 36 milioni di copie vendute nel mondo. Il fascino oscuro di un antieroe shakesperiano senza tempo rivive negli anni Settanta di una città sull’orlo del collasso. È il Macbeth di Jo Nesbø, il nuovo thriller dell’autore crime più famoso al mondo, pubblicato da Rizzoli.

Trama

Lei avrebbe potuto amarlo. In tempo di pace. Non più ora, perché la guerra era iniziata.Anni ’70, una città industriale sull’orlo del collasso fatta di fabbriche chiuse, disperazione, piazze di spaccio. Sotto l’eterna pioggia nera che la flagella, il poliziotto migliore che si muove per le sue strade è Macbeth.

Un ex tossico, un uomo fragile dal passato turbolento, abbandonato da bambino, uno sbirro incline alla violenza. Ma è lui, con la sua squadra, a gestire con intelligenza una retata nell’area del porto, un’azione in grande stile che, finalmente, gli fa intravedere la possibilità di ottenere una promozione. E quindi guadagnarsi il rispetto degli altri, avere una vita migliore, e molto più potere, che è ciò che conta.

Tutto questo è lì, a portata di mano: ma, pensa Macbeth, davvero mi lasceranno arrivare tanto in alto? Tormentato dalle allucinazioni, vittima di paranoie sempre più acute, Macbeth comincia, lentamente, a soccombere a se stesso e al tarlo dell’ambizione.

Jo Nesbo (Oslo, 1960) è uno degli autori di crime più importanti al mondo. Della serie con protagonista Harry Hole, presso Einaudi ha pubblicato: Il leopardo, Lo spettro, Polizia, Il pipistrello, Scarafaggi, Nemesi, Il pettirosso, La stella del diavolo, Sete e L’uomo di neve. Da quest’ultimo è stato tratto l’omonimo film con Michael Fassbender.

Macbeth, Jo Nesbø

Come se tu non fossi femmina, il primo libro di Annalisa Monfreda

Come se tu non fossi femmina è il primo libro di Annalisa Monfreda, direttore di Donna Moderna e Starbene. Una lista di lezioni che l’autrice vorrebbe che le figlie imparassero nel loro cammino di crescita. Un avvincente viaggio di formazione capace di rivelare il profondo significato di essere donna, pubblicato da Mondadori.

“Scriveva come una donna, ma come una donna che si è dimenticata di essere donna; sicché le sue pagine erano piene di quella curiosa qualità sessuale che appare soltanto quando il sesso non è consapevole di se stesso.” Così diceva Virginia Woolf in Una stanza tutta per sé. Così cerca di dire Annalisa Monfreda alle sue due figlie, durante una vacanza on the road tra sole donne.

Strada facendo, tra esplorazioni nella natura e vagabondaggi urbani, l’autrice mette a punto una lista di lezioni che vorrebbe che le figlie imparassero nel loro cammino di crescita. Seguire i desideri e diffidare dei sogni. Prendersi cura della propria felicità prima di badare a quella degli altri. Coltivare l’ambizione, scoprendo che non è altro che ostinazione. E inseguire la bellezza, in sé e negli altri.

Come se tu non fossi femmina è un libro che supera gli stereotipi di genere per offrirci una prospettiva nuova e illuminante sull’educazione delle figlie. Scritto come un Thelma & Louise familiare e tenerissimo, è un avvincente viaggio di formazione capace di rivelare il profondo significato di essere donna.

La bellezza non è perfezione, ma verità. Quello che le nostre figlie dovrebbero inseguire nello specchio, con o senza l’ausilio del make-up, non è la vicinanza o lontananza da un particolare modello, ma la messa in scena migliore della propria autenticità. Quando ci riescono, dico loro: ‘Sei bellissima’. Ebbene sì, lo faccio. Perché alle bambine si dice ‘bella’ e ai maschietti ‘bravo’? Io dico anche il resto. Ma quando vedo la bellezza-verità non riesco a non riconoscerla.

"Come se tu non fossi femmina", di Annalisa Monfreda

Annalisa Monfreda è nata a Bari nel 1978 e si è trasferita a Milano seguendo la passione per il giornalismo. Nei primi anni della sua carriera si è occupata di Africa e Medioriente, vincendo numerosi premi. Oggi è direttrice di Donna Moderna e Starbene. Ogni settimana, nella rubrica “Appunti” di Donna Moderna, riflette sui fatti di attualità e sull’evoluzione del ruolo della donna nella nostra società. Questo è il suo primo libro.

Come se tu non fossi femmina, Annalisa Monfreda

Le consapevolezze ultime di Aldo Busi

Con Le consapevolezze ultime (Einaudi), Aldo Busi ci racconta le tragedie di un mondo in cui, insieme allo sforzo di nascondere l’ipocrisia, si è perso anche l’ultimo barlume di compostezza etica.  Un congedo disincantato dal nostro tempo e dalle sue nostalgie, il romanzo di un uomo che pur di scrivere si è ridotto a vivere.

Ma una voce è una voce e uno sguardo è uno sguardo e un ascolto è un ascolto ovunque, e non esistono deserti, esistono habitat nascosti alle brame umane o in divenire che non sono meno vivi solo perché non li abiti tu o non farai più in tempo a viverci, questa è la realtà e questa è anche la mia consapevolezza ultima, di altre non saprò che farmene.

"Le consapevolezze ultime" di Aldo Busi

Allontanandosi prima con la mente che con il ventre da una cena mondana tanto esilarante quanto amara, benché esibita come fastosa e gustosa da una consorteria di commensali impuniti per statuto, e passando per un ricordo d’infanzia dell’inossidabile Barbino di Seminario sulla gioventù, attraverso se stesso Aldo Busi ci racconta le tragedie di un mondo in cui, insieme allo sforzo di nascondere l’ipocrisia, si è perso anche l’ultimo barlume di compostezza etica: il patto sociale è stabilito da chi ha potere e denaro sufficienti per calpestarlo.

In una società popolata da uomini e donne così arroganti da pretendere di esserne i protagonisti disperati e interessanti, dove si comunica a occhiate o facendo l’occhiolino e la lingua è corrotta non meno dei costumi, tutto contribuisce ad alimentare lo stolto chiacchiericcio che copre – anzi permette di non ascoltare – persino una drammatica richiesta d’aiuto lanciata dal cuore del Mediterraneo.

Aldo Busi è nato il 25 febbraio 1948 a Montichiari, dove ha mantenuto la residenza fiscale.

Le consapevolezze ultime, Aldo Busi

The cage, il primo romanzo di Lorenzo Ostuni

The cage. Uno di noi mente è l’esordio narrativo di Lorenzo Ostuni, il popolare youtuber noto come Favij. Un romanzo edito da Mondadori Electa, che ha curato anche l’edizione del suo primo libro Sotto le cuffie.

Trama

Ray si sveglia in una cella. È solo. Non si ricorda nulla. Né come ci è arrivato, né perché. Indossa una divisa che non conosce, gialla come la luce che illumina la piccola stanza in cui è rinchiuso.

Porta al polso destro un braccialetto senza fibbia simile a un display spento. Dove si trova? Non lo sa. I ricordi arriveranno poi, poco per volta. Scoprirà presto di non essere solo in questa misteriosa prigione. Con lui ci sono altri sei prigionieri. Ognuno ha ricevuto delle strane istruzioni da seguire, insieme a un curioso oggetto recapitato sotto la porta della cella.

Hanno solo poche ore per salvarsi. Si parlano, si interrogano sul perché di quegli strani messaggi, cercano disperatamente informazioni e una via di fuga: litigano, si accusano vicendevolmente ma alla fine dovranno fare squadra. Perché c’è un solo modo per provare a uscire di lì. Fidarsi delle istruzioni. E degli altri. Anche se uno di loro forse mente.

Come in un assurdo, tragico videogioco, prova dopo prova, enigma dopo enigma i ragazzi riusciranno a scoprire cosa è accaduto, chi sono i loro carcerieri e cosa li attende là fuori.

Azione, emozioni e ritmo serrato: il romanzo di Favij è sorprendente.

Pierdomenico Baccalario

Lorenzo Ostuni (Torino, 1995), conosciuto al grande pubblico come Favij, è il creator più popolare d’Italia con 7 milioni e mezzo di follower e oltre 2 miliardi di visualizzazioni su YouTube. Nato come gamer, è diventato l’icona del mondo dei videogiochi. Nel 2014 si aggiudica, primo caso in Italia, il Google Golden Button, premio conferito da Google a chi supera il milione di iscritti sul proprio canale YouTube. Nel 2015 Panini edita una collezione di figurine a lui dedicate e vende 1 milione e mezzo di bustine in poco più di un mese. Nello stesso anno esce il suo libro Sotto le cuffie (Mondadori Electa), che vende oltre 100 mila copie. Dal 2016 Giochi Preziosi produce una linea di cartotecnica con la sua immagine e Lorenzo diventa protagonista delle due serie tv #SocialFace, in onda su Sky Uno Hd. Arrivano le collaborazioni con Nintendo, Cartoon Network, Mondadori, la Repubblica, Disney, Fox e Vodafone. Nel 2017 è uno dei protagonisti del Vlog Documentary Social Dream prodotto da Web Stars Channel, Indiana e Sky.

The cage, Lorenzo Ostuni

Molly’s game, in libreria e al cinema

Rizzoli pubblica Molly’s game, di Molly Bloom, il bestseller americano da cui è stato tratto il film scritto e diretto da Aaron Sorkin.

Trama

La giovane Molly arriva a Los Angeles quasi per caso, dopo che un problema alla schiena la costringe ad abbandonare la sua passione per lo sci. Non ha soldi né conoscenze, eppure ha già ben chiaro di voler conquistare il mondo.

Il mondo che vuole conquistare però è quello lussuoso e inaccessibile delle star di Hollywood e lì riuscire a diventare qualcuno è praticamente impossibile, a meno che non si abbia fortuna, grinta e un talento vero nel gestire i capricci dei ricchi.

Così Molly si ritrova a gestire il giro di bische clandestine più esclusivo al mondo, e sembra che nulla possa fermarla. Tra i suoi clienti: divi del cinema, magnati, mafiosi, politici e finanzieri tanto potenti da poter influenzare i mercati e il corso della storia. Molly racconta senza censure questo universo parallelo fatto di fascino, soldi e segretezza, fino a quando non incontra l’avversario più pericoloso: il governo degli Stati Uniti.

Molly's game, Molly Bloom

“Faremo una partita di poker al Viper martedì sera. Tu ci aiuterai a organizzarla. Segnati questi nomi e invitali.” Sgranai gli occhi. Fissai il mio bloc-notes giallo. Avevo appena annotato i nomi e i numeri di telefono di alcuni degli uomini più famosi, più potenti e più ricchi del pianeta.

da "Molly's game"

Molly Bloom è una giovane sciatrice diventata organizzatrice di un giro di poker clandestino, prima di essere arrestata dall’FBI. Del suo giro di giocatori hanno fatto parte nomi celebri di Hollywood, campioni dello sport e uomini d’affari.

Giancarlo De Cataldo torna con L’agente del caos

Einaudi ha pubblicato L’agente del caos, il nuovo libro di Giancarlo De Cataldo. Originalissimo, avvincente, ricco di personaggi sopra le righe, L’agente del caos è un libro dove realtà e finzione si intrecciano senza sosta, dando per la prima volta voce, senza alcun moralismo e senza ipocrisia, all’autocoscienza segreta e dionisiaca di un’intera generazione.

Trama

Dopo la pubblicazione di un breve romanzo ispirato alla vita di Jay Dark, agente provocatore americano la cui missione era inondare di droga i movimenti rivoluzionari degli anni Sessanta-Settanta allo scopo di annullarne lo slancio, uno scrittore romano viene contattato da un avvocato californiano, un certo Flint, che ha letto il libro ed è perplesso. La vera storia di Jay Dark è molto diversa, lui può raccontarla: lui c’era.

Come in un classico di Conrad, la narrazione di Flint spalanca all’improvviso uno scenario internazionale stupefacente. Un’autentica camera delle meraviglie che attraversa trent’anni della storia occidentale, tra servizi deviati, ex nazisti, trafficanti, terroristi, poliziotti onesti e poliziotti corrotti, sesso, ideali e concerti rock.

- Il suo racconto è privo. - Ne ho sentite anche di peggio, mi creda. - Privo perché manca l'elemento essenziale, - riprese, imperterrito, Flint. - E quale sarebbe questo elemento essenziale? - lo interrogai, sarcastico. Cominciavo a perdere la pazienza. Flint assunse un'aria ispirata. - Il caos. Manca il caos. - Io mi sono attenuto alle fonti, - protestai. - Le fonti! Non deve credere a tutte le notizie che si spacciano ogni giorno. Meglio affidarsi a testimoni piú attendibili, quando si ha la fortuna di incontrarli. - Sta parlando di lei, per caso? - Sí. - E perché dovrei crederle? Flint allargò le braccia. - Io c'ero.

da "L'agente del caos"

Giancarlo De Cataldo è nato a Taranto e vive a Roma. Per Einaudi Stile libero ha pubblicato: Teneri assassini (2000); Romanzo criminale (2002 e 2013); Nero come il cuore (2006, il suo romanzo di esordio); Nelle mani giuste (2007); Onora il padre. Quarto comandamento (2008); Il padre e lo straniero (2010); con Mimmo Rafele, La forma della paura (2009); Trilogia criminale (2009); I Traditori (2010); con Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli, Giudici (2011); Io sono il Libanese (2012 e 2013); con Massimo Carlotto e Gianrico Carofiglio, Cocaina (2013); Giochi criminali (2014, con Maurizio de Giovanni, Diego De Silva e Carlo Lucarelli); Nell’ombra e nella luce (2014); con Carlo Bonini, Suburra (ultima edizione, SL 2017) e La notte di Roma (2015); con Steve Della Casa e Giordano Saviotti, la graphic novel Acido fenico (2016); nel 2018 ha pubblicato L’agente del caos. Ha curato le antologie Crimini (2005) e Crimini italiani (2008). Suoi racconti compaiono anche nelle antologie The Dark Side (2006) e Omissis (2007). Dopo la fortunata versione cinematografica di Michele Placido, tra il 2008 e il 2009 Sky ha mandato in onda una serie tv ispirata a Romanzo criminale.

L'agente del caos, Giancarlo De Cataldo

Se la notte ti cerca, il nuovo thriller di Romano De Marco

Dopo L’uomo di casa, un nuovo grande thriller che esplora il buio delle anime più insospettabili e affonda gli artigli nel peggiore dei nemici, la solitudine: Se la notte ti cerca, di Romano De Marco (Edizioni Piemme).

Trama

Il brutale omicidio di Claudia Longo, single cinquantenne, nell’esclusivo quartiere Parioli, a Roma, sembra opera di un amante occasionale. Uno dei tanti che la donna era solita ospitare in casa. L’unica a non pensarla così è il commissario Laura Damiani, tornata nella capitale dopo una devastante esperienza lavorativa a Milano.

La poliziotta scopre delle connessioni fra quell’omicidio e le morti, apparentemente accidentali, di altre donne sole. Le vittime erano tutte clienti di un raffinato locale per incontri, nel quartiere Eur, il Single. L’unico modo che Laura ha per vederci chiaro è infiltrarsi nel locale, come cliente, all’insaputa dei suoi superiori.

Sarà l’inizio di un viaggio allucinante nei misteri di una vita notturna fatta di trasgressione, vizio, segreti innominabili. Laura avrà l’occasione di guardare dentro se stessa e misurarsi con la propria solitudine e i fantasmi di una esistenza perennemente al bivio fra la totale dedizione al lavoro e la scelta di una vita personale più appagante. Ma dovrà fare i conti anche con un’altra realtà: c’è ancora un assassino in circolazione. E il suo prossimo obiettivo sembra essere proprio lei…

Ti fidi davvero di chi dice di amarti?

Romano De Marco, classe 1965, è responsabile della sicurezza di uno dei maggiori gruppi bancari italiani. Esordisce nel 2009 nel Giallo Mondadori con Ferro e fuoco, ripubblicato in libreria nel 2012 da Pendragon. Nel 2011 esce il suo Milano a mano armata (Foschi, Premio Lomellina in Giallo 2012). Con Fanucci pubblica nel 2013 A casa del diavolo e con Feltrinelli Morte di Luna, Io la troverò e Città di polvere (gli ultimi due finalisti al Premio Scerbanenco-La Stampa nel 2014 e nel 2015). I suoi racconti sono apparsi su giornali e riviste, tra cui “Linus” e il “Corriere della sera”, e i periodici del Giallo Mondadori. Vive tra l’Abruzzo, Modena e Milano.

Se la notte ti cerca, Romano De Marco

Vatican Chapels, la Santa Sede alla Biennale di Venezia

In una sorta di trittico, che include le precedenti esperienze delle Biennali d’Arte del 2013 e 2015, la Santa Sede partecipa quest’anno per la prima volta alla Biennale Architettura della Biennale di Venezia, attraverso la realizzazione del Padiglione Vatican Chapels, ideato da Francesco Dal Co.

Il progetto prende le mosse da un modello preciso, la Cappella nel bosco costruita nel 1920 dal celebre architetto Gunnar Asplund nel Cimitero di Stoccolma, alla quale sarà dedicato uno spazio espositivo in apertura del percorso dove verranno esposti i disegni e il progetto originali.

Il tema di una cappella come luogo di orientamento, incontro, mediazione e saluto – come la definì Asplund – è stato proposto a dieci architetti, invitati a ideare e costruire altrettante cappelle all’interno dell’area alberata all’estremità dell’isola di San Giorgio Maggiore. Si tratta dunque di un Padiglione composito e diffuso, percorribile a tappe in un itinerario che è anche pellegrinaggio spirituale. Le cappelle che gli architetti hanno realizzato, grazie all’impegno imprescindibile di importanti Imprese di settore e di Enti finanziatori, si disporranno in “un ambiente naturale del tutto astratto, connotato unicamente dal suo emergere sulla laguna e dal suo aprirsi sull’acqua”, come lo definisce Dal Co, sottolineando l’unicità e l’originalità dell’impresa, che ha lasciato gli architetti liberi di progettare “senza alcun riferimento ai canoni comunemente riconosciuti”. All’interno delle cappelle, il fulcro comune e l’elemento identificativo e unificante è costituito dalla presenza dell’altare e del leggio.

La scelta degli architetti invitati è frutto della decisione di puntare su progettisti capaci di avvalersi di linguaggi espressivi diversi e dotati di marcate personalità dal punto di vista della sperimentazione costruttiva, appartenenti a diverse generazioni e provenienti dall’Europa, dall’Australia, dal Giappone, dagli Stati Uniti e dal Sudamerica, in grado di rispecchiare l’universalità, ovvero la “cattolicità”, della Chiesa.

Gli architetti che hanno progettato le dieci cappelle e il padiglione espositivo che formeranno Vatican chapels sono: Andrew Berman (USA), Francesco Cellini (Italia), Javier Corvalàn (Para-guay), Eva Prats e Ricardo Flores (Spagna), Norman Foster (UK), Teronobu Fujimori (Giappone), Sean Godsell (Australia), Carla Juacaba (Brasile), Smiljan Radic (Cile), Eduardo Souto de Moura (Portogallo), mentre Francesco Magnani e Traudy Pelzel sono gli autori del padiglione che ospiterà la mostra dei disegni di Gunnar Asplund per la “Skogskapellet”, la “Cappella nel bosco” a Stoccolma.

L’inaugurazione del Padiglione, alla presenza del cardinale Ravasi, si terrà venerdì 25 maggio nei giardini dell’Isola di San Giorgio a Venezia. Il Padiglione resterà aperto al pubblico dal 26 maggio al 25 novembre 2018.

Il catalogo, a cura di Francesco Dal Co, con testi di Gianfranco Ravasi, Francesco Dal Co e Elisabetta Molteni, sarà publicato da Electaarchitettura e disponibile dal 23 maggio.

Bologna Children’s Book Fair – a BolognaFiere dal 26 al 29 marzo 2018 – è da 55 anni il punto di riferimento per editori, autori, illustratori, agenti e per tutte le altre figure che lavorano nel mondo dell’editoria e dei contenuti per l’infanzia.

In oltre 50 anni la Fiera è riuscita a coinvolgere un sempre maggior numero di operatori, ampliando il suo orizzonte fino a comprendere il mondo del digital publishing, delle app, dell’animazione e del licensing, diventando un appuntamento unico e imprescindibile, leader mondiale nel settore kids and young. Una fiera che va oltre il semplice scambio di copyright e che sempre più si fa laboratorio creativo e culla di innovazione.

Qui il programma generale.

I nostri appuntamenti principali

Lunedì 26 marzo

Ore 17:00 – Geronimo Stilton in “pelliccia e baffi” in occasione del suo nuovo libro Missione dinosauri (Edizioni Piemme), presso Libreria Coop Ambasciatori (via Orefici 19).

Ore 18:00 – Helen Oxenbury tiene un incontro sui suoi lavori (Mondadori), presso Libreria Giannino Stoppani (via Rizzoli 1). Interviene Beatrice Masini.

Martedì 27 marzo

Ore 10:00 – Gianluca Biscalchin presenta Fiumi, le più famose vie d’acqua del mondo: piante, animali, popoli e città (Electa), presso Mondadori Bookstore (via Massimo d’Azeglio 24).

Ore 14:30 – Frances Hardinge partecipa alla cerimonia del Premio Strega Ragazze e Ragazzi come finalista della categoria “+11 anni” con il titolo L’albero delle bugie (Mondadori), presso Illustrators Café. Modera Loredana Lipperini.

Ore 17:30 – Cressida Cowell presenta Il tempo dei Maghi (Rizzoli), nell’auditorium Enzo Biagi della Sala Borsa (piazza Nettuno 3). Presenta Davide Morosinotto.

Mercoledì 28 marzo

Ore 9:30 – Roberto Piumini presenta Storie di aria, di terra e di mare (Electa), presso Mondadori Bookstore (via Massimo d’Azeglio 24).

Ore 11:00 – Incontro corale sull’avventura, con la partecipazione di Pierdomenico Baccalario autore di Gli Intrigue. Un enigma blu zaffiro (Edizioni Piemme), nell’auditorium Enzo Biagi della Sala Borsa (piazza Nettuno 3).

Ore 18:00 – Chiara Carminati presenta il libro Le avventure di Augusta Snorifass (Mondadori) con l’illustratrice Clementina Mingozzi, presso Spazio Zoo (Strada maggiore 50/A). Modera Vera Salton.

Ore 19:30 – Daishu Ma presenta Ti chiamerò papà (Rizzoli), presso Libreria Giannino Stoppani (via Rizzoli 1).

Ore 19:30 – Francesca Cavallo ed Elena Favilli presentano Storie della buonanotte per bambine ribelli 2 (Mondadori) con interventi di lettori ribelli dagli 8 agli 80 anni, presso il Teatro Laura Betti (piazza del popolo 1, Casalecchio di Reno – BO). Interviene Ilenia Malavasi. Evento in collaborazione con la Casa della Conoscenza e Biblioteca C. Pavese.

Horror, di Dario Argento

Dario Argento è in libreria con Horror (Mondadori), una raccolta di racconti con cui apre nuovi sipari nei quali animare fiabe maledette, creando così vicende dove demoni, streghe e il soprannaturale si mescolano col reale.

Il suo orrore fantastico è sempre pronto a sorprendere con una verosimiglianza che può, a sua volta, venire sconvolta. E verosimili sono infatti le storie che escono dalla sua penna: bambini e giovani donne, studiosi e personaggi storici, guerriglieri, demoni e creature chimeriche, che vivono vicende inquietanti e spaventose. La sua scrittura crea scene definite e nitide, ma anche emotivamente coinvolgenti, capaci di coniugare suspense, dilemmi etici e tormenti umani.

Innumerevoli tracce del suo talento cinematografico si possono riconoscere in questi racconti dall’ambientazione più varia: il set delle storie sono infatti luoghi angoscianti e fantastici ma al tempo stesso reali, come la Villa dei Mostri di Palagonia, gli Uffizi di Firenze, un’isola indonesiana, la Biblioteca Angelica di Roma… Al lettore, mentre segue le vicende di personaggi che si muovono tra straordinari musei e diroccati palazzi barocchi, tra castelli del passato e grattacieli del futuro, viene unicamente lasciata la facoltà di tenere sotto controllo l’accelerazione del proprio battito cardiaco.

Ci ritroviamo a vivere storie senza censura e situazioni che sono destinate a turbarci e sorprenderci. L’azione e il ritmo si fanno musica e ci trascinano in una dimensione onirica e fantastica e, come avviene nei suoi film, riconosciamo in questi racconti dalle trame inattese quel dialogo con la paura, con l’inquietudine, con le ombre dei paesaggi e dell’animo umano, con i bagliori irreali e con la tensione che formano la cifra più profonda del suo sentire artistico.

Del maestro del cinema italiano ritroviamo nello scrittore Argento tutti i dualismi della nostra folle natura, le contraddizioni che nutrono le nostre fantasie, i sotterranei movimenti dell’inconscio, l’eterno balletto tra pericolo e salvezza, tra sogno e realtà.

Dario Argento, grande maestro romano tra i più importanti nel panorama mondiale del thriller e dell’horror cinematografico, inizia la sua carriera come sceneggiatore per passare alla regia di capolavori indimenticabili che hanno segnato un’epoca e fatto la storia del cinema. Come sceneggiatore firmerà con autori come Patroni Griffi e Sergio Leone, dalla penna alla cinepresa e oggi di nuovo alla penna. Da L’uccello dalle piume di cristallo del 1970 che scrive e dirige e che sarà accompagnato dalle musiche di Ennio Morricone, i suoi film sono continue sorprese geniali, ardite e destinati a diventare cult. Ancora oggi nel mondo gli è riconosciuto il merito di aver interpretato e forse coniato un genere con genialità, sostenuto dalla raffinatezza della cultura e del suo amore per la storia e per l’arte. Seguiranno successi impareggiabili come Profondo Rosso (1975), Suspiria (1977), Phenomena (1985), Opera (1987), La sindrome di Stendhal (1995), per citarne solo alcuni. Imitato da molti in tutto il mondo, tanto in Europa quanto negli USA, fino ad arrivare a essere ispirazione in Oriente dove le sue pellicole sono oggetto di studio e ammirazione.

«"Horror" è un libro che procede per luoghi, ognuno legato ad una storia-incubo: c'è Firenze, ma anche la Biblioteca Angelica di Roma, Villa Pelagonia a Bagheria, Merano, il castello di Gilles de Rais in Francia, fino ai grattacieli di Singapore.»

Fulvio Paloscia, "La Repubblica" del 7 marzo 2018
Horror, Dario Argento