Rizzoli

Nasce Rizzoli Electa per l’espansione internazionale dell’editoria illustrata del Gruppo Mondadori

Mondadori Electa lancerà nel gennaio 2018, in USA e nel mondo, il nuovo marchio Rizzoli Electa per la produzione e la pubblicazione di cataloghi d’arte in lingua inglese e per l’organizzazione di mostre internazionali.

A valle dell’acquisizione avvenuta nell’aprile 2016 di Rizzoli Libri da parte del Gruppo Mondadori, guidato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri, si completa l’integrazione dell’area Internazionale Illustrati di Rizzoli Libri nella società Mondadori Electa, affidata all’amministratore delegato Antonio Porro.

Il Gruppo Mondadori definisce così un nuovo assetto organizzativo che punta all’espansione sul mercato internazionale dei suoi libri illustrati.

Nella struttura editoriale, sono quindi confluiti, a fianco di Mondadori Electa, la linea Rizzoli Illustrati Italia e la storica casa editrice Rizzoli International Publications- con il brand Rizzoli New York (quest’ultimo nato appunto dalla “iconica” libreria Rizzoli di New York)-.

Alla Direzione di Stefano Peccatori è affidata la produzione di libri a marchio Mondadori Electa e Rizzoli, rivolti al mercato italiano e di quelli destinati al mercato internazionale, mentre a quella di Marco Ausenda la pubblicazione dei titoli Rizzoli International e il coordinamento di una strategia di espansione dei libri illustrati verso i mercati emergenti.

Sotto la direzione di Rosanna Cappelli prosegue la produzione di mostre, la pubblicazione di cataloghi e la gestione dei servizi per i musei, in Italia. A queste attività si affiancheranno nuove iniziative di organizzazione e sviluppo di mostre e cataloghi per il mercato internazionale.

Noir in festival: i nostri libri finalisti al Premio Scerbanenco 2017

Giunge alla XXVII edizione il Noir in festival, un festival unico nel suo genere dedicato al mondo del cinema e della letteratura del giallo e del mistero. La festa del noir, con film, libri, televisione e nuovi media, si terrà per il secondo anno nella duplice location di Milano (dal 3 al 6 dicembre) e Como (dal 7 al 10 dicembre), dopo ben 25 anni trascorsi a Courmayeur e nella Vallée Blanche.

A Milano sono tre i luoghi del festival: Anteo Palazzo del cinema (piazza Venticinque Aprile, 8), la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli (viale Pasubio, 5) e l’università IULM (via Carlo Bo, 7). A Como invece gli appuntamenti si terranno al Teatro Sociale (piazza Verdi) e in Sala Bianca (via Bellini, 1).

Il programma

Anche quest’anno sono dieci le anteprime cinematografiche assolute in gara per il Premio Noir in festival, che verranno visionate e giudicate da una prestigiosa giuria internazionale. Ma non mancano, fuori concorso, altri grandi successi inediti in Italia e retrospettive dedicate ai grandi protagonisti del noir internazionale.

Protagonista dell’evento – oltre al cinema – è la letteratura. Il festival promuove ogni anno incontri con i migliori scrittori di giallo e assegna due premi: il Premio Raymond Chandler alla carriera e il Premio Giorgio Scerbanenco per il miglior romanzo noir italiano dell’anno.

> Il programma completo 2017

Premio Scerbanenco 2017

Tra i tanti romanzi italiani candidati è stata selezionata la cinquina dei finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco 2017, in base ai voti dei lettori sul sito e della giuria letteraria. I cinque libri che concorrono al premio sono:

I romanzi finalisti verranno presentati lunedì 4 dicembre alle ore 18:30 presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in viale Pasubio a Milano. Il vincitore verrà annunciato poco più tardi, alle ore 21 all’Anteo Palazzo del cinema, e riceverà il premio: un ritratto di Giorgio Scerbanenco ad opera dell’artista Andrea Ventura.

Intanto il romanzo L’uomo di casa, di Romano De Marco (Piemme), si è già aggiudicato il Premio dei lettori per essere stato il più votato sul sito del festival.

Le riflessioni di Papa Francesco sul Padre Nostro

In un prezioso volume in coedizione Rizzoli-LEV, Quando pregate dite Padre Nostro è una riflessione inedita di Papa Francesco sulla preghiera che racchiude tutte le altre.

Il Padre nostro è la preghiera che Gesù stesso ha donato ai suoi discepoli per rispondere alla loro richiesta: “Insegnaci a pregare”. In questo libro prezioso, Papa Francesco la illumina versetto per versetto rispondendo alle domande di don Marco Pozza, teologo e cappellano del carcere di Padova.

«Il Padre nostro mi dà sicurezza, non mi sento sradicato, non ho un senso di orfanezza. Ho un padre, un papà che mi porta la storia, mi fa vedere la radice, mi custodisce, mi porta avanti e anche un papà davanti al quale io mi sento sempre bambino. Credo che oggi il mondo abbia un po’ perso il senso della paternità»

Papa Francesco

Le parole insegnate da Gesù entrano in risonanza con episodi della vita di Jorge Mario Bergoglio, con la sua missione apostolica e con le inquietudini e le speranze delle donne e degli uomini d’oggi, fino a diventare la guida per una vita ricca di senso e di scopo. Ogni capitolo della conversazione si conclude con dei testi di Papa Francesco – pronunciati nelle udienze del mercoledì o negli Angelus – che approfondiscono e sviluppano temi cruciali come la paternità, la grazia, il perdono, il male.

Alla fine, don Marco Pozza porta il Padre nostro dentro il carcere, e lascia che due suoi parrocchiani diano voce al dolore che percorre le loro esistenze e alla loro speranza di misericordia.

«Ci vuole coraggio per pregare il Padre nostro. Ci vuole coraggio. Dico: mettetevi a dire ‘papà’ e a credere veramente che Dio è il Padre che mi accompagna, mi perdona, mi dà il pane, è attento a tutto ciò che chiedo, mi veste ancora meglio dei fiori di campo. Credere è anche un grande rischio: e se non fosse vero? Osare, osare, ma tutti insieme. Per questo pregare insieme è tanto bello: perché ci aiutiamo l’un l’altro a osare.»

Papa Francesco
Quando pregate dite Padre Nostro, Papa Francesco

Tre donne in cerca d’amore nel nuovo libro di Dacia Maraini

Rizzoli ha pubblicato Tre donne, il nuovo libro di Dacia Maraini: un romanzo manifesto sulla libertà di amare in ogni età della vita. Tre donne illumina i percorsi nascosti e gli equilibri impossibili del desiderio, li fotografa con un taglio inedito che ne coglie le delicate sfumature in tutte le età della vita.

«Dacia Maraini apre uno spiraglio nel silenzio, prova a svelare il lato nascosto dell’uomo moderno.»

"Il Fatto Quotidiano"

La trama

Ogni donna è una voce, uno sguardo, una sensibilità unica e irripetibile. Lo sono anche Gesuina, Maria e Lori, una nonna, una madre e una figlia forzate dalle circostanze a convivere in una casa stregata dall’assenza prolungata di un uomo. Tanto Gesuina, più di sessant’anni e un’instancabile curiosità per il gioco dell’amore, è aperta e in ascolto del mondo, quanto Maria, sua figlia, vorrebbe fuggire la realtà, gli occhi persi tra le carte di traduttrice e i sentimenti rarefatti rivolti a un altrove lontano.

Il ponte tra questi due universi paralleli è Lori, sedici anni fatti di confusione e rivolta, che del cuore conosce solo il ritmo istintivo dell’adolescenza. Ma il fragile equilibrio che regola la quotidianità di queste tre generazioni è destinato a incrinarsi quando un uomo irrompe nelle loro vite, e ristabilirne uno nuovo significherà abbandonarsi alla forma più pura di passione, quella per la libertà.

Dacia Maraini, Tre donne

Fiera del libro di Francoforte 2017

Le case editrici del Gruppo sono presenti alla 69a Fiera del Libro di Francoforte (Frankfurter Buchmesse), in programma dall’11 al 15 ottobre.

Si tratta del più importante appuntamento europeo e tra i più prestigiosi al mondo nell’ambito dell’editoria libraria.

Mondadori, Rizzoli, Einaudi, Sperling & Kupfer e Piemme sono nel padiglione 5.0, stand C56.

Fiera del libro di Francoforte 2017

Tartarughe all’infinito, il nuovo libro di John Green

A sei anni da Colpa delle stelle, con 45 milioni di copie vendute dei suoi libri tradotti in 54 lingue, John Green torna con un nuovo romanzo che parla d’amore e della forza inarrestabile dell’amicizia. Dall’11 ottobre, in contemporanea con gli Usa, esce Tartarughe all’infinito (il titolo originale è Turtles all the way down).

Nel suo tanto atteso ritorno, John Green ci racconta una storia che parla di amore, di resilienza e della forza inarrestabile dell’amicizia. Al centro di Tartarughe all’infinito ci sono relazioni capaci di vincere il passare del tempo, l’intimità di una riunione inaspettata, le fan fiction su Star Wars e strani rettili che si chiamano tuatara.

La traduzione italiana del libro, pubblicato da Rizzoli, è firmata da Beatrice Masini: qui è possibile leggere i primi due capitoli. Inoltre, sul canale Youtube che cura insieme a suo fratello Hank, VlogBrothers, John Green in persona ha realizzato un video in cui legge il primo capitolo del libro. Per saperne di più sul romanzo e sull’autore vai su Booktobook, il blog di Rizzoli.

Trama

Indagare sulla misteriosa scomparsa del miliardario Russell Pickett non rientrava certo tra i piani della sedicenne Aza, ma in gioco c’è una ricompensa di centomila dollari e Daisy, Miglior e Più Intrepida Amica da sempre, è decisa a non farsela scappare.

Punto di partenza delle indagini diventa il figlio di Pickett, Davis, che Aza un tempo conosceva ma che, pur abitando a una manciata di chilometri, è incastrato in una vita lontana anni luce dalla sua. E incastrata in fondo si sente anche Aza, che cerca con tutte le forze di essere una buona figlia, una buona amica, una buona studentessa e di venire a patti con le spire ogni giorno più strette dei suoi pensieri.

«Ho lavorato a Tartarughe all’infinito per anni e sono così felice di condividerlo finalmente con i miei lettori. Questo è il mio primo tentativo di raccontare il tipo di disturbo mentale di cui soffro fin dall’infanzia, quindi nonostante sia una storia di finzione, si tratta comunque di un racconto molto personale.»

John Green
John Green Tartarughe all'infinito

Mondadori Libri: nasce la nuova Business Unit Ragazzi

Nasce oggi, nell’ambito dell’Area Libri Trade del Gruppo Mondadori affidata a Enrico Selva Coddè, la Business Unit Ragazzi, che accoglie le case editrici Mondadori, Rizzoli, Fabbri e Piemme con i marchi Battello a Vapore e Geronimo Stilton.
Il nuovo assetto organizzativo è finalizzato al consolidamento della leadership nell’editoria per ragazzi e al suo ulteriore sviluppo.

La Business Unit Ragazzi, sotto la guida di Lorenzo Garavaldi, valorizzerà il potenziale dei diversi marchi per rispondere alle sfide di un mercato strategico e in continuo cambiamento.

La nuova struttura organizzativa, mantenendo i posizionamenti diversi e le peculiarità delle singole case editrici, consentirà di articolare in modo completo e coerente l’offerta editoriale.
Le competenze, la creatività e la passione delle persone delle case editrici garantiranno qualità e innovazione indispensabili per raggiungere risultati di eccellenza.

La nuova Business Unit Ragazzi vede Enrico Racca alla Direzione Editoriale, a cui riportano direttamente i responsabili editoriali: Patrizia Puricelli per Piemme Geronimo Stilton, Alessandro Gelso per Rizzoli e Fabbri Ragazzi, Marta Mazza per Mondadori Ragazzi ed Enrico Racca (ad interim) per Piemme Battello a Vapore.
Lorenzo Garavaldi mantiene la responsabilità del Marketing.
A Laura Casonato, responsabile dell’ufficio diritti di Edizioni Piemme e Sperling & Kupfer, sono affidate le attività dell’ufficio diritti.
La Comunicazione della Business Unit Ragazzi è affidata a Paola Caviggioli, che mantiene la responsabilità della Comunicazione di Edizioni Piemme e Sperling & Kupfer.

Gli esercizi di memoria di Camilleri

È uscito Esercizi di memoria, il nuovo libro di Andrea Camilleri pubblicato da Rizzoli. Un generoso, vulcanico album dei ricordi che ripercorre la vita del contastorie più amato della nostra letteratura.

«Ogni mattina alle sette, lavato, sbarbato, vestito di tutto punto mi siedo al tavolo del mio studio e scrivo. Sono un uomo molto disciplinato, un perfetto impiegato della scrittura. Forse con qualche vizio, perché mentre scrivo fumo, molto, e bevo birra. E scrivo, io scrivo sempre.»

Questo è Camilleri. Poi a novant’anni arriva il buio. E così come non era terrorizzato dalla pagina bianca, combatte anche l’oscurità della cecità e inizia a dettare. La sua produzione letteraria non ne risente e trova, nell’oralità, un nuovo modo per raccontare le sue storie. Ma se forte era la sua disciplina prima, lo è ancora di più oggi che può contare esclusivamente sulla sua memoria. E quindi occorre tenerla in esercizio: osservare nei minimi dettagli i ricordi, rappresentarsi nella mente le scene da raccontare, quelle da ricordare, quelle da immaginare. Quelle qui pubblicate, come dice lui, sono i compiti per l’estate: 23 storie dettate in 23 giorni.

«L’ideale della mia scrittura è di farla diventare un gioco di leggerezza, un intrecciarsi aereo di suoni e parole. Vorrei che la mia scrittura somigliasse agli esercizi acrobatici di un’acrobata che vola da un trapezio all’altro facendo magari un triplo salto mortale, sempre con il sorriso sulle labbra, senza mostrare mai la fatica, l’impegno quotidiano, la presenza del rischio che hanno reso possibili quelle evoluzioni. Se la trapezista mostrasse la sua fatica per raggiungere quella grazia lo spettatore certamente non godrebbe dello spettacolo.»

E infatti la memoria di questi racconti non è mai appesantita né dalla malinconia né dal rimpianto. Per questo Camilleri chiede a chi parla attraverso i colori, le forme e i volumi di sostenere il suo allenamento e di rendere l’esercizio più godibile, più leggero, più spettacolare.

Il libro è impreziosito da disegni di Gipi, Lorenzo Mattotti, Guido Scarabottolo, Alessandro Gottardo, Olimpia Zagnoli. La copertina è di Tullio Pericoli.

Benedetta Parodi svela le ricette della felicità

Si torna in cucina con Benedetta Parodi con un libro all’insegna del gusto, della leggerezza e della salute: Le ricette della felicità, per mangiare bene senza sensi di colpa.

Quali sono le ricette della felicità? Sono quelle che non appesantiscono ma ingolosiscono, che consolano (se ce n’è bisogno), che depurano e che permettono di portare in tavola piatti gustosi e salutari. Quelle che fanno stare bene nel corpo e nello spirito. Sono le ricette che Benedetta Parodi prepara per sé e per la sua famiglia e che ora ha deciso di condividere con il suo pubblico.

Tra i capitoli del libro – Abbasso la routine, Per stare leggeri, Oggi voglio esagerare, Vegetariani part-time e Dolcissimi vizi – ci sono più di 140 proposte, tanti consigli per la spesa intelligente e qualche trucchetto per stare leggeri e sperimentare nel modo giusto alimenti nuovi e sani.

«Il buon cibo è il fondamento della vera felicità.»

Auguste Escoffier
Le Ricette della felicità

I veri sconfitti della guerra di liberazione in Italia

A 14 anni dall’uscita di Il sangue dei vinti, Giampaolo Pansa torna agli eventi a lui cari del conflitto civile italiano con un nuovo libro, Il mio viaggio tra i vinti (Rizzoli), un itinerario compiuto insieme alla compagna di vita ed ex sindacalista Adele Grisendi sulle tracce di coloro che, indipendentemente dallo schieramento politico, subirono tragicamente le conseguenze dello scontro fratricida dopo l’8 settembre 1943.

Perché non furono solo o soprattutto i repubblichini, i “neri”, a essere sconfitti e morire tragicamente. Anche antifascisti cattolici e socialisti e persino comunisti perdettero la vita in un gioco perverso di alleanze e opportunismi.

Un orrore che non risparmiò la popolazione femminile: tante innocenti spesso coinvolte solo da legami di parentela con il “nemico”.

Due volte vinti sono i partigiani delle Garibaldi riparati in paesi dell’Est, per sfuggire alla giustizia italiana del dopoguerra. Molti di loro finirono rinchiusi in gulag disumani come Goli Otok, l’Isola Calva, dove il maresciallo Tito torturava i suoi ex compagni colpevoli di essere rimasti fedeli a Stalin. E infine ci sono le vinte. Madri, figlie, sorelle, mogli colpevoli di avere un famigliare fedele a Mussolini e alla sua Repubblica. Accusate a torto di essere spie dei tedeschi e umiliate, stuprate, uccise.”

Giampaolo Pansa
Giampaolo Pansa, Il mio viaggio tra i vinti