Sostenibilità

Tosca a teatro a Roma e a Torino con lo spettacolo “Donne come noi”

In scena le storie di donne italiane contemporanee che con la forza della loro tenacia, competenza e coraggio hanno fatto qualcosa di importante

Roma, domenica 17 giugno, ore 20.30, Teatro Argentina
Torino, martedì 19 giugno, ore 20.30, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani

In Donne come noi sei artiste sul palco interpretano le storie di donne italiane contemporanee che con la forza della loro tenacia, competenza e coraggio hanno fatto qualcosa di importante. Il canto accompagnato da un pianoforte, da un violoncello, da un chitarra e dalle percussioni s’intreccia con le storie che si succedono una dopo l’altra, in un andamento concertato. Protagonista l’attrice e cantante Tosca con Giovanna Famulari, Maria Chiara Augenti, Anna Mallamaci, Rita Ferraro e Fabia Salvucci. Insieme per uno scopo: «Raccontare donne che hanno cambiato la loro vita e quella delle altre, che sono una speranza, che possono essere prese come esempio», come ha dichiarato la stessa protagonista.

Donne come noi racconta figure femminili di età diverse accomunate dalla capacità di superare i propri limiti, trasformando le difficoltà in opportunità, abbattendo gli stereotipi e diventando fonte di ispirazione. Si inizia con l’etnomusicologa Giuliana Fugazzotto, che vuole digitalizzare un patrimonio immenso di canti popolari siciliani.
E proprio la canzone popolare farà da filo conduttore dell’intero spettacolo, raccontando di volta in volta un’Italia diversa, alle prese con tutte le difficoltà dei suoi territori, femminile, ingegnosa e tenace. Da Alessia Chisu, che vuole salvaguardare il nuraghe più antico della Sardegna e far appassionare i giovani alla loro terra, a Giorgia Benusiglio, quasi uccisa dall’ecstasy e oggi testimonial anti-droghe, dal giudice antimafia Teresa Principato, in prima linea contro i boss di Cosa Nostra fino ad Alessandra Laricchia, prima ranger italiana in Namibia e Chiara Montanari, prima donna a dirigere una spedizione in Antartide.

«Ci siamo avvicinate alla scrittura e alla regia di questo progetto con vera gioia perché il tema del femminile è molto caro a entrambe», ha sottolineato la regista Emanuela Giordano che, tra le altre cose, nel 2000 ha portato in Italia l’adattamento dei Monologhi della Vagina di Eve Ensler. «Vorremmo che queste storie potessero far riscoprire alle donne le loro passioni inascoltate», ha aggiunto Giulia Minoli.

La pièce Donne come noi è tratta dall’omonimo libro edito da Sperling&Kupfer, dedicato a 100 storie di italiane che hanno fatto cose eccezionali, tra le quali Fabiola Gianotti, direttrice generale del CERN; Pinin Brambilla Barcilon, restauratrice dell’Ultima cena; Elena Cattaneo, farmacologa, biologa e senatrice a vita, nota per le sue ricerche sulle cellule staminali e sulla malattia di Huntington; Chiara Vigo, tessitrice, ultima maestra di bisso al mondo; Paola Zukar, signora del rap, manager di artisti come Fabri Fibra e Marracash; Roberta Buzzolani, procuratore capo di Sciacca; Francesca Bosco, una delle più note cybercriminologhe d’Italia; Bebe Vio, schermitrice e campionessa paralimpica; Sofia Goggia, tra le più importanti sciatrici e vincitrice della medaglia d’oro nella discesa libera ai recenti Giochi Olimpici invernali.

Donne come noi è un progetto dedicato all’empowerment femminile che si articola in un libro, uno spettacolo teatrale, prodotto da Teatro Franco Parenti, che ha debuttato a Milano ad aprile e arriverà a Torino il 19 giugno, e un percorso di formazione, per spingere le donne a desiderare in grande offrendo ispirazione, emozioni e competenze concrete.

La partecipazione agli spettacoli è gratuita su prenotazione, scrivendo a spettacolo.donnecomenoi@mondadori.it e specificando nell’oggetto “Roma” o “Torino” e nel testo nome, cognome, numero di telefono e numero di biglietti.

Per ulteriori informazioni: www.donnamoderna.com/donne-come-noi.

 

Sale&Pepe lancia il corso gratuito per diventare food blogger

Dalla cucina al web, 80 ore dedicate alla scoperta delle frontiere digitali del cibo

Sale&Pepe, il brand del Gruppo Mondadori da trent’anni punto di riferimento nel mondo gastronomico, presenta un nuovo progetto rivolto a quanti intendono trasformare l’amore per il cibo di qualità in un’appassionante attività lavorativa.

Il mensile diretto da Laura Maragliano lancia in tre città italiane – Milano, Bologna e Lecce – un corso formativo di 80 ore, totalmente gratuito, in grado di trasmettere nell’arco di due settimane le competenze necessarie alla realizzazione e alla gestione autonoma di un food blog.

“Questa iniziativa è rivolta a tutti coloro che intendono esplorare nuovi territori professionali e offre gli strumenti per trasformare la passione per la cucina in un’attività lavorativa”, ha dichiarato il direttore di Sale&Pepe e dei magazine del Sistema Cucina del Gruppo Mondadori, Laura Maragliano. “Sale&Pepe, da sempre attenta alle tematiche legate alla cultura culinaria e gastronomica, all’avanguardia rispetto alle tendenze food e con un’esperienza approfondita del mondo editoriale cartaceo e della comunicazione digitale, con questo nuovo percorso di formazione mette a disposizione dei partecipanti tutto il proprio know-how”.

Si tratta di un progetto di ‘cooking 3.0’ che coniugherà le competenze digitali trasmesse dagli esperti con le proposte più brillanti e innovative.

Il corso per diventare food blogger di Sale&Pepe si terrà in tre città:

  • Milano: dall’11 al 22 giugno e dal 17 al 28 settembre
  • Bologna: dall’1 al 12 ottobre e dal 15 al 26 ottobre
  • Lecce: dal 5 al 16 novembre e dal 19 al 30 novembre

Il programma intensivo, basato su un approccio concreto e articolato in 12 moduli per ogni tappa, alternerà lezioni teoriche, esercitazioni pratiche, workshop, attività di orientamento e testimonianze di alto profilo. I corsi saranno tenuti da formatori, professionisti, giornalisti, social media manager, blogger e specialisti di videomaking, analytics e webmarketing.

In un ambiente dinamico e stimolante, i partecipanti potranno padroneggiare le tecniche di scrittura creativa per il web e i principali strumenti di analisi e ottimizzazione di un blog realizzato con il CMS WordPress, arricchendo via via un sito vero e proprio con contenuti di qualità e presentando un progetto completo al termine del percorso formativo.

Dal piano editoriale all’engagement strategy, dalla grafica alla food photography, dal self-marketing al monitoraggio dei siti competitor, i corsisti acquisiranno i concetti, le capacità e le professionalità web e social fondamentali per operare in diversi contesti produttivi.

Il corso, realizzato in collaborazione con Istituto Krisalide e Adecco Formazione, è rivolto esclusivamente ai lavoratori disoccupati o inoccupati. E’ previsto un numero massimo di 20 partecipanti per ogni corso. Per informazioni sulle modalità di iscrizione: www.ikrisalide.it/iscrizioni.

Sale&Pepe, il magazine diretto da Laura Maragliano, è la testata leader tra i mensili di cucina di alta gamma (audience totale stampa e digital: 1,4 milioni di contatti medi al mese. Elaborazione Concessionaria su dati Audipress 2017/3 e Audiweb TDA media da settembre 2017 a febbraio 2018). Insieme al magazine e agli speciali tematici, il mondo di Sale&Pepe comprende anche Salepepe.it, il portale food dedicato alle ricette e a tutto il mondo della cultura culinaria con news, informazioni su eventi, itinerari del gusto, una web tv con video ricette e la Scuola di Cucina, luogo d’incontro tra appassionati ed esperti. Sale&Pepe è anche presente sui social network e ha oggi una community su Facebook che ha raggiunto 1.090.000 fan.

Donna Moderna presenta il progetto Atlete

25 storie di donne - raccontate su tutti i canali del brand - che nello sport vincono tanto ma sono poco riconosciute

Donna Moderna, il magazine diretto da Annalisa Monfreda, presenta il progetto Atlete: storie di professioniste dello sport che nonostante vincano tantissimo sono relegate dai regolamenti italiani al ruolo di dilettanti con un’immagine marginale anche agli occhi del grande pubblico. Dagli sport invernali a quelli di squadra, dal nuoto alle discipline considerate più maschili come il calcio, l’automobilismo e il pugilato, le loro storie spiccano invece per forza e determinazione, entrando nell’immaginario collettivo e dando lustro al nostro Paese.

«Nel grande racconto corale a cui stiamo dando voce in questo 2018, “Donne come noi”, dedicato alle donne che si fanno avanti nella società e conquistano il proprio spazio, le atlete meritavano un capitolo a parte», spiega Annalisa Monfreda, direttore di Donna Moderna. «Loro sono le pioniere dell’empowerment femminile, perché da sempre sfidano i limiti del proprio corpo e della società in cui vivono. Eppure, nonostante ciò, ancora oggi si confrontano con una disparità rispetto all’altra metà del cielo che è scritta addirittura nei regolamenti».

Atlete è un longform online (www.donnamoderna.com/atlete/) di 25 capitoli, pubblicati settimanalmente, ciascuno dei quali racconta per mezzo di video, foto e testo la storia di una sportiva o di un gruppo di sportive, poiché rappresentativa di un universo, di una specificità o di una battaglia. Qualche esempio: Eleonora Piacezzi, 23 anni, è una delle promesse del calcio femminile italiano. Gioca in Nazionale nel Cuneo donne, ma la scarsità di risorse del club la obbliga a lavorare ancora part-time nella serra di famiglia in Liguria, e ad allenarsi 2 volte a settimana da sola e le altre 2 facendo chilometri in macchina la sera per unirsi alle compagne di squadra. E ancora Nataliya Shudruk e le sue compagne di squadra della Lobsters Pescara (football americano femminile, che in Italia conta meno di un centinaio di praticanti) per trovare le risorse necessarie a disputare il campionato hanno organizzato un crowdfunding e si sono autoprodotte un calendario.

Atlete è anche una serie di 6 reportage pubblicati una volta al mese su carta, con le straordinarie foto di Ugo Zamborlini e le penne di Gianluca Ferraris e Barbara Rachetti. E, a partire dal 15 giugno, sarà un podcast in 8 puntate, prodotto da Piano P, in ognuna delle quali una storia viene raccontata con le voci dei giornalisti, della protagonista e suoni di ambiente oltre estratti audio delle gare.

La narrazione proseguirà anche sui canali social con l’hashtag #Atlete per condividere il progetto con tutta la community del brand Donna Moderna: le video interviste di Atlete saranno pubblicate sul canale youtube e postate in forma nativa su Facebook e Instagram.

Come se tu non fossi femmina, il primo libro di Annalisa Monfreda

Come se tu non fossi femmina è il primo libro di Annalisa Monfreda, direttore di Donna Moderna e Starbene. Una lista di lezioni che l’autrice vorrebbe che le figlie imparassero nel loro cammino di crescita. Un avvincente viaggio di formazione capace di rivelare il profondo significato di essere donna, pubblicato da Mondadori.

“Scriveva come una donna, ma come una donna che si è dimenticata di essere donna; sicché le sue pagine erano piene di quella curiosa qualità sessuale che appare soltanto quando il sesso non è consapevole di se stesso.” Così diceva Virginia Woolf in Una stanza tutta per sé. Così cerca di dire Annalisa Monfreda alle sue due figlie, durante una vacanza on the road tra sole donne.

Strada facendo, tra esplorazioni nella natura e vagabondaggi urbani, l’autrice mette a punto una lista di lezioni che vorrebbe che le figlie imparassero nel loro cammino di crescita. Seguire i desideri e diffidare dei sogni. Prendersi cura della propria felicità prima di badare a quella degli altri. Coltivare l’ambizione, scoprendo che non è altro che ostinazione. E inseguire la bellezza, in sé e negli altri.

Come se tu non fossi femmina è un libro che supera gli stereotipi di genere per offrirci una prospettiva nuova e illuminante sull’educazione delle figlie. Scritto come un Thelma & Louise familiare e tenerissimo, è un avvincente viaggio di formazione capace di rivelare il profondo significato di essere donna.

La bellezza non è perfezione, ma verità. Quello che le nostre figlie dovrebbero inseguire nello specchio, con o senza l’ausilio del make-up, non è la vicinanza o lontananza da un particolare modello, ma la messa in scena migliore della propria autenticità. Quando ci riescono, dico loro: ‘Sei bellissima’. Ebbene sì, lo faccio. Perché alle bambine si dice ‘bella’ e ai maschietti ‘bravo’? Io dico anche il resto. Ma quando vedo la bellezza-verità non riesco a non riconoscerla.

"Come se tu non fossi femmina", di Annalisa Monfreda

Annalisa Monfreda è nata a Bari nel 1978 e si è trasferita a Milano seguendo la passione per il giornalismo. Nei primi anni della sua carriera si è occupata di Africa e Medioriente, vincendo numerosi premi. Oggi è direttrice di Donna Moderna e Starbene. Ogni settimana, nella rubrica “Appunti” di Donna Moderna, riflette sui fatti di attualità e sull’evoluzione del ruolo della donna nella nostra società. Questo è il suo primo libro.

Come se tu non fossi femmina, Annalisa Monfreda

Due libri contro il bullismo e il cyberbullismo

“Create, connect and share respect: A better internet starts with you”. Questo è lo slogan del Safer Internet Day 2018, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione Europea.  Quest’anno si celebra il 6 febbraio con l’obiettivo di far riflettere tutti, in particolare i più giovani, sull’uso consapevole del web e su come ciascuno possa attivamente rendere internet un luogo positivo e sicuro.

A ridosso del Safer Internet Day, mercoledì 7 febbraio, si tiene la seconda Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. L’iniziativa, lanciata lo scorso anno dal Miur nell’ambito del Piano nazionale contro il bullismo, serve a sensibilizzare e coinvolgere i giovani in attività di prevenzione e contrasto al bullismo.

Per l’occasione due dei massimi esperti italiani dell’argomento, Luca Bernardo e Francesca Maisano, hanno pubblicato L’età dei bulli. Come aiutare i nostri figli (Sperling & Kupfer). Attraverso casi reali ed esempi pratici, questo libro inquadra le varie manifestazioni del fenomeno, insegna a cogliere i segnali e indica le strategie da seguire. Una guida pratica per intervenire nel modo giusto contro il bullismo e il cyberbullismo.

Ogni giorno infatti, in metà delle scuole italiane – elementari, medie e superiori – avviene un episodio di bullismo. Non c’entra il degrado, ma l’incapacità dei ragazzi di gestire le emozioni. Gli episodi avvengono sempre più presto (7 anni) e in forme sempre più pervasive (come il cyberbullismo). Le conseguenze possono essere molto gravi, sia per le vittime, minate nella loro autostima, sia per i bulli che, in modo diverso, manifestano lo stesso bisogno di conferme.

Anche Alessia Cruciani ha voluto portare l’attenzione di adulti e ragazzi sull’uso responsabile del web con il proprio libro La guerra dei like (Il Battello a Vapore). Un romanzo basato su fatti realmente accaduti che ha visto la partecipazione dello youtuber Daniele Doesn’t Matter e la collaborazione della Polizia postale per la documentazione dei casi che sono andati a costituire la storia, nonché per la stesura del decalogo di istruzioni anti-bullo.

Il libro racconta di Cristiana Saitta, una ragazza che frequenta la 3ªC nella scuola media Matteotti di Milano. Adora cucinare torte e si sta preparando per realizzare il suo sogno: entrare alla Scuola di Ballo della Scala. È dolce, buona, bella. Ruggero Rettagono frequenta la 3ªB della stessa scuola. È magrolino, ha un gran senso dell’umorismo, è il più basso della classe e colleziona i voti più alti. Per la Divina Faina e il suo gruppetto di Adulatrici Cospiratrici dai lunghi capelli e i vestiti firmati, Cristiana ha la terribile colpa di piacere al ragazzo più bello della scuola. E per questo va punita. Da allora diventa “Saittastaizitta”, quella con più pancia che seno e con pochi follower su Instagram. Per i bulli della 3ªB Ruggero è troppo intelligente e piace troppo ai professori, così diventa “Ruggero Gattonero”, il portasfiga della Matteotti. Per Cri e Rug la scuola si trasforma in un inferno e ogni notifica sul telefonino in un incubo. Basta un attimo per rovinare la vita di qualcuno. E ci vuole tutta la forza del mondo per riuscire a reagire.

Sappiamo navigare? I 10 consigli della Polizia postale

Evitare i guai usando Internet e i social è molto facile: per non finire nella trappola dei cyberbulli o di malin­tenzionati basta seguire alcuni suggerimenti. Ecco i 10 più importanti diffusi dalla Polizia postale per i ragazzi, riportati nel libro di Alessia Cruciani.

1) Ricorda che un’immagine condivisa in un social entra definitivamente nel Web e che non sarà pos­sibile controllarne mai più la diffusione. Potrebbe essere utilizzata in siti che non conosci o che non ti piacciono. Anche se tu non vuoi.

2) Ricorda che molte delle informazioni che posti nella bacheca del tuo profilo consentono di ricostruire la tua identità, le tue abitudini, i tuoi gusti: sei sicuro di volere che così tante persone (magari anche i tuoi insegnanti o i tuoi futuri datori di lavoro) sappiano così tante cose di te?

3) Creare profili con nomi equivoci o postare messaggi allusivi a una disponibilità sentimentale potrebbe richiamare l’attenzione dei malintenzionati della Rete. Evita di proporti in un ruolo non adatto alla tua età o ai tuoi reali desideri per non essere con­tattato da sconosciuti con proposte imbarazzanti o richieste oscene.

4) Il comportamento in Rete è disciplinato da regole, la cosiddetta “netiquette”, ma soprattutto da leggi che definiscono chiaramente cosa costituisce reato e cosa no. Evita di creare gruppi o di postare immagini che inneggiano a comportamenti indesiderabili e che danneggiano l’immagine e la credibilità delle persone.

5) Tieni segreta le password di accesso ai tuoi profili sui social: compagni di classe e conoscenti potreb­bero utilizzarla per sostituirti e commettere azioni scorrette a tuo nome o per diffondere informazioni riservate. E non cercare di ottenere la password di altri utenti, seppur animato dalle più innocenti in­tenzioni, poiché questo costituisce reato e ti espone al rischio di accuse molto serie.

6) Imposta il tuo profilo in modo da consentirne la visibilità solo agli amici che avrai autorizzato: in questo modo selezionerai direttamente chi accede alla tua pagina e ti garantirai di essere contattato solo da persone conosciute e affidabili.

7) Non aprire gli allegati delle e-mail provenienti da sconosciuti e verificate prima il nome dei mitten­ti e l’oggetto. Possono essere stati spediti da una macchina infettata senza che l’utilizzatore ne sia a conoscenza.

8) Nelle chat con sconosciuti, nei forum, nei blog o nei giochi di ruolo non dare mai senza il permesso dei genitori informazioni personali come cognome, età, indirizzo, numero di telefono del cellulare o di casa, scuola frequentata. E prima di inserire i tuoi dati personali su Internet controlla che siano presenti i segni che indicano la sicurezza della pagina: la scritta “http” nell’indirizzo e il simbolo del lucchetto.

9) Non incontrare mai persone conosciute su Internet senza avvertire i tuoi genitori. Se proprio vuoi farlo, prendi appuntamento in luoghi affollati e porta con te almeno due amici.

10) Se leggi o vedi qualcosa su Internet che ti fa sentire a disagio o ti spaventa, parlane subito con i tuoi genitori o con gli insegnanti. Se qualcuno che ti sembrava simpatico comincia a scrivere cose strane in chat o manda e-mail che non ti piacciono, bloc­calo e parlane subito con i tuoi genitori.

“st art. L’arte per tutti” presenta Roberto Floreani

"Umberto Boccioni. Arte-vita" in mostra fino al 12 febbraio presso il Mondadori Megastore di piazza Duomo a Milano

Roberto Floreani, uno dei più maturi e convincenti artisti della sua generazione, è il protagonista della mostra “Umberto Boccioni. Arte-Vita” che inaugura il ciclo espositivo 2018 di st art. L’arte per tutti presso lo Spazio Eventi del Mondadori Megastore di piazza Duomo a Milano. Dal 23 gennaio al 12 febbraio Floreani propone una selezione di opere facenti parte della grande installazione “Ricordare Boccioni” che titolava l’omonimo progetto espositivo dell’artista presentato ai Musei Civici di Padova fra il 2016 e 2017.

Le opere che compongono l’installazione rappresentano l’evoluzione più recente della ricerca dell’artista, nata concettualmente dal progetto presentato alla Biennale di Venezia del 2009, dove Floreani rappresentò l’Italia nell’omonimo Padiglione. Progetto installativo già presente nella personale Alchemica al Museo MaGa di Gallarate (2011), poi in quello titolato La Pietra e il Cerchio del Centro Internazionale di Palazzo Te a Mantova (2013), in La Città Ideale al Piano Nobile della Gran Guardia di Verona nel 2015, in Ricordare ai Musei Civici di Palazzo Chiericati a Vicenza (2015), fino all’installazione attualmente presente alla Bocconi Art Gallery a Milano.

La ricerca pittorica di Floreani si pone all’interno della ricerca più rigorosa in ambito astratto, con marcati accenti materici nella sua costruzione, caratterizzata dalla presenza, ormai distintiva, dei Concentrici, pittura fortemente collegata all’idea che l’opera d’arte possa essere un veicolo per un messaggio anche di natura spirituale, così come anelato ne Lo Spirituale nell’arte di Vassilij Kandinskij, già nel 1912.

L’inaugurazione della mostra, martedì 23 gennaio dalle ore 18.30, sarà accompagnata dalla presentazione del saggio di Floreani Umberto Boccioni. Arte-Vita (Mondadori-Electa). Una serata multidisciplinare introdotta da Mario Resca, presidente di Mondadori Retail e Angelo Crespi, curatore st art, con musiche di Renato Giaretta alle tastiere, declamazioni dell’artista, arricchita dalla proiezione del video relativo alla performance dello stesso Floreani alla prestigiosa Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona lo scorso novembre.

 

Roberto Floreani – Umberto Boccioni. Arte-Vita
Mondadori Megastore, piazza Duomo Milano
Orari: 9 – 23 | Ingresso: gratuito
www.mondadoristore.it | #StartInStore

 

 

 

Strategie e tecnologie per l’inclusione

Mercoledì 17 gennaio un convegno per parlare di dislessia nel mondo del lavoro, patrocinato da AID, FID e dal Comune di Milano

Il settimanale Donna Moderna è media partner dell’iniziativa

In Italia circa il 3 per cento dei bambini e ragazzi è dislessico. La dislessia rientra tra i DSA, i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, riconosciuti da una legge (la n. 170 dell’8 ottobre 2010) che li definisce, tutela il diritto allo studio dei ragazzi con DSA e dà alla scuola alcune linee guida per riflettere sui metodi di insegnamento. Dopo anni di studi sono stati fatti molti progressi, ma terminata la scuola, come viene garantita l’inclusione dei ragazzi nella vita lavorativa? Le aziende sono preparate ad accoglierli?

Per creare uno spazio di confronto su questi temi, mercoledì 17 gennaio alle ore 16.30 nella Smart Arena del prestigioso Samsung District a Milano, si svolge il convegno dal titolo “Strategie e tecnologie per l’inclusione”, con il patrocinio di AID (Associazione Italiana Dislessia), FID (Fondazione Italiana Dislessia) e del Comune di Milano. Donna Moderna, il settimanale del Gruppo Mondadori, diretto da Annalisa Monfreda, è media partner dell’iniziativa.

L’obiettivo è creare un momento di incontro per promuovere e diffondere la cultura dell’inclusione.

Sergio Messina, neuropsichiatra infantile e Presidente di Associazione italiana dislessia (AID) ha dichiarato: “C’è ancora tanta strada da fare per l’inclusione scolastica e sociale dei ragazzi DSA, ma altrettanta ne abbiamo già percorsa come Associazione, conseguendo negli ultimi 20 anni di attività risultati fondamentali tra cui l’approvazione della legge 170/2010, la prima a riconoscere e a tutelare il diritto allo studio dei DSA anche attraverso l’utilizzo di strumenti compensativi”.

Focus del convegno saranno le esperienze consolidate in ambito scolastico e lavorativo in Italia, con una panoramica sullo scenario internazionale e lo specifico riferimento al contesto anglosassone.

Esempi, questi, di virtuosa inclusione, dove la tecnologia gioca un ruolo di primo piano. “L’obiettivo di Samsung è quello di migliorare l’esperienza e la vita delle persone attraverso soluzioni d’avanguardia capaci di ispirare il mondo: tra le nostre priorità c’è infatti quella di mettere a disposizione della società tutto il nostro know-how tecnologico per andare incontro alle più diverse esigenze. Siamo coscienti di quanto la tecnologia possa essere un potente strumento di emancipazione e inclusione sociale, e lo abbiamo toccato con mano con diversi progetti che abbiamo sviluppato nel corso degli ultimi anni come ad esempio l’attività di Scuola in Ospedale”, ha commentato Antonio Bosio, Product & Solutions Director di Samsung Electronics Italia.

Ma la tecnologia da sola non basta. È “lo strumento” per aiutare le persone con dislessia a superare le loro difficoltà, ma il motore del cambiamento è la giusta informazione.

Per questo Donna Moderna, magazine da sempre sensibile alle tematiche sociali, segue il tema dislessia con progetti ad hoc (come il longform sul sito www.donnamoderna.com/news realizzato in collaborazione con Lancôme e AID) ed ha sposato l’idea del convegno. «La dislessia coinvolge in Italia quasi 2 milioni di persone e 350 mila famiglie di ragazzi in età scolare. Famiglie che si trovano di fronte a diagnosi spesso discordanti, con insegnanti che non sempre hanno gli strumenti giusti per supportarli e ragazzi che soffrono di vere crisi di autostima: non capiti, non inseriti in un vero progetto di inclusione, non valorizzati», ha dichiarato il direttore Annalisa Monfreda.

Il convegno nasce da un’idea di Gabriella Schiavone, curatrice della sezione “dislessia e dintorni”, all’interno del concorso letterario “Una Città Che Scrive”, ideato da Giovanni Nappi.

Il premio, nato a Casalnuovo di Napoli, riserva nell’edizione 2018 una sezione speciale, dedicata ai disturbi specifici dell’apprendimento. “In tutte le tappe del nostro premio emerge la forza della scrittura. La scrittura diventa, in Una Città Che Scrive, uno strumento di riscatto individuale e sociale. Diventa una forma di cultura inclusiva. Con la Sezione Speciale per la dislessia, e con la parentesi per gli amici autistici e il concorso di pittura interamente riservato a loro, contiamo di rispettare i principi più nobili di inclusione sociale”, ha dichiarato Giovanni Nappi.

Tra i relatori, Pierfrancesco Majorino, Assessore per le Politiche Sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano, IBM Italia e Axia, tra le prime aziende italiane a dotarsi del marchio Dyslexia friendly. I relatori presenti al convegno sono ideatori e sostenitori del carattere EasyReading che garantisce la leggibilità a tutti, anche a chi è dislessico; i materiali distribuiti mercoledì 17 gennaio nell’ambito del convegno saranno quindi caratterizzati da questo font ad alta accessibilità.

Seguono interventi di docenti e ricercatori e testimonianze di giovani studenti brillantemente inseriti nel mondo del lavoro.
Un laboratorio di robotica a numero chiuso, con metodologie di comunicazione aumentativa sarà a disposizione dei bambini.
L’evento è ad ingresso gratuito ma i posti sono limitati: è richiesta l’iscrizione su https://milano.aiditalia.org

Storie della buonanotte per bambine ribelli è il libro più venduto del 2017

Mondadori pubblicherà il secondo volume del bestseller di Elena Favilli e Francesca Cavallo, nelle librerie italiane dal 27 febbraio 2018

Con 470.000 copie vendute, Storie della buonanotte per bambine ribelli si conferma il libro più venduto in Italia nel 2017, accrescendo così la sua serie record e di successi.

Già libro più finanziato nella storia del crowdfunding, pubblicato in Italia il 28 febbraio 2017, ha venduto 100.000 copie dopo solo due settimane, è stato primo nella classifica generale per 10 settimane e primo in quella di Narrativa per ragazzi per 35 settimane ed è tuttora nella top five di quest’ultima, continuando a mietere consensi dal pubblico e dalla critica.

Tutto nasce negli Stati Uniti nell’Aprile 2016, grazie a un’operazione di crowdfunding; con Kickstarter, la piattaforma di raccolta fondi on line che, attraverso donazioni da parte di utenti di tutto il mondo, consente di realizzare idee e progetti creativi a impatto positivo e mirati alla crescita della cultura in senso globale, in soli 28 giorni hanno raggiunto un obiettivo di oltre un milione di dollari provenienti da 70 nazioni diverse.

Oltre all’Italia, il libro è stato pubblicato in 39 paesi in tutto il mondo e il suo successo non ha intenzione di arrestarsi.

A un anno di distanza dalla campagna per il primo volume, nell’Aprile 2017 è stata lanciata su Kickstarter la campagna di raccolta fondi per Goodnight stories for Rebel Girls – volume 2, superando il record del libro precedente come il più finanziato della storia del crowdfunding: il libro è già stato pubblicato negli Stati Uniti e raccoglie 100 nuove biografie di 100 donne straordinarie accompagnate da 100 nuove illustrazioni da parte di illustratrici provenienti da tutto il mondo.

In Italia, Mondadori pubblicherà il secondo volume il 27 febbraio 2018, con traduzione a cura di Loredana Baldinucci e Simona Brogli.

Focus Junior e Focus Pico si rafforzano nei progetti educativi e scolastici

I brand rivolti a bambini e ragazzi puntano sempre di più a realizzare iniziative in grado di coinvolgere gli istituti in modo nuovo e appassionante

Focus Junior e Focus Pico, i brand del Gruppo Mondadori pensati per soddisfare la curiosità di bambini e ragazzi, rafforzano la propria presenza nell’ambito dei progetti scolastici e puntano sempre di più a realizzare iniziative in grado di coinvolgere i giovani studenti, le famiglie e gli istituti, affrontando le tematiche a loro rivolte in modo nuovo e appassionante.

Durante il 2017 l’impegno dei due magazine in ambito educational è cresciuto in maniera significativa attraverso nuove iniziative, collaborazioni con aziende e istituzioni, e con lo sviluppo di un ricchissimo database di contatti in ambito scolastico che nel 2018 è destinato a crescere ulteriormente.

Focus Junior e Focus Pico accompagnano bambini e ragazzi nelle diverse fasi della crescita e sono un punto di riferimento autorevole per il mondo scolastico, tanto che nel 2018 il sito Focusjunior.it si arricchirà di una sezione esclusivamente dedicata agli insegnanti e alle tematiche educative – sottolinea il direttore Sarah Pozzoli. La nostra capacità di produrre contenuti destinati a questa specifica fascia di età, unita alla ricca rete di relazioni con istituzioni ed esperti che abbiamo costruito negli anni, ci permette oggi di realizzare progetti educativi destinati alle scuole e sviluppare collaborazioni con tutte quelle realtà che vogliano parlare ai ragazzi in un linguaggio semplice e diretto. Seguendo come sempre la filosofia dell’imparare divertendosi”.

Dopo il grande successo riscosso quest’anno, torna per la terza edizione “Diventa giornalista”, l’iniziativa educativo-pedagogica di Focus Junior che coinvolge gli alunni delle scuole elementari e medie italiane nella creazione di un vero magazine. La seconda edizione, organizzata in collaborazione con il progetto “Le avventure dei ragazzi del Mulino” di Mulino Bianco, ha visto la partecipazione di mille classi, che hanno lavorato utilizzando uno speciale kit con gli strumenti del mestiere per diventare un vero reporter. Per l’anno scolastico 2017-2018 il progetto sarà focalizzato sul giornalismo nell’era digitale. “Diventa giornalista” è inoltre anche un gioco educativo in scatola per i ragazzi che vogliono muovere i primi passi nel mondo del giornalismo, in vendita nella Gdo e nelle librerie di tutta Italia.

Il tema della corretta e sana alimentazione è stato invece al centro di “Scienziati del gusto”, progetto formativo realizzato con la collaborazione della Regione Lombardia per sensibilizzare gli studenti su un argomento di sempre più stringente attualità. Nell’ambito dell’iniziativa i ragazzi hanno realizzato una ricerca legata a un prodotto tipico della provincia di appartenenza, trasformandosi in veri e propri scienziati del gusto per raccogliere quante più notizie, interviste, curiosità, ricette, tradizioni e racconti legati alla loro zona.

Infine, grazie al progetto educativo “Apri un vasetto di immaginazione”, realizzato dal brand dedicato ai più piccoli Focus Pico con Play Doh di Hasbro, la collaborazione con il mondo scolastico si estende anche agli istituti per l’infanzia, con il coinvolgimento di 300 classi di asili in attività legate allo sviluppo della creatività e manualità dei bambini.

Il Gruppo Mondadori aderisce al Manifesto per l’occupazione femminile di Valore D

Il Manifesto per l’occupazione femminile di Valore D, sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, dal Ministero dello sviluppo economico, dall’INPS e da amministratori delegati e presidenti di numerose aziende italiane, è un documento programmatico in 9 punti che definisce strumenti concreti, in linea con gli standard internazionali di rendicontazione di sostenibilità, per valorizzare il talento femminile in azienda.

Sottoscrivendo il Manifesto le aziende si impegnano per esempio, in fase di selezione, ad avere un gruppo di candidati rappresentativo di entrambi i generi (punto 1) e a monitorare la presenza femminile nei vari livelli aziendali (punto 3) contribuendo a colmare il divario retributivo e favorendo la crescita professionale delle collaboratrici anche in ruoli apicali (punto 8). Un’attenzione specifica è dedicata alla gestione della maternità (punto 4) e al supporto genitoriale (punti 5, 6 e 7).

In occasione dell’adesione al Manifesto, il nostro amministratore delegato Ernesto Mauri ha voluto sottolineare il contributo fondamentale delle donne al successo del Gruppo.

L’adesione al Manifesto da parte di Mondadori rappresenta un passo ulteriore nella volontà di valorizzare la presenza femminile in azienda dopo la sottoscrizione della Carta per le pari opportunità di Confindustria nel 2012 ed è in linea con i principi esplicitati nel nostro Codice etico.

Valore D è la prima associazione di imprese che promuove la diversità, il talento e la leadership femminile per la crescita delle aziende e del Paese. Nata nel 2009, riunisce a oggi oltre 150 aziende italiane.