1926
Mondadori acquisce i diritti dei maggiori scrittori Italiani.
Editore del divino Gabriele
Il 21 giugno 1926 fu annunciata la nascita dell’Istituto Nazionale per la pubblicazione di tutte le opere di Gabriele d’Annunzio. L’impresa recò a Mondadori il prestigio culturale e politico, editoriale e grafico che ancora mancava alla giovane casa editrice segnò l’inizio dell’ascesa verticale, in qualità e quantità, di tutta la produzione dell’ex tipografo di Ostiglia. La credibilità guadagnata in ambito culturale e finanziario contribuì a sostenere gli altri ambiziosi progetti che si svilupparono negli anni a seguire. Finalmente editore di spessore nazionale, Mondadori orientò la propria politica editoriale dei successivi vent’anni nel segno del rilancio degli scrittori italiani, seguendo tre direttrici: la prima prevedeva la formazione di “una piccola pattuglia di giovanissimi” come Fabio Tombari e Giana Anguissola; la seconda puntava su un forte nucleo di scrittori già affermati (Panzini, D’Ambra, Bontempelli, Aleramo, Ada Negri); la terza, infine, mirava alla pubblicazione di tutte le opere di tre “classici” della letteratura italiana, di recente o imminente acquisizione: Pascoli, Verga e Fogazzaro.