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Mondadori
Maggiore casa editrice italiana, con una quota di mercato dell’11,7% nel 2017, Mondadori copre oggi tutti i segmenti del mercato trade.
Pubblica molti dei più riconosciuti autori italiani e stranieri: nella narrativa Edoardo Albinati, Luca Bianchini, Andrea Camilleri, Mauro Corona, Dave Eggers, Jeffrey Eugenides, David Grossman, Sophie Kinsella, Pierre Lemaitre, Valerio Massimo Manfredi, Salman Rushdie, Fabio Volo, Carlos Ruiz Zafón, solo per citarne alcuni; nella saggistica il catalogo spazia dalle firme giornalistiche italiane (Pierluigi Battista, Aldo Cazzullo, Massimo Franco, Giovanni Floris, Mario Giordano, Federico Rampini, Bruno Vespa) ad autori come Anne Applebaum, Mimmo Franzinelli, Thomas L. Friedman, Nicola Gratteri, Pietro Ichino, Henry A. Kissinger, Moises Naim, Gianni Oliva, Jeremy Rifkin, Simon Shama.
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Anno di fondazione
1907
Maggiore casa editrice italiana, con una quota di mercato dell’11,7% nel 2017, Mondadori copre oggi tutti i segmenti del mercato trade.
Pubblica molti dei più riconosciuti autori italiani e stranieri: nella narrativa Edoardo Albinati, Luca Bianchini, Andrea Camilleri, Mauro Corona, Dave Eggers, Jeffrey Eugenides, David Grossman, Sophie Kinsella, Pierre Lemaitre, Valerio Massimo Manfredi, Salman Rushdie, Fabio Volo, Carlos Ruiz Zafón, solo per citarne alcuni; nella saggistica il catalogo spazia dalle firme giornalistiche italiane (Pierluigi Battista, Aldo Cazzullo, Massimo Franco, Giovanni Floris, Mario Giordano, Federico Rampini, Bruno Vespa) ad autori come Anne Applebaum, Mimmo Franzinelli, Thomas L. Friedman, Nicola Gratteri, Pietro Ichino, Henry A. Kissinger, Moises Naim, Gianni Oliva, Jeremy Rifkin, Simon Shama.
Attiva nei primi anni di vita come casa editrice di libri per bambini e ragazzi e nell’editoria scolastica, nel primo dopoguerra Mondadori afferma la propria autorevolezza e il proprio prestigio assecondando le aspirazioni del Paese e rafforzandone lo spirito di identità. Da un lato il catalogo si arricchisce dei classici che costituiscono l’eredità della cultura italiana – con la collana Classici italiani Mondadori diretta da Francesco Flora – e dall’altro si pubblicano i grandissimi autori contemporanei, a cominciare da Gabriele D’Annunzio e Luigi Pirandello.
L’arrivo di Luigi Rusca al fianco del fondatore Arnoldo nel 1928 innesta nella storia della casa editrice un ulteriore elemento fondamentale e caratterizzante: l’attenzione all’estero, sia in termini di autori sia in termini di idee editoriali e collane. Nascono I libri gialli, dal colore della copertina dei volumi: una collana in cui è pubblicata tutta la letteratura poliziesca mondiale, da Agatha Christie a Edgar Wallace e George Simenon. Nasce la Medusa, pietra miliare dell’editoria italiana, che in pochi anni fa conoscere agli italiani la grande letteratura straniere del Novecento con un catalogo: Hermann Hesse,Aldous Huxley, Thomas Mann, Colette, Virginia Woolf, Joseph Roth, Karen Blixen, Francis Scott Fitzgerald, François Mauriac, Georges Bernanos, John Steinbeck, John Fante, William Faulkner, Pearl S. Buck, Franz Werfel, Graham Greene, William Somerset Maugham, Raymond Quenau, Arthur Koestler, Vladimir Nabokov, James Joyce. E infine è inaugurata la collana Omnibus, tuttora esistente, che accoglie libri più facili e di svago, sempre stranieri: il primo titolo della collana è Via col vento di Margaret Mitchell.
Nel secondo dopoguerra, con l’ingresso in azienda del figlio maggiore di Arnoldo, Alberto, la casa editrice rafforza la propria vocazione per la letteratura alta e la saggistica. Nella collana Lo Specchio confluiscono le grandi voci della poesia italiana del primo Novecento, da Cardarelli a Ungaretti, da Quasimodo a Montale, mentre nella Medusa degli italiani escono i romanzi di Ignazio Silone, Guido Piovene, Alba De Cespedes, Aldo Palazzeschi, Mario Soldati, Vasco Pratolini, Mario Tobino, Piero Chiara, Fulvio Tomizza, Anna Banti, Giovanni Comisso, Maria Bellonci.
Con l’acquisizione di Ernest Hemingway (con l’uscita, nel 1945, del primo romanzo pubblicato da Mondadori Per chi suona la campana) si rinnova e attualizza la strategia di catalogo basata su autori di narrativa, di respiro internazionale e di grande attrattiva per il pubblico.
L’ultimo progetto per completare la già vasta offerta di titoli e collane, quello di una seria a prezzi economici, si concretizza nel 1965, con la creazione degli Oscar, che consente la razionalizzazione di tutte le iniziative di editoria economica della Mondadori. Lo slogan di lancio, “Negli Oscar c’è”, chiarisce da subito l’impostazione editoriale: testi di ogni genere, dai classici fuori diritti alla letteratura popolare e di svago, ma soprattutto la grande letteratura. Non a caso il primo volume è Addio alle armi di Hemingway. Ma la grande innovazione degli Oscar è nella scelta del canale di vendita, l’edicola, sino ad allora mai usato per i libri e molto più capillare, in termini di numero di punti vendita sul territorio, del canale delle librerie.
Le molte anime della Mondadori proseguono negli anni con la creazione dei Meridiani (1969) nella fascia alta dell’offerta, e la scelta di titoli di qualità ma destinati a un più ampio pubblico. Due esempi su tutti: Vestivamo alla marinara di Susanna Agnelli e La donna della domenica di Fruttero&Lucentini. Evasione e intrattenimento di qualità diventano il binomio vincente della casa editrice, anche nella saggistica.
Negli anni Ottanta l’arrivo di Leonardo Mondadori segna l’ingresso nel catalogo di nuovi scrittori stranieri di grande caratura, a cominciare da Gabriel Garcia Marquez, acquisito nel 1982 – anno in cui l’autore vince il Nobel per la letteratura. Ma non è l’unico: con Mondadori pubblicano già autori best seller come Ken Follett, Frederick Forsyth e Dominique Lapierre, cui seguono John Le Carré, Martin Cruz Smith, Judith Krantz, William Styron, Harold Robbins, Thomas Harris, e poi ancora, negli anni Novanta John Grisham, Patricia Cornwell, P.D. James, James Ellroy, Tom Wolfe, Robert Harris, Peter Hoeg.
È di questi anni anche l’ideazione di libri molto leggeri ma spiritosi e intelligenti, scritti da autori come Luciano De Crescenzo, Renzo Arbore, Giorgio Forattini, Roberto D’Agostino, Paolo Villaggio, Stefano Benni e Michele Serra.
Tra la fine del secolo scorso e il primo decennio del 2000 la Mondadori riesce a mettere a frutto l’immenso tesoro della propria storia ed eredità – grande letteratura, intrattenimento di qualità, ampio ventaglio di offerta sia in termini di gusto sia in termini di prezzo – innestando un ulteriore elemento: la capacità di scoprire e lanciare esordienti di talento. Sono di questi anni i grandi successi di Roberto Saviano, Paolo Giordano, Alessandro D’Avenia (tutti alla loro opera prima), di Margaret Mazzantini e, fra gli stranieri, di Dan Brown.
Sul versante della letteratura di qualità nasce la collana Scrittori italiani e stranieri, mentre Strade blu propone autori più originali e innovativi, come Chuck Palahniuk, Neil Gaiman, David Sedaris e Michael Moore.
Nell’ambito dell’editoria mass market la collana I Miti e le opere in serie, a partire da Ramses di Christian Jacq sino al fenomeno editoriale di 50 Sfumature e oltre, segnano due fasi importanti nell’evoluzione della produzione libraria italiana.