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Interni celebra i suoi primi 70 anni al Fuorisalone con la mostra evento “Cross Vision”
Un viaggio andata e ritorno dall'industria al design, dall'artigianato alla tecnologia, che unisce culture, paesi e saperi nel nome della sostenibilità
Dal 15 al 28 aprile a Milano, INTERNI celebra sette decenni di storia con un percorso fatto da oltre 40 installazioni distribuite in sei location simbolo della cultura e dell’eccellenza della città:
dall’Università degli Studi all’Università Cattolica del Sacro Cuore, dall’Eni Space presso l’Orto Botanico di Brera all’Audi House of Progress presso il Portrait Milano, fino a De Castillia 23 di Urban Up | Unipol e Eataly Milano Smeraldo
Installazioni, mostre tematiche e micro-architetture che puntano a evidenziare il know-how, la ricerca e la sperimentazione del design italiano in dialogo con il mondo, dando spazio ed enfasi ai principi universali della sostenibilità e della tutela dei luoghi in cui viviamo. È questa l’idea che sta alla base dell’attesissima Mostra-Evento INTERNI CROSS VISION che celebrerà i 70 anni della rivista e che renderà indimenticabile la prossima edizione del FuoriSalone.
Oltre 40 le proposte creative realizzate da un parterre di più di 44 progettisti di 12 nazionalità diverse in 6 luoghi iconici di Milano, che ospiteranno 14 giorni di appuntamenti, incontri, dibattiti tra i protagonisti della Cultura del Progetto e non solo. Sono questi i numeri di Interni Cross Vision, la mostra ideata da INTERNI, il magazine di interiors e contemporary design del Gruppo Mondadori, e curata da Gilda Bojardi, che avrà luogo dal 15 al 28 aprile nei Cortili dell’Università degli Studi di Milano, all’Eni Space presso l’Orto Botanico di Brera e al Portrait Milano sede di Audi House of Progress. Rinnovando il suo ruolo di ‘attivatore’ di energie progettuali, quest’anno INTERNI amplia le sue sedi espositive e ai tre punti strategici affianca per il secondo anno Eataly Milano Smeraldo, De Castillia 23 di Urban Up | Unipol e per la prima volta l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
La mostra intende dare voce al pensiero trasversale e polifonico che oggi consente di coniugare concetti apparentemente opposti: tecnologia e artigianato, arte e industria, artificio e natura, materialità e digitalizzazione, intesi come elementi complementari e imprescindibili del processo d’innovazione contemporaneo. Allo stesso tempo, ha l’obiettivo di evidenziare il ruolo che la cultura italiana del design svolge all’interno di questo processo: durante la Design Week di aprile, Milano si trasforma infatti in una palestra progettuale per architetti, designer e creativi provenienti da tutto il mondo, che qui trovano la possibilità di mettere a confronto le proprie visioni e di contaminare i loro saperi, nello sforzo comune di costruire un mondo più bello e sostenibile.
INTERNI CROSS VISION è una delle principali iniziative che il Comune di Milano propone per la Design Week e per il FuoriSalone 2024, quest’ultimo nato nel 1990 per iniziativa di Gilda Bojardi e universalmente riconosciuto come l’evento di riferimento per il design e l’architettura internazionale.
INTERNI 70°
Ma INTERNI CROSS VISION, è anche l’occasione per festeggiare i 70 anni di INTERNI, 30 dei quali sotto la guida creativa della sua direttrice Gilda Bojardi
“Con il mese di aprile INTERNI inizia ufficialmente le celebrazioni per i suoi primi 70 anni di pubblicazione, un denso percorso che ha documentato, interpretato e promosso le evoluzioni del progetto di architettura, interior e design nel mondo”, spiega Gilda Bojardi. “In questi sette decenni abbiamo avuto la fortuna di condividere la fantastica e avventurosa storia del design e dell’arredamento italiano, il famoso Made in Italy, e abbiamo seguito da vicino la crescita che questo ha saputo esprimere grazie all’opera di geniali uomini e donne di cultura, di architetti e designer, di imprenditori intuitivi e coraggiosi. INTERNI è maturata con il design. Con un impegno sempre più preciso nella comunicazione della cultura del progetto a livello internazionale, ha sviluppato un sistema di pubblicazioni parallele che ha trasformato la rivista mensile da élite-media a mass-media. Nella sua attività rientrano anche l’ideazione e il coordinamento di eventi e mostre, organizzati nella logica di favorire un incontro tra chi progetta, chi produce, chi distribuisce e chi divulga”.
Per questo importante anniversario AMDL CIRCLE – Michele De Lucchi insieme a Guido Scarabottolo hanno dato vita a Diorama 70, un’installazione nella hall dell’Aula Magna dell’Università degli Studi, che mette in scena il racconto di un viaggio immerso in un paesaggio osservabile da molteplici prospettive e angolazioni non convenzionali. Disegno, arte e architettura si incontrano in un grande diorama in scala reale, trasponendo i segni di Scarabottolo dal foglio a una dimensione inaspettata, che invita ad essere esplorata e percorsa tridimensionalmente. Uno scenario immaginario da attraversare, che si snoda attraverso sette maestose montagne, ciascuna narrante una delle sette decadi di storia di INTERNI, e che culmina in un imponente vulcano in eruzione, simbolo vibrante della vitalità e dell’incessante dinamismo della rivista. Una suggestiva metafora che affianca l’approccio trasversale del magazine al mutare morfologico, estetico e paesaggistico della città di Milano, di cui è testimone da settant’anni. La scelta di adottare l’effetto scenico del diorama si traduce nell’uso esclusivo della carta per creare tutti gli elementi, manifestando una particolare attenzione alla selezione dei materiali. All’interno di ciascuna delle sette montagne, il racconto delle sette decadi continua attraverso 700 copertine che, unite graficamente, sono proposte ai visitatori sotto forma di poster, completando così l’intero scenario narrativo.
A dare il via ai festeggiamenti, INTERNI ha organizzato un’esclusiva cena di gala che si svolgerà domenica 14 aprile presso il Cortile ‘700 dell’Università degli Studi di Milano. La serata, riservata a 200 ospiti tra imprenditori, architetti e designer, vedrà 7 grandi progettisti – Piero Lissoni, Patricia Urquiola, Michele De Lucchi, Ferruccio Laviani, Benedetta Tagliabue, Francesca Lanzavecchia e Elena Salmistraro – raccontare, attraverso la mise en place e i decori dei 21 tavoli allestiti, per i 7 decenni del design.
INTERNI CROSS VISION, che già si preannuncia memorabile per la sua varietà, ricerca e unicità, verrà presentata ufficialmente lunedì 15 aprile alle ore 14.30 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano (via Festa del Perdono, 7). Alla conferenza stampa, oltre ai progettisti, parteciperanno: Mario Vattani Ambasciatore, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Rino Fisichella Arcivescovo, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Satoshi Suzuki, Ambasciatore del Giappone in Italia, Mauro Battocchi Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese, MAECI, Alessia Cappello Assessora allo Sviluppo economico e alle Politiche del lavoro, Comune di Milano, Maria Pia Abbracchio Prorettrice Vicaria con delega a Ricerca e Innovazione, Università degli Studi di Milano, Franco Anelli, Rettore Università Cattolica del Sacro Cuore, Antonio Porro, AD Gruppo Mondadori, Fabrizio Longo, Direttore Audi Italia, Matteo Ricci, Sindaco di Pesaro – Capitale Italiana della Cultura 2024, Gilda Bojardi, Direttore di INTERNI. A moderare l’incontro la giornalista Monica Maggioni.
I tre co-producer della mostra evento: Audi, Eni e il Commissariato Generale per l’Italia Expo 2025 Osaka
Main sponsor di INTERNI CROSS VISION sono: Audi, marchio di riferimento nel mondo automotive, investe la propria avanguardia tecnologica nella mobilità consapevole ed è impegnata nella decarbonizzazione di tutti gli impianti produttivi entro il prossimo anno; Eni è una global energy company presente in 62 Paesi, con oltre 30.000 dipendenti. Nata come compagnia oil & gas, oggi si è trasformata in una società integrata dell’energia: ricopre un ruolo di primo piano nel garantire la sicurezza energetica e gioca un ruolo centrale nella transizione energetica. Ha l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, attraverso la decarbonizzazione dei propri processi e dei prodotti che vende ai propri clienti. E infine il Commissariato Generale per l’Italia Expo 2025 Osaka con la presentazione in anteprima del modello del futuro Padiglione Italia per EXPO 2025 Osaka.
Al Portrait Milano, in corso Venezia 11 – Audi House of Progress
Reflaction: dalla crasi tra le parole ‘reflection’ e ‘action’ nasce il titolo dell’installazione progettata per Audi da BIG – Bjarke Ingels Group. ‘Action’ è intesa come azione orientata a un’evoluzione tecnologica armonica, ma anche come impegno concreto nella tutela ambientale e nella costruzione di un ecosistema sociale più equo. ‘Reflaction’ rappresenta un invito a riflettere sulle conseguenze di ciò che facciamo e sul significato della nostra stessa esistenza nel mondo. Non a caso, il progetto sceglie lo specchio per definire due alte pareti che si incrociano simmetricamente, suddividendo il centro del quadrilatero del Portrait Milano in quattro aree attraverso imponenti pareti specchianti (10 x 1,2 x h 8,5 m), tante quanti gli anelli simbolo di Audi. Quasi invisibile, la struttura moltiplica persone e oggetti, individuando situazioni diverse che invitano alle numerose attività proposte nei giorni del FuoriSalone. I visitatori possono circolare attorno a Reflaction e fermarsi nella sezione Performance, dove sono esposte, in anteprima ufficiale, due Audi SQ6 in due diverse tonalità di grigio; Community è lo spazio pensato per stimolare lo scambio e la convivialità, all’ombra di aceri giapponesi; Knowledge è l’anfiteatro dove si svolgono incontri e talk, un anfiteatro circolare con gradoni in legno massello e balaustre in acciaio cromato; l’area Audi light technologies mostra le innovative tecnologie digitali legate alla luce, sviluppate dal brand tedesco.
In Orto Botanico di Brera – Eni Space
L’Orto Botanico di Brera, si trasforma in Eni Space e ospita sunRICE, la ricetta della felicità. L’installazione, progettata da CRA-Carlo Ratti Associati e Italo Rota per Eni in collaborazione con Niko Romito, propone un percorso esperienziale dedicato alla felicità, quella del mangiar bene, quella delle nuove scoperte, quella dell’insolito, che porta il visitatore a vedere con occhi nuovi elementi noti della quotidianità, attraverso un alimento semplice: il riso. Partendo dalla pianta, passando per l’ingrediente e per il suo uso innovativo in cucina, questo viaggio a tappe mostra anche come gli scarti di lavorazione del riso possano diventare materia prima per un’architettura nuova e sostenibile. L’installazione è infatti composta da moduli triangolari in geopolimero (silica-based) adatto per utilizzi in esterno. Un materiale generato dal riutilizzo degli scarti di lavorazione del riso (lolla di riso), tramite un processo produttivo a impatto zero. A fine esposizione, in un’ottica di circolarità, l’installazione si trasformerà nuovamente diventando nutrimento da reimmettere nel terreno da coltivare.
Per SunRICE lo Chef Niko Romito – che sulla circolarità del pensiero creativo ha costruito negli anni la propria identitaria visione del cibo e della gastronomia – ha realizzato un biscotto che tra i suoi ingredienti ha il riso e alcune materie prime erbacee coltivate nell’Orto Botanico di Brera. L’assaggio offerto ai visitatori contribuirà a rendere inaspettata l’esperienza e a promuovere i valori chiave dell’iniziativa.
SunRICE è un progetto incentrato sulla condivisione dei temi cardine alla base delle economie trasformative, del benessere e della salute, delle competenze e della formazione.
All’Università degli Studi di Milano, il futuro Padiglione Italia per EXPO 2025 Osaka
Già al centro di due incontri organizzati lo scorso autunno, a Bergamo in occasione del Landscape Festival e a Bologna durante il Cersaie, il Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka è ora protagonista al FuoriSalone di Milano. Il modello in scala 1:100 dell’architettura espositiva progettata da Mario Cucinella – MCA Architects è infatti esposto nell’ambito della mostra Cross Vision nella Hall dell’Aula Magna dell’Università Statale, per raccontare i principi fondanti dell’opera ma anche l’accordo di comunicazione tra il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka e INTERNI. Da questa partnership nascerà una serie di eventi e presentazioni che accompagneranno il pubblico all’Esposizione Universale in programma nella città giapponese dal 13 aprile al 13 ottobre 2025.
“La settimana del design di Milano celebra il ‘saper fare italiano’, il cui valore è riconosciuto a livello globale”, ha commentato il Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025, Ambasciatore Mario Vattani. “Il FuoriSalone organizzato da Interni è la cornice ideale per presentare al pubblico il Padiglione Italia disegnato dallo Studio di Mario Cucinella (MCA) e che ospiterà tutto il Sistema Paese. Il tema del nostro padiglione è ‘L’Arte Rigenera la Vita’. Per noi il termine ‘Arte’ è inteso in senso ampio e diventa sinonimo dell’eclettica creatività italiana, di quel ‘pensare con le mani’ che è alla base del successo del nostro design nel mondo”.
Il progetto di Mario Cucinella pone al centro della riflessione la persona e le sue interazioni con la società, la tecnologia e la sostenibilità. L’architettura del padiglione rivisita in chiave contemporanea la città ideale rinascimentale, con il teatro, la piazza e il giardino all’italiana quali luoghi identitari e urbanistici del Paese. Progettare il Padiglione Italia per Expo 2025 Osaka”, afferma Mario Cucinella, founder & creative director di MCA – Mario Cucinella Architects, “è un’opportunità unica per la creazione di un vero e proprio palcoscenico in cui non solo mostrare cultura, storia e innovazione del nostro Paese, ma anche creare un luogo in cui tessere connessioni”.
Installazioni e designers: chi sono i protagonisti di INTERNI CROSS VISION
La grande mostra-evento di INTERNI nasce con l’intento di attivare e moltiplicare connessioni e relazioni: un sistema virtuoso tra i protagonisti della creatività, imprese, reti distributive che hanno l’imprescindibile necessità di connettere persone e idee provenienti da luoghi e culture diversi. In collaborazione con aziende, multinazionali, start-up e istituzioni, sono più di 44 progettisti che hanno realizzato oltre 40 proposte creative (installazioni, mostre, design islands, micro-architetture e macro-oggetti, tutti site-specific) per interpretare il tema di questa edizione della mostra.
Università degli Studi di Milano
Negli spazi dell’Università degli Studi di Milano prendono vita una serie di imponenti installazioni: oceani, montagne, sentieri sospesi sull’acqua, giardini di pietre, costellazioni, sculture monumentali, che condurranno il visitatore attraverso ambienti da rispettare e riscoprire e invitandolo a riflettere sui temi della progettazione, dell’innovazione, del recupero e della sostenibilità.
Collocata nel Cortile del ’700 e progettata da Piero Lissoni, l’installazione SUB: Sustainable Underwater Balance realizzata da Sanlorenzo. Attraverso l’immersione in un mare virtuale, racconta il futuro green della nautica da diporto: accanto a creature marine, onde e nuotatori, si scorge la sagoma di innovative imbarcazioni con propulsione a idrogeno. L’opera è composta da un padiglione aperto a pianta rettangolare, delimitato da una parete che ne scandisce lo sviluppo longitudinale e da una copertura. Entrambi questi elementi architettonici sono interamente rivestiti di ledwall che ricreano le luci e i suoni dell’ambiente marino, mentre la pedana è in materiale riflettente. Attraversando il padiglione, i visitatori, avvolti dalle proiezioni, vivranno un suggestivo effetto immersivo.
Nel Cortile della Farmacia si trova The Amazing Walk, realizzata da Amazon, in collaborazione con MAD Architects. Lo studio internazionale di architettura sceglie l’immagine della montagna per accompagnare il pubblico alla scoperta dei prodotti per la casa, l’arredamento, l’illuminazione, la smart home e accessori tecnologici disponibili su Amazon.it. Alla montagna si accede grazie a un sentiero sospeso su uno specchio d’acqua, simbolo del viaggio dei clienti nell’esplorazione dei prodotti.
Si prosegue nel Cortile d’Onore con decine di straordinarie installazioni a partire da Travelogue on Mountains di Wu Bin, un progetto dalla forte valenza simbolica che si traduce in un’esperienza alla scoperta dell’architettura orientale. Realizzato con i materiali leggeri ed ecologici di Yardcom, è una sorta di labirinto scandito e delimitato da lunghi fogli di carta Tyvek® di DuPont®, posizionati a intervalli regolari, che conduce fino al cuore dell’opera dove si trova uno specchio d’acqua. L’opera ha visto anche al supporto di INTERNI China.
Annabel Karim Kassar risponde al tema di INTERNI Cross Vision, sperimentando per la prima volta l’incontro tra performance e installazione. Travelling incorpora infatti uno spazio studio dove i visitatori potranno vederla dipingere (martedì 16 e mercoledì 17 aprile, dalle ore 14 alle ore 16). Queste opere andranno a completare e modificare l’ambiente durante il periodo della mostra, superando il confine tra architettura finita ed esperienza vissuta. Il progetto, realizzato da AKK Architects- Annaka, è suddiviso in sette ambienti, ognuno dei quali rappresenta un’attività umana: lavoro, musica, sessualità, meditazione, arte, gioco, cinema.
È invece l’immagine del fiore, simbolo di leggerezza, rinnovamento ed evoluzione, il filo conduttore – e il modulo base – del Giardino di Pietra, progetto di Vivian Coser promosso da Centrorochas (Brazilian Center of Natural Stone Exporters) e ApexBrasil e organizzata da It’s Natural – Brazilian Natural Stone. Impegnata da oltre 20 anni nella creazione di progetti biofilici, la designer brasiliana ha scelto questa forma perché racchiude in sé il concetto di biofilia, utilizzato in architettura per dare vita a spazi “che sbocciano e si trasformano, proprio come il ciclo di vita di un fiore”.
L’architetto giapponese di fama internazionale, Kengo Kuma presenta Stone Grove (boschetto di pietre). Con l’utilizzo di elementi modulari in agglomerati di marmo e quarzo, reinterpreta in chiave contemporanea – e con materiali alternativi – i principi dell’Ikebana creando una composizione rappresentativa delle diverse texture e finiture dei prodotti lapidei realizzati da Quarella.
Umbral, il Tempio dell’Ascolto è realizzato da Rubner Haus su progetto di Carlo Farina, Veronica Pesenti Rossi, Memo Sánchez Cárdenas, sotto la guida di Fondazione Franco Albini. Concept dell’installazione è l’importanza della co-creazione. Il nome Umbral – soglia, in spagnolo – evoca l’idea di un confine tra il conosciuto e l’ignoto, ed invita ad addentrarsi in una nuova cultura del progetto, i cui fulcri sono il sistema costruttivo in legno massiccio Blockhaus e i principi del Metodo Albini. Filo rosso – reale e simbolico – è l’albero centrale, rappresentativo del legame che ci unisce tutti in un’unica comunità di condivisione.
Marco Piva per Saint-Gobain Italia dà vita a Material Tower, una rigorosa struttura esagonale alta più di 5 metri che accoglie e racchiude una scultura in lana di vetro dai contorni morbidi e non definiti, a simboleggiare “una nuvola di pensieri creativi”. I filamenti materici catturano luci e sfumature dalla parte superiore della torre, perimetrata da led di colori diversi. Dei sei lati della torre, due presentano un rivestimento materico, due sono trasparenti e, come finestre sospese, svelano ciò che sta dentro il volume di vetro; due sono invece pareti ledwall su cui scorre il racconto della produzione di Saint-Gobain.
Ispirata all’iconico prodotto per il trucco labbra 3D Hydra Lipgloss di Kiko Milano che fonde trasparenze glossate a colori e volumi sensuali, Tandem intreccia i due differenti approcci progettuali di Jacopo Foggini e di Massimo Iosa Ghini, con l’obiettivo di raccontare come la diversità si possa trasformare in armonia. Ancorato a due elementi dalle geometrie con angoli arrotondati su progetto Massimo Iosa Ghini, il grande chandelier di Jacopo Foggini è una cascata di bacchette trasparenti che si tuffano nelle forme ‘labiali’ del divano disegnato da Massimo Iosa Ghini.
Evoca un senso di movimento il grande totem El Paron – Wisteria Tower della designer Patricia Urquiola per Cimento, che troneggia nel Cortile d’Onore a rappresentare l’incrocio tra natura e tecnologia, artificio e ambiente. El Paron – termine dialettale veneto che significa “il padrone”, tradizionalmente usato per riferirsi al campanile di una chiesa, alta struttura che domina il paesaggio – è una scultura monumentale composta da quattro elementi modulari sovrapposti che raggiungono un’altezza di 10 metri.
Progettata da Mario Cucinella Architects per Roca, Sparking Change è una quinta semicircolare di 4,5 metri di altezza costituita da 1.200 elementi modulari in ceramica stampati in 3D, che racconta l’evoluzione del settore, fra tradizione e innovazione industriale. Il concept trae ispirazione dai nuovi sviluppi delle tecnologie e degli strumenti digitali e testimonia il processo di rinnovamento che sta alla base della sostenibilità, riflettendo così l’essenza di Roca.
I am what I throw away di Italo Rota, NABA Scientific Advisor, e Claudio Larcher, NABA Design Area Leader, con il coinvolgimento degli studenti dell’Area Design dell’Accademia NABA e con AMSA – Gruppo A2A, utilizzano materiali di recupero e al contempo innovativi, rendendo visibili e comprensibili l’etica della circolarità dei processi e i risultati virtuosi della raccolta differenziata.
Diciotto portali, formati da sfere dorate e disposti su sei file, compongono Mille Miroirs un brillante, spettacolare, onirico paesaggio dalle geometrie regolari del designer francese Cyril Lancelin per Fidenza Village, parte di The Bicester Collection. Camminando fra le strutture, le persone si muovono tra ombre, luci e riflessi, per immergersi “nel cuore dell’immaginazione dell’artista e perdere l’equilibrio, fuori dal tempo e dalla realtà” in un’atmosfera coinvolgente.
PATH – Dream | Dine| Delight | 37 hectares of pure wellness di Simone Micheli richiama invece il progetto PATH di Porto San Vito a Grado, sviluppato su un’area di 37 ettari. Il padiglione ne ricalca le geometrie e i contenuti e accompagna le persone nella visione del vasto progetto architettonico di Simone Micheli, su concept di Andrea Bigot, AD di Porto San Vito, in un viaggio virtuale tra i focus e i temi di riqualificazione dell’area.
Sit Together – Climate Adaptive Bench dello studio berlinese Topotek 1 in collaborazione con MDT-tex e con il supporto di Mapei, fa parte del progetto di una nuova gamma di arredi urbani che si adattano al cambiamento del clima. Il prototipo, presentato in anteprima alla mostra-evento di INTERNI, è il risultato dell’unione formale tra la classica panca europea e la torre del vento di antica tradizione persiana: una panchina accogliente a ogni ora del giorno e in ogni stagione, su cui potersi accomodare e poter socializzare. Da una parte presenta un lato caldo, più scuro, dall’altra uno fresco più chiaro, mentre la torre protegge dal sole.
Sempre nel Cortile d’Onore, Ludovica Diligu, designer e founder di Labo.Art, insieme con il duo artistico Plastique Fantastique (Marco Canevacci e Yena Young), porta Planetarium, una struttura gonfiabile di 9 metri di diametro che circonda un tronco di albero e trasporta il pubblico in un planetario con costellazioni fatte di rami, foglie, stelle e la voce narrante di Pablo Trincia che recita le filastrocche di Gianni Rodari; la Galleria De Ambrogi espone le Creature Meravigliose, due grandi sculture in materiale plastico riciclato dell’artista Dario Ghibaudo, mentre sport e design dialogano, si incrociano, si osservano e si parlano, nel progetto Powerful Intersections di Marco Acerbis per Santini Cycling.
Marco Nereo Rotelli con Ever in Art® per Bertolotto ha pensato a un grande portale dorato, Door is Love, installato a ridosso delle arcate del Sottoportico del Cortile d’Onore. Composto da 46 porte d’oro, è un simbolo d’ingresso a tutte le città del mondo. Sulla soglia – intesa come spazio reale e metaforico, confine tra materia e natura, che diventa un varco, un luogo di passaggio, di attesa e meditazione – si trova un carro armato impacchettato su cui risalta la scritta “LOVE”, come ulteriore comunicazione di pace.
Il percorso prosegue nel Sottoportico con l’esposizione Da mille anni per il futuro a cura del designer giapponese Toshiyuki Kita con Bizen City e Odate City, una riflessione attorno al futuro della manifattura tradizionale giapponese e l’attualità di un artigianato che nel corso degli anni ha raggiunto alti livelli di perfezione. Accostando le competenze e la creatività dell’artigianato originario delle due località nipponiche, la mostra fa conoscere per la prima volta in Italia opere portatrici di una storia millenaria.
Re-Ceramic di Tom Dixon per VitrA è un’esplorazione nel mondo del riciclo e un’occasione per presentare la linea Liquid di sanitari ad alta resistenza, nati da un innovativo processo ceramico. L’installazione mostra le fasi della trasformazione della materia che conducono alla realizzazione del lavabo Liquid, il primo al mondo in ceramica quasi 100% riciclata proveniente da materiali di scarto recuperati durante la produzione dei sanitari.
Per Caravanserraglio, Lorenzo Palmeri ha elaborato il concetto di ‘mescolamento’, disegnando uno spazio pensato proprio per il transito e per l’accoglienza di chi si trova a passare nel Sottoportico del Cortile d’Onore. Per la sua realizzazione ha scelto Cosmolite® di Stone Italiana, un materiale costituito da minerali di riciclo provenienti dall’industria di escavazione.
Parte delle colonne del sottoportico sono poi rivestite dalla stilista turca Julide Konukoglu con fasce di tessuto Kutnia per il suo allestimento Weaving Inside Out creando così un contrasto tra la durezza della pietra e la morbidezza di questo tessuto contemporaneo realizzato a mano, che fonde storia, ricerca e innovazione; mentre dalle altre prende vita il progetto Quinte Mutevoli, redatto da Catello Raffaele, Ornella Formati e Vincenzo Esposito in collaborazione con gli studenti del Corso di Architettura degli Interni dell’Accademia IUAD, che coinvolge i visitatori in una ‘partecipazione attiva’ che consente loro di personalizzare parti dell’allestimento, spostando liberamente le lamelle colorate che lo compongono.
Ideata da Giulio Cappellini, The Art of Independence nasce dalle attività del laboratorio artigianale della Comunità San Patrignano ed esprime le evoluzioni ultime delle lavorazioni svolte al suo interno grazie agli strumenti digitali, che permettono ai ragazzi della comunità di sviluppare un bagaglio formativo utile per il loro reinserimento professionale. Ricoprire quattro colonne d’ingresso dell’Università degli Studi vuole enfatizzare l’antico edificio mediante segni grafici che rileggono in chiave contemporanea una serie di decorazioni presenti in vari angoli e palazzi storici della città.
Al tema del benessere, del prendersi cura di sé e della riconnessione con gli elementi naturali è dedicato Metodo Benessere, l’installazione progettata per Zentiva Italia da Emiliano Calderin che racconta la storia dell’iconica bottiglia di Soluzione Schoum. Con il suo schema armonico, l’allestimento crea una relazione trasversale tra il prodotto, la sua narrazione, l’architettura per poi tornare alla città con l’iconica Torre Velasca, che diventa vista, riferimento, ispirazione e prospettiva dell’installazione stessa. Il percorso, che si sviluppa in modo organico attorno alle colonne del chiostro del Cortile d’Onore, lascia spazio anche ai lavori degli studenti dell’Università di Genova che hanno preso parte al workshop focalizzato sulla reinterpretazione creativa in chiave contemporanea della bottiglia del noto farmaco a base di estratti vegetali.
Un esempio del versatile catalogo di Tile of Spain, composto da produttori di ceramica spagnoli lo offrono i designer Carlos Sánchez García e Luis Navarro Jover con la loro House of Mirrors, un’installazione composta da elementi ceramici con pareti a specchio che moltiplicano la visione delle piastrelle in esposizione.
Il Loggiato Ovest, i portali degli Scaloni d’Onore e il Cortile d’Onore si trasformano invece nel manifesto del design brasiliano curato da Bruno Simões e organizzato da ApexBrasil che si ispira alla pianta Coccoloba gigantifolia recentemente scoperta in Amazzonia e nota per le sue caratteristiche di resilienza e originalità. Le 50 aziende e studi di designer indipendenti selezionati riflettono il tempo presente e le creazioni provengono da diverse regioni del paese, realizzate con materiali e tecniche differenti, ispirate alla cultura brasiliana e al paesaggio. L’accesso all’esposizione avviene attraverso le due imponenti scale ai lati del vestibolo dell’università e che ospiteranno un’installazione immersiva che evoca l’importanza dell’acqua e della luce nel processo di fotosintesi. Il disegno organico della natura si manifesta sia nella scenografia firmata Estojo Arquitetura, sia nei pezzi e nei loro usi innovativi e sensibili dei materiali naturali.
Il Loggiato Est brillerà invece grazie a Path of Visions di Arik Levy per Sans Souci: elementi specchianti sospesi e tenuti insieme mediante cavi e giunti snodabili che ruotano in maniera casuale creando un continuo gioco di moltiplicazione spaziale, che sovrappone le immagini dell’architettura, del paesaggio e delle persone. L’installazione prosegue nel Cortile d’Onore, dove le sfaccettature della scultura Ghost dialogano con un’altra composizione riflettente che, posta a parete, proietta luce e riflessi in modo prismatico.
Tra le opere ci saranno anche lampadari-scultura: Unlocking No.3 flavours, spiraliforme (1,20 x 1,50) disegnato da Alessandra Baldereschi per No.3 Gin che interpreta e immagina di ‘rendere visibile’ con un tocco delicato e fiabesco, l’aroma del gin e Scomposizione di un volo di Federica Marangoni che, con il supporto della vetreria muranese Simone Cenedese, rappresenta con una struttura volutamente classica gabbiani di cristallo con le zampe che corrono anche lungo il tubo centrale quasi a volerlo sostenere, è “metafora della vita di una città d’acqua, presenza estetica forte, che unisce simbolicamente il bene e il male, l’aria e la terra”.
Infine, 100% Arabica, Uni viaggio alla scoperta tra design e sostenibilitò è il progetto per le sale stampa della mostra presso l’Università degli Studi di Milano che si ispira alle piantagioni di caffè Arabica, con pareti rivestite con una carta da parati che raffigura le piante di caffè. L’allestimento dello spazio, curato da Carlo Bach, direttore artistico di illycaffè in collaborazione con Kartell, intende evidenziare il know-how italiano in un confronto costruttivo con le culture di altri paesi, fatto di ricerca, innovazione, sperimentazione improntate ai principi universali di sostenibilità e tutela dei luoghi, tanto che gli arredi sono realizzati con lo scarto delle capsule.
La nuova sede: l’Università Cattolica del Sacro Cuore
L’Università Cattolica del Sacro Cuore, che per la prima volta viene inclusa nel circuito delle mostre organizzate da INTERNI, ospita Sonosfera® di David Monacchi, Sherwood di Marcantonio e le proiezioni sull’ex caserma di Castagnaravelli.
Da Pesaro, Capitale italiana della cultura 2024, arriva la Sonosfera®, frutto della visione del suo inventore David Monacchi. Un’iniziativa che incarna l’unione di arte, tecnologia e consapevolezza ambientale. Monacchi utilizza la sua competenza interdisciplinare, di ingegneria del suono, ricerca sul campo e arte ecoacustica, per rendere omaggio a Pesaro Città Creativa Unesco della Musica. Sonosfera®, finora ospitata a Pesaro sin dalla sua creazione, sarà presentata nel Cortile d’Onore Leone XIII dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Una partecipazione che vuole raccontare il territorio pesarese e superare la classica concezione di installazione temporanea proponendo un lavoro frutto di decenni di ricerca e di azioni concrete.
L’esperienza in Sonosfera® è accessibile in gruppi di 40 persone che saranno immerse in un campo sonoro tridimensionale, creato da 45 diffusori acustici posizionati in geometria sferica. Un teatro sensoriale che riproduce il suono più prossimo alla realtà mai realizzato. Gli spettrogrammi del suono sono proiettati in una corona a 360° ad altissima definizione, e generano una potente trasposizione visiva dell’esperienza sensoriale acustica, capovolgendo le gerarchie percettive. Sonosfera® si inserisce in questa epocale transizione ecologica come acceleratore di coscienza, dove l’alta tecnologia permette paradossalmente la riconnessione con il mondo primordiale attraverso esperienze sensoriali e cognitive profonde. I suoni degli ecosistemi di foresta più biodiversi e più antichi della Terra, sono registrati in 3D e riproposti in perifonia sferica. Partner dell’installazione sono CTE Square – Casa delle tecnologie emergenti e Renco, player internazionale presente in 20 paesi e punto di riferimento per engineering e progettazione. Ingresso gratuito su prenotazione al seguente link.
Grandi cervi animano un universo onirico tra fantasia e realtà. Una presenza dalla forte energia che domina lo spazio del Chiostro Benedetto XV e Chiostro Pio XI dell’Università Cattolica, risvegliando emozioni e immortalando la relazione tra uomo e natura. Sherwood, progetto QEEBOO by Marcantonio, è un imponente cervo le cui corna si ramificano diventando lampadari decorati con cristalli e pendenti. La forte energia naturale dell’animale è immortalata dal designer che lo immagina mentre si muove fiero in un bosco creando, grazie alle sue possenti corna luminose, magici bagliori nella notte, come se fosse una guida da seguire. Sherwood diventa protagonista di spazi interni ed esterni.
Eataly Milano Smeraldo e De Castillia 23 di Urban Up | Unipol
Per il secondo anno consecutivo Eataly Milano Smeraldo e De Castillia 23 di Urban Up | Unipol entrano nel circuito della mostra-evento INTERNI CROSS VISION.
Eataly Smeraldo presenta Food, Design & Happiness un’opera progettata da Giulio Cappellini composta da quattro pannelli modulari sospesi, trattenuti da cornici in legno naturale, che fanno da sfondo a contenitori trasparenti con dentro vino, legumi, pasta, olio. Ogni paravento è suddiviso in moduli realizzati in carta di riso. L’opera, che rimarrà visibile fino al 6 maggio, si inserisce, come le quinte di una scenografia, nell’atrio di ingresso dell’ex Teatro Smeraldo e racconta, in modo unico e diverso, i prodotti di uso quotidiano presenti nello store.
In continuità con l’installazione H2O Help dell’edizione 2023 dedicata al tema dell’emergenza idrica, quest’anno Urban Up | Unipol vuole testimoniare il proprio impegno nell’ambito della sostenibilità ambientale attraverso una maxi-installazione che ha per protagonista l’aria. “Il respiro dell’aria” progettato da Studio Azzurro, trasforma De Castillia 23 in un cielo verticale di 4.000 mq grazie a 13 morbide nuvole “magrittiane” gonfiate ad aria di varie dimensioni (da 7,5 m x 2,5 m a 13,5 m x 5 m) installate sulla facciata del building illuminata di azzurro tutte le sere, a partire dalle ore 20.00. L’obiettivo dell’installazione scelta da Urban Up | Unipol è sensibilizzare il più vasto pubblico della Design Week 2024 sull’importanza del miglioramento della qualità dell’aria nelle politiche di gestione delle grandi città (e di Milano) e di progettazione urbana.
Il sistema INTERNI
Il sistema integrato di comunicazione di Interni ribadisce il suo ruolo di principale fonte di informazione per il mondo del progetto. Tre pubblicazioni cartacee (Interni, Interni King Size e la Guida FuoriSalone), un grande evento (Interni CROSS VISION), due digitali (Interni King Size e la Guida FuoriSalone), Interni online (sito web e social), con approfondimenti e filmati che verranno veicolati attraverso un sistema di newsletter – forniscono tutti gli strumenti che consentono di essere aggiornati in tempo reale sulle tendenze, le novità e le anticipazioni sul design.
Giunta alla sua 34esima edizione, la Guida FuoriSalone è il vademecum necessario per tutti coloro che vogliono conoscere e orientarsi nel panorama sempre più ricco di appuntamenti della Design Week milanese, grazie alla lettura ragionata di 350 eventi che coinvolgono aziende, designer e architetti che partecipano al FuoriSalone, organizzati sia day by day sia in ordine alfabetico. La guida, che verrà distribuita gratuitamente con il numero di Interni in edicola ad aprile a Milano e presso tutti gli showroom, le istituzioni, i musei e, in generale, le location che partecipano al FuoriSalone 2024 (oltre che alla fiera stessa), sarà consultabile online (fruibile anche su tablet e smartphone), con mappa interattiva.
La forza del brand è ben visibile anche sul territorio: per CROSS VISION è prevista infatti un’importante campagna di street advertising che comprende la personalizzazione di 10 punti vendita negli aeroporti di Malpensa (T1), Linate e nella Stazione Centrale di Milano, 68 schermi Digitali in Stazione Centrale, 10 maxi retro media Shuttle/bus, 38 monitor Lcd del circuito Digimupi nelle stazioni ferroviarie di Cadorna, Porta Garibaldi, Domodossola, Lambrate, Rogoredo e Bovisa, i 17 monitor Lcd del Digital Downton Brian & Barry di Piazza San babila, 15 impianti Digital Box in Corso Vittorio Emanuele, 41 impianti FSU Digital (del circuito Clear Channel) selezionati in Milano centro, l’allestimento delle vetrine del Mondadori Multicenter in piazza Duomo e del Rizzoli Store in Galleria Vittorio Emanuele e relativo circuito di Ledwall di entrambi gli store e 50 edicole personalizzate nel centro e nei luoghi di passaggio principali della città.
Per tutte le informazioni www.internimagazine.it