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Approvati dal CdA i risultati al 31 dicembre 2017
Risultati in linea con le attese:
- Ricavi netti consolidati a 1.268,3 milioni di euro: +0,4% rispetto al 2016; in lieve flessione su base pro-forma[1] (-0,9%)
- EBITDA adjusted a 106,3 milioni di euro: -2,2 milioni di euro rispetto al 2016 (+6,3% su base pro-forma)
- EBITDA a 101,1 milioni di euro: +7,5% rispetto al 2016 (+16,8% su base pro-forma)
- Risultato netto a 30,4 milioni di euro: +35% rispetto al 2016
- Posizione finanziaria netta a -189,2 milioni di euro in miglioramento di 74,4 milioni di euro con rapporto PFN/EBITDA adjusted pari a 1,8x (rispetto a 2,4x del 2016)
Stima per l’esercizio in corso
- Ricavi in leggera contrazione
- EBITDA adjusted sostanzialmente stabile
- Utile netto in contrazione per minori componenti positive non ricorrenti
- Cash flow ordinario atteso intorno a 50 milioni di euro
Piano 2019
- Trend ricavi in linea con stima 2018
- EBITDA adjusted in crescita, intorno a 110 milioni di euro
- Utile netto superiore a 30 milioni di euro
- Posizione finanziaria netta inferiore a -150 milioni di euro (con rapporto PFN/EBITDA adjusted pari a circa 1,3x)
[1] A parità di consolidamento di Rizzoli Libri dal 1° gennaio 2016, ricavi pari a 1.280 milioni di euro e EBITDA adjusted a 100 milioni di euro.
Risultati in linea con le attese:
- Ricavi netti consolidati a 1.268,3 milioni di euro: +0,4% rispetto al 2016; in lieve flessione su base pro-forma[1] (-0,9%)
- EBITDA adjusted a 106,3 milioni di euro: -2,2 milioni di euro rispetto al 2016 (+6,3% su base pro-forma)
- EBITDA a 101,1 milioni di euro: +7,5% rispetto al 2016 (+16,8% su base pro-forma)
- Risultato netto a 30,4 milioni di euro: +35% rispetto al 2016
- Posizione finanziaria netta a -189,2 milioni di euro in miglioramento di 74,4 milioni di euro con rapporto PFN/EBITDA adjusted pari a 1,8x (rispetto a 2,4x del 2016)
Stima per l’esercizio in corso
- Ricavi in leggera contrazione
- EBITDA adjusted sostanzialmente stabile
- Utile netto in contrazione per minori componenti positive non ricorrenti
- Cash flow ordinario atteso intorno a 50 milioni di euro
Piano 2019
- Trend ricavi in linea con stima 2018
- EBITDA adjusted in crescita, intorno a 110 milioni di euro
- Utile netto superiore a 30 milioni di euro
- Posizione finanziaria netta inferiore a -150 milioni di euro (con rapporto PFN/EBITDA adjusted pari a circa 1,3x)
[1] A parità di consolidamento di Rizzoli Libri dal 1° gennaio 2016, ricavi pari a 1.280 milioni di euro e EBITDA adjusted a 100 milioni di euro.
Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017[1] presentati dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.
HIGHLIGHTS 2017
Il 2017 ha rappresentato per il Gruppo Mondadori un anno di consolidamento degli obiettivi raggiunti nel triennio precedente nel percorso di ridefinizione strategica delle proprie attività e di ulteriore miglioramento economico e finanziario, continuando a perseguire con decisione azioni di efficienza, coerenti alle dinamiche dei mercati di riferimento, e rafforzando la leadership in tutte le aree di business.
I risultati raggiunti sono stati in linea con le attese comunicate al mercato:
- i ricavi sono sostanzialmente confermati rispetto al 2016 (-0,9% su base pro-forma);
- l’EBITDA adjusted ha registrato una crescita del 6,3% (dai 100 milioni di euro del 2016 pro-forma), con una marginalità dell’8,4%, in aumento dal 7,8%, e con un incremento del contributo alla redditività di Gruppo da parte del business Libri (circa il 70% del totale);
- l’utile netto ha mostrato un incremento del 35% rispetto al 2016;
- il cash flow ordinario si è attestato a 68,7 milioni di euro, consentendo una riduzione dell’indebitamento netto di circa il 28% e il raggiungimento di un rapporto tra posizione finanziaria netta e EBITDA adjusted pari a 1,8x (rispetto ai 2,4x del 2016).
Alla fine dell’anno è stato inoltre sottoscritto un nuovo contratto di finanziamento per un importo complessivo di 450 milioni di euro (con scadenza a cinque anni) che prevede condizioni economiche significativamente migliorative in termini di riduzione del costo medio del debito e revisione della durata.
L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2017
I ricavi netti consolidati dell’esercizio 2017 si sono attestati a 1.268,3 milioni di euro, in crescita dello 0,4% rispetto ai 1.263,3 milioni di euro del 2016; rispetto al dato pro-forma dell’esercizio 2016 sono in contrazione dello 0,9%.
I ricavi delle aree del Gruppo hanno rilevato una dinamica differente: una crescita del +10% per l’area Libri (anche per effetto di un diverso periodo di consolidamento), superiore all’andamento dei mercati di riferimento; un calo complessivo del 7% per le aree Periodici, legato alla contrazione dei mercati diffusionali e pubblicitari.
L’EBITDA adjusted consolidato nell’esercizio 2017 è risultato in crescita del 6,3% (su base pro-forma), attestandosi a 106,3 milioni di euro.
L’area Libri ha contribuito per circa il 70% all’EBITDA di Gruppo, con una marginalità del 14% e con una crescita del 12%, a parità di consolidamento di Rizzoli Libri, rispetto all’EBITDA adjusted del 2016.
L’area Periodici Italia ha proseguito il percorso di recupero di redditività, con un EBITDA adjusted pari a 15,4 milioni di euro, in crescita del 47,3% rispetto all’esercizio precedente.
L’area Periodici Francia ha invece registrato un calo della redditività percentuale dal 10% all’8,5%, riuscendo a mitigare solo in parte gli effetti della rilevante contrazione dei mercati.
L’EBITDA su base pro-forma mostra per il quarto anno consecutivo una crescita, incrementando la marginalità all’8,4% dei ricavi consolidati; tale incremento conferma il processo di miglioramento dell’efficienza operativa, beneficiando anche delle sinergie di integrazione delle società acquisite nel corso del 2016.
A parità di perimetro di consolidamento, le incidenze sui ricavi del costo del venduto, dei costi variabili e dei costi di struttura si riducono per effetto di continue azioni di contenimento dei costi in tutte le aree aziendali; un contributo ancora più rilevante proviene dalla riduzione del costo del lavoro, pari a 3,7% rispetto all’esercizio precedente (-2% circa su base omogenea[2]).
Il personale dipendente al 31 dicembre 2017 è pari a 3.026 dipendenti, in calo del 7,2% rispetto al 31 dicembre 2016 (-4% circa su base omogenea), per effetto della revisione continua delle strutture organizzative sia in Italia sia in Francia.
Il margine operativo lordo ha evidenziato una crescita del 7,5% a 101,1 milioni di euro rispetto ai 94 milioni del 2016 (+16,8% a livello pro-forma). L’esercizio 2017 ha beneficiato di componenti non ordinarie positive nette per 8,3 milioni di euro relative a plusvalenze derivanti dalle cessioni di alcuni asset avvenute nel secondo trimestre dell’esercizio e ha registrato oneri di ristrutturazione pari a 12,3 milioni di euro.
Il risultato operativo consolidato dell’anno è pari a 61,5 milioni di euro, in miglioramento di circa il 2% rispetto ai 60 milioni del 2016 per effetto del citato incremento del margine operativo lordo, nonostante l’incremento della voce ammortamenti e svalutazioni.
Il risultato prima delle imposte consolidato è positivo per 47,5 milioni di euro, in crescita del 12% circa rispetto ai 42,3 milioni di euro del 2016; gli oneri finanziari ammontano nel 2017 a 14 milioni di euro rispetto ai 17 milioni di euro del 2016, in calo del 21% per effetto della riduzione del tasso d’interesse medio di oltre 60 bps e di un minore indebitamento netto medio.
Gli oneri fiscali complessivi del periodo in esame sono pari a 14,3 milioni di euro in riduzione dai 18 milioni di euro nel 2016 ed accolgono un contributo positivo pari a 6,3 milioni di euro di un adeguamento delle imposte differite di Mondadori France.
Il risultato netto di Gruppo al 31 dicembre 2017 è pari a 30,4 milioni di euro, in crescita del 35% rispetto ai 22,5 milioni del 2016.
La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 dicembre 2017 si è attestata a -189,2 milioni di euro, in calo di circa il 28% rispetto ai -263,6 milioni del 31 dicembre 2016 per effetto della generazione di cassa ordinaria del Gruppo positiva per 68,7 milioni di euro.
Il flusso di cassa non ordinario è positivo per 5,6 milioni di euro e include cessioni per 12,6 milioni di euro, oneri di ristrutturazione per circa 14 milioni di euro, incassi relativi a imposte relativi a esercizi precedenti per complessivi 6,8 milioni di euro.
SINTESI DEI RISULTATI CONSOLIDATI DEL QUARTO TRIMESTRE 2017
I ricavi consolidati nel quarto trimestre dell’esercizio 2017 si sono attestati a 343,5 milioni di euro, in aumento del 4,7% rispetto ai 328,1 milioni di euro del corrispondente trimestre 2016 derivante dalla crescita dell’area Libri; anche il segmento Retail ha registrato un positivo ultimo trimestre 2017 con i ricavi del prodotto Libro in crescita dell’+8,2% derivante dalla performance del mercato (sell-out dei titoli bestseller immessi sul mercato nel terzo trimestre) del Libro (+11,9%). Le aree Periodici hanno continuato a mostrare ricavi in contrazione in linea con gli andamenti dei mercati di riferimento, ma in maniera meno accentuata in Italia per effetto della crescita dei ricavi digitali delle properties di oltre il 10%.
Il margine operativo lordo adjusted è risultato in leggero calo nell’ultimo trimestre dell’esercizio, attestandosi a 31,1 milioni di euro rispetto ai 32,3 milioni di euro del pari trimestre 2016, principalmente derivante dall’area Libri, per effetto di un beneficio nel quarto trimestre 2016 relativo a un adeguamento del fondo svalutazione crediti (per un importo di circa 3,5 milioni di euro), relativo alle posizioni di alcuni clienti i cui crediti erano stati incassati e di un product mix sfavorevole dei ricavi. Le aree Periodici hanno invece mostrato un significativo recupero in Italia che ha più che compensato il trend di calo registrato in Francia.
Il margine operativo lordo consolidato è risultato pari a 21,8 milioni di euro, in calo rispetto ai 23,8 milioni del medesimo trimestre 2016, anche per effetto degli oneri straordinari/ristrutturazioni registrati dall’area Periodici Francia nell’ultimo trimestre dell’anno, che includono anche gli oneri di ripristino degli attuali uffici, stanziati per competenza nel 2017.
Gli ammortamenti e le svalutazioni si sono incrementati rispetto al quarto trimestre del 2016 principalmente per effetto della svalutazione della partecipazione nella società collegata editrice Il Giornale per 2,9 milioni di euro.
Gli oneri finanziari hanno beneficiato, come i trimestri precedenti, di un minore costo del debito nonché di un indebitamento medio inferiore rispetto all’esercizio precedente.
L’incidenza delle imposte dell’ultimo trimestre ha risentito degli impatti delle svalutazioni delle partecipazioni non fiscalmente deducibili.
L’utile netto è di conseguenza negativo per 0,8 milioni di euro (positivo per 4,7 milioni nel quarto trimestre 2016).
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Il Gruppo proseguirà il percorso di riposizionamento strategico e focalizzazione sui core business, in particolare sul consolidamento della leadership nell’area Libri, sullo sviluppo dell’area digital della Periodici Italia nonché sul piano di espansione del canale franchising nell’area Retail.
Coerentemente con la strategia delineata e alla luce del contesto di riferimento attuale, il piano prevede obiettivi operativi che per l’esercizio 2018, a perimetro attuale, consentono di stimare a livello consolidato ricavi in leggera contrazione e un EBITDA adjusted sostanzialmente stabile rispetto al 2017.
L’utile netto dell’esercizio 2018 è previsto in contrazione rispetto all’esercizio precedente che ha accolto componenti positive non ricorrenti per circa 7 milioni di euro (al netto dell’effetto fiscale).
Il cash flow ordinario dell’esercizio 2018 è atteso intorno ai 50 milioni di euro.
Per l’esercizio 2019, sempre a perimetro attuale, è previsto il medesimo trend di ricavi rispetto al 2018 e un EBITDA adjusted in crescita intorno a 110 milioni di euro, un utile netto di oltre 30 milioni di euro, una generazione di cassa ordinaria superiore ai 50 milioni di euro e una posizione finanziaria netta negativa inferiore a 150 milioni di euro (con rapporto PFN/EBITDA adjusted pari a circa 1,3x).
Tale previsione per l’esercizio 2019 aggiorna le stime comunicate al mercato in occasione dell’approvazione dei risultati relativi all’esercizio 2016.
Il Gruppo, per effetto della significativa riduzione dell’indebitamento netto e dei flussi di cassa attesi, è nella posizione di poter valutare opportunità di crescita e sviluppo nei core business strategici anche per linee esterne.
ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS
- LIBRI
Nel mercato dei libri trade, che nel 2017 ha registrato una crescita del 5,4% rispetto al 2016, il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership, con una market share pari al 28,7%[3] e con la presenza di 8 titoli nella classifica dei 10 libri più venduti nell’anno (a valore): Origin, di Dan Brown (Mondadori); Storie della buonanotte per bambine ribelli, di Francesca Cavallo e Elena Favilli (Mondadori); La colonna di Fuoco, di Ken Follett (Mondadori); Quando tutto inizia, di Fabio Volo (Mondadori), Le otto montagne, di Paolo Cognetti (Einaudi), vincitore del Premio Strega 2017, L’arte di essere fragili, di Alessandro D’Avenia (Mondadori), Dentro l’acqua, di Paula Hawkins (Piemme); L’arminuta, di Donatella Di Pietrantonio (Einaudi), vincitore del Premio Campiello.
Nel periodo è stato inoltre assegnato il Premio Nobel per la Letteratura 2017 a Kazuo Ishiguro, le cui opere sono tradotte e pubblicate in Italia da Einaudi.
Ne 2017 il Gruppo Mondadori ha confermato la propria posizione di leadership anche nel mercato dei libri scolastici, con una quota adozionale del 23,7%[4].
I ricavi dell’area Libri si sono attestati a 523,9 milioni di euro, in crescita del 10,3% rispetto ai 475,1 milioni di euro del 2016, anche per effetto del diverso periodo di consolidamento di Rizzoli Libri rispetto all’esercizio precedente.
In crescita tutti i settori: +12,3% il Trade, anche per effetto del diverso perimetro di consolidamento rispetto al 2016 e per la pubblicazione di alcuni best-seller nella seconda parte dell’anno; +10,4% l’Educational che nel 2016 non includeva il primo trimestre di Rizzoli Libri e per effetto della performance positiva della scolastica e di Mondadori Electa (+16,8%); +2,2% le attività di distribuzione.
L’EBITDA adjusted dell’area Libri si è attestato a 74,3 milioni di euro che, a parità di consolidamento di Rizzoli Libri, risulterebbe in crescita del 12% circa rispetto al 2016, nonostante un contributo più negativo della società collegata Mach2 Libri nel 2017 (in peggioramento di -1,8 milioni di euro rispetto al 2016).
L’esercizio 2017 ha visto la prosecuzione della politica gestionale focalizzata su una mirata programmazione editoriale in ambito Trade e sulla continua ottimizzazione dei processi operativi che hanno consentito di confermare la redditività a oltre il 14%.
Il margine operativo lordo dell’Area è pari a 74,5 milioni di euro, in crescita del 3% rispetto a 72,3 milioni di euro del 2016 che includevano alcuni oneri non ricorrenti pari a circa 2,3 milioni di euro relativi all’operazione di acquisizione di Rizzoli Libri.
- RETAIL
Nell’Area Retail è proseguita la strategia mirata ad adeguare l’organizzazione e tutti i canali di vendita all’evoluzione del mercato, che ha mostrato anche nel 2017 una crescita nel settore Libro, con azioni finalizzate alla progressiva revisione della rete e dell’offerta commerciale: nel Libro (80% dei ricavi degli store) la market share di Mondadori Retail si è attestata al 15%[5], in crescita rispetto al 14,9% del 2016.
Nell’esercizio 2017 l’Area Retail ha registrato ricavi pari a 198,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea (-0,5%), rispetto ai 199,6 milioni di euro dell’anno precedente, nonostante il positivo andamento registrato dal prodotto Libro compensato dalla mirata riduzione dei ricavi del Consumer Electronics intrapresa dal primo semestre dell’esercizio.
Nel quarto trimestre, i ricavi hanno evidenziato una crescita del 2% rispetto all’esercizio precedente, coerentemente alle attività promozionali attivate, con un significativo incremento del Libro pari all’8,2%.
L’analisi dei canali evidenzia:
- la crescita dell’1,3% dei Bookstore diretti (+2,5% a parità di negozi);
- la positiva evoluzione (+0,9%) dei Bookstore in franchising (-1,5% a parità di negozi);
- il calo dei Megastore (-8,3%), per la contrazione delle vendite del Consumer Electronics e la chiusura del negozio di Palermo; positiva la performance del Libro (+1,2%);
- nell’on-line una crescita di oltre il 36%, derivante dalla positiva performance delle vendite legate al Bonus Cultura per i diciottenni (“18app”);
- un calo del Bookclub, inferiore rispetto agli anni precedenti.
Mondadori Retail ha registrato nell’esercizio 2017 un EBITDA adjusted pari a 0,7 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai 1,8 milioni di euro del 2016, per effetto della temporanea flessione del margine del canale Franchising che ha risentito di alcune attività promozionali, per le quali si attendono effetti positivi nel prossimo esercizio, del calo strutturale dei volumi di vendita del canale Club, nonché degli oneri connessi alla mirata riduzione delle vendite del prodotto Consumer Electronics.
Il margine operativo lordo si attesta a 0,6 milioni di euro (1,4 milioni nel 2016) e include maggiori oneri di ristrutturazione (1,5 milioni di euro) e alcune componenti non ricorrenti positive (tra cui i key money derivanti dalla chiusura di due store).
- PERIODICI ITALIA
L’Area Periodici Italia ha registrato nell’esercizio 2017 ricavi complessivi per 290,7 milioni di euro, in calo del 6,4% rispetto ai 310,6 milioni di euro del 2016.
In particolare:
- I ricavi diffusionali (edicola + abbonamenti) risultano in calo del 4,2%, performance migliore rispetto all’andamento registrato dal mercato di riferimento[6], principalmente per effetto della performance del settimanale televisivo Tv Sorrisi e Canzoni e del lancio dei magazine GialloZafferano e Spy.
Nel periodo il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato con una quota, a valore, pari al 31,8%, in crescita rispetto al 30,8% del 2016;
- i ricavi pubblicitari complessivi (print + web) hanno registrato una crescita dell’1,8%; la raccolta lorda in Italia ha registrato una crescita del 7,5% rispetto al 2016, prevalentemente derivante dal contributo delle attività di Banzai Media: i ricavi del segmento print, a parità di testate e politica sui cambi merce, hanno registrato un andamento (-5,8%) sostanzialmente allineato al trend del mercato di riferimento[7], mentre i ricavi digital hanno conseguito una crescita del 27% e un’incidenza sul totale pari al 27%;
- i ricavi dei prodotti collaterali risultano in significativa contrazione (-24,4%) rispetto al 2016, in linea con il trend rilevato dal mercato nell’intero esercizio[8];
- l’attività di distribuzione e ricavi verso terzi ha registrato un calo del 2,8% rispetto all’esercizio precedente, con una performance decisamente migliore rispetto al trend del mercato di riferimento[9], per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti sia nel canale, sia negli abbonamenti.
Nel 2017 Mondadori si è confermato il primo gruppo editoriale italiano sul web, grazie al raggiungimento di una total unique audience di 16,2 milioni (media mese)[10], posizionamento confermato anche dalle rilevazioni comScore che, a dicembre 2017, ha registrato una audience di 24,2 milioni di utenti unici (media mese).
I ricavi digitali complessivi sono stati pari a 38 milioni di euro, in crescita del 16% circa rispetto all’esercizio precedente.
L’EBITDA adjusted dell’area Periodici Italia ha registrato un significativo miglioramento pari al 47,3%, attestandosi a 15,4 milioni di euro rispetto ai 10,5 milioni di euro del 2016, per effetto del contributo positivo delle attività digitali derivante dall’integrazione dei team e dei prodotti di Banzai Media, ma anche delle attività print che compensano il calo determinato dal trend dei mercati con continue azioni di ottimizzazione dei processi e contenimento dei costi redazionali e di struttura.
Il margine operativo lordo dell’Area risulta in ulteriore miglioramento, attestandosi a 12,8 milioni di euro (3,6 milioni di euro nel 2016), anche per effetto di minori oneri di ristrutturazione.
- PERIODICI FRANCIA
In un mercato in continua contrazione (sia dal lato pubblicitario sia diffusionale), Mondadori France ha riportato ricavi pari a 297,4 milioni di euro, in flessione del 7,5% (-7% a pari perimetro[11]), rispetto ai 321,7 milioni di euro del 2016. In particolare:
- i ricavi diffusionali (74% del totale) hanno registrato una contrazione del 4,9%, più contenuta – per effetto dell’andamento del canale abbonamenti – rispetto al trend del mercato[12]. I ricavi derivanti dalle vendite di copie digitali sono raddoppiati rispetto al 2016, guidati dalle nuove partnership con i principali operatori delle telecomunicazioni francesi, finalizzate a offrire alla loro base abbonati i brand di Mondadori France.
- i ricavi pubblicitari (print + web) hanno registrato un calo del 17,1%. I ricavi pubblicitari print (90% del totale) hanno rilevato una flessione dell’11,8% rispetto l’anno precedente, in linea con il trend del mercato di riferimento[13].
In questo contesto Mondadori France ha registrato una quota di mercato a volume stabile (11,1%) rispetto all’anno precedente, mantenendo la sua posizione di secondo operatore nel mercato pubblicitario dei periodici; i ricavi pubblicitari digitali hanno evidenziato una contrazione più rilevante rispetto all’anno precedente per effetto della discontinuità legata all’internalizzazione delle attività di raccolta relativa al segmento mobile e video.
L’audience digitale di Mondadori France ha raggiunto un totale di oltre 12,1 milioni utenti unici[14] con sei brand che superano il milione di utenti unici.
L’EBITDA adjusted del 2017 è pari a 26 milioni di euro, in calo rispetto ai 33,2 milioni di euro del precedente esercizio. La contrazione è principalmente attribuibile alla flessione dei ricavi pubblicitari, print e digital, influenzata anche dall’incremento degli oneri diffusionali. L’EBITDA adjusted ha risentito inoltre dell’incremento dei costi d’affitto della sede (1,4 milioni di euro) e del deconsolidamento di NaturaBuy (1,1 milioni di euro).
Il margine operativo lordo è pari a 18,4 milioni di euro, in calo dai 30,8 milioni di euro del 2016, per effetto di maggiori oneri di ristrutturazione nel 2017 (7,1 milioni di euro rispetto a 2,3 milioni nel 2016) relativi a un nuovo piano volontario di uscite annunciato a dicembre – i cui benefici si espleteranno nell’esercizio 2018 – e a oneri straordinari di ripristino degli attuali uffici, stanziati per competenza nel 2017 e pari a 3,1 milioni di euro, nonostante la plusvalenza di 4,3 milioni di euro derivante dalla cessione di NaturaBuy avvenuta nel mese di maggio 2017 (3,3 milioni di euro al netto dei relativi oneri).
RISULTATI DI ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A.
Nell’esercizio in corso il Consiglio di Amministrazione, in considerazione dei significativi differenziali fra costo e patrimonio netto delle partecipazioni per effetto di utili non distribuiti, ha ritenuto opportuno modificare il metodo di valutazione delle partecipazioni in società controllate e in società collegate.
A seguito di tale cambiamento di principio contabile[15], il patrimonio netto del bilancio consolidato e il patrimonio netto della Capogruppo risultano allineati e pari a 315,8 milioni di euro al 31 dicembre 2017; il conto economico della Capogruppo registra il medesimo risultato netto del bilancio consolidato pari a 30,4 milioni di euro, in aumento rispetto al dato omogeneo del 2016 (22,5 milioni di euro).
Il Consiglio di amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha convocato l’Assemblea degli azionisti per martedì 24 aprile 2018 in prima convocazione.
PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE
Il Consiglio di Amministrazione, a seguito della scadenza, con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017, della precedente autorizzazione deliberata dall’Assemblea del 27 aprile 2017, al fine di mantenere applicabile la condizione di legge per eventuali piani di riacquisto e, conseguentemente, la facoltà di cogliere eventuali opportunità di investimento o di operatività sulle azioni proprie, proporrà alla prossima Assemblea degli azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie.
Di seguito gli elementi principali della proposta del Consiglio di Amministrazione:
- Motivazioni
Le motivazioni per le quali è richiesta l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie trovano fondamento nell’opportunità di attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà di:
- utilizzare le azioni proprie acquistate quale eventuale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della Società;
- utilizzare le azioni proprie acquistate a fronte dell’esercizio di diritti, anche di conversione, derivanti da strumenti finanziari emessi dalla Società, da società controllate o da terzi, così come utilizzare le azioni proprie per operazioni di prestito, permuta o conferimento o anche al servizio di operazioni di carattere straordinario sul capitale o operazioni di finanziamento o incentivazione che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie;
- compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
- disporre eventualmente, ove ritenuto strategico per la Società, di opportunità di investimento o disinvestimento anche in relazione alla liquidità disponibile;
- disporre delle azioni proprie a fronte di piani di incentivazione basati su strumenti finanziari ai sensi dell’articolo 114-bis del TUF, nonché da programmi di assegnazione gratuita di azioni agli Azionisti.
- Durata
La durata dell’autorizzazione all’acquisto è richiesta fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018, mentre la durata dell’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie è richiesta senza limiti temporali.
- Numero massimo di azioni acquistabili
La nuova autorizzazione consentirebbe il raggiungimento del limite, tenuto anche conto delle azioni di volta in volta detenute, direttamente e indirettamente, in portafoglio, del 10% del capitale sociale, in linea con la precedente in scadenza.
- Modalità per l’effettuazione degli acquisti e indicazione del prezzo minimo e massimo degli acquisti
Gli acquisti verrebbero effettuati nel rispetto (i) del combinato disposto dell’art. 132 del D. Lgs. 58/1998 e dell’art. 5 del Regolamento UE 596/2014, (ii) dell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti, (iii) della normativa comunitaria e nazionale in materia di abusi di mercato e (iv) delle Prassi Ammesse.
In particolare, tali acquisti saranno condotti sui mercati regolamentati secondo modalità che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita.
Il corrispettivo minimo e massimo di acquisto verrebbe determinato alle stesse condizioni di cui alle precedenti autorizzazioni assembleari e quindi a un prezzo unitario minimo non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, diminuito del 20%, e massimo non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, aumentato del 10%.
In termini di prezzi e volumi giornalieri le operazioni di acquisto si attuerebbero comunque in conformità alle condizioni previste dall’art. 3 del regolamento delegato UE 2016/1052.
Gli acquisti inerenti (a) all’attività di sostegno della liquidità del mercato e (b) all’acquisto di azioni proprie per la costituzione di un cosiddetto “magazzino” titoli, saranno anche effettuati in conformità alle condizioni previste dalle prassi di mercato di cui al combinato disposto dell’art. 180, comma 1, lett. C) del TUF e dell’art. 13 del Regolamento (UE) 596/2014.
Con riferimento alle operazioni di disposizione delle azioni proprie, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea di effettuarle con ogni modalità ritenuta opportuna nell’interesse della Società, per il perseguimento delle finalità che includono le vendite sui mercati regolamentati, l’esercizio di diritti, anche di conversione, relativi a strumenti finanziari emessi dalla Società o da terzi, il sostegno di piani di incentivazione approvati dall’Assemblea degli Azionisti e quale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della società.
Alla data odierna, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene in portafoglio complessive n. 920.000 azioni proprie, pari allo 0,352% del capitale sociale.
Per ogni ulteriore informazione circa la proposta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie, si rinvia alla relazione illustrativa degli amministratori, che sarà pubblicata nei termini e secondo le modalità previste dalla disciplina di legge e di regolamento vigente.
PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA DI ADOZIONE DI UN PIANO DI PERFORMANCE SHARE 2018-2020
Il Consiglio ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, e in continuità con l’introduzione dello strumento performance share approvata lo scorso esercizio per la remunerazione di medio-lungo termine degli amministratori esecutivi e dei dirigenti strategici, di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea ordinaria l’istituzione di un Piano di Performance Share 2018-2020, ai sensi dell’art. 114-bis del d.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, riservato all’Amministratore Delegato, al CFO – Consigliere esecutivo e ad alcuni Manager selezionati della Società che abbiano in essere un rapporto di lavoro e/o amministrazione con la Società o con le Società Controllate dalla stessa alla data di Attribuzione delle Azioni.
Con l’adozione del Piano la Società si prefigge l’obiettivo di incentivare il management al miglioramento della performance nel medio-lungo termine con riferimento sia ai livelli di performance industriale sia in termini di crescita del valore della società.
Il Piano prevede l’assegnazione ai beneficiari del diritto a ricevere un premio costituito da azioni della società, a fronte del raggiungimento di specifici e predeterminati obiettivi misurati alla fine del periodo triennale di performance compreso tra il 2018 e il 2020.
Tali obiettivi sono articolati in modo da includere sia indicatori riferiti alla remunerazione degli azionisti, sia indicatori di gestione funzionali alla valorizzazione del titolo, permettendo così il massimo allineamento tra la remunerazione del management e la creazione di valore per l’azienda.
Per la descrizione in dettaglio della proposta deliberativa di adozione del Piano di Performance Share 2018-2020, dei soggetti destinatari e degli elementi essenziali relativi alle caratteristiche del regolamento del suddetto Piano, si rinvia al Documento Informativo redatto dall’organo amministrativo ai sensi dell’art. 84-bis e dell’allegato 3A del Regolamento Emittenti e alla relazione illustrativa, che saranno pubblicati nei termini e secondo le modalità previste dalla disciplina di legge e di regolamento vigente.
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DEL D. LGS. 254/2016
Coerentemente con le richieste del D.Lgs 254/2016, la Relazione del Consiglio di amministrazione sull’andamento della gestione del Gruppo Mondadori nell’esercizio 2017 contiene anche la Dichiarazione consolidata di carattere finanziario, una descrizione quali-quantitativa delle performance di carattere non finanziario dell’azienda in relazione ai temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva che sono rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell’impresa.
I risultati dell’esercizio 2017, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dal management del Gruppo Mondadori alla comunità finanziaria oggi alle ore 15.30 presso il Mondadori Megastore in piazza Duomo a Milano.
La relativa documentazione verrà resa disponibile su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.
VARIAZIONE CALENDARIO EVENTI SOCIETARI 2018
La riunione del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018, già programmata per il 10 maggio 2018, è posticipata a martedì 15 maggio 2018. Lo stesso giorno si terrà la presentazione agli analisti.
In allegato(vedi pdf):
- Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
- Conto economico consolidato;
- Conto economico consolidato – quarto trimestre;
- Cash flow di Gruppo;
- Situazione patrimoniale-finanziaria di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
- Conto economico di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
- Rendiconto finanziario di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.
- Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.
[1] L’esercizio 2017 del Gruppo include il contributo dal 1° gennaio di Rizzoli Libri (nel 2016 non era consolidata nel I trimestre) e delle attività di Banzai Media (consolidate dal 1° giugno 2016 e fuse per incorporazione nella Capogruppo con effetti contabili dal 1° gennaio 2017).
[2] Escludendo gli effetti dell’outsourcing delle attività logistiche.
[3] Fonte GFK, dicembre 2017
[4] Fonte: AIE, 2017 (sezioni adottate)
[5] Fonte: GFK, dicembre 2017
[6] -10,6% Fonte interna Press-di, dicembre 2017
[7] -6,2% Fonte Nielsen, dicembre 2017
[8] -21,9% Fonte Nielsen, dicembre 2017
[9] Fonte ADS, dicembre 2017
[10] Fonte Audiweb, dicembre 2017
[11] Escludendo NaturaBuy, ceduta a maggio 2017
[12] – 6,1% Fonte Kantar Media, gennaio-dicembre 2017
[13] -10,8% Fonte Kantar Media, gennaio-dicembre 2017
[14] Fonte Nielsen, ottobre 2017
[15] La pubblicazione dell’emendamento allo IAS 27 (Equity Method in Separate Financial Statements), ha infatti introdotto l’opzione di utilizzare nel bilancio separato di un’entità il metodo del patrimonio netto (Equity) per la valutazione delle partecipazioni