- Ricavi netti consolidati a 1.122,8 milioni di euro: -4% rispetto a 1.169,5 milioni di euro del 2014.
- Margine operativo lordo consolidato in netto miglioramento a 81,6 milioni di euro: +14% rispetto a 71,5 milioni di euro del 2014 (+7,5% ante non ricorrenti)
- Risultato netto consolidato delle attività in continuità positivo per 15,1 milioni di euro: triplicato rispetto a 5,3 milioni di euro del 2014
- Posizione finanziaria netta in significativo miglioramento per effetto della generazione di cassa nei 12 mesi di oltre 90 milioni di euro: -199,4 milioni di euro rispetto a -291,8 milioni di euro del 2014
- §
- Stima per l’esercizio in corso a pari perimetro di: ricavi stabili, margine operativo lordo in crescita “high-single digit” e posizione finanziaria netta in ulteriore miglioramento rispetto al 31 dicembre 2015
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- Assemblea degli azionisti convocata per giovedì 21 aprile 2016
- Ricavi netti consolidati a 1.122,8 milioni di euro: -4% rispetto a 1.169,5 milioni di euro del 2014.
- Margine operativo lordo consolidato in netto miglioramento a 81,6 milioni di euro: +14% rispetto a 71,5 milioni di euro del 2014 (+7,5% ante non ricorrenti)
- Risultato netto consolidato delle attività in continuità positivo per 15,1 milioni di euro: triplicato rispetto a 5,3 milioni di euro del 2014
- Posizione finanziaria netta in significativo miglioramento per effetto della generazione di cassa nei 12 mesi di oltre 90 milioni di euro: -199,4 milioni di euro rispetto a -291,8 milioni di euro del 2014
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- Stima per l’esercizio in corso a pari perimetro di: ricavi stabili, margine operativo lordo in crescita “high-single digit” e posizione finanziaria netta in ulteriore miglioramento rispetto al 31 dicembre 2015
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- Assemblea degli azionisti convocata per giovedì 21 aprile 2016
Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015[1] presentati dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.
Il 2015 ha rappresentato un anno particolarmente significativo nella storia del Gruppo Mondadori, in cui sono state poste le basi strutturali per affrontare le sfide legate alla nuova fase di crescita dell’azienda.
È stato confermato il positivo esito del percorso avviato negli esercizi precedenti che, per effetto del costante impegno sul contenimento dei costi operativi e di struttura, ha comportato un significativo miglioramento del risultato economico, con una redditività positiva in tutte le aree di business, nonché della capacità di Mondadori di generare risorse finanziarie.
È stata inoltre perseguita con successo la focalizzazione sui core business, attraverso azioni di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività: le operazioni straordinarie di valorizzazione di alcuni asset non strategici completate nel corso del 2015 (cessione della maggioranza di R101, di un immobile a Roma e del 50% della joint venture Harlequin Mondadori) hanno ulteriormente incrementato la disponibilità di risorse finanziarie.
Tali positivi risultati sono stati indirizzati da una parte alla riduzione dell’indebitamento finanziario consolidato – che è stato quasi dimezzato in meno di 24 mesi – e dall’altra a sostenere con adeguate risorse le linee strategiche di sviluppo del Gruppo.
Il 2015 ha segnato infatti per Mondadori il passaggio ad una nuova fase, in cui la Società è tornata ad investire per rafforzare la posizione competitiva nei business strategici del Gruppo e supportare il processo di crescita.
A luglio, Mondadori ha incrementato al 100% la propria partecipazione in Gruner+Jahr/Mondadori, arricchendo così il proprio portafoglio con un brand di successo come Focus, in linea con la strategia di consolidare la leadership del Gruppo nel mercato dei magazine concentrandosi sulle testate più rilevanti e con maggiori potenzialità di sviluppo nel digitale.
Nel mese di ottobre è stato realizzato un passo fondamentale nell’evoluzione strategica del Gruppo attraverso l’accordo per l’acquisizione di RCS Libri che dal 2016 permetterà a Mondadori di consolidare la propria presenza in Italia nel mercato dei libri trade e nell’editoria scolastica, nonché nel business degli illustrati a livello internazionale (principalmente negli Stati Uniti).
L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2015
I ricavi netti consolidati dell’esercizio 2015 si sono attestati a 1.122,8 milioni di euro, in riduzione del 4% rispetto ai 1.169,5 milioni di euro del 2014. Nell’area Periodici Italia sono inclusi i ricavi delle attività di Gruner+Jahr/Mondadori consolidati dal 1° luglio 2015 (per 9 milioni di euro) – oggi Mondadori Scienza: al netto di tale disomogeneità, a livello di Gruppo, il calo dei ricavi si attesterebbe intorno al 4,7%.
Il margine operativo lordo consolidato è risultato in significativo miglioramento nell’esercizio 2015 (+14%), attestandosi a 81,6 milioni di euro rispetto ai 71,5 milioni di euro del 2014, anche per effetto del contributo positivo di elementi non ricorrenti, quali le plusvalenze registrate dalle cessioni di un immobile sito a Roma e del 50% della joint venture Harlequin Mondadori.
Anche al netto degli elementi non ricorrenti, il margine operativo lordo ha evidenziato una crescita del 7,5%, passando da 67,9 milioni del 2014 a 73 milioni di euro nell’esercizio in esame, con un’incidenza percentuale che è cresciuta dal 5,8% al 6,5% dei ricavi. Il consolidamento di Gruner+Jahr/Mondadori ha contribuito positivamente per 0,4 milioni di euro, mentre la cessione della joint venture Harlequin Mondadori negativamente per 0,2 milioni di euro.
Tali risultati confermano, trimestre dopo trimestre, la maggiore efficienza del Gruppo, conseguita nonostante il difficile contesto dei mercati di riferimento, derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate e implementate negli ultimi due anni, pur mantenendo costante e prioritario l’impegno sul miglioramento della qualità editoriale dei propri brand.
Il recupero di redditività (al netto di elementi non ricorrenti) è stato raggiunto per effetto della diminuzione dell’incidenza del costo del venduto di oltre 2 punti percentuali (passata dal 41,1% al 38,8% dei ricavi, migliorando in tutte le aree di business) e della riduzione dei costi fissi di struttura (da 11% a 10,4% dei ricavi) superiore alla flessione dei ricavi, parzialmente mitigato dall’incremento dell’incidenza dei costi variabili sui ricavi (passata dal 23,3% al 24,9%).
Al 31 dicembre 2015 l’organico ha registrato una riduzione dell’1,5% (3.076 persone rispetto alle 3.123 unità del 2014) per effetto della revisione continua delle strutture organizzative in Italia e in Francia (-3% a perimetro omogeneo: pari a 94 unità); escludendo i costi non ricorrenti afferenti alle ristrutturazioni, il costo del personale è risultato nel 2015 inferiore del 3,4% rispetto all’esercizio precedente (-5,3% a perimetro omogeneo).
Il risultato operativo consolidato dell’anno è pari a 54,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 48,2 milioni del 2014 di circa il 13% per effetto della citata crescita del margine operativo lordo, nonostante l’incremento della voce ammortamenti e svalutazioni, prevalentemente ascrivibile alla svalutazione della partecipazione nella società greca Attica Publications (per 4 milioni di euro) e alla svalutazione dell’avviamento delle società Kiver e Mondadori UK (per 3 milioni di euro).
Prosegue il trend di contrazione degli ammortamenti delle attività materiali (6,9 milioni di euro rispetto ai 9,8 milioni di euro nel 2014) e immateriali (13,1 milioni di euro rispetto ai 13,5 milioni di euro nel 2014) derivante dal contenimento degli investimenti.
Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 38,3 milioni di euro, in crescita del 52% rispetto ai 25,2 milioni di euro del 2014; gli oneri finanziari ammontano nel 2015 a 16 milioni di euro, in significativa contrazione rispetto ai 23 milioni di euro del 2014, per effetto sia della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo e del costo medio complessivo del debito, sia di un contributo di 1,6 milioni di euro relativo all’eliminazione di alcune put option.
Gli oneri fiscali complessivi del periodo in esame sono pari a 20,4 milioni di euro (16,7 milioni di euro nel 2014) e includono la svalutazione delle imposte anticipate sulle perdite pregresse a seguito della riduzione dell’aliquota fiscale introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 (aliquota IRES dal 27,5% al 24% a partire dal 1° gennaio 2017).
Il risultato netto consolidato delle attività in continuità, dopo la quota di pertinenza di terzi, è quasi triplicato rispetto al 31 dicembre 2014, attestandosi a 15,1 milioni di euro rispetto ai 5,3 milioni di euro del precedente esercizio.
Il risultato del 2015 delle attività dismesse, negativo per 8,7 milioni di euro, include il risultato netto di periodo dell’area Radio (in miglioramento a -3,1 rispetto -4,7 milioni di euro al 31 dicembre 2014), nonché la minusvalenza derivante dalla svalutazione delle attività di Monradio, ceduta in data 30 settembre 2015, pari a 5,6 milioni di euro.
Il risultato netto di Gruppo al 31 dicembre 2015, dopo il risultato delle attività dismesse, è positivo per 6,4 milioni di euro, in miglioramento di 5,8 milioni di euro rispetto ai 0,6 milioni di euro dell’esercizio 2014, pur includendo la svalutazione delle attività di Monradio.
La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 dicembre 2015 si è attestata a -199,4 milioni di euro, in netto miglioramento (92,4 milioni di euro) rispetto ai -291,8 milioni del 31 dicembre 2014 per effetto della generazione di cassa del Gruppo negli ultimi dodici mesi, derivante sia dalla migliorata gestione operativa sia da quella straordinaria.
Al 31 dicembre 2015, il flusso di cassa operativo dell’anno è positivo per 70 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 45,4 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei cinque trimestri precedenti.
Il flusso di cassa straordinario è positivo per 47 milioni di euro, principalmente per effetto dell’incasso relativo alle dismissioni effettuate nel periodo per complessivi 54,8 milioni di euro, derivanti dalle cessioni dell’80% di Monradio e del 50% della joint venture Harlequin Mondadori, già rilevate al 30 settembre 2015, nonché di un immobile sito in Roma finalizzata nel mese di dicembre.
LE AREE DI BUSINESS
- LIBRI
Nel 2015 il mercato dei libri ha registrato, dopo anni di costante flessione, un incremento pari allo 0,9% rispetto al 2014 (fonte: GFK, a dicembre): in questo contesto il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership nel segmento trade con una quota pari al 24% (rispetto al 25,3% nel 2014).
Per quanto riguarda invece il mercato dei libri scolastici, Mondadori Education si conferma terzo player del comparto con una quota adozionale pari al 12,5% (fonte: AIE).
Nel 2015 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 320,8 milioni di euro, in calo del 5,7% rispetto ai 340,1 milioni di euro dell’anno precedente, con una performance positiva dell’area Educational ed un calo registrato dal segmento Trade:
- Libri Trade: la contrazione dei ricavi registrata nel 2015 nel trade rispetto all’esercizio precedente (da 182,4 milioni di euro a 160,4 milioni di euro) è stata determinata dalla selettiva programmazione editoriale finalizzata a migliorarne l’efficienza e quindi la redditività; in particolare nel corso dell’esercizio sono state intraprese azioni di riduzione dei titoli novità e della tiratura media al fine di ridurre i livelli futuri di invenduto. Tali azioni mirate sono state e saranno intraprese mantenendo quale obiettivo prioritario la ricerca e il continuo miglioramento della qualità del piano editoriale, come dimostrato dalla classifica dei primi dieci titoli venduti nel 2015 che ha visto il Gruppo presente con 5 opere (Grey, La ragazza del treno, È tutta vita, After e Cinquanta sfumature di grigio);
- Libri Educational: il Gruppo ha registrato nel comparto una crescita del 2,8%, rispetto all’esercizio precedente, per effetto delle positive performance di Mondadori Electa (+17,5%) nell’ambito della gestione delle concessioni museali e dell’organizzazione di mostre, e anche del contributo di EXPO Milano 2015, che hanno più che compensato la flessione dei ricavi nel segmento della scolastica (-4,3%).
I ricavi relativi alle vendite degli e-book, pari a 10 milioni di euro, hanno registrato un incremento del 15% rispetto allo scorso esercizio, attestando il contributo delle vendite digitali sul totale trade al 6,2% (4,8% al 31 dicembre 2014).
Il margine operativo lordo complessivo dell’Area è pari a 45,9 milioni di euro, in crescita rispetto a 45,1 milioni di euro del 2014 ed include la plusvalenza pari a 7,6 milioni di euro derivante dalla cessione della partecipazione nella joint venture Harlequin Mondadori (finalizzata in data 30 settembre 2015), nonché una maggiore incidenza degli oneri di ristrutturazione (4,3 milioni di euro nel 2015 rispetto a 0,9 milioni nel 2014) rispetto allo scorso esercizio.
Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, ha registrato un calo da 46 a 42,7 milioni di euro, per effetto della contrazione dei ricavi.
Rispetto al precedente esercizio è stata conseguita una sostanziale stabilità in termini percentuali sui ricavi (13,3% rispetto al 13,5% del 2014), per effetto della positiva performance nell’area Educational e della più efficace gestione dei processi operativi raggiunta grazie alla profonda revisione organizzativa e di prodotto intrapresa nell’anno nel segmento Trade.
- PERIODICI ITALIA
Nel 2015 il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato con una quota, a valore, pari al 31,2% al 31 dicembre 2015 (fonte interna Press-di; dicembre 2015).
Nel periodo in esame l’area Periodici Italia ha registrato ricavi complessivi per 296,3 milioni di euro, in calo del 2,1% rispetto ai 302,7 milioni di euro del 2014 (-4,9% a perimetro omogeneo, al netto dell’acquisizione del 50% di Gruner+Jahr/Mondadori), riportando un andamento superiore a quello del settore di riferimento in ambito pubblicitario e sostanzialmente in linea in ambito diffusionale:
- i ricavi diffusionali diminuiscono dell’1,7%; a perimetro omogeneo la flessione è pari al 7,5%, in linea con il mercato, anche per il calo del canale abbonamenti derivante anche dalla razionalizzazione degli abbonamenti a scarsa marginalità;
- i ricavi derivanti dai prodotti collaterali si riducono dell’8,8% rispetto al 2014, per effetto delle azioni di razionalizzazione delle iniziative, finalizzate a mantenerne la redditività (-10,6% a perimetro omogeneo);
- i ricavi pubblicitari complessivi risultano in calo dell’1,8%; a perimetro omogeneo la raccolta pubblicitaria lorda sui brand Mondadori in Italia (print + web) è in flessione del 3,7%.
Le attività internazionali, tramite Mondadori International Business, hanno registrato un aumento dei ricavi del 2,4% rispetto al 2014, principalmente riconducibile alle performance del Grazia International Network e al lancio delle edizioni internazionali de Il mio Papa.
Il margine operativo lordo dell’area Periodici Italia, al netto di componenti non ricorrenti, ha registrato un sensibile miglioramento passando da -0,7 milioni di euro ad un valore positivo di 5,8 milioni di euro, nonostante la contrazione dei ricavi determinata dalle condizioni di mercato e da puntuali politiche di selezione delle iniziative editoriali, per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e operativa e di contenimento delle attività promozionali, pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate.
Il margine operativo lordo complessivo ha confermato tale trend di miglioramento, passando da -1 milione di euro a un risultato positivo di 2,6 milioni di euro per effetto delle azioni sopracitate e della minor contrazione delle attività pubblicitarie, nonostante maggiori oneri di ristrutturazione e i proventi non ricorrenti di circa 1 milione di euro registrati nel 2014, derivanti dall’operazione di conferimento delle attività pubblicitarie in Mediamond.
I dati di traffico dei siti Mondadori mostrano un’audience complessiva pari a 9,5 milioni di utenti unici (fonte: Audiweb, dicembre 2015), in crescita del 16% rispetto al 2014, anche per effetto dell’inclusione nel perimetro del brand Nostrofiglio.it (Gruner+Jahr/Mondadori) che a dicembre 2015 contava oltre 1,3 milioni di utenti unici (+19% rispetto al 2014).
- PERIODICI FRANCIA
Nel periodo in esame i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 334,6 milioni di euro, in diminuzione dell’1,9% rispetto al 2014 (340,9 milioni di euro), dimezzando il calo rilevato nell’esercizio precedente (-3,7% nel 2014).
La contrazione delle attività print si è infatti arrestata al 2,9%, mentre le attività digitali hanno registrato un’accelerazione della crescita (+27%) per effetto dello sviluppo delle attività digitali delle properties (+26%: ricavi pubblicitari e derivanti dalla vendita di copie digitali) e di NaturaBuy (+31%).
I ricavi pubblicitari di Mondadori France, in un mercato ancora in calo e nonostante un avvio d’anno particolarmente negativo a seguito degli attacchi terroristici di gennaio, hanno registrato una flessione del 3,3% (print e digitale) rispetto al 2014. In particolare:
- la raccolta pubblicitaria print è risultata in calo a valore del 5% rispetto al 2014, con una performance migliore rispetto al trend registrato dal mercato (-6,3%; fonte Kantar Media, a dicembre); Mondadori France si conferma secondo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica con una quota a volume del 10,9%;
- i ricavi derivanti dalla pubblicità digitale hanno presentato una crescita di quasi il 30% (a fronte di un mercato in crescita del 5,5%; fonte SRI-Udecam-PwC), rappresentando quasi il 15% dei ricavi pubblicitari totali, per effetto del rapido sviluppo dell’audience (+20%).
I ricavi diffusionali (vendite in edicola e abbonamenti), che rappresentano oltre il 70% del totale, hanno registrato un calo complessivo dell’1,8%, in lieve miglioramento rispetto al trend dell’esercizio precedente, per effetto dell’andamento degli abbonamenti che rappresentano oltre la metà del totale.
In particolare:
- i ricavi di vendita nel canale edicola hanno rilevato una contrazione del 5,8%; il confronto con il 2014 ha risentito, da una parte dell’avvio negativo del mercato nel 2015 per effetto di un difficile contesto nazionale, dall’altra della straordinaria performance del mese di gennaio 2014 derivante dalla pubblicazione dello “scoop Hollande” da parte di Closer;
- i ricavi di vendita nel canale abbonamenti hanno evidenziato, al contrario, una crescita dello 0,8% rispetto al 2014, per effetto del positivo trend dei volumi, sostenuto da continue attività promozionali e dalla tenuta dei prezzi, confermando l’opportunità della scelta strategica di continuare a investire in questo canale.
Tali performance positive sono state raggiunte per effetto della costante attenzione alla qualità editoriale e alla ricerca di innovazione.
Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è pari a 36 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al precedente esercizio, con una marginalità sui ricavi che si è confermata superiore al 10% (10,8% nel 2015 rispetto 10,5% nel 2014). Tale positivo risultato è stato conseguito da Mondadori France che, pur preservando la sua capacità di investimento nella qualità editoriale e nella diversificazione delle attività, ha proseguito nelle attività di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi redazionali, nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato e del mantenimento della redditività.
In particolare, nel 2015 sono stati intrapresi due progetti, fondamentali per contrastare il mercato in flessione e per trasformare l’azienda in una realtà pienamente digitale: un piano volontario di riduzione della struttura, avviato nel mese di maggio; e la riorganizzazione dei team editoriali, che sarà pienamente a regime dalla fine del 2016.
Nell’esercizio 2015 è stato inoltre raggiunto, come atteso, un margine operativo lordo positivo nell’ambito delle attività digitali.
Il margine operativo lordo complessivo, pari a 32,4 milioni di euro, è risultato in calo del 7,5% rispetto al 2014 (35 milioni di euro), per effetto di maggiori oneri di ristrutturazione, per circa 2,8 milioni di euro, derivanti dal sopracitato piano in essere.
Le attività digitali e di diversificazione (oltre l’8% dei ricavi totali), hanno registrato una crescita del 14% per effetto principalmente dello sviluppo delle attività digitali (+26,9%), sia relative alle testate (+26,2%) sia al sito di NaturaBuy (+30,9%).
L’audience complessiva delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 8,8 milioni di utenti unici (fonte: Mediamètre Net Ratings MNR, dato medio gennaio-dicembre 2015), in crescita del 23,8% circa rispetto al dato medio del 2014, anche per effetto della progressiva digitalizzazione dei team editoriali.
- RETAIL
Nell’area Retail è proseguita la strategia tesa ad adeguare l’organizzazione e tutti i canali di vendita all’evoluzione del mercato, che nel 2015 ha mostrato primi segnali di ripresa, con azioni finalizzate alla riduzione dei costi operativi e alla progressiva revisione del network e del format.
Nell’esercizio 2015 l’area Retail ha registrato una flessione dei ricavi del 7,2%, pari a 196 milioni di euro rispetto ai 211,2 milioni di euro all’anno precedente, principalmente per effetto della cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano (che nel 2014 aveva contribuito per 14,2 milioni di euro). Nella categoria Libro, che ha rappresentato il 77% dei ricavi degli store, la market share di Mondadori Retail è pari al 14,2%.
L’analisi dei canali evidenzia:
- la crescita dei Bookstore diretti: +2% a parità di store;
- nei Bookstore Franchising, una flessione lieve nella categoria Libro, ma complessivamente una lieve crescita a parità di negozi (+0,8%);
- nei Megastore, al netto della cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano, una positiva performance della categoria Libro (+6,8%) e il ritorno alla crescita nel comparto consumer electronics (+2,3%);
- nell’on-line una contrazione complessiva del 5,7% (-1,8% nel libro);
- nel Bookclub un andamento in linea con il calo strutturale atteso nel piano di sviluppo a medio termine (-14,3%).
Mondadori Retail ha registrato nell’esercizio 2015 un margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, positivo e pari a 2,2 milioni di euro in netto miglioramento rispetto ai 0,2 milioni di euro del 2014. Il recupero di un punto percentuale di redditività è stato determinato principalmente dal miglioramento del margine di prodotto, in particolare nella categoria Libro e consumer electronics, e dal proseguimento delle azioni di riduzione dei costi che hanno determinato la minor incidenza dei costi fissi di struttura e del personale.
Il margine operativo lordo complessivo del 2015 si è attestato a 1,8 milioni di euro rispetto ai 8,9 milioni di euro dell’esercizio precedente, che includeva il contributo di 9,3 milioni di euro della plusvalenza generata dalla cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano.
RISULTATI DI ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A.
Il bilancio della Capogruppo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. al 31 dicembre 2015 presenta una perdita di 32 milioni di euro (12,9 milioni di euro nel 2014).
Per effetto dell’operazione di conferimento del ramo d’azienda inerente l’attività editoriale e di distribuzione nell’area Libri, avvenuta con decorrenza 1° gennaio 2015, i due esercizi non sono confrontabili. Il risultato netto del 2014 includeva 11,7 milioni di euro di risultato operativo inerente il ramo conferito, oltre a 20,1 milioni di euro di dividendi ricevuti da alcune controllate del segmento Libri.
Il risultato netto è stato inoltre influenzato da:
- un margine operativo lordo ante elementi non ricorrenti pari a -7,5 milioni di euro, per effetto dei costi delle strutture dell’area Digital e Corporate (-12,2 milioni di euro) compensati dal positivo risultato dell’area Periodici Italia (4,8 milioni di euro);
- l’adeguamento al patrimonio netto della valutazione delle società controllate e collegate pari a 24,7 milioni di euro rispetto a 28,2 milioni di euro del 2014, oltre all’onere realizzato con la dismissione di Monradio e la conseguente uscita dal business radiofonico per 1,9 milioni di euro;
- componenti straordinarie positive pari a 7,2 milioni di euro, per effetto della plusvalenza realizzata a seguito della cessione dell’immobile di Roma, al netto dei costi inerenti alle ristrutturazioni per incentivi riconosciuti a dipendenti e collaboratori.
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
In data 22 gennaio 2016, l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha comunicato l’avvio di un’istruttoria in merito all’acquisizione di RCS Libri. L’istruttoria si concluderà entro 45 giorni dal 21 gennaio 2016. A questi si dovranno aggiungere i 30 giorni necessari per acquisire il parere dell’Autorità garante sulle Comunicazioni.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Il Gruppo nel 2015 ha continuato a perseguire con decisione azioni di efficienza coerenti alle dinamiche dei mercati di riferimento e di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività il cui esito positivo, congiuntamente al miglioramento della performance dei business, ha permesso di raggiungere un margine operativo lordo pari a oltre 80 milioni di euro e un utile netto positivo in crescita rispetto all’esercizio precedente, nonché una significativa riduzione della posizione finanziaria netta.
Il Gruppo proseguirà nel 2016 la sua strategia di consolidamento dei core business – in cui peraltro si inquadra il già citato accordo per l’acquisizione di RCS Libri – attraverso la costante focalizzazione sulla qualità editoriale e sull’ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi, al fine di rafforzare ulteriormente la posizione competitiva e di implementare il piano di sviluppo in ambito digitale.
Alla luce del contesto di riferimento attuale e dell’evoluzione positiva del Gruppo nei primi mesi, è ragionevole stimare per l’esercizio in corso ricavi sostanzialmente stabili (a pari perimetro) rispetto al 2015 e un margine operativo lordo ante non ricorrenti in crescita “high-single digit” (a pari perimetro), con un conseguente incremento della redditività percentuale.
Coerentemente a quanto illustrato e pur in un contesto di ripresa degli investimenti, anche la posizione finanziaria netta (a pari perimetro) è attesa in ulteriore miglioramento rispetto al 31 dicembre 2015.
Tali stime non includono allo stato attuale il consolidamento della società RCS Libri e delle relative sinergie emergenti dall’integrazione, i cui impatti sulla prevedibile evoluzione dell’attività per l’esercizio in corso saranno prontamente comunicati al mercato successivamente alla finalizzazione dell’operazione.
§
Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha inoltre allineato disclosure finanziaria e non finanziaria, approvando anche il Bilancio di sostenibilità 2015, redatto secondo le Linee Guida del GRI, standard G4, secondo il rating “in accordance” – core.
Una sintesi del Bilancio di sostenibilità, in linea con le previsioni contenute nella direttiva comunitaria 2014/95/EU adottata dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione Europea in data 22 ottobre 2014, sarà inserita nella Relazione finanziaria annuale; il documento integrale sarà disponibile in occasione dell’Assemblea degli azionisti.
§
Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha infine convocato l’Assemblea degli azionisti per giovedì 21 aprile 2016 in prima convocazione.
PROPOSTA DI COPERTURA DELLA PERDITA DI ESERCIZIO MEDIANTE UTILIZZO DI RISERVE DISPONIBILI
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli azionisti di ripianare integralmente la perdita di esercizio al 31 dicembre 2015 di euro 31.981.679,37 mediante utilizzo di riserve secondo le modalità seguenti:
- per euro 1.100.690,02 mediante integrale utilizzo delle riserve stock option, incluse nella voce “Altre riserve e risultati portati a nuovo”;
- per euro 30.880.989,35 mediante parziale utilizzo della parte disponibile della Riserva straordinaria, inclusa nella voce “Altre riserve e risultati portati a nuovo”.
§
PROPOSTA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE
Il Consiglio di Amministrazione, a seguito della scadenza, con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015, della precedente autorizzazione deliberata dall’Assemblea del 23 aprile 2015, al fine di mantenere applicabile la condizione di legge per eventuali piani di riacquisto e, conseguentemente, la facoltà di cogliere eventuali opportunità di investimento o di operatività sulle azioni proprie, proporrà alla prossima Assemblea degli azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie.
L’Assemblea del 23 aprile 2015 aveva autorizzato gli acquisti fino al limite del 10% del capitale sociale, rappresentato da n. 26.145.834 azioni ordinarie.
In relazione all’autorizzazione del 23 aprile 2015 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. non ha proceduto, direttamente o indirettamente tramite società controllate, ad acquisti.
Alla prossima Assemblea degli azionisti verrà inoltre richiesta l’autorizzazione, ai sensi dell’art. 2357 ter del Codice Civile, a disporre delle azioni proprie acquistate dalla Società.
Di seguito gli elementi principali della proposta del Consiglio di Amministrazione:
- Motivazioni
Le motivazioni per le quali è richiesta l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie trovano fondamento nell’opportunità di attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà di:
- utilizzare le azioni proprie acquistate quale eventuale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della Società;
- utilizzare le azioni proprie acquistate a fronte dell’esercizio di diritti, anche di conversione, derivanti da strumenti finanziari emessi dalla Società, da società controllate o da terzi, così come utilizzare le azioni proprie per operazioni di permuta o conferimento o anche al servizio di operazioni di carattere straordinario sul capitale o operazioni di finanziamento o incentivazione che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie;
- disporre eventualmente, ove ritenuto strategico per la Società, di opportunità di investimento o disinvestimento anche in relazione alla liquidità disponibile;
- disporre delle azioni proprie a fronte dell’esercizio delle opzioni per l’acquisto delle azioni stesse assegnate ai destinatari dei Piani di stock option istituiti dall’Assemblea degli azionisti.
- Durata
Fino all’ assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016 e comunque per un periodo non superiore ai 18 mesi successivi alla data della delibera assembleare.
- Numero massimo di azioni acquistabili
La nuova autorizzazione consentirebbe il raggiungimento del limite del 10% del capitale sociale, in linea con la precedente in scadenza.
Considerato che, come indicato sopra, la Società non detiene né direttamente né indirettamente azioni proprie, l’autorizzazione assembleare si riferirebbe all’acquisto di massime n. 26.145.834 azioni proprie (10 % del capitale).
- Modalità per l’effettuazione degli acquisti e indicazione del prezzo minimo e massimo degli acquisti
Gli acquisti verrebbero effettuati sui mercati regolamentati ai sensi dell’art. 132 del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 144 bis, comma 1 lett. B del Regolamento Consob 11971/99 secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita, nonché in osservanza di ogni altra norma applicabile.
Il corrispettivo minimo e massimo di acquisto verrebbe determinato alle stesse condizioni di cui alle precedenti autorizzazioni assembleari e quindi a un prezzo unitario non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, diminuito del 20%, e non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, aumentato del 10%.
In termini di prezzi e volumi giornalieri le operazioni di acquisto si attuerebbero comunque in conformità alle condizioni previste dal regolamento (CE) n. 2273/2003.
§
I risultati dell’esercizio 2015, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dal management del Gruppo Mondadori alla comunità finanziaria oggi alle ore 15.30 presso il Mondadori Megastore in piazza Duomo a Milano.
La relativa documentazione verrà resa disponibile su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).
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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.
[1] In data 30 settembre è stata finalizzata la cessione a R.T.I. S.p.A. dell’80% del capitale sociale di Monradio S.r.l. per un corrispettivo pari a 36,8 milioni di euro. Ai sensi dell’IFRS 5 (“Attività non correnti possedute per la vendita”), il business radiofonico del Gruppo è stato qualificato come “discontinued operations” e come tale è stato esposto nel presente bilancio consolidato. Tale rappresentazione ha comportato che nel conto economico del 2015 e, a fini comparativi, del 2014, il risultato conseguito nel periodo dalle attività radiofoniche, unitamente alla svalutazione effettuata per allineare i valori dell’attivo netto al fair value risultante dall’offerta, sia stato classificato nella voce “Risultato delle attività dismesse”.