Libri

Metti via quel cellulare: Aldo Cazzullo dialoga con i figli

Aldo Cazzullo torna in libreria insieme ai figli per affrontare uno dei temi più dibattuti del giorno d’oggi: internet e il telefonino sono un bene o un male? È nato così Metti via quel cellulare, un confronto tra il giornalista e i suoi due figli Rossana e Francesco Cazzullo Maletto, pubblicato da Mondadori.

Aldo Cazzullo si rivolge ai figli e a tutti i ragazzi: li invita a non confondere la vita virtuale con quella reale, a non bruciarsi davanti ai videogame, a non andare sempre in giro con le cuffiette, a non rinunciare ai libri, al cinema, ai concerti, al teatro; e soprattutto a salvare i rapporti umani con i parenti e i professori, la gioia della conversazione vera e non attraverso le chat e le faccine.

I suoi figli, Francesco e Rossana, rispondono spiegando al padre e a tutti gli adulti il rapporto della loro generazione con il telefonino e la rete: che consente di vivere una vita più ricca, di conoscere persone nuove, di mettere lo studente al centro della scuola, di leggere i classici.

Ne nasce un dialogo serrato sui rischi e sulle opportunità del nostro tempo: la cattiveria online, gli youtuber e l’elogio dell’ignoranza, i cyberbulli, gli idoli del web, i padroni delle anime da Facebook ad Amazon, l’educazione sentimentale affidata a YouPorn, la distruzione dei posti di lavoro e della cultura tradizionale, i nuovi politici da Trump a Grillo, sino all’uomo artificiale; ma anche le possibilità dei social, i nonni che imparano a usare le chat per parlare coi nipoti, la rivolta contro le dittature, la nascita di una gioventù globale unita dalla rete.

Racconti per bambini coraggiosi

Mamma, che cos’è il coraggio? A questa domanda risponde 100 racconti per bambini coraggiosi, il nuovo libro scritto da Elena Sforza e pubblicato da Electa.

Il libro parla proprio del coraggio attraverso cento storie di uomini coraggiosi di tutti i tempi e di tutti i paesi. I piccoli lettori possono così capire, pagina dopo pagina, che il coraggio non ha a che fare con i muscoli e la forza fisica, ma con la consapevolezza dei propri limiti e con la volontà di superarli o almeno di imparare a conviverci.

Il libro è dedicato, come recita il titolo, ai bambini di tutto il mondo che sognano i loro eroi, con la speranza di assomigliare a loro. Un invito a conquistare il coraggio che è dentro di noi, quello che serve per affrontare le paure, i dolori, le insicurezze, e che ci insegna a realizzare i nostri sogni.

C’è la storia di Annibale, il condottiero cartaginese che sfidò gli invincibili Romani valicando le Alpi sugli elefanti, e di Alex Zanardi, che dopo un terribile incidente ha speso il suo coraggio per inventarsi una vita non solo possibile ma pienamente degna di essere vissuta. Ci sono le storie dei giudici Falcone e Borsellino uniti contro la mafia, dell’esploratore Amundsen che sfidò i ghiacci del Polo, del Dalai Lama che non si è piegato all’invasore cinese, di don Chisciotte che osò combattere perfino con i mulini a vento e poi di Freddy Mercury e di Ayrton Senna, del presidente Obama e di Papa Francesco.

Il mondo è pieno di persone coraggiose, basta scoprirle.

Benedetta Parodi svela le ricette della felicità

Si torna in cucina con Benedetta Parodi con un libro all’insegna del gusto, della leggerezza e della salute: Le ricette della felicità, per mangiare bene senza sensi di colpa.

Quali sono le ricette della felicità? Sono quelle che non appesantiscono ma ingolosiscono, che consolano (se ce n’è bisogno), che depurano e che permettono di portare in tavola piatti gustosi e salutari. Quelle che fanno stare bene nel corpo e nello spirito. Sono le ricette che Benedetta Parodi prepara per sé e per la sua famiglia e che ora ha deciso di condividere con il suo pubblico.

Tra i capitoli del libro – Abbasso la routine, Per stare leggeri, Oggi voglio esagerare, Vegetariani part-time e Dolcissimi vizi – ci sono più di 140 proposte, tanti consigli per la spesa intelligente e qualche trucchetto per stare leggeri e sperimentare nel modo giusto alimenti nuovi e sani.

«Il buon cibo è il fondamento della vera felicità.»

Auguste Escoffier
Le Ricette della felicità

La colonna di fuoco: Ken Follett continua la saga di Kingsbridge

Dopo il successo straordinario de I pilastri della terra e Mondo senza fine, la saga di Kingsbridge che ha appassionato milioni di lettori nel mondo continua con La colonna di fuoco. Un romanzo storico di oltre 1000 pagine, in cui Ken Follett racconta la grande Storia attraverso gli intrighi, gli amori e le vendette di decine di personaggi, passando dall’Inghilterra e la Scozia alla Francia, Spagna e Paesi Bassi.

Un vero e proprio romanzo di spionaggio cinquecentesco che racconta la storia dei servizi segreti di Elisabetta, ossia una squadra di James Bond rinascimentali, con notevole cura storiografica e quel tocco da thriller che ha reso Follett celebre nel mondo. Ambientato in uno dei periodi più turbolenti e rivoluzionari di tutti i tempi, La colonna di fuoco è un romanzo epico sulla libertà, con un forte richiamo all’attualità di oggi.

La trama

Gennaio 1558, Kingsbridge. Quando il giovane Ned Willard fa ritorno a casa si rende conto che il suo mondo sta per cambiare radicalmente. Solo la vecchia cattedrale sopravvive immutata, testimone di una città lacerata dal conflitto religioso. Tutti i principi di lealtà, amicizia e amore verranno sovvertiti.

Figlio di un ricco mercante protestante, Ned vorrebbe sposare Margery Fitzgerald, figlia del sindaco cattolico della città, ma il loro amore non basta a superare le barriere degli opposti schieramenti religiosi. Costretto a lasciare Kingsbridge, Ned viene ingaggiato da sir William Cecil, il consigliere di Elisabetta Tudor, futura regina di Inghilterra.

Dopo la sua incoronazione, la giovane e determinata Elisabetta I vede tutta l’Europa cattolica rivoltarsi contro di lei, prima tra tutti Maria Stuarda, regina di Scozia. Decide per questo di creare una rete di spionaggio per proteggersi dai numerosi attacchi dei nemici decisi a eliminarla e contrastare i tentativi di ribellione e invasione del suo regno.

Il giovane Ned diventa così uno degli uomini chiave del primo servizio segreto britannico della storia. Per quasi mezzo secolo il suo amore per Margery sembra condannato, mentre gli estremisti religiosi seminano violenza ovunque. In gioco, allora come oggi, non sono certo le diverse convinzioni religiose, ma gli interessi dei tiranni che vogliono imporre a qualunque costo il loro potere su tutti coloro che credono invece nella tolleranza e nel compromesso.

Lettere a Bruna, un libro e una mostra nel segno di Ungaretti

Dal 12 al 18 settembre 2017 al Laboratorio Formentini per l’editoria (via Formentini 10, Milano) è possibile visitare la mostra Mio vivente amore di Poesia, dedicata alle lettere di Giuseppe Ungaretti a Bruna Bianco.

La serata inaugurale della mostra vede l’intervento di Vivian Lamarque e Mauro Novelli intorno all’epistolario (oltre 300 lettere inviate da Ungaretti a Bruna, una giovane brasiliana di origine italiana tra il settembre 1966 e l’aprile 1969), depositato presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, che ha provveduto all’inventario e alla riproduzione digitale dell’intero carteggio rendendo il materiale consultabile presso la Fondazione stessa.

La relazione tra il poeta quasi ottantenne e la giovane aspirante poetessa conosciuta a una conferenza in Brasile rivive nelle lettere di Ungaretti, ora pubblicate nel volume a cura di Silvio Ramat Lettere a Bruna (Oscar Mondadori): un inno all’amore e alla poesia, motori eterni delle nostre esistenze.

Giuseppe Ungaretti, Lettere a Bruna, Oscar Mondadori

Pordenonelegge 2017: gli appuntamenti dal 13 al 17 settembre

Giunge alla 18a edizione Pordenonelegge, la festa del libro con gli autori in programma a Pordenone dal 13 al 17 settembre 2017. Anche quest’anno un ricco programma per una tra le più importanti manifestazioni culturali italiane legate al mondo dell’editoria: più di 500 autori italiani e internazionali, 313 eventi in diverse location del centro storico, oltre un migliaio di operatori editoriali e più di 200 giovani volontari in aiuto degli autori e del pubblico, stimato lo scorso anno in oltre 150mila presenze.

A inaugurare il festival ci sarà lo scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafòn mercoledì 13 settembre al Teatro Verdi, alle ore 18:30. L’autore, intervistato dal giornalista Edoardo Vigna, dialogherà de Il labirinto degli spiriti, l’ultima e monumentale opera, best seller internazionale, un romanzo fatto di passioni, intrighi e avventure.

Prosegue poi il gemellaggio letterario con il Premio Campiello: sempre durante la serata inaugurale, mercoledì 13 settembre alle ore 21, presso il Convento di San Francesco, si terrà un appuntamento dedicato a Donatella Di Pietrantonio, che con il romanzo L’Arminuta ha da poco vinto il Premio Campiello 2017.

Sul sito è possibile consultare il programma generale. Di seguito riportiamo invece gli appuntamenti principali delle nostre case editrici.


Einaudi

  • Sabato 16 settembre Massimo Recalcati presenta “I tabù del mondo” (ore 17:30, Spazio Incontri).
  • Domenica 17 settembre Thomas Hylland Eriksen presenta il suo libro “Fuori controllo. Un’antropologia del cambiamento accelerato” (ore 10:30, Auditorium Istituto Vendramini).

Qui tutti gli appuntamenti Einaudi.

Electa

  • Venerdì 15 settembre Fabiana Giacomotti presenta il suo libro “La moda è un mestiere da duri” (ore 17:00, Etre concept store).

Mondadori

  • Domenica 17 settembre Aldo Cazzullo presenta “Metti via quel cellulare” (ore 17:00, piazza San Marco).
  • Domenica 17 settembre Teresa Ciabatti presenta “La più amata” (ore 17:00, Spazio BCC Fvg).

Qui tutti gli appuntamenti Mondadori.

Piemme

  • Giovedì 14 settembre Guido Sgardoli presenta il suo nuovo libro “The Stone. La settima pietra” (ore 10:00, Auditorium Istituto Vendramini).
  • Domenica 17 settembre Sabina Minardi presenta il libro “Caterina della notte” (ore 11:30, Ridotto del Teatro Verdi).

Qui tutti gli appuntamenti Piemme.

Rizzoli

  • Giovedì 14 settembre Piergiorgio Odifreddi presenta il suo nuovo libro “Dalla terra alle lune” (ore 18:00, Pala Provincia).
  • Domenica 17 settembre Francesca Melandri presenta il suo nuovo libro “Sangue giusto” (ore 17:30, Auditorium Vendramin).

Qui tutti gli appuntamenti Rizzoli.

Qui lo speciale di Rizzoli con un percorso di lettura dedicato.

Sperling & Kupfer

  • Domenica 17 settembre Michele Vaccari presenta il libro “Il tuo nemico” (ore 17:00, piazza Cavour).
  • Domenica 17 settembre Pietrangelo Buttafuoco e Carmelo Abbate presentano il libro “Armatevi e morite. Perché la difesa facile è un brutto imbroglio” (ore 17:30, Spazio incontri di piazza della Motta).

Qui tutti gli appuntamenti Sperling & Kupfer.


L’evento è anche sui social con l’hashtag #pnlegge2017.

Il mare dove non si tocca, il nuovo romanzo di Fabio Genovesi

Dopo il successo di Chi manda le onde, premio Strega Giovani 2015, Fabio Genovesi torna con un romanzo divertente e poetico, capace di far passare il lettore dal riso alla commozione. Il mare dove non si tocca arriva in profondità grazie alla voce unica del narratore, un ragazzo con la testa piena di domande e il cuore traboccante di storie.

Quando succedono le cose splendide va bene sempre, anche se è solo un sogno. Basta non svegliarsi mai.

Trama

Fabio ha sei anni, due genitori e una decina di nonni. Sì, perché è l’unico bimbo della famiglia Mancini, e i tanti fratelli del suo vero nonno se lo contendono per trascinarlo nelle loro mille imprese, tra caccia, pesca e altre attività assai poco fanciullesche. Così Fabio cresce senza frequentare i suoi coetanei, e il primo giorno di scuola sarà per lui un concentrato di sorprese sconvolgenti. Ma la scoperta più allarmante è che sulla sua famiglia grava una terribile maledizione: tutti i maschi che arrivano a quarant’anni senza sposarsi impazziscono. I suoi tanti nonni strambi sono lì a testimoniarlo.

Una famiglia caotica e gigantesca che pare invincibile, finché qualcosa di totalmente inatteso la travolge. Tra inciampi clamorosi, amori improvvisi e incontri straordinari, in un percorso di formazione rocambolesco, commovente e stralunato, Fabio capirà che le nostre stranezze sono il tesoro che ci rende unici e intanto scoprirà la propria vocazione di narratore perdutamente innamorato della vita.

Perché il pesce tuo non te lo prende nessuno. Nuota strano, nuota a caso, ma eccolo che arriva da te.

I veri sconfitti della guerra di liberazione in Italia

A 14 anni dall’uscita di Il sangue dei vinti, Giampaolo Pansa torna agli eventi a lui cari del conflitto civile italiano con un nuovo libro, Il mio viaggio tra i vinti (Rizzoli), un itinerario compiuto insieme alla compagna di vita ed ex sindacalista Adele Grisendi sulle tracce di coloro che, indipendentemente dallo schieramento politico, subirono tragicamente le conseguenze dello scontro fratricida dopo l’8 settembre 1943.

Perché non furono solo o soprattutto i repubblichini, i “neri”, a essere sconfitti e morire tragicamente. Anche antifascisti cattolici e socialisti e persino comunisti perdettero la vita in un gioco perverso di alleanze e opportunismi.

Un orrore che non risparmiò la popolazione femminile: tante innocenti spesso coinvolte solo da legami di parentela con il “nemico”.

Due volte vinti sono i partigiani delle Garibaldi riparati in paesi dell’Est, per sfuggire alla giustizia italiana del dopoguerra. Molti di loro finirono rinchiusi in gulag disumani come Goli Otok, l’Isola Calva, dove il maresciallo Tito torturava i suoi ex compagni colpevoli di essere rimasti fedeli a Stalin. E infine ci sono le vinte. Madri, figlie, sorelle, mogli colpevoli di avere un famigliare fedele a Mussolini e alla sua Repubblica. Accusate a torto di essere spie dei tedeschi e umiliate, stuprate, uccise.”

Giampaolo Pansa
Giampaolo Pansa, Il mio viaggio tra i vinti

Corto Maltese compie 50 anni e torna in libreria

Corto Maltese, il leggendario marinaio nato dal genio e la fantasia di Hugo Pratt, compie cinquant’anni e Rizzoli Lizard lo festeggia con una doppia uscita, riportando in libreria la prima storia di Hugo Pratt in cui appare Corto, Una ballata del mare salato, pubblicata per la prima volta il 10 luglio del 1957 e, a settembre, Equatoria, una nuova storia che ridà vita al personaggio simbolo dell’avventura, firmata da Juan Díaz Canales e Rubén Pellejero.

Quando fu pubblicata il 10 luglio del 1967 sulle pagine della neonata rivista “Sgt. Kirk”, Una ballata del mare salato si fece subito notare per la sua unicità: una narrazione ad ampio respiro in cui tutti i personaggi si rivelano volta per volta, conquistando il lettore in modi sempre inattesi. Tanto che all’inizio lo stesso Corto Maltese si presenta come un semplice comprimario: un naufrago che entra nella storia per caso, ruba la scena e conquista un posto di primo piano nel fumetto mondiale.

Oggi, a cinquant’anni dalla sua prima apparizione, Rizzoli Lizard la riporta in libreria in un’edizione anniversario, con un grande formato, una galleria di disegni molto rari e una ricca postfazione di Gianni Brunoro, che ci guida alla scoperta di tutte le influenze cinematografiche (e non solo) che hanno plasmato questo capolavoro immortale.

Paolo Cognetti vince il Premio Strega 2017 con “Le otto montagne”

Giovedì 6 luglio, nei suggestivi spazi del Ninfeo di Villa Giulia a Roma, Paolo Cognetti ha vinto la 71esima edizione del Premio Strega con Le otto montagne. L’autore, che ha vinto anche la quarta edizione del Premio Strega Giovani 2017, felice e commosso per il prestigioso riconoscimento, ha dedicato la vittoria alla montagna, «perché è un posto abbandonato, dimenticato e distrutto, in molti casi dalla città, e io mi sono votato a cercare di raccontarlo. Ho cercato di fare il portavoce, il tramite tra la montagna, la pianura e la città, che sembrano lontanissimi. E io provo a raccontare quelle storie per chi non le conosce e vive troppo lontano, e cerco in qualche modo di salvare il mondo in cui vivo», aggiungendo che essere arrivati qui «è la realizzazione di un sogno, e il sogno era non tanto di vincere un premio, quanto di fare lo scrittore e vivere del mio lavoro e ci sono riuscito».

Fin dalla sua genesi, Le otto montagne è stato un caso letterario, come ha dimostrato l’appassionata competizione tra le case editrici interessate a pubblicarlo in tutto il mondo: il romanzo infatti è stato tradotto in oltre 30 paesi.

Le otto montagne racconta la storia di Pietro, un ragazzino di città solitario e un po’ scontroso, del suo rapporto con i genitori, con il suo amico Bruno e, soprattutto, con la montagna – l’autore sul palco dello Strega avverte: «”natura” è una parola che usano le persone di città».

La montagna, nella sua scarna bellezza, dura e selvaggia, segna l’anima per sempre, lascia l’impronta in chi vi è nato e in chi l’ha amata. Diventa una categoria dello spirito e, anche quando la si lascia in cerca di un altrove più conveniente, non ci si può mai staccare veramente da essa. Basta un suono, un profumo, e si è risucchiati. È questo che capita ai personaggi del romanzo, che non riescono a farne a meno, e vanno e ritornano, senza mai lasciarla veramente.

È una storia «di padri e figli, di abbandono della civiltà, di libertà della vita selvatica. Ho sempre avuto il ricordo di una grande felicità vissuta da bambino tra i boschi. Qualunque cosa sia il destino abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa» (Paolo Cognetti).