Da sempre osservatorio privilegiato dei mutamenti della lingua italiana, ancora una volta il Nuovo Devoto-Oli, aggiornato annualmente, si conferma come un eccezionale testimone del nostro tempo, rispecchiando il dinamismo, sociale prima ancora che linguistico, del nostro Paese. Se negli anni scorsi è stato inevitabile l’ingresso di neologismi tecnologici e termini inglesi, dato il frenetico e inarrestabile aggiornamento del settore, oggi diventa inevitabile l’attenzione alle parole legate alla mutata sensibilità sociale su temi quali la sostenibilità, l’inclusione, la parità di genere. Così, per esempio, una maggiore sensibilità verso forme di linguaggio non discriminanti, insieme alla crescente presenza delle donne in ruoli tradizionalmente maschili, hanno comportato nell’edizione 2022 la completa riscrittura dei vocaboli “donna” e “uomo”, avvertendo il lettore che frasi come “comportati da uomo” o “sii uomo” associano al genere maschile qualità come il coraggio o la fermezza solo “in base a uno stereotipo tradizionale”.
Ma in questa nuova edizione sono più di 500 le parole di uso comune che hanno avuto bisogno di una riscrittura integrale perché più di altre risentivano dei cambiamenti avvenuti nella nostra cultura e nella nostra società, tra le quali amore e casalingo, per citarne soltanto due che usiamo tutti quotidianamente.
Oltre 500 sono anche i neologismi e i nuovi significati che riflettono la realtà che ci circonda, tratti come di consueto dal linguaggio dell’attualità (affetto stabile, blended learning, covidico, Didattica Digitale Integrata, long Covid, microplastica, passaporto vaccinale, post-Covid, postumano, proteina spike, SPID, transfobico, variante virale), della politica (climaticida, democrazia elettronica, divario di genere, emissioni zero, impatto zero), dell’economia e della finanza (DOP economy, fondo per la ripresa economica, ipercapitalismo, PNRR, recovery plan), della cultura e dei mass media (abilismo, antiscienza, Big Tech, bioispirato, catcalling, cultura della cancellazione, sindrome della capanna o sindrome del prigioniero, turismo di prossimità, commercio di prossimità), dei giornali e della televisione (climatariano, ecoimpronta, paesi frugali, transizione ecologica), di gerghi e modi di dire (bannato, boomer, cuorare, ingarellarsi, inzigare) e delle nuove mode e tendenze (bioalbergo, dinner cancelling, namelaka, okra, pineseria, sacripantina).
La spiccata attenzione alla contemporaneità del linguaggio continua dunque a essere la caratteristica principale del Nuovo Devoto-Oli, arrivato alla quinta edizione, dopo il completo rinnovamento che ha prodotto una nuova idea di vocabolario, sotto la guida dei filologi Luca Serianni e Maurizio Trifone, che nel tempo si sono aggiunti come autori dell’opera concepita da Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli nel lontano 1967.
Restano poi centrali gli aiuti e i suggerimenti linguistici che ne fanno una bussola indispensabile per orientarsi nelle insidie della comunicazione, racchiusi nelle tre rubriche di “pronto soccorso linguistico” che aiutano a trovare alternative alle parole inglesi superflue o difficili da capire (Per dirlo in italiano), a scrivere e parlare evitando gli errori più diffusi (Parole minate) e a esprimersi in maniera appropriata a seconda del contesto e della situazione (Questioni di stile). Perché scegliere si può, e le parole che usiamo ci definiscono e dicono molto di chi siamo.
Di sostenibilità, inclusione e parità di genere si parlerà giovedì 7 ottobre (ore 17.30-19) nel corso di un seminario online dal titolo La scuola che innova: linguaggi e racconti tra inclusione, sostenibilità e parità di genere, dedicato a insegnanti e pubblico (registrazioni sul sito www.mondadorieducation.it), nel quale Serianni e Trifone, insieme ad altri ospiti illustri, rifletteranno sul ruolo del linguaggio come via maestra per far germogliare rispetto, ascolto e dialogo, e su come sia il contesto scolastico il terreno fertile nel quale gettare le radici. Un percorso che il Nuovo Devoto-Oli ha tracciato con il concorso #leparolechesiamo, la scuola che vogliamo, che mette al centro gli studenti e i loro progetti per costruire la scuola del futuro, i cui vincitori verranno premiati nel corso dell’evento.
Proprio per implementare la sua caratteristica di vocabolario al passo con i tempi, il Nuovo Devoto-Oli ha assunto negli ultimi anni una forma editoriale mista (fisico+digitale) sempre più consistente, nella quale la banca dati digitale sottesa al volume cartaceo ha un forte valore strategico che convoglia la maggior parte degli sforzi per aggiornamenti, integrazioni e sviluppo delle applicazioni. Anche l’edizione 2022 è quindi disponibile nelle due versioni, fortemente integrate: quella cartacea, più snella (2560 p.), con 75.000 voci, 250.000 definizioni e 45.000 locuzioni, e quella digitale, come sito web e applicazione per tablet e smartphone IOS e Android, con 40.000 lemmi e 50.000 definizioni in più, per una fruizione completa di tutti i contenuti, con funzionalità e strumenti pensati per un’esperienza d’uso interattiva, che permetta di avere il vocabolario sempre a portata di mano, compreso l’audio di tutte le voci per una pronuncia corretta e la possibilità di condivisione del lemma, tramite e-mail o post sui principali social network, per risolvere dubbi durante lo studio o il lavoro.
Scopri tutti i dettagli qui:
www.devoto-oli.it
www.mondadorieducation.it