“Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo”: la docu-fiction che celebra il nostro fondatore
Mercoledì 21 dicembre arriva su Rai 1 e Raiplay, in prima visione assoluta, la docu-fiction dedicata alla storia di Arnoldo Mondadori
Anele, in collaborazione con Rai Fiction, presenta la docu-fiction “Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo”. Il lungometraggio, trasmesso in prima visione assoluta il 21 dicembre alle 21:25 su Rai 1 e Raiplay, ripercorre la grande storia del fondatore della nostra casa editrice.
Arnoldo Mondadori è stato un self made man: figlio di un ciabattino di Ostiglia, costretto all’età di dieci anni ad abbandonare la scuola. Con la sua straordinaria visione imprenditoriale, ha creato una delle maggiori industrie culturali d’Europa, partendo da un grande sogno: portare i libri e la lettura nelle case di tutti gli italiani.
Intrecciando fiction, documenti di repertorio e interviste a importanti testimoni, la docufiction racconta la grande storia imprenditoriale e umana di Arnoldo, interpretato da Michele Placido: l’infanzia segnata dalla deprivazione, gli esordi come ragazzo di bottega in una tipografia, l’incontro con la moglie Andreina Monicelli – interpretata da Valeria Cavalli – e, infine, la maturità e il successo come editore, coinvolgendo anche il rapporto conflittuale con il figlio primogenito Alberto, interpretato da Flavio Parenti.
Una storia che si intreccia inevitabilmente con le vicende dell’intero Paese, coprendo un arco narrativo che parte dall’ultimo decennio dell’Ottocento passando per gli anni ’20 – ’30 e la Seconda Guerra Mondiale, fino al successivo boom economico, con l’ideazione nel 1965 degli Oscar Mondadori, gli innovativi libri tascabili venduti nelle edicole, che rappresenteranno una vera e propria rivoluzione nel mercato editoriale italiano, rendendo la lettura accessibile a tutti. Per la prima volta una docu-fiction racconta la storia di un grande editore italiano – il primo ad aver creduto nel concetto di “editoria popolare” – restituendo al contempo una riflessione sulla forza dirompente e sul valore dell’industria culturale nella costruzione di una società migliore, contribuendo all’emancipazione delle persone di tutte le classi sociali e alla crescita dell’intero Paese.
Un’opera che, per la parte documentaristica, si avvale delle testimonianze dirette di illustri figure legate ad Arnoldo, alla nostra casa editrice e al mondo dell’editoria italiana, a partire dal nipote e presidente della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori Luca Formenton. Nel racconto, questi contributi sono intervallati da preziose interviste originali dell’epoca.
Di seguito, alcune note sull’opera da parte del regista, Francesco Miccichè.
«Per raccontare questa storia epica – ovvero la storia di un uomo venuto dalla povertà e dalla fame che, con la sola forza delle proprie idee, ha creato un vero e proprio impero culturale – abbiamo ricostruito scene ambientate in quasi tutto il XX secolo. Abbiamo messo in scena luoghi e costumi che raccontano un periodo che va dai primi del Novecento, quando Arnoldo era bambino, fino al 1971, anno della sua morte. In tal senso, questa è stata una docu-fiction certamente impegnativa e ambiziosa.»
«Michele Placido ha aderito con entusiasmo al nostro progetto sin dalla prima stesura della sceneggiatura scritta assieme a Salvatore De Mola. Con la sua partecipata interpretazione ha dato umanità al personaggio di Arnoldo Mondadori. Le relazioni familiari che raccontiamo, da quella con la moglie Andreina Monicelli a quella più sofferta ma sempre affettuosa con il figlio Alberto, grazie a lui hanno acquisito corpo e sostanza in maniera appassionata.»
La docu-fiction sarà visibile in diretta su Rai 1 e su Raiplay alle 21:25 di mercoledì 21 dicembre. Sarà poi disponibile on demand, sempre su Raiplay.
“Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo” è una produzione Anele in collaborazione con Rai Fiction, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, con il Patrocinio di Città di Torino, Comune di Tivoli e Città di Verbania. Il progetto è realizzato in collaborazione con Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. Prodotto da Gloria Giorgianni. Regia di Francesco Miccichè. Con Michele Placido, Flavio Parenti, Valeria Cavalli e Brenno Placido.